L'Unità - anno III - n.23 - 5 giugno 1914

Belle Arti, 8 , problemi della vita italiana. :Si pubblica il Venerd ì in Firen ze:- Direttore GAETANO SAL VEMINI - Direzione e Ammin istrazione: L_ungarno Vespucci Jl b - Abbonamento annuo ordinario Lire 5 per il Rc:200 e per i paesi italia ni de:ll'Au stria e della Svizzera ; per l'estero Lire 7,50 - Abbo J'amento sosten itore Lire 20 annue - Un numero Centesim i l0 - Conto corrente con la posta. Anno III - N . 23 - 5 Giugno 1914. ( SUMMA RIO: Giustiz ia seri.I, G. LESSONA, - Il « biU • ameriuoo contro gli an11tfabetl , G. VALENS IN. - Dove andiamo? g. s. - La Banca C:lmmerdale. - La plutoaada . - I dolori dd..le Puglit, L'U NITÀ, - Il problema della scuola media, G. SANNA, - Per uoa scuola aell'Ag ro Romano, L'UNITÀ. - Movimento aotiproktionist.t. - Frammenti di vita HaHao,1, GIUSTIZIA SERIA ' Io mi doq1ando st, t,on /,1 giustizia, -ma la rnà ammù,istraz..ione, nel concetto dei con• so,iati, sia una ,osa seria preno di noi. Sul finire del 1912 il Ministro guardasi- 1/iUi - presidiatodal/'ausilio dtl Pruid,nte del Consiglio, forse memore di essere un ex magistrato - proclamoai popoli-questo con– utto,: « I tribunali, per giudicare in primo grado in makria civile,·non dt:vono sederein collegio, ma costituirsi a giudice unico: ciO esige la Scimza - con la s maiuscola - tani' e che l' tmico scim{iato che l'Italia abbia in simili faccende, pur di dubbia sciwtificilà,lo ha dtllo >. E allora Camerae Sena/o - 1w11 parliamo del Re - cosl comefacesserotma dimoslra• ziot1e di piazza, votaronoal grido « Abbasso il Collegio ». E si instauro il giudice uuico nei tribunali per le materie civili in primo grado. Numno fiato I Senonchéne venne fuori una Commi:sio,ie, presiedutadal Swatore Morlara e composla, dicono,colfiore dei giurisli italiani, la quale, int1ece di del/are norme semplicie chiareper il ftm{ionamento dd giudic, unico, mise in– sieme wz polpellone di sapore ipenzordico, pieno di oscuritl,, di lac11ne: pareva scritlo come l'Austria scrive l'italia no prr gli ir– rtdrnti. Allora fu tm coro di biasimi che giunserofino allo scioperofomtst . Soloqualche giornale comandato lodO, dicendo secco che • nulla si pottva fare di meglio ». U,ia nuova Commissione fii nominata, os– sia si aggiunsero uomi,,i nuovi ai vecchi, i quali credtllero bt11edi far da Satrm10, per non lasciare ,be altri si divorasseilfizliuolo. E la Commissione,che aveva acceJtatoil giudice unico e ne aveva regolatola vita, si affrel/0a dire chequelfigliuolo meritava tJOtJ uno ma mille morti. È vero che, nel fr al– lenJpo, il Ministro che aveva·wluto il giudice 11nico, erR caduto e si sapevache il Ministro nmwo vi tra contrario.Ma l'indipendenzadei vecchi membri della Commissione C superiore anche al sospello. L'arte loro pero, co11viwedirlo, f " raffi– nala. Essi, per evitare una censura che sa– rebbe stata addirittura neroniana controil re– golamento,frcero di tu/lo perchè senza par– lare di questo,si demolùse il giudice unico perchè gli avvocatinonlovolevano. Curiosoche nessuno aveva pensato a sentire gli avuocati prima di crearlo, mentre si sape·va per cerio che il loroparere aveva rm'importanza de– cisiva. Ed ora il Ministro - a pocopi,l di u11 anno - dia al Senato e dirli alla Ca– mera : sielt slati iguorauli e incapaci volando pel giudice unico; tornate ali'anlico, e subito, cosi comed,.-,, fare il giovi110to dopo una prima rcappata. Senato e Camera torneramzo indietro. E avra ragio11eV. E. Orlando che diceva alla Camera cbé bm presto co,J sarebbef allo. Ma la serietà di cbi presiedei/e alle cose della gi11sli{ia e di cbi cooperocon lui e cosi tenue che si puO chiedere se la giustizia (.le– tmla in conto piri d' "" /a {z..ole lo. Carlo Lessona . I vecchi abbona ti che ancora non hann o pagato l'abbonam ento per il J9J4 sono prega ti di farlo al più presto pe:r evitar e: I• noie e le spese del!a tratta postale. II '' bill ,, americano NelJ' autunr\o del 1909 il sig. Samu ele G,om– pcrz . pontefice mass imo delle Trades Uni.ons amer icane. perco rreva le cit tà d ' fta lia, accolto con grande onore da organizzator i, dep utati, e funzio nari dello Stato. Egli dett e dei paterni consigli, non nasc ose qua lche mina ccia. ed in sostanza ci disse : • La vostra em igrazione è troppo abbondante e tumultuaria : sarà. bene che pensiamo noi a regolar la: è tempo orm ai , per noi di limitare seriamente la mano d'opera st raniera per poter mant ef!ere i bene fizi eco~ nomici conq uista ti e conquistarne degli altri : mand atec i du nqu e ~hi operai ma che siano buoni ; ossia evolut i, istrui ti e pronti ad iscrl– ,versi nelle nost re Ut1ioni, paga~1do le relative ' qu ote. Cosi ci sarà possi011c contr ollare questa vostra emigrazio ne. mette rla in condizione di non nuocere al nostro assetto economico •· Gli fu rispost o con inni alla solidar ietà ope– raia internaz ional e; si volle scusare l'emigra- 1.:ione ita liana per essc!e ancora cosl poco evo– luta; si promise di far propaganda per l' 1mio- 11ismo; ma in qu ella effusione di umanita rismo da banchetto nessuno si preoccupò di cono• scere qua li fossero i reconditi proget ti di quel• l' amhasciator e sindaca le rispetto ai nost ri du e• cento mila cafoni che ogni an no passano l'Oceano . l T/ie A meric:au Pederatiou of Labour conta oltre due mi lioni di afliliati, cd è un a potenza \ con cui bisogna tratta re: i legislatori la con- sult ano con deferenza . i grand i indu striali non le risparm iano lusinghe per non ave rla ostile ai loro t,,u.sts e al prote zionismo doganale. Ma ' la Federazione orm ai chiede con crescente in – siste nza l' esclusione del lavoro st ran iero e specialmente di qu ello italiano : essa. mette in moto tutte le swe influenze palesi cd occulte per arrivare a quest o. 11 bi/I contr o gli anal• fabeti è ora la sua arma cli battaglia. La garbata mina ccia elci sig. Gomperz si sta avve rand o ; • O la vostra emigrazione si mett e nelle nostre mani e si lascia regolare da noi ; o noi la metter emo alla porta ,. Qua ndo l'e same di lett ura sarà divcnt:a.to ,insufficiente, si invent erà certam ente qua lche altra cosa. I legislatori americani non manca no di fanta • sia : vi fu tra questi chi propose di sottopo rre gli immigr anti ad una misurazio ne di stat ura con limiti ugua li a qu elli imposti per il loro servizio milita re. Abb iamo a ltra volta dimostra.to (vedi N. 17 del 24 april e) come qu ello dcli' analfabeti smo non sia a ltro . che un pretesto ; pcrch~ dai dat i forniti dalle stes se inchieste americane risulta che gli analfa bet i italiani sono meno •·delinquenti, meno alcooliz1.ati. meno oneros i per la pubbli ca ass isten1.a, che i coltissimi tc u– toni, ang lo-sasso ni e celti. Sfrondand o dunq ue tutte le accuse morali fatte alla nostra emig razion e, rimane l'ac cusa ma ssima e fondam enta le, che è economica : la concorre nza, l'abb assamento dei sala ri e del tenore cli vita . 1-1. nostra emigrazi one ha un nemico in una vasta assoc iazione detta • lmm igration restri – ctio n Lengue • la quale fa\·oriscc il mov imen to unionist a ed escl usionista . - Ha invece un amico assai au tore vole in un ' altra società. sor ta con tende nze oppos te: • lmmigratio n protect ivc Leag ue •· Essa com pie un' at tiva propagan da per denu nziare i perico li a cui vann o incontro gli Sta ti Uniti colle loro leggi di esclusione : pericoli morali per il rin nega– inento di c1uei prindÌ,i liberali ai quali essi lioteca Gino Bianco contro gli analfabeti. debbono la loro origine; ma sopratutto peri – coli materia li per l'e conomia nazional e e per qu ella delle stesse classi lavoratr ici indigene . L' imrnigra1.:ione ha reso possibi le la rapida cost rn zionc di st rad e e di ferrovie, la costi• tu zione di grandi indust rie, la messa in valore di vaste plaghe impr od utti ve : ha creat o ex– novo una eno.rnic ricchezza ed una vasta pos– sibilità di lavoro : dò ha reso possibile quel- 1' aumento di sala ri e quel più alt o tenore di vita, verificatosi nell ' ultim o ventennio. e di cui gli ope rai indig eni hann o risentito per { primi il beneficio. Dand o I' ost racismo ali' opc• rai o strani ero, gli operai ind igen i preparan o un danno irreparab ile alla pa tria ed a sè st~ i. 11 Di Pa lma Castiglione, ispettore dcli' Emi – graz ione italiana ', esaminand o il movimcllt o · indu str iale degli Stati Unit i, calcola che tra il 1888 e il 1908 la produzion e del carbone sia -aum entata tre volte, quella cieli' acciaio sette volte, quella del ram e quattr o volte. Il traffi co ferrov iario da l 1890 al 1909 sall da 77 a 219 miliardi di tonnellate-mi glio ; il movimento bancari o da 58 a 16<) miliardi cli do ll;Lri. Nello ;,tesso periodo r aum ento de lla popolazione fu cli meno della metà : da 63 (1890) a 92 (1900) milioni cli a nime '(Bollett. dcll' Emi • graz ., 19 1.3, n. 2). .'~ Sinda ~ati, cviclent..:,11ente, tn!:to t~iò t.u n int eressa : essi aspirano al monopo lio del merc-ato di lavoro na zionale: desiderano po– ter regolare I' i1mnigrazionc a loro benep la– cito; ridurla scarsa, docile e pronta al paga – mento delle quote . Sbarrat o cosi il passo alla concorr en za, essi ha nno le mani libere per lotta re contro i padro ni e st rappar loro nuov i miglioram enti : poco importa poi se la pa ce sarà conclusa a hann o della ricchezza n'azio– nale e de i consumat ori ; purchè i salari aumen– tin o e si alzi il standard of lift. \ A che cosa con duca quest o para diso opera io chiuso, sognato da i sinda cati ameri cani , si po– trà. veder e in Aust ralia: dove il maggior sa- lar io è aut omaticamente assorbito da ll' au – ment o nel prezzo dei viveri ; dove ogni inizia· tiva ~ spe!1ta da l fiscal ismo e da lla statizza– zione, l' economia naziona le è in decadenza, la. popolazi one scarsissi ma è agg lomerata nei centri urbani e lascia le terre in ab bando no; la regione tutt a spopo lata e no n valorizza ta, è esposta alle cupidigie mal diss imulate dei giap ponesi. È da no tarsi un 'a ltra conseguenza del feroce protezionismo oper aio in Austr alia. e che merit ereb be d'es ser meditata dagli Stati Uniti : l'es clusione degli stranieri ha reso ne– cessa ria una maggiore afflu enza della man o d'ope ra ind igena a l lavoro non quali ficato, che è ~ucllo usualmente disimpeg nato da i nuov i arr ivati : cosicchè non solo la ca pacità tecnica della media operaia non progred isce. ma anzi è in continu o regresso; e ciò perc hè buon 1ll11nero di operai tecnici e speciali zzati si sono abba ssati a funzioni cl' ordine inferiore , richiedenti meno ~forzo, meno respo nsa bilità , pur essendo altam ente retribuit e. (Vedi PR ATO, Protezio11is1110operaio, pag. 22 1 e segg .). Ad ogni modo 1~ aristo<;r.a1~ e d'America credo no col siste ma cieli' c.,;;clusione di 8io,'; rc ai loro inter essi. ,·celiamo che cosa potrebbe fare I' emigrazio pe ital iana per sal– vag uardare i propri , ed il governo ita liano per tut elar la . Che i nostri emigran ti vadano ora a tende re i polsi all e Unio ni, non sarebbe nè oppo rtun o nè dignitoso anche se fosse prati camente pos– sib ile. Chi scrive ha sempre fatt o propa ganda. tra gli emigranti cli quei prin cipi di solidar iet:\. opera ia intcmazio nalé che hanno una pratica app lica.zione nella doverosa iscrizione nlle Jo– cali federazi oni di mestie re: ma cond izione ~c rn iale perchè prosperi qu esto sentiment o di solida le frat ellan za, è la recoprocità : se i sindacati german ici, per es., chiedono I" iscri• zionc degli imm igranti ita1iani , anzi mandan o specia li emissari in Ita lia nei centri princip.. i li di imm igrazione a far Propaganda in ques to senso, essi offrono in contra cca mbio larga e tollerant e ospita lità, parità di trattament o tielle assicu razioni sociali. I sinclac.1.ti americ ani i1;vcce tend ono pale– semente ali' esclusione ; accette rebbero nel loro seno una minoram:a ben selezionata di nostri emi granti collo scopo di indurli a difen dere la propria posi:donc priv ilegiata contro il so• pra v,·enirc dei loro meno fortuna 1i compagn i (e chi sa che per questo non si sia pcnsoto agli italiani' del 11ord elemento tluider abile e ph'1 facilmente organi zzabil c ?}. E quale sia sta ta. l'az ione di qu ei sinda cati nei riguard i della previd enza sociale, lo possono attestare tutte le vcclove di nostri operai >s!;accllat i neglJ opi• fici ameri cani, escluse da ll'ind"ennit:\ solo per – ché strani ere, abband onate senza difesa alle iniquit à cli una giustiz ia settar ia e venale. II. necessario che gli em igra nt i itali ani ten– tino di organi1..zarsi ma in sindaca.ti aut o– nomi ; pi-onti a trattare coi sindacati incliKeni ed allearsi quand o fosse convenie nte, a pre mere sui pobb lici poteri. Una naxionc che CQnta negli Sta ti Uniti oltre due milioni e mezzo tra suoì cittadini e figli cli cittadini, può ben aspirare ad un'o rganizzazione sinda – cale di qu esto i:cncre, che le assicuri il rispett o eftcttivo di quei diritti che il lavoro reclama . La possibilit à stessa di ·qu esta organizza1.io– nc, migliorercbhc aut omati cament e la nost ra emigrazione, eliminando tutto il par assit i– smo <lei bmtChisti, dei bordf111ti. dei p,·o– mit1e111i, <la cui essa è afllitta , e per il quale è perpet ua ta an che in America la ma la vita dei gala 11t11omi11i meridi onali. E il nostr o gove rno ? Qualche cosa. rii bene . lo potrchbc fare so v()lesse; o alm eno r~o• trebb c gua rdar si eia fare il male. Nella prim a vera cicli' anno venturo si apr irà una grand e esposizio ne in ternazi onale a San Franci sco cli Californ ia: gli am ericani si dànno un gra n da fare !>P.l'Chè essa riesca hcne, e vogliono sopratutto r int ervento clella vecchia l~uropa. Ma la Francia, l' Jnghi lterra e la Ger– mania hanno Ji chiarato che non par teci pe– ran no : non vedo no la conv enienza cli esporre i loro prodotti che nella prati ca rimarr<'bbero esclusi dai costosi tras porti ; e inoltre deside – rano espiimerc cosi il loro malco ntento per cer te disposizioni an tis tranier c: ac1ottat c da l Governo Federa le nella na viga zione ciel ca nale ciel Panama.. L' ll alia invece... va a Sa n Fran cisco. Durant e lo scorso Carneva le fu mandat o a Homa come plenipotenziario per otten ere l'ade• sione dcli' Italia, Mr. Nelson Morri~. signore ricchissimo e molto ospita le (1); e\'iclente mentc lii Non Mril male mettere i punti •ugli i per ddini,e 1101pi• 111i1à di que110 Mrnore. E • questo fine bu tcrà riprodu rre q11t. chc passo del ruoconto di un gran fano d110 da M,. Norri1, qual• fu de1trit10 nella TribunJ del 17 febbraio : ., Verto l'un■ • dopo meu■noue tomi nci6 1'111e,o ,otillon. Fu da pri.n,a 11111 • distributi one di profum1tiu ime violeue di Parma le quali e– ~ r1no con1en111e in un va•o d' argento appu o ad un nu tro ,tj • u ,a auu rr1, Selle dlni:c le •·iole , .. cu■no (non il vuo d'ar• gento che rimaneva tolid ,mcnte 111cu 10 11 b11ccio) e il p1- vimer110 ; e efl 111110 1icoperto coree un pra10 fiorito. Venne poi 11 volt■ dei nutri, delle Ki■rpc, dei 601i e q11indi una BOLOG •

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