L'Unità - anno II - n.32 - 8 agosto 1913

, problemi della vita italiana. Si pubblica il V~nerdl in Firenze - Dirett ore GAETANO SALVEM INI - Direzione ; ~mim strazi onc I Lungarno Vespucci 12• -Abbonament ~ annuo ordinario Lire 5 per Il Regn o e per i paesi italian i dell'Au stria e della Svizzera ; per l'e stero Lire 7,50 - Abbouamcnto sostenito re Lire 20 ann ue - Un num ero Ccnicsim i jQ - Cont o corren te con fa posta . Anno Il - N. 32 - 8 Agosto 1913. S0:\IMAR 10: 11 ".i•ggio ~U~on. Nitti. - Per b. c.i.mpagn• eld lor.1le nt.1 Mt.::ogi oroo d' ll•li•, L' UNIT.\. - I 44 poveri OJ)(Ui ,, di Novl Ligure, AGRICOLA. - La Banc• ck.l l.&voro, g. s, - L'a2rkoltura tosuoa ed d ~~olu1omsmo gra.nario, D1so TARUHI, - L' Ir.alia teonomk,1, N1co 1~0 FA:-.CELLO. - Si dom.1ind,1un po' più di deun : 1., Lt:CAN\:S. - Cavaltl a pno d'o ro, - Fummenti di vii• lt.lll•n•: L 'o• puostfa ddl'on . Bufinghie ri. - Comitato N uion,de di Prop.tg.i.nd.i e d'Azione a favore del Me::ogioroo. II viaggio dell'on. Nitti. Dopo aver dimostrato, cot promuovere la Ban ca del lavoro, cl,c le sue criticlie di deputalo alle cooperative pseudo-socia– liste 110n erano state mai /att e sul scri'o, ed erano solo piccole 111a/1iucttc per vo– lare... al potere, l'ou. Nitti ha voluto dimostrar e a11c!,cagt' iuduslriali lombardi clic t1t lu -i 11011. dcb/Jo110 piit vedere 1111, possibile avversario, 111a 11,11, buon amico e a/J'occorrcuza u.n complice sicuro. La di• 111ostrati"o11cera opfort1m .a spccial111enlc dopo le 80 palle nere avute dall'on. Nitti di recente alla Ctzmera 11ctla votazio11c del bila11d1J dell'agricoltura. Eppoi ,um si può dir,cntare in /ta/i'a e uomo di Stato » se11za a.ndare pri111a cl,icdt:rc la regolare 111.vestilttm a ?"alche gmppo politico di lllfi/ano. L'on. 1Vnsi, ol/orc/1J si att eggiava a n,uessore dcll 'on. Zanardcl/ ·i non mancò di dare ttna capatina 11ella capital e 1110- f'ale per presentare it deoilo omaggio ai rad icali, elle allora erano in auge, e 110- ,ni'nare dir ett ore dcli' A ecademia di Brcra it pro/. Sinigagtia. L'on. Orlaudo, che si prepara a succedere all'on. Giot.Jt,; 11011, manca ucanclte tu.,: di lauto ùt tanto di andare a Mila110 a /are quak /,c di– scorso sulla lert'slazio 11c sodale e a lisci'are ,· riformisti di sinistra. L 'on. Ni'tti' - elle Ila ,:ngegno pratico d.avc11dcre a tutt i - i andat o a scappellare g f industriai,: de- 1110,ralic-i (oramai chi 110nl dcmocrati"co f). E gl' i11d11.strinlise lo sono spupa:zato da 11,11, circolo a una i11aug11razione~da un /Janclletto a 11,11, ricevi111cuto, da 11,n coto11ijìcio a una f esta commemorativ a. S e /'011. },:i"tti t pra tùo, essi." sono assai pi,, pratici di lui. Co11osco110 per prova come -,: salam e/ecciu· e ·i fest, :ggi"a111e11# dibmo alla lesta degli 110111in· anche più i11tellige11ti e più srcttict; soprattutto se IJllesti'uomini sono 111crirli'o11ali e se pro– vt:ngo110ria classi.'sociali 111odcste cd l,anuo dov1,to penar molto pri111a di assiC1.1-rarsi "" posto al sole. L'on. N itti - cd è tutto a suo onore,- e cosi avesse saputo riman er f edele all e sue croi&l,c origi11i' I - l'on . Nith' 11ppartic11e appunto a questa catc– §Oria. d,." 110111i11i, c/1e Jw11110 tut cuor di Icone i1111a11:i alle dijJicoltà, e un cuor di co11i'glio ù111a11:i' alle iusing l,c. Forse egli era andato a 1lfila1to con / 1 i11tc,n,io11& recondita di pr cml,:rs,:gioco dei suoi nn/ìlrioni e di uti li:.:.arH ai suoi fi ni di asrcnsio11c f o/itica. Ala è prooalnlc cl,c sia rit ornato a Roma co111plcta111c11te co11q11islnlodalla 11011disi11/crcssata espan– sività 111c11egl1ina.; e ripeterà. da ora i11 f oi CO/lCOll'ili11:io11c - I/ICI/tre pr i'111a fa• vrcb/Jc dello soloper ralcolo - che 6iso~11a protegge re • i' industria 11t1z1011alc » co11. da:i doganal i, ord i11nr.10uiseu:.a coucor• 1·c11:.a. favo ri /iscah~ Jì 11a11:.ia111c ti ban– cari. _.\Fei fumi delle tola:ioni e dei /Jri1J.• disi offertigli dai grond i .filibu.sticri del pr ole:.io11i's1110 /0111/;ardo rgli /1a dimc11/i. cato ora.mai drjìuitivam cnt e lutle le vec– chie crili'rhc contro le constguc u:e fu neste rlcila politi ca cco110111ti:a italia11a per la terra mis era e s/nt/lala, cl,c lo 1.•,de na • sccrc e dte da lui' atlc11dc1·a61,·11. altro .... Ab bonamento speciale: pe.r una serie. di numeri successivi: dieci centesimi pe.r ogni numero. Per la campagna elettorale nel Mezzogiorno d'Italia. Scor rendo i •giornali e giornalelli che si pubb licano nel Mezzogiorno, anche facendo la do vuta tara alle esage razioni so lite in pe• riodo ele1tora le 1 si ha l'imp ressione che l'o · nor evole G iolitti si prepari davv ero a fare le prime elez ioni a suffragio uni versale con gl i stess i metodi, se non con metodi peg• gio ri, delle ultime a suffragio ristretlo. Av re· mo, a quel che pare, gio rnate calde laggiù, ..,_ ne l prossimo ottobre ; e i casi di Gioia de l Co lle si molti plicheranno. Il lupo muta il pelo, ma non il vizio . Troveranno ques ta volta le popo lazion i meridionali la forza morale necessaria per dare ali' Italia qualche primo esempio di re– sistenza virile con tro gli abusi di potere e le violenze elettorali deg li agent i del Governo? Que ste prime elezion i a suffragio quasi uni– versale ci permett eranno di cominciare a ere• dere che il Menogiorno d' Italia non intende essere più 13 vecchia 1erra imbelle, che i sol– dati di Carlo VIII con qui starono col gesso e col carbo ne, e la co lonia elellorale dell'ono – ·revole Giolitti - diHerente dalla Libia solo in questo: che gl' indigeni dell'Africa nera hanno bisog no dell a forca per esser tenuti a posto, mentr e per gl' indigeni de ll'Afr ica bian ca è sufficiente lo stnITile del delegato o il bastone de l mazzie re? Oppure anche 4u~sle eleti on i ci far•m~e ~ assistere, ovunque e semp re, allo spettaco lo degli elettori di opposizione che resta no tap– pali nelle case pe r paur a di essere bastonat i, o scappano nei paesi vicini a fare accertare dai notari la lo ro viltà? Noi non abbiamo nessuna competenza pro · (etica. Nè siamo soliti di scambia re i nostri desi deri con la realtà. E non ignoriamo qua li difficoll:\ e qua nti peric oli presenti una seria resistenia cont ro gli arbitri ele uoral i violenti e fraud olenti, di una organittat.io ne governa• tiva decisa a vince re ad ogn i patto. t.fa questo sen tialllo, e non dubiliamo sia sentito anche da quanti fra i nostri lettori hanno coscienza di uomin i liberi e cura della nost ra dign ità naziona le : che do vunque: un accen no di resistenza si man ifesti nel Mezzo – giorno co ntro i tradii ionnli metodi di op · pressione e di corrnzione elettorn le promo ssi e prote tti dal Go\ •erno, ivi noi abbiamo il dovere di conce ntr are tutta la nostra solida• rielà i e anc he dove le popolazioni con tinue• r,rnno a rim anere acca sciate sollo il peso della viltà propria e della iniquit à altr ui, que sta iniquità non deve passar e sen za una vh•a protesta da parte nostra, perchè non è scus..1 ma aggra\"ante del delitto la debolezza e la bassezt a della vittima, e dinanzi a certe infamie il silenzio è complicità. Il diffici le è ~apere, quando si tra tta di ele– zioni meridionali, come stanno precisamente le cose; se e in quanto le accuse ch e i par – titi d'opposizione muovono al Gov erno, sono caso per caso esatte o esagera te o magari in• ven ta te i in qual i casi la mancanz a di accuse è seg no non di corretteua da parte del Go · \ 1 erno, ma di una prep ote nza · cosl smodata che an che la possibilit à del lamento e della pro testa sia staia annullala ; co me sce\•erare fra le affcr111a1.ioni contradittorie dei par titi la esatta verità di cer ti inciden ti e di certi cont rasli. La lattica del Gov erno è 1101:1.Abbandon a a sè i co lleg i, in cui non c'è lolla pericolosa per i cand idati go , 1 ernativ i 1 e concentra le forte su quei soli pun ti, in cu i bisogna far vincere ad ogni costo un sen •itore de l Mini– stro e sbarazz .:irsi di un avvers:ario. Kon son o mai pili di un paio di dozz ine di collegi in tutt o il ~lezzogiorno. Intorno a ques ti co lleg i si cerca sop ratrntto di organizza re la con• giura del silenzio nei giorna li in modo che i delegati e i malviven ti possano la\·o rare in famig lia e le bricconate passino inosser– vate . Quando Ja congiura del silen zio è rotta , all ora inten •iene il tur bine delle notizi e con· tradittorie, delle testimonian ze false, delle smentite, dell e controsme ntite: in modo che i lettori di giornal i restino disorie ntati, incerti, e conch iuda no alla fine che e laggil1son tutt i eguali > e che e non c'è da credere a nes– suno >. C reata cosl per altra via la indiffe• renza pub blica , resta facile alla G iunta de lle elezioni e alla maggioran z.a par lamen tare met • tere una pictr:t sulle con test:izioni e convali – dar e l'asca ro governa tivo se non altro, per la impo ssibilità di saper e come le cose sieno davvero andate. In ques te condizioni, il perico lo maggiore è che anche dove le popolazioni cerchera nno di resistere, come debbono, alla violenza dei delegati de linquenti, siffatta resistenia venga o ignorata da chi non si trova sul campo della lotta, o falsificata dai giornali. Nel primo caso sarà come se resistenza non fosse avvenuta; nel secon do caso le vittime saranno SC:unbi ate coi colpevoli e chi si di– fenderà da lla prepotenza sarà condannato da l– l'op inione pubblica, mistificata, come aggres • so re. Cioè: la stessa bauaglia dispera la per il buon dirilto non servirà che a da re una nuova prova tangibile de lla onni potenza elet– tora le del Gove rno, e a scoragg iare com e vano ogn i ten tat ivo di resistenza in avven ire. .Ma c'è un mezzo per con trastare, se non in tutti , nei pili gravi almeno ctei casi, 1:t l:A:tica de l •ilon..io o delle mistificuioni , di cui il Gove rno ha bisogno per tri on fare. Bisogne rebbe che un ce rto numero di cit– tadini seri e rispettabili, estr:mei del tutto alle lotte locali, indipendentemente da ogni considera zione di par titi politici, si concen – trasse, dura nte l' ultima settimana elettora le, nei colleg i minaccia ti dalle ptggio ri violenze, non per parte cipare alla l011a 1 ma per assi· stervi come testimoni, co nt rollare l'ope ra de– gl i agen ti de l Governo e dei parti ti, ed eventualm ente denunciare sui giornali non ,,enduti al Gove rno o in opuscoli di propa• ganda o in comizi di protesta, i fatti da essi persona lmente accertati. Basterebbe una cin– quantina di persone per organizzare questa sorvegl iania per una mezza dozzina di ele– zioni. Non sarebbe tutto il neces sario ; forse non sarebbe molto: sarebbe, ad ogni modo, qua lche co!ia. In alcuni casi, forse, la presenta, in una città, di un paio di uomini not i e rispetta– bili, che possano even tualm ente presentarsi come accusa tori altend ibili alla Giun ta dell e elezion i o ai Tribu nali, o denuncia re autore· volmente gli abusi alla Giunta e al Tribu • nale ben pili sensibili della co scienza nazio– nale, eviterà le infamie pii1 gravi, come gli :.ts.salti ~Ile case degli elett ori antigovernativi, la cacci:\ all'uomo per le st rade, il di\•ieto agli elettori di en trare nelle :mie per votare, e altre simili impres e. E sarebbe una be lla ed efficace lezione froebcliana di dignità ci• vile pe r la massa dei contadin i que sto caso di paralisi arrecata alla malviven za gO\'erna– tiva dalla sola presen za di un paio di citta– dini privali , sereni, calmi, non dispos ti a farsi metter e paura. Anche se quest i estran ei dovessero, com' è probabile, essere cost retti dai delega ti ad ab– bando nare la cillà 1 la stessa espu lsione sa– rebbe un tito lo di accusa contr o il Gover– no: nè sì potr ebbe impedir e ad ahri cittadi ni di prender e in incognit o il posto deg li espul• si, per assistere colla necessa ria prudenza agli av\"enimen1i 1 e poi denunciarli. L'on. Bissolati e Pon. Bonomi, co me i giornali hanno annunz iato alc une setti mane fa, si sono im pegnat i ad andare in Sicilia ad assistere i loro cor religio nari cd a compiere quest 'opera di sorvegl ianz:a, che è oggi la migliore prova di solidarie1 à nazion ale che gli italiani de i paesi più fortuna ti possa no dare alle zone più infeli ci e più maltrattale della loro patri a. Ma due uomini so li non possono fare il mir aco lo d1 Sant'Anton io. Il Governo lascerà correr e lisce le cose nelle citt à, in cui l'on . Bissolati e 11on. Bonomi andranno a ,oteca Gino Bianco lott are, e fad cose de populo barbaro in tutt e le città vicine. Occorre che l'e sempio dei due deputati lombardi sia imitato da molti cittadini e sia imi1ato senza nessuna preoc– cupazione di affinità politica coi gruppi che saranno minacciati dagli arbitri de l Governo. In molti coll egi la lotta elettorale pros sima non presenlerà nessuna attrall iva o nessun intere sse per pare cchi nostr i amici. Bisog ne· rebb e che essi consi derassero I' Italia Meri– diona le come prossima ad essere devastata da un vero e prop rio di sastro sociale e mora le ana logo al 1erremo to di cinq ue ar.ni or sono; e lascia ndo-.i loro col legi do\ •e non hanno nulla da fare, ·accorresse ro a dare al Mezzo • giorno l'aiuto e I' inco raggiame nlo della loro solidarietà. (Va da sè che non esc ludiamo af– fatto che la mede sima opera di son ·eglianza e di assistenza si debba fare anche in qual – che collegi o del Nord e del Centro d'Italia dove il Gove rno minacciasse metodi eletto• rali troppo .... meri dionali ). Naturalm ente ques to concorso di testimo ni ele ttora li dev'esse re organizza lo e disciplinato in modo che essi si tro vino presenti dove ce r.'è veramente bisogno, o non sieno svia ti da false notizie, o non si tro vino in troppi nello stesso luogo men tre alcuni potrebb ero esser e più necessari allro\ ·e. Bisogner ebbe che te adesion i fossero racco lte da un unico centro direttivo, il quale poi assegne rebbe al mo • mento oppor tuno a ciasc uno degl i aderen ti la città in cui dO\•rebbe recarsi, e invierebbe in tempo le in formazioni e le istru zioni pii.1 utili sulle condi1.ioni de lla lolla loca le, sulle persone con cui meUer'!i in rela1.ìone, sul modo di compo rlarsi di fron te ai diver si par– titi, ecc. Questo centro di retti vo raccogl ie– rebbe coi più sicuri mezzi possibili le noti1.ie sui collegi più pericolanti, e distribuir ebbe nel miglior modo possibile i testim oni. A elezioni finite, si concentrere bbe ro i rap• por ti dei singo li inviati, si crit icherebb ero con la massima cura, si coord inerebbe ro; e la relazio ne com plessiva servirebbe di base alla camp ag na sui giornal i, davanti alla G iunta delle elezioni, nei Tribunali, nei comizi di prote sta. Per c,ra il primo passo da fare è di racco • gliere le adesioni. Di ques to s' incarica senz 'al– tro la redaz ione de l no~tro giornale. Messe insieme le nostre adesio ni costi tuiremo la com missio ne dire tti va, che non dev'e ssere, a nostro crede re, for mala di più che tre per • sone. Quan te ades ioni rnccog lieremo? Molle? Poc he.? - Non preocc upiamoci de l numero. Saremo.... quanti saremo. Anche se saremo solamente dieci, , uol dire che faremo il nostro dovere per dieci. Nessuno può essere obbligato a fare più di quanto non pos s: 1 fare; ma quel che ciascuno pu~ fare, dtt't farlo. L'Unit à. Il primo opuscolo dell' " Unit à ,,. Ab biamo rlprodollo in opuscolo, che me.111,unoin vendila al prez:o di ceni. JO, l,1 confcrenu dell'on. ANTONIO DE VITI DE MARCO, Pu mr pro– gramma di aslone dtmOCrAtica. lni:-j.tmo così I.i colle:ionc degli 0,,11scoll del– {" " Unità., . E al primo , ~ri amo f.trne presto u– guire altri, che pou.ano più apeci.ilmtnle serv ire du– unle l.t prossima c,unp agn,1 tldl orale. 11prim o Opuscolo dtll' '' Unità •• 11 può .,equi• stare pre$IO lolll f giornalai, che vendono l' Ut1itii.: e si può avere lnvldndo ali.i noalra ammlnl str,1:ione una semplke c.utollnA con risposta pag.ita. Ricordi.1mo .1gll amici, i qu,lli h,1111,0pu lccipalo alla sottoscrl:lone per l,t nostra collc:lone, che u si hanno diritto .\d ollenere l,tnli opuscoli per un im– porlo eguale al contribut o di\ essi versalo. A questo proposito, cl sembr.i. au .ti opporlun.i una proposlJ, che ci vie.ne comunica ta da Ugo Guido Mondolfo. e Sarebbe bene - scrive il no.slro amico - che e i solloscritlorl, I quali volesse.roacquisl.,e on ce.rio • nume.ro di opu1Coll a acopo di propag.tnda, non Il e distribui ssero gratoit.tmente, ma ce.rcuuro di vtn • e derli, e dei denui coaì ric.tvati f.tct:uero una nuova • obla!ione , ricevendo In cambio altri opuscoli pu e egual prt.::o, e coù di seguito. In questo modo e si evita che 2H opuscoli vad ano a finire. In m;1no e di persone, che non avendo sptso nulla per ave.rii, e non si corano ntmmcn o di ftgge.rli ; ae ne diffonde e un maggior num ero, Ftrch ~ ad ogni nuova offerta • dei solloscritlori corri.sponde un nuovo Invio di e opuscoli ; e 11 asaicur,1 meglio l'aito finanzi.trio e della ini: i.ttlva • . T oeea agli amici accogliere l.t propini.a di U. G. Ma ndolfo e mel1erli1 in pu lica. L'lJNIT ,\.

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