L'Unità - anno II - n.21 - 23 maggio 1913

306 L' U N IT À d'evitarle d'ora innanzi, urge sopra ttutto sospe n– de re l'invio di rag.tzzi alle case di corrigendi da tutta Italia, senza discernimen to di qualità e d i cal<"gorie, come s1 far ebbe per colli di merci e bagagl i da accumulare in magarzmi e deposi ti B·sogna invee.e sepa rare i ragazz i, se – condo la loro conJìzione morale , almeno alme– no in due sezioni: dei non mnmo niti da una par te, e deg li ammoniti e recidivi dall' altra , col– lor.andoli in locali diversi, o, allo pili dispe rat a, nello stesso locnle, ma diviso pe r modo - sup – posto sia susce ttivo di tale d ivis ione - che le relnzioni e le promiscuità contagiose siano as– solurn111e11te climinnt e. U11nvolta provv eduto n qu esto 1>nnto capital e , si provvedi. pur e inoltr e a stabilir e direz ioni, regohu nenli, programmi, ora ri, a forni r perso– rrnle, ad ado ttar norrne pedngog iche, dida ttiche, di prevc ns1one de l 1rmle e 111 sua repressio ne, isp1r:ite tulle alle esigenze uman e delle giovani vile uma ne pr ese n rr:tlimere o corr eggere. Pri– ma d'aver pcns i1to :a qut'I pruno capo, no : sa– rebbe inulile e frustran eo Non abb:..ssiamo l'im – portanzn degli nitri mezzi ed espedienti per riuscire allo scopo, mu llllli li subordin iamo a quel prim o. Fra i qu::.li mezzi, venendo subi to in seconda linea la scelta elci personale, notiamo I' incon– gru enza o il peric olo d1 c11p1tar male parlo soltant o di qua lit:\ edu cative - racimolando di• rclt ori e istitu tori d al Vt'c.-1,io perso nale del– l'ese rcito e •lella marina. Non si tratta, vivad – dio, di rivemh tc di s111 e tabacchi , mfinc ! Oc– corre rebbe sì proccdes st", a thr poco, pochiss imo, con la oculntez:im e In sevec1tà usata nell'<1sse – g11are l'utlìc10 magis trnlc. Sl trattand osi di ufli– cio RS!Utipiù delicato e anche assn, più arduo di quello strcur11nenle d1tlattico ; e per questo ufficio è nssui più ruro tro\'nre chi vi sia dav– ve ro t,1gliuto e HC ht senta inoltre di pre nde r– se ne I<: formida bili responsnbilit!\ come un do– vere di cosc ie11z1 ,nccett:mdu lo stipendio come una condi1.io11c imposta dall a necessi ti\ d ell'in– vestito e dnl riguard o gr:ito e delicato dt>gli investenti, e non come il frullo cli un calcolo economico. Solo quando nl posto di direttore, d'un istilul o di corrig endi sopra llullo, vi sarà una compe tenza e una coscienza, provate l'una e l'ultrn 1 pr ima dell'uffidnm ento dell'ufficio, solo alloru s11>otrh sperare che la barca , ben divisa nelle sue classi, cammini. E quan to è <1m notat o per il direttore, si esten• dc du sè n1;:I' istitutori. M~• vi sono du e cleme nti, nel persona le, a cui spelta un m:mdnto di incalcolabile impor • t.rnz.: 11medi co e 11capp ellano. O.1tc le valutnxi oni nostre della dclinque-nza, unu cas:, d , corrige ndi part ecipa de l manicomio. Un medico qual sinsi non vi è a posto: ci vuole uno sipecmlista, uno psichiatra, possibil• ment e specializza to 1>er la psichiat ria mfant ile e ~10,•trnilc. Qunli prezi osi impnreg~ìnbili suss1d1 imo of– frin :: a un cd ucatorf",mnssune di corrigendi, con le sue dingnosi e le sue intuizioni un medi co spech, lislU ! .., E non taceiumo delle esclnmnzioni dove lutt o è posi tivo. È cosi : solo un med ico specialista può nel pit) dei cusi offrir In chiave, prima per int ende re, poi per correggere le germogli~nti o gif\ impetuose nnomnllc della delinquent e gio• ventù. . Cer to un med ico speciali sta può costare di più che uno capace sohnn to di ordinare l'o lio d1 ricìno o ht cass ia e In 1Nlp:-tdi tama rindo. !\fa siccome per 9ucsta ult ima grave bi ogna pm) bastar e anche 111>0rtiere, cosi andrebbe ri– servato lo stipendio de l medico per un sa nita– rio che srn cnpace di dh•enire l'aiuto e il consi– glie re del dirett ore. Per provvedere alle spese perchè non si potrebbe nttingc rc alla borsa e al cuore di quei privati, che sen tono la neccs• silà di elevare questi Isti tuti all'altezza della loro ,,e, a destinazione? E è necessario sia uno spec ialista il cappe l– lano. Re co ancora l'esempio del Caletti. Tutt a la par te religiosa è ivi aflida ta a ur. po\!ero frate che v,1 111 Istituto una volta la set– tinmna, pe r una 1>0,•ern messa e una pili povera sct1rna sconclusio nnln spiega zione del Vangelo (cosi si chrnnrn !), e v1 si fa poi rivedere straor~ dinuri nmente per preparare i rispe ttivi cundi – dntì alla Cresi nrn e nlln Com unione, e di quali pr rpn rnzioni si trntti Dio solo lo sa. t questo il modo di rendere la relig ione quella forzn beneficn e trn sfn rmntricc che ness un'altra forzn potrebbe mai sos tituir e ? di sperimentare come sia cnpnce di sviluppare in noi qu elle f.'~~ 1 f~jo otl ~llinc~~~z i~:!i t riesce a dominare lo credo che molto sce tticismo riguar do alla reli J!ionc dipenda nei più dall'averla vedu t.t, o sentila sop ra di sè, applica ta, su pe r giù, come al Cole lli. Ross ana diceva , l'altra sera: • A volte mi son dovuta bislicci:irc coi vescovi, che mand ano nei peni tenziari femminili, fra tutt i i loro preti, i più zotici e i più ignoran ti. Che ne h:mno t.la fare quelle povere donne, bisognose della più delic ata mano di un ministro di quel V.tngc:lo che t tullo, ma soprattutt o la consolazione de– gli scons olali ? • E aggiungeva: • Se ,,olcssi ac• cenna re ad alcune, a poche delle mille scioc– chezze senli lc da me annunziare da i cappella ni delle carceri, durante In cosi detta sp ieg.tzione del Vungelo vi farei ridere fino a donumi. • Urg en:bbe 1 dunqu e si scegliesse per ciascuna ca:m di corr ezione e per le vnrie sezioni in èui nndrebbe divisa , un uomo spe rimentato di psi– cologiu ~iovanilc , come prim a s'e dello_ di psi– chiatria il medico; un uomo sant o nel più vero e m1gnsto se nso della parola, e cioè .iust ero e sonve, austero come un nscetn, so~ve C?•.nc u~ pndr e, che sapesse trovnr la v1~ eh tutti I cuon e di cinscun cuore, per 1,:ettarv1 dent ro la luce e ln forza redent rice, pun licatrice ed elevatric e del Vangelo. Il beneficio s1 vedrebbe presto, e tant o più, quanto più d'acco rdo andasstro me– dico, sacerdo te e direzione. Lo so bene; per far tutto ciò occorrerebbe ro locali nuo,•i{o più vas ti e meglio ada tti o ada t• tali di quel i. gi:\ in us~; oc.corr er~b~ r_o cure: sole rti e assidue da pa rte de i Cons1gh d1rett1v1 e amminis lrativi pe r sceg liere I sogg etti pi1ì al caso che spe sso non sono quelli più. in visla, e pe'r sostitu irli con soll ecitudine a quelli che non avesse ro corr isposto perfe ttamen te al loro mandato· occorrerebbe per lutto del d~maro, pur tropp0 nulln essendo 1:>?ssibile senza ques to vil f' elemento dtl mondo s1g 11or. Occor rerebbe, occo rrereb be, occorrerebbe; a- vrei dovuto sos tilUire : sar ebbe occorso prima. Prima di che ? Oh, prim11 ,ti compiere sopra anime uman e, de gne dell a più alta rivereo za, della più tremebon da compassion e, quell'txp,r; . "" " '"'" ;,, corpor, vili che la società evoluta e civile ha condi.nnat o per sempre negli ospe dali per i mala ti nel cor1>0 - se è ver o ! Almen o, gi:1cchè il del itto s'~ g,:\ commes so, non si perpetui , e il rimedio sia tanto più ener– gico, e a1>1>lic11to con tanta maggior sa pienza, quan to fu p1ù 1,:rav e l'errore. Si lrovcr!\ qualcuno che si pre nd a a cuore una csrnsn tnnto importuntc e pro vochi in pro – posito i 1>rovvedi11u:nti necessa ri ? Dinanzi nd s.ltri problem i si può esitar e ; di– nnnzi u questo, no; alt re eausr si possono ri– mandar e, qnes tn no. Si trntta di doveri di coscienza e cli nostro tlecoro, degli int ressi di troppe anime e della s1cun :z:rn stessa avveni re del paese. lo non posso che elevare la mia voce: la raccol~a qua lcunn f' ,,ieti che rimanga la voce che grida nr l deser to. Le nu ove tari ffe per le merci in ferrovia. F1nalrnente si nnnunzin che è stato prepara to il progetto di legge per la revisione gf'nerale delle t:1rifTe del tr:1s1>01'lo merci in ferrovia. Un:1 Commissione ern sta lrt :ill'uopo nominata fin d:1I 1907 e dopo laboriosi studii ha prese ntat o le sue 1>1opostc. Pur e certo che PSSe snr~nno un nuovo attentuto allo s,•iluppo del trafllco in Italia. E l' importnnle rivistn industr iale e r-om-_ merci ale • L n So cielri per t1~ioni • d:\ il grido d'alla rme La Commi ssione avrebb e dovu to prepara re tar iffe che fo\'orissero 11 lrnflìco. Il problema delle tariffe è impor tanti ssimo specialmente per un paese come l'Italia, che è troppo mal co– strui to gcogr11ficruncnl,., e in cu, le ferrovie devono :were una funzione politica e nazio– nal e delic11t1ssima: quella di avv icinare fra loro le tlivers e regi oni, che In nklura ha cli\•ise con grandi distanz e. Ed infotti uno dei Commi ss:,ri, I' ing. Spera, pro pose unu rndi rale riform a del regi me delle tariffe 111fine di ottenere un nmi;:giore sv iluppo del trnffìco. l\fo la nrngi;:iornnzn rig ettò In pro• po.ila e preforl attenersi n criteri escl usivamente fiscali: non dnre nl commercio che be11cfici for– ma li ed nppar enti; congegnar e le tarrfl e solo in vis ta di aum enta rne il gettit o pe r I' Ammin i-• straziane delle ferrov ie dello Sta to; aumentare quindi il costo dei tr aspor ti; e infine liberare l'A mminis traz ione da ogni rcsponsabil, t:i di fronte agli utenti del servizio. Le conseguenze di ques to progetto saranno gravi,m olteplici, e ,li lunga cd in~1>rcvedib1le por– tata. L'aumento di costo de i trasporli si riper – eotcrà sul prezzo delle merci e cioè si sca richerà sul consumat ore. Poi il traffico 1>er un certo numero di merci diminuirà e tutt o il merca to int erno sarà scombu ssolato da c1uesto inopinato alltnCDtO (che per talune merci si dice perfino del 25 O/o). Il caro viveri si acu tizzerà ancora . I commercinnli poi non solo dovrann o pagare di più, mu s11ranno 1111110 di pr ima g arm,Jili nel trnsp orto. Sì dice che la Commi ssione nel ri– toccare le conc1izioni delle lnriffe in modo da liber are l'esercizio da quelle resp ons:.1bilità che ogni vettore deve assumere di fronte all'utente, abbia ten ute prese nti le sentenze di condanna de i Tribunali per riformare la tariffa in modo da d~r forza da legge a ciò che era dichiarato finora ant1giurf<lico dall'nut on tt. giudiziaria! Le nuove · lanfTe sono quindi un bru t~le al· tentalo alla pros1>erit :\ del p:,ese . Ormai sembra che in Italia il Gove rno si sia assunt o l'uni co incarico d1 im1>0veiire il paese III tutti i modi e J' impedirgli ogni feconda allivilà. L'ammini· strazione dell e ferrovie dello Sta to è uno dei tant i org:-.111smi depau1>crntorl dé l Paes e ; e le nuove tariffe nuuu:ntenmn o la sua nefas ta in– fluenza. Il danno delle nuove tariffe sar:\ irreparab ile special mente pei produttori consuma tor i e com• merc iant i del M~zzogio rno cl' Italia, i q ualt per le loro t.1stnnze ~arnnno i pili colpiti <lai sa– lasso . Sarebbe or~portuno che le Came re di Com– mercio ciel Sud -Italia prend esse ro a studiare il progetto prescnrnto alla chetichella e che forse si pensa di far passare pr ima della fine di que – sta ignobile legislatura , e iniziassero una vigo• rosa agitazi one per imped ire che anche per questa via l'avv enire econ omico del paese sia sacrifi ca19. AGOSTINO LAXZILLO. B1blio Gino Bianco Framment i di vita italiana. li deputato radicale anticlericale Ques to docum ento caratter istico clell'an ticle– ricallsrno ... disi nteressa to di certi deputa ti ra– dicali, è stato messo 111 circolazion e tla quella buona lan11dell'on . Abigne nte, per far dispetto all'on. Giov:111ni Amici, commissario d' inchiesta su l P.tlazzo di Giust1zin. Per fortuna dei galan– tuomini, qu alche volta i bricconi fanno lite fra loro e si scoprono A vicenda. Il fotto, du nque, che il documento sia s1ato pubbl1cnto da un br iccone, non deve att enuar e in alcun modo il disprezzo che si menta l'ultro briccone... G[,s•J M[,,rin) G[i11sepp,) Ronm 18- 1 JJ. Cc,ro Rd . Gra.tte t1lla sua ct11a leltt ra, ricolma vtra – u:,11/t ui limlll lmollf, gra :,it1 , ct1nlà wrso di m, , , de, 1111t1. U,mtuuulos, a Jlr, c/11 11011 pos– sùd t lt1llt1 t>c,1/iv,ld drgli A1111ci,vorrà al/11drre a ,m o f rc,lt llo [,I dt/mlt1l0], che dc,vr•tr o i 1111 /mo• mmo di c,llivilc,, ma io da vvwo son di: 1 e,111l0 p,gro ed ,ndolm ft. t~ 'elà ci /ras/o rma , e noi subfom o que– sle lrt1sfor 11m;,011i se11:,r1 11rpp111·, accorg, rse11e. Nmo fil dr/mla loJ risponde che hn fotto sub1toJun sollecito :11 Direuore del fondo-Cult o, rd io hmmo clte se Ellt1riconosce cl,e m io f n ,tello lm infl ui/o ml appt1gfl re i suoi gius ti 1/esid1ri, potendo l'espri m11 anche con quald ,e piccolo do11ahvo la sua rico- 11osct11ee1.Così mi rigol o con 111/i f ecclesiaslici ogni q1wlvo/ Jc, l'i mp1g110. A11c/11 t1I c11ro S 111dt1co Al berico /111l011ellispi – dii "" h,gbello tli sc,/ut, , r1conosc,11~a, 111<11011 thbi risposlt1. Vt dtmlolo t.l1ea che 11011lo dim t11lico PrrgM pel Suo Ajfmo Nota Bene. - La massima pnrl e dei giornali quotidiani si è guarda la bene dal mettere nel deb ito rih evo I:, figura di qu esto radi cale, che non sareb be alien o, s~comlo l'o1>inione di suo fra tello, dall'accettare • anche qualch e piccolo donat ivo• per le su e sollecitazioni fatto presso il fonto del culto a favore di un reverend o. La cosa dev'essere ap1mrsa cosi nntu rale Ri dep u· tal i e ni giornalisti di tuui i 1>art1ti, che ness u– no de, ,e avere credut o fosse il cnso d i farci in– lorno del rum ore I Per gli opuscoli de " L'Un ità ,, L~b~~,.1 r~i:~ 1 r~c~· S~cilt~~li ~L.GS :~ fS~. 1 fG: Perelli; L. 5 dal Sig. 13 Rai naldi. Il Ramaldt ci scr ive: • Ripeta pure l"nltro clellnto evrmgelic c,: da!e ~a'{~hf~:~o~h~ s~ll~u ;:,.,;;~,~a:ì~0\1;1~ n;u c\~jlc 3 ~·~; idee? E tutti J obbiamo dare. Della mia povertà ho avu to sp esso motivo di dolermi ; e ora, nu duole tanto più di esse re fra i 11il,il /,ahe,,J,s. Tuttavia l'U11ilà deve tri onfare •· E 11 Siciliani accom1>agna il suo contr ibuto con le segu enti proposte: • Mando L. 20 1>cr gli opu scoli dc-ll'Unilà; e insieme mi prendo l:t liberi:\ di manda re an• che un cons1gllo, anzi due consig li. Mi sembra utile che i 1ottoscnll ori del capi – tale nccessano ad iniziare In collezio ne 1>0ssano a suo te111>0 acqui stare tanti OJ>uscoli dell 'U11ilà per l'impor to de l contribut o versa to da ciascuno in que sto mo111ento. Se io contr ibuisco oggi, con una somma che -vorrei fosse meno modes ta, nl sorgere della collezione! lo fnccio perchè la r itengo uti le alla pro11agancH1delle nostre Idee . Qu esto vuol dire che non appena gli opuscoli cominceran no a pubbli carsi, io sent irò il t.lc ~ldC'riodi acquistarne un cer to num ero e distribuirli. È natu ralt", per– tanto , che io possa ottenere a suo tempo senza ulteriore spesa dall 'U11ilà tanti opusco li per venti lire. Bisogna, insomma , che l'Unilà domandi ai suoi amici, non un aiut o a fondo perduto, ma una semph ce ant icipazi one. Col guadagn o, che è spera bile si rìcnvi dall e prime pubblicazioni, doi:>0 avere nm borsato in nntura i sott oscrittori fr~ ~i";~n~f ~,:~~~e :;~,l ~i~ •!top~:p;r~ .lezionc po· L'altro cons iglio è che non mi semb ra neces– sario as1>et1arc ad avere 1000 lire per iniziare la collez 1onc. Dovn.:bbe bastare poter pubb li– car e, hmt o per comin ciare, quattr o o cinque opu– scoli. E ciuquecen to lire mi sembra che bas te• rcbbero. Da cosa nasce cosa. 1 preti si mettono a costruire una d11esa, che costerà un milione, =~-~~dPri~\~~~~,;!1:•c~ee::~~~::n ~~: t~~ei11~~;\~n~~ nostr o paese, è eviden te che ci de v'esse re una provv idènza nnch e per noi. Mettiamoci, dunque, in cammi no, con poco, ma subito. Via facendo accomodere mo le some "· Accettiamo senz'altro le idee del Siciliani, con cui coincide c11rnsi pien am ente anche ciò che ci scrive il Perelli. Le somme versate dag li am ici dell'U11ild per 111collezione degli opusco li sarann o nm borsutc, a chi ne farà richiesta, in opuscoli. E non appena le sottoscrizioni avranno da to il minim o dt 500 lire, ci metteremo in cammin o fidando ... nella provvidenza. Finora siamo all e 210 lire. Ne occorrono al. tre 290. L' UNITÀ. ANGIOLO G10VANNOZZI, re re11/e-responsahilt. Flrnu • Stab. Tip. Aldl■o, Viadc' RcHI, Il • Ttl. 1-45 GIUS.illl.TE ~Zll. & f !Gill• Barri EDITORI Classici della FlosoflaModerna COLLANA DI TESTI I! DI TRADUZIONI a cura di B. CROCE e O. OENTILE 51 t, PUBB L I CA TO , VIGO G. B. - La Sdenu. nuo'ba a-fusi• l'edi – :lone dd J744, con le v,ld,rntl ddl' tdl:lont: del J 73O e di due red.a.donI lnlcun,d le lnedllt: e cor1rdal,1. di noie storiche• .t cur.a di F" AUSTO N1Ct•LINI - Pt1rlt I - Voi. di p,,,g. LXXX - 304, co11 "'' rilrt11/o e 1q1 f acsimil, fu ori /1<:.to . • • • • • . • . • • • 7.50 - - Pa rie Il - Voi. di p,1.g. ◄08 . • 7.50 Non solo I' ll:lli2 m:anca,·:1linon d'un'edizione critk :1 e annota ta ddll m11,t,tior opcr. 1 del suo m:tggior fil030fo, n,3 quc.. u stcss.a open , non ri:~r~~~~~~r;~a c~~1~~:~:i~i 1 tl~~?:;~~;ij;{~i~~:i ~~ non che essere riproJuiiouc pur.a e semplice .di qucll:t dd Fcrrari, offre :111itutto un test , diii: gcntementc coll:uion:ato sull':1utcttn fo e reso d1 2sSJ.ipili facile lcttun mcr.:è un n dic:ilc e ra• 7iOn3lc rifacimento di tutlJ ht puntc~gi:1tura. 11 Nicolini non solo, ricoll;uion3ndo per suo conto le due edizioni del 17 30 e del '4 I lu potuto rcintegr:trc i br:tni omessi dal Fcrr:tri, 1113 mcrcè una nuo,·:1 collc,ione lrJ l'cdi,ionc Jd 17.i,i e due allre rcd:1,ioni an1cccdè11li, :wto~rnfc e inc dite, ha almeno tri\ >lic.tt ~ l.1 m~lc dd l~ var:i:111ti,, :trricchcntlol · l.ll \'O 1:1. d1 hmRhL br.1111 o mtt:rt ~~rii;;:~oWnrt~i;:~c!i'~~, :~r, : 11 ~~ ;11 1 /~~~~~ 1 :.~~~i~t 1 ~~ richc, nelle quali , cngono idc11tifi.c:1c e rcttili~:1~ le cit.uioni del Vico, chiarite .alcune :11111s101 1 oscure. e spicg:ttJ fin qu:1110 èr1 ponibi lc 1:tge– nesi di alcuni dei più car.1t1erisiici errori com· messi dal filosofo n:ipolclano Del pr mo ,·o\umc di qucst:i edizione del ~ i– colini, della qu:alc c~ c in questi ~iorni la se– conda p:trtc. la Nn•ot dt ,,,;,.,pl,wittlt i dt 1110- ralt (man o 1912 scri,·c: • Fu1llt11lt tJ11io11, tilt sera bimt,i1 l'u11iq11t J ,1.,,sulltr, ti tilt rmJra p~11s u11sibilr lt /t,;.,;,, J'mu fid>lt ti mtigralt lraJ u,t,011 f ra11raist. Jrs priHcipiilrs 1r1wrt1 dt l' iro • · NOV I TÀ , TOMMASI S. - li nalu raUsmo mode.rno. Scri1ii vul a cun di A . Anlle (Bibl, Cullun Mod. n, 67). P,g. XV!-300 . . • . 4.- Dlrccrc comml11loal I v11II• alle Cu a Editrice OIUS.LATERZA t · PIOLI, Bori. ABBON AMENTO ST RAORDINARIO Dal J0 M1gglo al 31 Dicembre 1913, lire 3,5 0 da pagani direttam ente mediante v1ella alla oollra ammlol.tradooe . Abbonamento speciale per una serie di numeri succ.e.ssivi t dieci centesimi per ogni num ero. Sono in vtndita presso I'Amm. poche collezioni del 1912 al prc:to di L 10 per gli abbonat i • di L 15 per i non abbonati. Si pregano quelle persone che ricevono il giornal e e che non intendono abbo– nars i, di volerlo respingere , senza stac – care la fascetta . R . Acca1emla Economico-Agraria del GtorgoflU DI F I RENZE . PROGRAMMA DI CONCO RSO P E.R UN A M E. MORIA SUL " PROTEZIOHISIO IMDUSTRIALBINITALI! ,, Nel 1917 avranno 1:t loro scadenza i tr::attati di Commercio che I" Italia stipulò con i princi · p:1. i Stati d"Europ3. Allo scopo di incitare gli studiosi :l porgere ,·21do contributo ::alle n. stc indagini necessarie :t prcpaure i tr:1tt2ti futuri, l'Accadcmi:t dei G_eor– gofili b:andisce il seguente concorso :i prenno : • Il protn.Jottismo illd11slrialt ;,, /111/in t1tgli 11/, timi ;o amu : i f alli, lt ltorit , la rritira •· All'autore del più degno 1 .. ,,oro I' Acc:ade1:niaa~– segna un premio di lire 3000, con rcl2tl\'O d1, ploma, da prcle,•arsi sul fondo GAR7.0NI VeNTURI. I manoscritti dovr:11110 esser prescnt:iti :ill'Ac• cadcmi:1 non pili rnrdi del 31 Dcccmbre 1914 e ci:iscuno cti essi dovr:\ esser conlr:isscgnato d:1. un motto. ripetuto sopr:i un:l busta suggcll:n:1. cont<'ncntc il nome, il cognome e il domicilio dell'Auto re. Un:1 commissione nominata ~:tll'Accademia, giudicherà inappcll:'1bihncnte e ne riferir., ncl- 1':tnno accademico 191s. L':iutorc della memoria premiata :ivr;\ l'obbligo di pubblicarla e il premio u d conferito durante o dopo la stampa della memoria. L'Acc:idcmia si risen·:1 il diritto di inserire nei suoi att i il la– \'Oro prcmi:ito. I manoscritti non \'Cngonorestituiti; le schede dei b ,·ori non premi1ti s1r1nno abbruci:atc. I Sc:1rctari P. FERRAR(. M. '.\IARSILI LIBELI, Il P,,c,idt111t F Gu1ccuRo rn1.

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