L'Unità - anno II - n.49 - 5 dicembre 1913

422 L'UNITÀ Dopo la campagna elettorale Da 1111' i11lervista del no.slro direttore rol c;or• rispo,id e11le p isa110 del La voro, pubblic ata 11el mcmero 3" nooembre di questo giornale, ripro– dr,&iamo qui la parie sosta nziale, clie cred;amo possa auere interesse and e per i 11osl ri fr·l!o,i, - Nel discorso, che hai fat to ieri sera al Tea– tr o Reclin i, hai spiegato pcrchè credesti neces– sar io laggii1 vietare ogni reazione violenta de i tuoi seguac i contr o la malavi ta e la questura . Vorresti ripeterlo pcl La11oro ? · - Già. Piì1 volte mi è sta to domandat o, anche da amici e qu asi in tono di rimp ro– vero, pcrcbè laggil1 abb iam o subito passiva – mente ta nte prerot enzc. E ricordo di un com– ml'SSOviaggiat ore milanese, che la sett imana dopo le elezioni, nel treno fra :Molfetta e Bari , mentre protestav a cont ro le infamie a cui ave\ •a assistito, non ma ncava di aggiungere : • Da noi e-erte COS<' non av\ ·errebbcr o; ma qu i son tu tt e pecore I •· - f~ un po ', infa tti , l' impressione di pa – recchi. - - Ed è errata. Ci vuole piU fona di vo– lontà disciplinata r- tena ce per tornare qu at– tro o cinqu e \•olte innan zi ad una sezione per votar e. sfidand o schiaffi, pugni. bastonate e min acci,; cli arresto, che non cc ne ,·oglia l>Cl pe rdere la testa e tir ar<' una coltellat a . La pri ma ;dea che viene dinanz i a certe infami e ò <1uclla di oppor re violenza a violenza . Qucst ' idea l' a vevo anch' io.... prima di tr o– varmi imm ersi> ne-Ila re.:llt à. E l'a vevo anche predicata nei miei scritti e nelle mie confe– renze di propa~a nda pre-clett ora le. Anzi, pri– ma cli tornare in Puglia, nell' agosto, mi ero procura to il porto cl' a rmi. Solamente, da l dctro al fatto, anche in qu ~'Slo ca.so , ho dovut o riconoscere che pass n. un gran tratto. li pi-o– blcma mi si presentò nett o alla coscienza doJX> il 12 ott ob re, cioè do va che il delegat o \ "ica– rio, di Ter lizzi, ten tò di far mi assassin are. Bisogna clarc un esempio - ,lissi fra mc - : c1uclla bestia feroce bisogna che io l'amma zzi ; ò nn mio diritt o. E pensai a compra re un re– volve r per uti linar e il mio po\·cro port o d ' ,umi. :\la fu un· idea passcg:gera . 11 pensiero di porta rmi nella memoria e .sulla coscienza , per tu tt a la vi:a , il pes.:, cli un omicidi o, mi fece un tc1rorc da non dir si. Tutto il patrim o– nio di civiltà, di raffinamento, cli coltu ra. che portiamo in noi, si ribellava in mc contro la tenta r.ione barbar ica, e cosi non ne feci null a. E poichè non mi senti vo io il diritt o cli essere violento, era evidente che avevo il dov ere cli vietare la violenza ai miei se~uaci. - I delega ti, però, cli <111cst i scrupoli non 11e hanno ! - È vf'ro. E app unt o per <1ucsto fanno i clcle~ati. ) la come fare a t1asfo rmarci anche noi in best ie feroc i ? E poi, indipend ent emen te eia questa mia ri– luttn n,-a mora le. che mi fece rimpiangere pili \Olte cer te mie ant iche- im•ocazioni alla ribel– lione violc-nta contro I' ingi1,st izia, e· eran o an – che considerazioni prati che e politiche le qu::?li ci impo ne\·ano cli seguire la tatti ca della 1esi– stt11Za passiva. An zitutt o, se a\·css i !':c2.tenata la folla, sarei stato sicuro cli potern<' fermare la rca1 ione al punt o preciso, in cui qu esta po– te\ a dh·cnt are ccccs.11.i\ a e im,;iusta ? E poi, noi c1av nmo accu~ati dai giornali (lrl gove rno di essere gli autori delle violenze eia cui invece eravam o oppressi. A Terliz;,i, ad esempio, il delegato Vicar io. dopo nver ten– ta to cli farmi assass inar e, mi dc:1111nciò per tf'nlat o omicidio. La nostm tatt ica cli pru – denza stoica e serena ha fatt o c~rlcrc qu este sciocc he accuse. Se avessimo mu tato ta tti ca, clii avrc bb<-più potut o disting uere le violenze nost re da quelle degli altri ? Come dimostra re, ucl viluppo cicli<'acc use e delle difese, chi erano i pro\ •oca tori e chi i provocati ? Xoi av remmo dr,vut o ricono-;cerc le violenze n05tre. ed ac– cu •arei ; gli altri avrebbe ro ne~ato le loro, e la qu estura li avre bbe aiutati a int orbida re le acqu e; l' opinione pubb lica av rebbe finit o per conclu dere che • lagg ii, !-0 110 tutti uguali •· La nost ra tatti ca ha imJ')("(l:lo qu esta nuo\·a ing iust izia. Onnai t utti hanno visto che lag– gil , non siamo tutti eguali. - Però i pa nsinian i accusano alla loro \·olta di violc1l7.a voi. - Vecchio giuoco , che questa volta ha il difetto cli a rrivare in ritardo, Per mett erlo in ope ra sono costretti, 1>er ese mpio, ad a ffer– mare che il conl.:1dino ~Jo1h1guo. ferito il 2,1 ou obre gravemente eia un gruppo cli ma lvi– \ en ti.... repubb licani, fu inv ece ferito per equi– voco da un suo a mico. Quando si arri va a c111cstc-goffaggini è prop rio e\•iden te il pa rtito preso di fai nero il bianco e hianco il nero. La veri ti\ è che il delega to Ippolito, nonostan te tutta la sua bwma volont!1, non ha pot uto denuncia re per a lt i di violenza (e \'ed remo ai process i con q uale seriet !t) che tre o qu att ro persone ciel mio partito. ~oi, inve ce, ne ab– bia ,no clenunciato gi'l. una venti na per rea ti di tu tt i i generi, fra cui il famoso sindaco Dc Niehi lo.... - Quello de lla proce,s ionc ? - Precisa mente ;.. e il desno frate llo clcl sindaco, e lo stesso comm issario Ippolito , e tutta la cat erva cli malviventi. ... disinteres– sa ti. - ì\la qu esta tatt ica de lla resistenza pas· siv a durerà sempre? - Nessuno può né pre\'Cderlo nè garan – tirlo. Ciasc uno di noi deve far e qu el che la coscienza e la pru denza gli impongono. Quant o a l resto, sarà quel che sarà. Un modo solo e' è per evitare ogni pericolo: cd ò quello di convincersi che noi meridionali abbiamo il diritt o di esser liberi come tutti gli altri ita– lia ni. E tocca ag li ital iani elci nord e ciel centro di aiutarci nella conquista de l nostro d iritto . Se voi conti nuerete a riman ere indifferenti di front e alle infam ie che il governo compie lag– giù, stri Ogcnclovi nelle spalle colla tranquilla osservazione che • laggiU sono tu tt i eguali •• è certo giorni assa i tristi si pre parano per il nostro paese. I nost ri contad ini e marinari non sanno an cora fa rsi ca paci di quel che è avv enuto : sperano an cora nella giusti1.ia , aspettan o che le elezioni infami siano annul– lat e, pensan o che le violenze dcli' ott obre pas– sato sia no effett o del capri ccio di pochi uo– mini , si rifiutan o di amm ct-tcrc che ra ppresen– t ino un sistema costant e di governo. • 11 re - diceva una donna - ha man dato a chia– ma re Giolitti <' gli ha elett o: - Tu che cosa mi ha i combi nato a ~lolfettn ? È. cosl che si fann o le cle1.ioni ? Ba da bene: falle fare un 'al– tra \•Olta onesta mente, se no ti nrnnclo via •. - ~ lo spi rito del popolo, che nella sua huona fede co11,;crva sempre la illusione della giu– stizia. Se le elezioni infa mi saranno conva li– date, se un' alt ra elezione generale sa.rà fatj:a ..:ogli stessi metod i cli qu ella del 20 ottob re, ogni illusione cadr à. - E allora ? - E allora chissà. quel che a.vvcrrà . li primo an archico, che tornerà. dall' America , e farà propaganda an tipar lamentarc e rivolu– zionar ia, troverà laggii1 fuoco per bru ciare tutta I' Italia . La prima ca nnoniera austriaca, o inglese, o magari tur ca, che riuscirà a sba.r– car c cenLO uomini e w1 ca rico di fucili, pro– mctt cnclo giusti1.ia ed ugu aglia1wa, 3\ rà per ~ tutti i conta.clini. Nt!ssuno può prc\·eclerc qu ale piega possa no prendere gli avvenim enti laggiù. li suffragio universa le può funzionare tant o come una ma gnifica forza cli progresso e cli c~s ione naz ionale, qu anto come un for– mid ab ile elemento di disord ine e cli dissolu• zione. Siamo a ncora in tempo a ripara re il ma lfatt o e a prevenire i mali fu turi . - I.' annulla mento? - Questo ha una importan1.a relati\'a. C'è l>cn a ltro. !':Olla pro~in1a C:,ta te av remo li! clc1.ioni generali amministrat ive anche nel mezzogio rno. lo temo a'>sai che il gove rno. dopo ave re violen tate le elezion i politiche. farà. lo stcs..~ per le a mministra th·c. Le ca– morre locali ha nno eletto il de put ato per il gove rno. il governo. clc\ c ora man tene,,. lt" ca• morrc locali per il dep utato . Ahyssus a!tys,;um im ·ornt . .Risogna che gli italia ni del nord e del centro d" Ita lia fino eia ora manif <'Stino la toro ferma volont à che cer te infa mie non si ripet ano. Ed esse si ripctcr:mno cer tamente se rimarrà al go \·erno I' on. Giolitt i.. Frammenti di vita italiana. San Michele Arcangelo candidato . Nel collegio cli Man fredonia il c:indiclato , 1Jc111ocralico ,., cio<.\giolitli ;rno, e fors' anche radi cale, ha scelto come contra sseg no pCr la sua scheda I' imm agine di San ;\lichelc Arcan– gelo, patrono del capo luogo de l collegio e unico legittim o inquil ino cli qu el famoso sant uario del ) tonte Garga no, che è la meta cli pcllegri– nagi i assa i frequen tat i. , Ognu no com prende quel che sia av venut o • - ~piega l' altro candida to .... cl<'mocra tico. - .,Hido tt a l' elezione a un fatt o perso nale fra , mc e Sa n i\lichcle - giacc hè la mia scheda • port ava puramentr- e sempliccmf'n te il mio , ritra tt o - la disfa tl n era inevi tabile! Po– • t<'tt e così l' avv. Amicarelli, con soli 122 , vot i di maggioranz a , scansare il b.,Hottagg io, , in cui democ ratici e socialiati lo av remmo • schiacciat o•· l)i qu esta tru ffa a ll~ buona fede degli elet – tori. I' a vv. t"ler rone Cap ano ha tu tti i moti vi di lamentarsi. 1-la confessiamo di non saper vedere rimedio a quec,to genere di difl:onestà, ali' infuo ri de lla ed ucaz ion<' delle • masse con– tadine anallahc te •· come le chiama con di– sdegno non abbas lam:a dissimulato I' avv. Pe rronc Capann. Uiso;;u a convincers i <.hc a contatt o de i con– t adini bisogna trovan ,i contin ua mente, e non far si vedere eia essi solo nella settim ana delle clc,doni . J contadini cli ) lanfrcdonia cono-.cono inii– mamen tc Sa!l Michele Arcange lo da molt i se- Biblioteca Gino Bianco coli ; lo conside rano ro mc un amico di casa ; ricorrono a lui in t utt e le occasio ni clclla vita. L' a vv. Perron<' Capano, invece, non lo ave– van o !orse visto ma i prim a delle elezio ni : è così difticile a un , ga lant uomo• mnidio nale • scendere • fino alla • massa cont adi na anal– fabet a ! •- Sono forse uomini i cont adini ? Hann o forse un cervello i cont adini ? Hann o forse la rx:llc fatta come noi alt ri i contadin i ? Dat i qu esti precedent i, che merav iglia se un bel giorno i contad ini, potendo scegliere fra il ritratt o di San Michele e quello dcli' avv. Pcrrone, hanno preferito il ritra tt o di San Michele ? Jo conosco un collegio. in cui i preti ba.uno messo in mO\ imento tutt i i sant i del pa rad iso per sostenere il ca ndida to.... massone contro il ca nd ida to dei contadini. E tutti i s.1.nti <lel para.eliso hann o a vut e bi~g no dell'aiuto di Ungaro , il tignoso • per chiamare i contad ini a mett ere fuori combat timento il loro can cH– clato. In qu esto collccio un canonico si rifiu– tava, alcun e settiman e prim a della \ 0 0ta 1.ione. di confessa re una donna, pcrchè suo marit o , era della lega "· La donna gli rispo~e che se il ca nonico non la confessava, lei avrebbe- LIB RERIA DELLA VOCE È usdto il seguente "bolume che raccomandia– mo a tutti I nostri sod ed amici per otte– nerne {a. massima dif fu siorre. Si possono a.v ere dalla nostra. a.mm( nislraaione sconti per ri''bendere a prl< oa.ti per propaganda.. Opuscoli d<ll, VOCE , n. 2 Do·r-r. GINO BORGATTA MANUALETTO AN– TIPROTEZIONIST A SO~IMAR IO Prt/tuion t : nozioni generali sul problema doga nale 10 La q11tslio 11e doganale e /' • opi nione pub– blica • : la scadenza dei trattati e le que– stioni che ar re: tariffa e trattali o dog- g:~1 ~ar! ff;~e n~:a~~~~io~t ~:t ,~\\~ ct ~o: ganalc cd i v:iri part iti : loro clipenclcll1.a. e impotenza di fronte ai grupp i protetti : I' a tt cg~iam cnto de lla • stampa•· 20 ;:~~u!~:~."fJ: 1~l~:i e{{~:fa ~e!,t't~\~~~ :;i~;; ta riffa 1887: le modi fica1.ioni successiv~. Il movi mento generale ciel n0<,tro com– mercio cd i sofism i protezion isti: esso dipende da molti fau ori ; il rialzo de i prez1.i generali clnl 1897 acl ogg i ha alle- 1111ato i dai i protc-ni vi ; diverse smcn– tit<' che i fatt i hanno da to ai protezio– nisti. 30 / maggiori dazi protei/ivi e le loro c;o11se– ,:ue,1u. I.e industr ie tess ili: il coto ne e la sua crisi : la lana. Lo scan da lo zucche- . ricro. I privi legi ai gruppi siclem r~ici e me tallurgici : i da nni ~lell' erario, cl~ff in: dust ria mecca nica, d<'1 consumato n cd 1 pericoli dcli' av\ ·cnire. Il protezio nismo mar itt imo. I trive lla tori de l pet rolio. Le ind ustrie ciel cuoio, scarpe ccl altri ma– nu fatti. La carta. La lavorazione elci le– gno. Alire minori. Il protezionismo mu – nicipa le. Il daz io sul grano e gli interessi dell ag ricoltura: prodo tti agricoli pro– tctl i e non protett i : loro va lore e distri– buzione regionale: i vasti danni del da– zio sul grano. Il costo <lcl protc1.ioni<;mo per le inclustr ic libere : la seta (~ua im– por tanz a), le <'lcttri chc, estra tti ve non protette. le fcrro\'iC e tranvie priva te, I' ind ustria della pesca, ccc. Altr i gruppi danneggia ti {operai, commercianti, pro: fcssionisti. impi egat i). Il ria lzo de i prezzi pcl protezionismo ccl il , costo della vit a •· 4° Il problema dogcmalt e la vita 1wzio11a!e. Il mov imento della ricchczztl itali ana dur ant e il regime protezionista . Prote– zionismo e questione meridionale: i da nni de lla politica doga nale e delle prote– zioni industria li per il sud ag ricolo. 11 problema doga na le cd i bisogni fiscali dello Stato: i dazi protezionisti sono pessimi strumen ti fisca li : il costo del protezio nismo per lo Sta to. 11 protez io– nismo cd il movi mento nazionalista : qu esto indu ce una p,;;icologia genera le favorevo le ai sofismi dei grup pi protetti e li favorisce a umenl ando :w lomat ica– mcnt c il consumo di molti loro prodotti ; il regime doga na le della colonia . Pro– bab iliL'l e vot i nel mome nto att uale : r altegr.;ia mento e I<'_doma nde protezio– nbtc de lle Camere d1 C')mmercio e dei gruppi produttor i ; perchè i produ ttori non protett i non costitu iscono un orga– nico mov imento per una politica pii1 liberal e. I principali paesi cl' ìmport3- zione cd esportazione col nO'itro e proba– bilità di nuovi accordi. Le domande minim e e la tatti ca dei liberi sti italiani ncll' ora presente . Prezzo del volume di pag. 100, ceni. 55. Per mo lte copie sconto da convenire. mandato suo mar ito a bast onare il can onico. E il can onico la confessò su du e pied i. E in un altro colleg io i frat i Cap uccini , che fecero nel per iodo elettorale un tridu o eletto• raie cont ro il cand ida to dei marin ai, de i conta– dini. degl i a rtigiani , ci hanno guada gnat o que – sto: che le dcnne rifiut a no ora ad essi ogni elemosina , e li mand ano a farsi ... clemo~ina rc dal candidat o del loro c11ore. E in qu esti due collcc i non è stata fatt a mai nessuna specifica propaga nda cont ro ncs. sun sant-o dc-I pa rad iso. È bastato a un pie• colo gru ppo di uomini mett ersi a conta tt o coi lavorato ri non nei giorni cl<'lle cle7ioni, ma da molti anni, qu ando i lavorat ori non eran o neanche elettori : aiu tar li alla mcclio nei loro sforzi di redenz ione; amarli con cuore fra terno e umil e e 51•111plir.c. Nient e altr o ò sta to nf'Ccs– sar io per st rappa re le moltitud ini, non al SCI\ · timent o religioso , ma alla influenza JX>litica dei sa nti e dei preti. Dove, invece, ò stata fatt a la vecc hia gotla propag an da giord anobrun csca, ivi i conta – dini si sono.d ivisi fiera mente fra clericali e anticlericali. E il guadagno ~ stat o tutt o dei preti. t·, Comunica zioni agli amici. A. C. Bito nto. - La sottoscrizione per gl1' opuscoli c'è ~i:l. Prof. G. B. R oma. - Il miuisfro della mala vita è esauri to. Nè è il caso cli ristampa rlo perchè i nuovi fatt i hanno olt repas sàto di mol– to gli antichi, Pr obabi lmente pub blicheremo un nuovo volume coi ratti recenti. La pubblica– zione minarcia di diventar e pe1iodica. Sig. L. C. Nnpoli. - Il prim o opuscolo è esa urito., Ab bonamento speciale per una serie di– numeri successivi : dieci cente simi per ogn i nu mero. A NG 10 1~0 C10VANNOZ1.1, 1rerenlc-n .;;ponsnbile. Firenze . Stab, Tip. Aldlno, Via de' Reaal, Il • Tel. 3-U GIUS. IIRTERZR & flGIII- Batti EDITORI Opere di A. ORIANI FUOCHI DI BlVACCO SCRIT T I VARI Un voi. di pag. 380 - Lire 3.50 Sconosciuto ai più era rimasto I' Or i, ni nella su a ult ima att ivit:\ dispiegata nel gior • nalismo, per quanto egli dal 1900 al 1909 vi abbia militato da coraggioso nella discussio– ne dei pili vasti e impo rtanti arg omenti del• la politica e della lelleratura , seg uendo cvi proprio inter esse tutt e le vicende de lla stf'• ria di quegli anni, dalla tragedia del re Um– berto :dl:i guerra boera e d'estremo oriente , da osse rvai ioni sull'ultimo papato a questiO• ni socia li e criminal i, a giudizi d' arte e di politica estera e naz ionale. Non è dell'Ori ani minor e t he in questo volume si raccolgono scritti dispers i eterogenei, come in tr,,,ppi libri fatti oggi di rit,1gli da coloro che vc– glion pompeggrnrsi d'un volume senza la fa– tica di pensarlo; il libro è orga nico, ad unato e ordinato dall'autore con armonie!')disegno. E un libro di vigili.t di battaglia, alla vii;iha della morte. Siam o in cospetto qui de l grand e Oriani, pensatore, arti sta, scri ttore d'ele vata spiri– tuali1f1gener osa. Risorgono con palpitazione d' interesse prese nte anche questioni pass ate, che si illuminano e.l i nuov i significati sotto la penna dell'aut ore e s"allargano in una vi– sione di giudizio assai pili vasta di quel che si sospetterebbe. C'è dovunque l'ac ume ciel critico vivnee, che trascende, nel sentim ento e nel!' idea, le contingenze quotidiane, e' è l'alliato pcr<'nne d'una commozione medit a– tiva profonda; sempre sentiamo che IH pili ele tta spir iltHllilfl e for te umani tà parla con la voce d' un gran de pen satore poeta. Pul sa vig,.,roso in tutto il volume l'an imo dcll'O– rian i, che mai conobbe stan chezza fino agli estremi mesi della vita, e la pa rabo la dr-I cui ingt-gno fu un'asce nsione continuata. li volume e trn i suoi migliori, de stinat o ad una supre ma rivelazione agli italiani, ad un sul;ccsso immedia to come opera d' oggi e non di ieri. 01r11ut comml11lonl e n1ll1 all1 Cu a l!•l1rlce OIUS. LATERZA t FIOLI. Bui.

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