L'Unità - anno III - n.11 - 13 marzo 1914

4i8 Pr emi a gl i a bbonati L'opu scolo della Voct su " La Questione Meridi onale ,, contenente: articoli di Giustino Fortun ato, Giuseppe Cubon i, Agostino Lan – zillo, Robert o Palmarocchi, Guglielmo Za– gari, F ran ccsco Save:rio Nitti, Alberto Ca– ronciui, Giuseppe Donati, Gaetano Salve-– min i, Gennaro Avoli:o, Ettore Ciccotti, Luigi Einaudi, può essere acquistato dai nostri abbonati per cent. 35, anzichè per cent . 70, avendone la " Libreria della Voce tt ceduto a noi una parte della edizione. A gli abbonati sostenitori annui sarà in– viato gratuitamente il volume Per il Mt8- 8oglorno t per la fibtrlà commerciale di Antoni o dc Vit i dc Marco, oppure tre opuscoli dcli' " Unità ,.. A chi ci invierà l'im porto di died naol,i •bhonamtn tl offriamo un abbonam ento an– nuo gratuito all'UNITA '. Per accordi coll'edito re Lat erza i due volumi di Giustino Fortunato, D Mes so– giorno , lo Staio /la/ano , possono essere acquistat i dag li abbonati dell'Unità, che ne faranno richiesta per mezzo nostro invian– docene: l'importo, per lire 4, anzicbè per lire 5; i due volumi dei '1knU anni di cvita ila/lana (1899-1909) di Francesco Papaia va, possono essere acquista ti per lire 8, anzichè per lire IO. Agli amici dcli' UNITA' S.remo a,sal riconoscenti a quelli f ra i nostri ahbonatf e lettori, che '2,,o,.,.anno aiuta.re la. di(fu. slone dcll'Unltl, ln'Wandod in busta a.perla e af– (ra.na.ta con 2 centesimi il presente talloncino, dopo &'berlo staccato da{ giornale e a'l,er'ln isa itti t nomi e gl'lnd(rlu l di ptr sone; a cui l' Amm iial– st,a•lon c possa mandare numeri di saggio con spnanu che si abbonino. Cedola di comml11loae librar la. jKa libtro <.or.o co,.. ,1,111,. , R~ k, Decreto 3 Aprile 1889, •rl , 76. ;8 Rc&ol. Poau.lc M.) lndlriul di poujblU abbooaU a cui l'Ammlnl stra– dooe dctt' Uniti ì Invitata a m &nd.ue numeri di .. ,,i •. I. 2. 3. .. -------------- 5. ______________ _ 6. 7• .... 8•...... 10. ______ _ 12. Chi dcs{dtra di avere un'altra copia non sciu– pata di questo num ero per conser'l,arla neUa colle– •ionc, è pregato di soHoUnu ,e le seguenti parole: si desidera un'alt ra copia del o. ff e noi, non appena rlce'buto il presente talloncino riempito con gl'i ndlri•• l. d faremo un do'bere di in'},/argll la copia richiesta. Nome ed lndlriuo di cbJ Invia f1 presente talloodoo. L' U N I TÀ N el T avoliere di Pu glia. t;n po' d1 permanenza a Foggia e delle scorse a Ccn~nvla e a Sansevero fatte in questi giorni mentr e :-wevano luogo alle porte di Foggia le prove rmM:itiss ime di moto cu l– tu ra colla mot0<1ratru.e Stock, per iniziat iva della Fult ra~1011e 1tal1011a dei Co11sor.ziAgrarii, ci indu cono ad occ upa rci ancora una volta, e non s,u :\ I' ullima , dei problemi del Tav o– liere, la pit'1 vasta delle zone piane ggianti del Mezzog iorno d' lt.tli a. Il Ta voliere trac, come ò noto, pressoc hè esclusiva mente, da lla cerea licolt ura e, limi– tat ame nt e aì d ue grMSi cent ri di Cerigno la e cli Sanseve ro, da lla viticoltura, )(" prop rie ri– sorse. Nei riguardi de lla cc:realicoltura , gli im– prcml1tori agricoli (fittuari, proprie tari condutto– ridi retti) ha nno JOvra ogni alt ra preocc upazione qu ella di rendere per q uanto possibile econo– mica la coltu ra, di spe ndere. cioi:. il meno possib ile e col mass 11no rend imento per far comp iere tutt e q uelle opera1ioni che sono ne– cessarie dal principio alla fine d i ogni ciclo produtt ivo, non esse ndo, disgra ziat amente, in loro facoltà di influi re in modo sicuro e no– tevole sull ' accrescimento della produzi one. E notorio che il risultat o della cerea licol– tura dipende nel Tav oliere per nove decimi da lla frec1ucnm delle piog:g:ie nel period o in– vern ale-primav erile e dall ' asse nza dei vC"nti caldi scirocca li (/m:onio) nei mesi prinaveri li– cst ivi. L' influenza <lei procedim enti colturali non può mai uguagliare q uella prepo nderant e del clim a : nella migliore delle ipotesi la col– tura razio nale (ciOO quella che tende a cor– reggere le avversi tà climater iche) può atte – nuar e il disas tro di una mala anna ta, non può mai evi tarlo. ( Senza cambiare i proced imenti colturali , per solo eflctt n dell' anda mento climaterico, la pro– du zione può oscillare, in successive annate , entr o limiti da uno a tr e (da quin dici-venti tomoli per versura a quaranta cinqu e-sess.'\nta tomoli per versura ossi ; a eia cinque- sette quintali per ettaro n quindici -\'e nti d ue quin– tali per ettaro) ; mentr e in dipe ndenza dei procedimenti colturali, la produzi one pot rà va riare al ma ssimo di un cinq uanta per cento e ciò in una annata contra ria ; pcr chè nelle favore voli le differenze dipend enti dai proce– dim enti colturali si att enuan o. Pur rend endo, per qu ant o possibile, econo• mica la coltu m, utili zzand o t utt o quant o la mecca nica agraria ha saput o finora metter e a disposiz ione dcli' imprendit ore agricolo, se il raccolto del grano non supera un certo mi– nim o, che può riten ersi oscilli, cogli attuali prezzi elevati , tra 25 e 30 tomoli la t:ers11ra (da nove a undi ci qui ntali l'ett a ro) non ha vvi pro.fitto per I' impr e,ulilore agricolo e può es– servi vera perdita viva nel caso del fittuario che dev e pagare il canone di fitto, men tr e si ha soltant o una ridu zione de lla rendita della te rra nel caso del proprietario condutt ore di- ( retto. Eccess ive spese di coltivazione, possono. non solo far sco mparire tota lmente la re11dita. della terra , ma lasciare in perdi ta viv a eflet– tiva anche il propri etari o condutt ore diretto nelle male a,i11ale quand o, come nel 19 12, la prod ut ione scende ai limiti dei 15-20 tomoli la versu ra, ossia si ragg uaglia a 3-4 volte la sement e. Tu no ciò spiega ampia mente come tut t i gli imprendito ri, siano fittua ri, siano condutto ri dir etti , tendano ad assicurars i un pro.fitto col ridurre le spese vive, an zichè coli' aum entarle migliora ndo i procedime nt i coltu rali. Qua nto dett o sop ra vale per la cerea licoltur a. Pcl vigneto, che è sempre condott o ad eco– nomia diretta , il fatt ore predomin ante nello assicurar e un 'profitt o ~ il prc1.zo di vendila dcli' uva o vino. Quand o i prezzi si regs ono com e in questo tiltim e annate dopo la crisi ora mai dim enti cata del H)OS·OC) , il profitto indu striale, che si congloba con la rendita del vigneto. ~ notevolmente alt o; alt issimo ad– d irittura do\'e la quali tà del terren o e lo stato de lle ,,igne consentono, normalmente, come in c1uasi tutt o l' agro vita to di Sanse,·ero e solo in que lla p.u te dcli' agro vita to ccr igno – lesc che tocca Urt anova , cioè verso ovest . quelle produzion i unitarie altissime, scono– sciu te nella pili P,.'\rte delle regioni vitico le ita liane, che tocc~no i duecento q uinta li cli vino per ett aro (1). '.\la dove, come a Cerignola, pre,·ale il lat i– fondo vitato in cond izioni di terreno non ianto buone , le prodm ioni unitari e scendo no alle modeste cifre dei 40-50 ettohtri cli ,,ino l' ettaro cd il profitto indust riale conglobato con la rendita de lla vigna, si abb .. 'lSS.1. note– volmente. Com unq ue, la prod uzione del vig neto, in relazionc- al clim a, è assai assai meno aleato – ria di <1uella dei cerca li ccl è invece il prezzo di vendit a del prodo tt o che determina in p re– valenza e la misura de l reddit o inclustrial c e terri ero. 1 n d ipende nza cli ciò, si è sempre as.-.isti to a q uesrn ro rrclativ ità cli fenomeni : cult ura acc ura ta, e perciò pii1 dispendiosa, della vigna con merca to sostenu to: coltura trasandata, . di poca spesa., con mercato in crisi. Mettia mo ora in relazione con qua nto so– pra le condizio ni de lla mano cl' opera, cioé de lla grande maE:gioran.ta della popo lazio ne dove il num ero degl i impr endi tori è esiguo pcrchè prev al~ono le grosse intrap rese. La gent e che vive dal .propri o la\' Oro gior– nali ero ha, è ovv io, des iderio cli p~tcr fue il mas~imo 1:umc10 di giornat e lavorativ e in un anno e di riceve re per esse 1111 compenso quant o piì1 grand e possibile. Qu esti desideri. non solo spiegabi lissimi, ma an che giustissimi, perchò spesso improro ga– bili (con la fam e non si ragiona) vengono. purtr oppo, a tr ovarsi in ant ago nismo con qu elli altr etta nt o spiegab ili, se non altr ett ant o giusti , deg li imprendi tori qua ndo le cose agri– cole vann o male per la cerealicoltur a a cagio ne del clim a av verso e per la viticoltu ra in dipen– de1 1..a del merca to. Abbia mo visto come è che l'impr endit ore tend e, e non può fare differentemente se non vuole anda re contro il proprio int eresse perso nale del momento, a ridurr e le spese di coltura al minim o quando non piov<"a tempo e sufficient emente, oppur e qu ando vede il mercat o dcli' uva o ciel vino al riba sso. In tali deplorevo li cont ingenze. l'an tag onism o gravi ssimo si elimina soltanto dove I' impr endit ore non è cli ceto civile, ma è il lavoratore istesso : dove preval e la pic– cola impre sa come in buona part e del vignet.o di Sanscvero ed :dt rove. Ma dove le masse esclusivamente lavora– trici sono imponenti di num ero, ivi o~ni qual volta le cose vann o ma le per il grand e impr en– dit ore, il conflitt o di int eressi si ac uisce ine– vitabilmente ed un non null a bas ta a pro,·o– ca re fatti deplorevo li. Il mantenim ent o de.li' ordine in tali condi– zioni d ivent a cosa difficilissima. Vale assa i assa i di più a rit ornar e la calma negli animi una pioggia risto ratri ce o il riani– mar si del mercat o vin ario, che uno o pii1 reg– gim enti di ca valleria sul pos to con spesa grave a cari co cicli' erari o I Quand o il profitto non manca all' impre n– ditore, questi, è portato non solo a fare col– tur e più accurat e con mag giore impi ego cli ma no d ' opera , ma anchl' a fare lavori stra or– din arii senza tr oppo discut ere il pre1.1.o ciel– i' opera . Ma quand o l' annata si chiud e ~cnza pro– fitto o peggio in perdita viva , r impr C'nditore non ~ in grado, anche volendo, di concede re largo e rimun erativo imp i<'goalla man o d'o pera. ln agosto-sette mbr e del 19 12 molt issimi fit– tuari del Ta\'oliere do, ,ett cro rcali:,za rc per– sino tutt e le loro scort e per far fronte ai loro impe gni ; e, senza l' au silio de l cred ito, non sarchbero assolutamente stati in grado di ri– comincia re un nuovo ciclo prod utli \'O. Che può impor tare a ll' ìnipr cnd itore che vede lo spe ttr o del fallim ent o che il lavora– tore pati sca anche la fame ? Ognun o tend e a reggersi nel proprio ceto, se non a migliorar e. Nè gran che diflcrent e è la condi 1.ione del g:ro-..'iOprop rietari o il c1ualc non abbi a altr e rendit e all'infu ori cli qu ella terr iera . Non si dim enti chi che, da to il va lore basso <!ella nuda ter ra, alcun e male amrnte di conduzi one diretta s, mang,a ,io ,i Jo,ido I Le conclusioni che ne ,lc-rivano non sono liete : se la fortuna non a,-siste il Tavoliere , la pace emigra da esso. Fin cht' da lla cerea licoltura e da lla vigna nelle t1l,11al i co,uliz1011i, dovrà contin uare a trar .re le proprie risorse , le cose non mut e• Biblioteca Gino Bianco l'anno e le agitazioni agrarie - connesse con la disocc up.u ,one - sci;tuiranno semp re i pe – riodi di sicc, t.\ e lii crisi vinicola. crisi che. purtroppo potr: l, determi narsi anche per cf fetto del dilagare de lla fillossera.. Le trasformazioni e le inte nsivazio ni agri– cole, se ed in qu ant o siano possib ili e conve– nient i. rich iedo no in ogni caso cap ital e che non può venire che clalln terra istessn : I' im– prendit ore può invC':-:tir c stabil mente nel suolo tutt o o part e il profit to quan do non manca . Le ·grosse rendite terr iere esuberanti , in rela– zione al teno re di vita elci prop rieta ri, sono rare e lo diven tano sempr e pii1 coi maggio ri tributi che lo Stato va imponendo .... E lo Stat o med esuno non è per nulla in grado di int ervenire sia dirett a ment e sia ind i– ret tame nte nell'o pera d1 trasfo rmazi one cd int cnsivazione della prod uzione. Che a q uest i lumi eh luna lo Stat o si metta a cos truire laf;:hi arti ficia h e canal i cl' irri ga– zione, attu a ndo i proge tt i grandi osi ideati daJ- 1'Omodco , e seg uendo le dir etti ve cli Cav our di un demani o sta tale di oper e di irrig az.ione : o che più modesta mente sussidi o, comunque, incoraggi le ope re di tra sformazi one e di in– tcn sivazionc da attuar si dai singoli proprietari. è. un vano desiderio destinat o purtropp o a riman ere insod disfatto per chis~à quanti ann i. Fintant ochè l' opera compendiala nei du e volumi di Git sti no Fortunato sar à quella di un solitari o inasco ltat o, fintant oché la visione esatt a dei problemi del Mez:r.ogiorno ~ vTti"7t a !ìa'na non sar.\ chc-pa tr1m onio di po– chi, purtr oppo le CQiC non mut era nno meglio. E . AZIMOSTI. vecchi abbonati che ancora non hanno pagato l'abbonamento per il 19H sono pregati di farlo al più presto per evita re le noie • le spese della tratta postai, . AN GIOLO G10VANNO ZZI, gtrtnlt-responsabilt. Plreate • St1b. Tip. Aldlao, Vl1 de' R,iHI. Il• Tcl. 8-&S GIUS. hl\TE~Zll & f lGhl • Ba11I ED ITO ,Rl SCRITTORISTRANIERI (Elegante collezione, formato io a 0 J Volumi pubblicali: CAMOENS L. - I Sonetti - Traduz . di F. CAsN1ZZARO - Voi. di pp . 290 (n. 10). CERVANTE S M. - No11elle -Trad uz. cli AL– FRKD0GIANNINI - Voi. di i>p. 38o (n. 9). Dramm i elisabet1ia11i - Traduz . di RAt'– FAKLL0PICCOLI - Voi. di pp. 38o (n. 9). ECl<ERMA NN G. P . - Colloq"i col G« 0! - T radu :,;,cli E uGESIO DONADONI- Vol. 2, di pp . 378, 350 (n. 4. 6). ERASM O DA ROTT ERDAM . Elogio della pazz ia e dialoghi fam igliari - Tradu z. di var i a cura tli BENEDETTO CROCE, con illustr azio ni tli li . 1-IOLDEIN - Voi. di pp . xx v,-300 (n . 8). GO ETI-IE W. - IVilhd m Meister, Lehr uni ll'a11derjahre - Tr adu zione di ALDEKT0 SPA1N1 - Col. I, di pp . 372 n . 7). Il Ca,itar e tlel Cùl - Con appe ndice di ro– man ze - Traduzione di G1u 1..10 IlKRTOSI . Voi. di pp. 220 (n. 3). PAPARH IGOPU LOS D. - Opere - Tr adu– zione di CAMILL0 Cl!SSI - Voi. di pp . u S (n. 2). POE È . A. - Opere f>«.tiche compl ete - Tr a– duzione d i f' H- 1>1-;RIC0 OLIVEM.O - \' ol. id pp. V111·2J8 (n . 5). Prezzo di ogni volume L. 4 .- Olrl1crc co■■IHIHI e H lll• alla Cua 1!4illrlccli OIUS. LATER ZA A FIOLI, Bari.

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