L'Unità - anno II - n.28 - 11 luglio 1913

334 L' UNITÀ Il sindaco di Polizzi Generosa. Alcuof cltladtot di Poltul Ge· octoaa al loro amato Sovraoo . Napoleone Colajanni pubblica nella l?ivisla popolare, dedicando lo agli onesti di tutti i par– titi, il testo di un ricorso, che alcuni cittadini d i Palizzi Generosa hanno inviato al Re contro • il proprio sindaco. Secondo ·questo ricorso, il sullodato Sindaco sarebbe sta to processa to finora ben cinque volte: J. Una prima volta nel 1909 per Ja/5() in atto pubblico, commesso insieme ad un consi– gliere ed un usciere comuna le, i quali ultimi furono condanna ti, mentre il Trapani riusci a sfuggire alle maglie della giustizia, con l'aiu to di qualche inOucnte personaggio . 2. Poscia nel 1910 fu processa to insieme alla commissione elettorale comunale per imbrogli , fa lsi 1111/t liste; cd anche in ques to processo i complici furono condannati dal Tribuna le, men• tre il T rapani, che era il più colpevole, venne nsso lto. 3. Un terzo rroces so ebbe nel 1910 per falso iu allo pubblico, avendo indotto un cancelliere del Tribuna le di Termini a rilasciargli un cer• tificato falso, di cui fece uso in un concorso no• tarile, e potè salvar si p('r il colpevo le ritardo dell'aut orità giudiziaria a sequestrare il de tto documento che fu fatto sparire. 4. Un quarto processo ha subi to insieme a vari suoi accoliti per sNbort1ai,io11edi /tslimo11i t certificalo falso , svol tosi nel 1911 e finito con ordinanza di non luogo ptr ins11,Dicien•a d' in– di#i, quanJo invece V'erano le prove lamp anti de i reati. 5. Nello stesso turno di tempo, tr ova to dai RR. Carabinieri in ('X feudo Chibò, parte del qua le tiene In gabe lla, insieme a pericolosi la– titanti, venne arrest ato e processato per com• plicità , favor,ggia1111t1/o; però per le solite influenze venne proscio llo. In seguito al malcontento della cittadinanu, espresso con numerosi reclami, venne inviat o n Polizzi un ispetto re del Ministero dcli' In• terno, il Cav. Antonio Zanon , il <1u:lle fece unu. inchiesta che acc('rtÒ tutti i reati e le malvcr• saziooi del Sindaco, tanto che il det to funzionario ebbe a dichia rare a molti che era vergognoso man tenere tale stato di cose e s'impo neva lo scioglimen to del Consiglio Comunale. lo base ali' inchies ta venivan o presenta te tre denunzie all'au torità giud iziaria contro il Sindaco: una per peculato continualo in danno del Comune , la seco nda per fals i cd imbrogli nella compi• !azione delle nuove liste elettorali, e la ten:a per nbuso di potere, i cui processi sono tutta• via in corso. Dopo ciò la cittad inanza di Polizzi spe rava di liberars i da un tale incubo; ma era vana spc • rnnza , poichè l'ispettore Zanon dopo ben cin– que mesi 110,,ha a" cora pr, s111/alola rela.1Jio11, sutr iuchitsla: l'autor ità giudiz iaria da parte sm1 fa dor mir e i process i aspe tt ando forse la pre SCrizione per quello elettora le, e i;autorizza. zione a procedere contro il Sindaco, mentre ess a non occorre perchè i reati commessi non inves tono la qual ità cli c~po dt:ll'ammini – strazi or.c com unal e. In vista di ciò è stata pre– sentata una istanza alla Giunta P rovinciale Amministrat iva cli Pal ermo per ott enere l'au• toriz zazicne a costituir si pli.rtc civile nell' inte– resse del Comune dannchgiato coi pecula ti; ma il Prefe tto lascia dormir e lale istanza in attesa che siano chiusi i processi con ordinan ze di non luogo, cd evi tare cosi che il denunzian te possa legalmente intervenire nel giudizio for– nendo le prove evidenti dei r('ati, o facendo opposi zione nllt: ord inan ze di favore che vo– gliono emettersi. Gli autori del ricorso, in cui sono rac contate queste onorevo li vicende, esclmnnno :. 11 Tullo ciò è sem1>licemen te vergognoso ! 11 E si rivol– gono al Re, scongiurand olo di ord inare una • severa inchiesta aflidata a persone estranee alla politica "• promettendo in compe nso '- la gra titud ine di una intera popolazi one <'ppressa "· • Pen si \". i\t. - scrivono i protestanti di Polizzi Generosa - che la Giu stizia è l'u nica di lesa contro la prepotenza, e qunndo si è per– duta la fiducia in essa non resrn c-he l'anar chia i che la ingenua mente delle nostre popolazioni non arri\'a a comprendere le insidie della poli– tica dei governi, ma tutt o imper sona nel suo Re cui att ribuisce il merito o il dem eri to •· U loro amato Sovrano ad alcuni ctltadlot di Polh:: I Geoeros.1. Siamo informati che il Re ha rispos to ai cit• tadin i oppress i di Polizzi Generosa con la se– guente lettera riservat issi ma : Aliti ftdtli s11ddili, Que llo che voi mi raccontate del vostro Sin• dnco e del vos t.ro Prefetto e dei vostri Magi• strati ~ senza dubbio semplicemen te VCJ"iOgno• so. Ma è anche più semplicemen te vergogn oso che voi veniate a rac contarl o a mc, e preten– diate che pen si io ad accomodare i fatti vostr i, mentre a quest'ora quei fatt i avreste già do– vuto accomoda rveli da voi senza bisogno di ness un aiuto estraneo. Siete o non sie te elettori ,.o miei amatissimi suddi ti? Avete o non avete il diritto di asso– ciarvl a scopo di elezioni, d i far comizi, di stampar giornali, di muovere l'opini one pubhlica contro il Sind aco, di sbalzarlo dal seggio non appe na la maggi oranza cl~l corpo elett orale sia con voi ? Siete o non sie te popo lo sovrano? Di grazia, perchC tull e c1uelle porcherie le raccontate a mc, invec e che ai vostr i concitta– din i1 ai quali mio cugi no Giolitti ha largi to il suffragio quasi univ ersal e, appunto affinchè pos– sano provvedere da sè agli aflari loro? Valeva la re na di fare questa riforma, se dov evate continuare anche dopa a invocare aiu ti da l ciclo, cioè da mc, anzi che aiutarvi da voi ? Ma mi viene un sospetto. Forse voi quelle belle cose le: a.vele già racc ontate ai vostr i con• cittadini, e questi non se ne scandalizzan o, e continuano a rimanere affezio nati al loro Sin• daco e a rieleggerlo. - Se è proprio cosi, che cosn volete che ci faccia io> che vivo a mille chilometri di distanza ? Se siete tutt i poco di buono, è evidente che tali rimarrete anche dopo che io avrò mandat o un ispeltore strao rdina rio ad accertare i vos tri connotati precisi. Cnpisco. Capisco. Le elezi oni costà avvengono qualche vol ta in mani era piuttosto originale. Il prefetto, che è d'accordo col deputato, il qua'.le alla sua volta è d'accordo col sinda co, nel giorno delle elezioni manda a • dirige rvi • un certo numer o di delegati piutt osto maneschi, i quali hanno l'ordine di far riuscire vittori oso ad ogni costo il sindaco amico del deputato e protetto del pre fetto. La cosa è grave. Contr o questa infamia ave te dirilto di protestare. Ed io mi dichiaro solidale con voi. lo non sono elettore come siet~ ,·oi i e perciò non mi è mai accadu to cht- un delega to mi im– pedisse di esercitare il mio diritto. Ma capisco che se mi fosse mai toccato un caso sim ile, ne sarei rimasto seccatissimo , e an ei protestato altamente. Avrei anzi fatto qualc osa di più che protestare a voce: perchè io sono 1111 uomò, non sono una femminu ccia piagn ucolosa ; e "" uomo non si lascia mette re i piedi addosso da nes– suno. li delegat o, che osasse illega lmente e violentemente impedirmi il liber o esercizio del diritt o elettorale, io lo ammezzerei su due piedi come si ammazza un cane arrabb iato. E se voi, miei carissimi e fedel issimi suddi ti, foste degli uomini degn i di rispe tlo, è certo che in,•ece di inviare ricorsi flebi li e lagrimosi a chi non può far nulla per voi, peni:ereste piuttosto a difen4 dere i vostri diri tti con tutti quei mezzi, che ogni uomo libero ha il dovere di usare. Se il voslro Prefetto sapesse di tr ovare in voi uomini capaci di res istere alle prepotenze, e non vili sch iavi buoni solo n gua ire e a in• vocare pietà, potete essere sicuri che certe in• famie non si sogne rebbe nemmeno di tentarle : vi lasce rebbe liberi di sbrigan ·ela da voi col vostr o sindaco e col vostr o deputato. E voi non avreste bisogno di disonornrvi con certi docu• menti cli miseri a inte llellu nle e mornle, come quello che mi avete fatt o perven ire. Vi salut o e sono il vostro AllATO $o\' W.ANO. P. 5. - Sul punl o di imbucare qucsl3 epis tola, leggo sull' Avm,li cieli' 8 lnglio un art icolo di un socialista prop, io \'Ostro conc1tt:u.Jino, il quale afferma che 11vostro sinda co è la più per lett a perla di onestuomo di qUC!>tO mondo, mentr e i bricconi siete voi, proprio voi, niente altro che voi. a I process i co:1tro il Sindaco - egli scrh ·e - sono verissi mi; ma. sono monto.ture poliziesche, che poi s i sgonfiuno dina nzi ul m:igislrat o, e non gi:\ 1 come si vuol far credere, per influenze politiche, ma perch è infondat e •· 10 eca Gino Bianco cr!j ~r~1\~,u;~:-:~:i sf:Occ~y : 1 :ak er? a chi dc ,•o Manda te un ispe ttore estraneo alla politica, voi dite. Si fa presto a dire. Dove trova rlo in quest o benede tto p:1.esc , che il buon Dio mi ha dat o da governare , un uomo cs 1ranco alla politica? E ammesso che io riesca a tro,•a rlo, chi mi gara ntisce c.he egli non sia tratt o in in• gan no dall e bugie vos tre o elci vostri avv èrsari, e che non faccia qualche gro ssa corbelle ria an– che lui? Più ci ripenso su, e più mi convinco che il megl io che io po, sa fare è propr io, come vi di– cevo, _di non impicciarmi dei fatti vos tri. Frammenti di vita italiana. Uno sciopero generale. Alcune settimane or sooo la Camera del Lavoro di Spezia, ammin istrata da sindacalist i, repu bbli• cani e socialisti rivoluzionari, hR promosso uno sciope ro generale. Per protestar~ contro la uccisione di qualche operaio? - No. Per protestare contro una condirnna giudizia • ria? - No. Pe, solidarietà con qualche gruppo di ope rai scioperanti ? - No. Per resistere a qualc he illegalilà delle autori1:\ politiche o amminis trative? - No. Percl1~ dunque? - Per prote stare contro il Go– verno, che minacciava di togliere all'arsenale di Spezia l'a llcslimeuto d~lla corazzata e Andrea Do,ia >, Va d11sè che alla prima occasione i e sovver• ~ivi > di Spezia inscenera nno anche a c111aloro qualche e solenne comizio > contro le spese e im– produttive>. È da not11re che a capo di <1uesto movimen to cli prote sta.- rivoluzionaria si trovava umi coopc ra1iva, quella cl"gli operai metallurgi ci (Giornale d' /lalia, '14 apr ii('), E va notato anche che l'agilazi one di Spczi11si è n,anifcstata nello stesso tempo, in cui il Consiglio cli Ammini strazione della Casa An– saldo htmenlava n~lla relazione annuRle di non avere sufficiente hworo; e gli OJlerRidel CMtiere Orlando di Livorno facev;mo dimostrazioni Mtldo– mestic.tle l>t:r reclamare che lo Stato desse hworo al cantie re Orlando (Ava 11/i, 14- maggio 1913); e i deputati di Napoli si recavano dall'on. Giolitti a chiedere • nuovi ordina tivi J>tr aflusli, cannoni , spolette e 1>roicttili >'. agli stabili men ti di Napo li, caffinch~ non avvenissero nuovi liccnziamenli di operai metallurgici> ( Corrie,·e delta s,,-a, ,-' mag– gio); e i giornali clerico-moclerati-ruuio11alisti spin• gevano av1111ti la c:uup agna afliuchè il Governo impostas se nei cantieri quattr o nuove grandi co• raz.uut. Quale mirabile e collabo razione di classe > fra i e poveri openti > antimi litaristi di S pezia e di Li• vorno e i deputati napo lttan i e i giorn11listimila– nesi e rom11niamici dei cantieri navali! A titolo d 'onore va ricordato che l'Avanti biasi• mò , senza preoccupazioni eletto rali, la dimostra, zione degli operai del cantiere Orlando. Movimento an ti protezionista. I. LEGA ANTIPROTEZIONIST A SEZIONI! DI FIRENZE La riunione di saba to sera 5 luglio ha dichia– rato costituita In Sezione di Firenze de lln « Lega Antiprotezion ista Italiana • ; - ha confermato fino a no,•embr e come Co– mitato pro, ,,,jsorio le persone che si erano fatte iniziatrici della riunione ; - ha incaricato il prof. l\lurra y di formar e un gruppo per lo studio e per la prepamz ione dei dati utili alla campagna da intraprender e ; - ha incaricato il prof. Salvemini della cor• rispond enza ufficiale per stab ilire un programma di azione organica delle varie sezioni ; - ha deci so che tutti i suoi adere nti provo, chino pubblicame nte durante la campagna elet– tora le dichiarazioni esplicite <lai candidati ri• spetto alln questione prot ezionista. li. Comitato Nazi onale di propaganda e d'a zione,_a favore del Mezzogiorno. Egr egio signore , La prossima scatle11.ct1 dei Ira/lati dt conmttr• cio che legano l'Italia cri/e t1ltre 11a:,io11i, reude 11rge11/c da parie di lulli gl i amici del Me::s:o• giomo prroccupnrsi delle mene e dtg /i appetiti dt//'ajf ,,r,smo pro/t :,io11islt1 ti quale lm glf i re• calo al .1/tci;oçio rno e alle Isole 1111 morm e CU· mulo di dolori e pur prtlt11dt ,,ccrtsct rt la pro• Pria mal tfic:a domi11ad o11e sulle /tt·r, d'/la/in. J:.' quind i 11rc,sso1·io che il Me~zo.f!ioruo e le Isole s, ltvi110 a difen dere il proprio inlt1tSst ,. i111tresse dtt iu questo campo - come dtl resto ,,,gli altri - roll mm perfell am tult co11 f mlertsse uatJiom,le, ~:':e :it;'!:~i,:·,;,.~·;;~ ;r;~,:~ 1 ;:~,/:, .~~ '1':tf ::z{;;~~; ha 11rge11te bisogno di libertà tco11omica> lui bi– sogno di uurcali per i propri prodo/11 ag ,icoli> J1a lnsogno di ma111/alli e di materie prime n buon 111ercnlo, 11011arlificialmen/e rmcart1li m e• tlianle hl dogmw 1 Esso v"ole pan e t lavoro ptr le sue popoh1cio11; rurali e qtuslo 11011polrci mai ol/t11tre fi nchè r llc1/io sar à domino/a da 1111a cricca di ajf an ·s1i se11#a scruj,<1/iquali s0110 i prote:sio11islil Co11vi11li di cilJ, l'assoc iazio ne di propaganda e di azione a fa\'orc del mezzogiorno, cos/il11ila in Roma da tlt mmli di varia frd t politica ha costiluilo "" comitato nazio nal e cli propagand a col prui so iucarico di diff onder, ro11 la parola e cot1pubblic~ io11i approp,-ialt (strvt11dos, anche dei p,ri odici di vario partilo eh, vorra11110 a«o-– gl irre la nostra /m;pagamla) la coscit11cadti g,-a. vissimi danni prodo/li nel ftf11;cogior110dal p,-o,. lt.#ionismo. Il Comi/a lo (così composto: A. Alfieri G. Bmccoltri, G. Barone Russo, G. Conii, F. Cie– co/li, G. Del Vecchio, N. Fm, cello, A. Ln"c i/lo, E. Loli11i, G. .MoultsmM, G. Zagll ri, O. Zucca• ritti) ha, ptr qutsla op,ra, 11tctssiltì d,l/ 'aiu/o morale e fi11a11tJinrio di /111/i i volm/ trosi i quali i11/md o110 gli rnormi ostacoli che si oppo11go110 al lrio11/o dtlla giustù,ia do,:mmlt . U saremo, fttrtilJgrati se vorrà i11viart la sua gr adita ade• sio11e e i11sin11,co11lrib11ir, fi 11a11eimlame11/eall a buona ,-iuscila dtlfo j>tra 110s/ra. Co11osstqu io Per il Comitato NI COLÒ fAN CKLLO. 1 contrib uti dov ranno essere inviati al cas– s iere del comi tato GuGL1su 10 ZAG,\RI, Via Sci~ pioni, 181, Roma. ANGIOLO GJ O\"ANN'OZZt, rerenle-nsj>on..sabile. FlrHH • S11b. r1,. Aldl■o, Via de' RHal, Il • Tel. 6-35 GIUS. ldlTEijZR & flGlll • Bari ED ITORI SCRITTORID'ITALIA • cura d; FAUSTO NICOLIN I Ele1aate rtccolta elle 11 co■porrà di ollre '90 vol1■I ddtc11a a S. M. Vittorio E■a■■ele lii . STAMPA G. ~ FRANCO V• • 1?,imt, a cura di A. Salza - (N . 52) di pp. 416 L. 5.5 0 ; pu gli abbonali alla raccolta L. 4 . - , I.e rime della cortigiana V. Franco, fastosa nella galanteria mondana ai suoi tempi e f:J.11:1. celebre non meno da uno studio di A. Graf che dal fa\'ore di un re, Enrico JII di Valois, e della tradita del conte Colfa.ltino di Collaho, che il &llz:1 secondo r«:e:1ti indagini ha rivcl:ato in !~i~:~:~;o n~r!!,~o d~~fCJ:~~~~~ti~:~~s~~~ tissimi per la stori:t della cultur.i e del costume ~ 1 i~~cl~~~nr 1 ~i ~::~e::~~:l F~~:ltl~ra~~:a .i,~·:uftd~W~ Stampa, attraverso un labile velo di pctr:archi• smo, fa pili ,•ibrantc inssionc di donna, in tutti gli accenti del lamento e dcll'cbbrc11a, del so• gno e della disper:t7.ionc, sicchè \'i rigurgita, so• :·~r~ 3 ~1~: st~ftt~~~ 1 ~~~•~:~::~~ u~ 1 ::~ni!rJ!; 1 ~~dr~'. Nè meno ,•h·amcntc interessanti nell:1.loro fa. cilit:\ procace, sono le lrr:_erime della fran co, ove sentiamo schiudersi quasi il senso e il bi– sogno dcli' em:rncipazione femminile, e il senti– mento della natura non di rado "i balena le ;; ;rcJ!f1a'"s:: ~;~ad~al;:o~~?:: ~Ji,i!~~O<I~~~ queccntcsca latta nel I s S.f, anno della morte di lei, dando un miglior ordin:unento alle rime stesse, senza tuttavi a st:accarsi, per dir cosi, dal– l'ossatura fondamentale del canzoniere quale fu prima dato in luce, e aggiun~cndo,•i un'appcn • dice di rime di di,•ersi o dcli' :tutrice congiunti o suoi elogiatori, e parecchio anche nella lezione correggendo o reintegrando, si da rendere la presente edizione assai migliore della gi:\ buon:1., per 'Ju:mto un po' libera, del Barbèr.1, ormai cs:aunta. Anche delle ,,~,, rime della Franco fu fatta nel secolo XVI una sol:t cd. probabilmente nel t S7S, fedelmcn1c ora riproclott:t dal Salza, con ~ 1 1~Cr~1:1r! 0 ~J~::~ 1 i;t ii::8ig~~ 1 ~: lcl"!:ffi!~t~r~i nuovo editore \'i h:t :mchc radunato tutti i SO· netti sparsi della cortigiana ,•cnczi:1.n:t da di\'cn c raccolte a stampa o manoscritte, non tutte focili a tro,•arsi. In una dotta not:t finale riassume le principali notizie d'erudizione bibliogr:ifica in• torno alle due ,utrici d:andoun sintetico illumi– nante giudizio sul valore dell'arte loro. Così in un \'Olume sono raccolte complete le rime delle due pili cara11cristichc poetesse del 500 1 di cui b femminilità è nuo,·a :anima.nell':i.rte. 0lrl1ere comml11loal e n1lla alla C.u f dllrlcc OIUS. LATERZA i FIOLI, 81tl. LIBRERIA POLITICA MODERNA ROMA• Casella Postale 29 • R01'1A ARCANGE LO GHISLERI LA GUERRA E IL DIRITTO DELLE GENTI Un volume di 17Zpatine In carta Lire UNA t un libro di scienza e di ba1t:1gli:t. Confuta le buf?iCe 1e:aberazioni del nazionalismo di tutt i i partiti. Socialisti, rcpubblic:mi, clericali nessuno vi è risparmiato i e di tutto si d:\ u gionc con molte p:1.gine di note e documenti S O M MARIO La SfrJi,io11r • Afgualo • La rollt1ra dtlld rta :_ione • Lt lrt gn1m/1 me11r..og11t • l 'ob lit1l1 ,spt• ritti{" 1/ell'Eritrt11 • Lr rl,imrre dtll' /11,ptrùilismo . La p,1cc di Los111mtt • Le origini dtl diritto 1/rlt gmti · Ltt trttdi\,iollt italiot1ll11tgli scrittori • La traJi\,i011t illllia,ta 11tifalli • L11 lradi:_io11t iloli1111a al 0•11grtsso Ji Gi11ti•ro • l a gutrra balra111(a • li progro,11ma,li Mai:_;,,;• Gli rrrori Jr/Ja « />dia r11u,·t1• • I f'<1f'oli l1alrn11iri • APPE.\'DI CI.

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