L'Unità - anno I - n.47 - 2 novembre 1912

Studiamo l'Islam. · È lestè apparso {Paris, Léroux, 1912) l' fodict gentralt dei prim i 16 volumi della R tvut dl4 Mond e lf11sulma11: anni 1-V, 1907-19u. Questo prezioso oreano peri odico, ormai indispen sabile per chi cerchi informazioni e documentazioni sull' Islrtm odierno, è stato fondato, cd è magi– stralm ente dirett o, in 1ervizio della Francia e dell'intero mondo civile, da quella operosissima Mission scim tifiqu t du ftfnro,, che, istituita da.i Francesi nel 1903a Tanger i (sul modello di quel– le - poi trasforma tesi in stabi li e fiorenti Scuole o Istituti di speciale erudizion e archeol ogica e storica - in Roma, Atene, Hanoi, Cairo), ha in poch i anni pubblicat o 18 volumi di Arc hivts Marocaines, illustrando, con tutti i mez:zi eco– n<'mici e scien tifici di cui è largamente provvista, il Marocco in particolare e tutt o il mondo mu– sulm ano in cenerai e, studiato nei suoi molte– plici aspetti: storico , geogn•fico, sociale-, indu– strial e, giuridico, religioso, etnografico. Essa ha fondato in Tange ri ua mus co ed una biblioteca suoi pro pr J, ha dato origine ad una Socie tà Ar– cheologica maroc china, e si è resa in misura inapprezzabile benemerita della Francia mediante la sullodata Rivista (che ha ripr eso la pr ecedente Revu, de l'isl<im, 1895-1902 ì, dilTondendo ed in– ten sificando nel pubblico francese di tutt e le c1assi la conoscenza diretta, immedia la e pre– cisa del vasto mondo musulmano, di quel gravo importantissimo ed urgente problema mondiale che è costituito dall' Islam odie rno, in maniera da rendere il Govern o della Repubblica e so– pratutto la coscienza nazionale della Francia chiaroveggente, consap evole e sicura della sua grande politica musulmana i contro di cui si sono spuntat e in breve tutte le oppos i~ioni, e mu• 1utmana ed europea, perfino dell' lnghitterra e della Germania. È ver amente mirabile la tenacia, la pieghevo– lezza e la illun1inata sol erzia con cui in meno di mezzo secolo il Gove rno de lla Repubblica ha voluto e saputo preparare il campo politico, mi litart", ed economico nella pubblica opinione dell a Francia e dell'estero per la formazione dcli' impero colonial e francese. A prova di que– sta lucida e pot ente volontà ci contentere mo qui di rilev are il cos tante ed tfficace favore con cui il Governo repubblic ano ha promosso l' in– cremento dei suoi prim ari istituti <li coltura orien talt-, l' Écol, dts hrmles ll11dts nelle due se– zion i di scienze stor ico-filologiche e di scienze religiose, e la illustre antica Écolt dt languts ori,,,lal,s viva ,i/1s; donde sono usciti, a decoro e vantaggio de1Ja Francia, non solo num erosi orien• talisti,ma anche consoli, addetti alle grandi amba – scia te dei paesi orientali , dragomanni e interpreti di carrie ra, che sono sempre rimasti appassio• nati studiosi delle discipline orientali spe– cialmente semitiche. Rammentiamo la cura intelligente e gener osa che il Governo ha sem– pr e presa nell 'Africa france se, delle .1/ederse locali, delle B1blio teche, delle Moschet , delle collezioni anche private di manoscritti, delle scuole medie e superiori in territorio musulma • no anche non francese (Algeri, Cair o, Beyrouth); e finalmente la particolare e lung imirant e fre– quenz a di missioni diplom:1tiche e scientifiche nei vari paes i dcli ' Islam, affidate a dotti e stu• diosi di indiscutibile compet enza: Morga n, Ul– lone1 Dussaud, Macler, per citare soltanto gli ul– timi. Chi sfoglia i ricchi e densi volum i delle Ar chives e poi Nouvelle; Ar cl,ives dts 1 /issions scienlifiquts , pubb licati da quel Ministero de lla Pubblica Istruz ione, noterà con che frr.quenza e con quali cospicui risu lta ti ricorrà no missioni per ricer r.he archeo logiche, et ,10graftchC e so– ciali in SiriH, in Turchi 'a, in Egitto-, in Persi"a1 in Trip olita nia. Basterà rammenta re quei Rap– ports sulle tre missioni scien tifiche in Tripoli– tania (1901, 1903 1 19051, di H. Méhier de Mathui– sieulx, che semb rano per vari punti del nostro pres~nte campo d' azione in Libi a il solo docu– mento descr ittivo d'un osse rvator e clegno di qualche fiducia. L'ind irizzo illumi nato e continuativo del Go– verno franc ese ha degnamen te seg uito l'impulso delle Società dotte, qua li la II S,c ietà asiatic a • di Francia, che sin dal 1839 illustra nel suo j ourua/ asialiq ttt la storia, la filosofia, la lingua e la letteratu ra dei popoli orientali in partico lai;e dei musulmani; la .. Société de l' Orif'n t la– tin • tanto benemt ~rita degli studi levantini, e specialmen te la gloriosa a Acad émie des L'UNITÀ inscriptio ns et belles lettres ", che con la pub– blica zione Colossale degli Hisloriens des lroisa– dts e con il Corpus lnscriplionum Semi licanm1, cui si è di rece nte aggiunto il Corpus /n scriptio- 1111m Arabican 11n - compie per l'Oriente semi • tico e musul man o l'inestimabil e servizio che la R. Accademia di Berlino ha reso per i1 mo ndo greco romano con i due Corpus delle inscrizio ni latine e gieche. T orna ndo ali' bcdice Gtntrale dellJ R evHt dt1 J/0Hd1 Mus1tlmau, rileviamo, come pur relativo ad ancor sole 5 annat e e 16 volumi di 1>ubblica– zione 1 esso riesca , assai ben redatt o, una vera min iera bibliografica per informazioni e docu– men tazioni, anche illostr at", suW Ishtm odierno - i paesi, le nazioni, le genti musulmane, la loro vita multiforme, le loro as piraz ioni nuov", i progre ssi, le id e", i sentimenti più genuini e profondi - che sarebbe difficilissimo, quasi im• possi bile, procurar si d'altrond e. Date un'occhiata agli articoli •Tripoli di Barb eria", 11Tripolìtani a 11 • Cirenai ca ", • Bengasi " ecc. e vedrete, con stu• pore e con ricono scenza, quan to si sia occupata la Revut di cib che a noi più che ad ogn i altro inte– ressava di s.apere. Segnaliamo, per es., gli arti– coli più importanti sui Senussi, - i Tr ogloditi del Gebe l Garian,- fa domin azione dei Qaraman li,– il nuovo regime tur co, i Turchi e gli indigeni in Trip olitania, - l'emigrazione malt ese , l'elemento giudaico della popolazione, il fisco, il comme r– cio, l'organament o agricolo, l'i struzione pubb li• ca, le biblioteche di Tr ipoli, la geologia dell a Cirenaica, ecc. ecc. Detto lndic t ci mette sotto gli occhi non sol– tanto quan to ha compiut o la Francia in questo campo, nel quale essa ha incontestabile primato, ma anche ciò che hann o fatto negli ultimi anni le altre colte nazioni di Europ a e d'America, speci almente la Germania. L'esplorazione gra– dual e, continua, larga, profo!lda, sistema tica che la Germania ha fatto e va facendo de l mondo mu sulmano (con qual frutto politico ed econo– mico, non è chi non veda oggi !) meri ta bene che almeno sulle linee e diretti ve principa li di essa sia richiamata l;:i nostra attenzione, Fedele al suo stu di.,to e fecondo piano di espa nsione economica e non politica o territoriale (questa seconda segue alla prima assa i più speditamente e sicuramente ~he non Ja 1>ri111aalla seco nda) Ja Germania ha penet rat o e pervaso il mondo musulm an~, specialme nt e in Europa ed in Asia, dei suoi interessi e delle sue inizia tive finanziarie, industri ati, san itarie, scientifiche , confess ionali, cingendolo come d'una ·,as ta rete pieghevo le ed invi sib ile (Invis ibile-, s' intende allo sguardo supe rficiale, che è dei più, anche in chi governa) ma tenace e mirabilm ente connessa, se nza de– st:u diffidenza e ostilità, presentandosi anzi in veste di amica e pr otettr ice <lell' Ishtm contro le ing orde invadenze dcli' Europa. Cosi i tede– schi si son procur ata la pili lar ga e sicura Co– nvscenza delle condizioni morali, militari ed economiche del mondo musulmano. Senza con• tar e l'assidua ed intell igente operosità delle ambasciate e consola ti, dove sono adibite sem • pr e persone attivissim e, fornite di spec iale e pro– vata preparazio ne ; banche , agenz ie, ospeda li, scuole, bibliotech e, collegi, miss ioni eva ngeliche, spedi zioni archeologiche, servizi marit tirpi, sta – zioni meteorologiche , colonie agricole, sono - ne11e mani dei Ted eschi - altre ttanti osse rv atori che, sparsi <1ua e là da Tùnge ri alla Mesupotam ia, mirabilm ente organizzati, riconosciu ti, sussidiati, protetti, incoragg iat i dal vigile Governo, tra smettono alla madre patria , le più precis e ed ampie informazion i ; che vengono subito oppor tunamente r~ccolte, utilm en te di ffuse della stampa periodica, politi– ca, commerciale e scient ifo.-a. Non vi è giorna le ser io o rivis ta di argome nto attuale, che non si occupi, in German ia, con frequenza, e con scr iuI di persone specia lmente compete nli, dell' lshim odiern o, che tutti studiano con attenta curiosità "e con vivo interesst sotto tutti i suoi aspe tti. La Bibliote ca Reali! di Berlino accog lie la più grande e prez iosa collni one di manosc ritti m u– sulmani (arabi, pe1sian i,turchi)chc sia al mondo, e la ha illustrata con un Catalogo monum entale. Le grandi rivis te dotte dedi cate all'orien talismo i la vecchia Zcilschrifl della ~ Società Orientale tedesca n e la giov.ane Zeilscl,r,f l II per l'A ssi– riologia e ter ritori affini 11 si sono sempre oc– cupa te con predil ezione del mondo musulmano, illustrandon e tutta la storia e la gt og rafia, man– tene n.io spe sso impo rtanti corrispondenze con i dotti mus ulmani della Si~ia e dcli' Egitto. Più rece nt eme nte il Se minar io di lingue orien – tali annesso ~ll'univer sità di Ber lino dedic av:1allo studio dcli' Islam una serie cospic ua delle sue Mill eilu11gw e Lt"rbiic htr ,· le Accademie di Gottinga, di Lipsia, di Monaco e di Berlino pub– blicano quasi ogni anno ricercht , studi e testi pr ezios i su lla stor ia dell'Islam; mentre altre società , sor te per iniziativa privata e con spe • ciali scopi archeolog ici - qua li la Vordtrasiali – sc/11 Gcsellscl,a/1, la Dmtsch -Oriml Gtsells,l ,a/ 1, il Dtutsd ,rs Paltsli '1a-Vuei n - non perdono mai di vista il mondo musulmano reale e o– d ierno. Vol!ndo, ad esempio della Francia , ave re an– che e-ssi un organo speci:ile per l'illus tr azione dc li' Ish'un, i tedesc hi hanno fondato or son tre anni, col sussidi o degli Istituti Scil:.ntifici Riun iti di Ambu rgo, un eccelle nte per iodico Dtr i s/dm a per la stcria e la cultura dell'Ori ente mu sulma– no ",ne l cui penultimo fascicolo leggiamo, tra altro, il tes to e la trnduzione del proclama nel quale gli ulima di Fez dichiara van decaduto Mulay Abdelaziz e riconoscevano sultano Mul:ty Abde· lafiz; troviamo con nostro stupore, dopo le tan te assicura zion i in contra rio dei nos tri giorna li più seri , il testo e traduzione dell'appello alla guerr a sa nta contr o gli itali ani, emana to al pri n• cipio del corrente anno dal capo dei Seuus si, Sidi Ahmcd el-Scerif. Ma giacchè que-sta riv ista (Dtr lslcim) òtpro– priamente d'i ndole dotta e d'abbonamen to al– quanto alto, nè si occupa sufficenteme nt e ddle question i politiche e pratiche odierne; - men• tr e ad Ambur go si istituisce una cattedra di islamol ogia nell'Istituto colonialt, ed a Postdam un " Sem inario di studi musulmani " : ecco che proprio in ques ti giorni si forma a Berli no una • Società tede-sca per la conoscenn dcli' Islam" , il cui programma firmato da chiari orien talisti, da professori, bibliotecari, missionari , banchieri, editori, commercian ti - è cosi chiaro, preciso, sig nificativo nella sua brevità, che mette ben conto di ripr odurlo qui in fede le traduzio n", per · nostro ammaes tramen to e<l esempio: N Scopo dellaSoc ietà è lo st udio dell e cond iz:oni reli giose, sociali e culturali de l mondo musulmH.– no( con speciale riguardo al presen te. I paesi mu – su mani sub iscono un movimen to che esig<! la più grande attenzione dei popoli colti. Qui si offre alla att ività occidental e un largo campo; e la espansio ne euro pea, alla quale partecipa no in alta misura anche interessi tedesc hi, è sul punto di pervad ere sempr e più potentemen te codes ti paesi. Condizione essenziale di riusci ta è la conoscenza fondame ntale del vero loro sta– to. La Società contribu irà ad approfondire tale conoscenza, e nello st esso tempo a renderla la rgamente accessib ile. Sveciale importanza essa pone a<l intes" e corrisp onde nze dirette con persone che-, vivendo in paesi musulmani, pos• sano <lare sicura notizia sulle loro condi zioni. Questo ragguaglio, e il risul tato delle speciali ricerche su questio :ii scientifirhe e soc iali, la Società comun iche rà ai suoi membr i con l.1.pub– blicaz ione di Notizie (M,"lfei/,mgm) in fascico li, e con regolari adu nanze tra i suoi corrispo ndeoti. È presa in considerazione anche la formazione di una specia le biblioteca con lo scopo preci puo di rac cogliere e rendere accessibil e ai Soci la lett eratura sul movimen to attuale de i paes i mu– sulmani, particolar mente arti coli e scritt i della stampa per iodica orientale. La ra ta sociale mi • nimH-di 6 marchi dà diritto all'ammis sione alla Società ed a riceverne le rego lari pubblica– zioni "· Si può essere pili chiari e più pr atici di cosi? Dietro la Francia e la Germania, che sono alla testa di!gli studi teorici e pratici per la cono – scenz a dell'Islam, seguono qual pili qual meno att ivamen te, le altre colte nazioni, l'Au stria e l' Ungheria, l'Ola nda, la Russia, gli Stati Uniti, mosse dai loro interess i politici o commer ciali. Indi ce più visibile di questo bteressamento ge• nerale per l'Is lam, la sua vita e la sua storia, è quella Enciclopedia delf lsltim o a dizionario geografico, etnograrico e biografico dei popoli musu lmani " che da 4 anni si va pubblicando a Leida sotto il patronat o del1a " Associazione interna zionale delle Accadem ie ", col sussidio dei principali Govern i e col conco rso dei primi orien talisti del mondo - in tre ediz ioni o lingue para llele: francese, tedesca,inglese. L'Inghilte rra, che conta il maggior nun1ero di sudditi musul – mani (più di 6o milioni nella sola India!), che nel !ungo ~ontatto poli1ico ed economico con quelle genti e nella molteplice attivissima ed assidua opera delle intrap rese capital istic he, delle missioni evan~eliche, inclustr iali, uman ita– rie, agisC~ e vigila da un capo all'altro del ·mondo : essa che, nell' Egitto e nell' ·lndia, favo – risce la rinasd t'a e l'in cremen to della cultu rà musu lma na, è invece rimas ta "alqua 'nto indie tro, rispetto alla Germa nia ed alla 'Fran cia, nell\.>r– ganam'ento dello ·studio sci~ntifico del{' lsla.m. °pi che acc..:>rtasi, e riconosciu\a ~ per bocca del suo pri mo minis tro sir Henry Champbelf Bannermann, il 4 dicembre 1906, in un memo– rabi le discor so - la II gra nde in/eriorità .re/aliva negli slud i oriwl ali, profomiamwl e mnili anle per ogni inglese •, s'è affretta ta a porvi riparo, co– minciando con l'ist ituire in Londr a una grande Scuola per l' inseg n~mento delle lingue orientali ; mentre l' iniziativa pri vat~, semp re cosl gene– rosa, illumina ta cd attiva tra gli anglosassoni coad iuva e previ ene l'energica volontà del Go– verno. Rammentiam o il ricco Gib~ ,t/eH1orio/" Frmd istitui tosi in Londra su cospicuo capitale donato dalla signor a Jane Gibb di Glasgow • a perpetuare la memo ria del suo diletto figlio – Elia s John \ V1lkinson Gibb, ed a pro:!"!uoverc quelle ricer che nella storia, lettera tura, filosofia e relig ione dei Turchi, Persiani, td Arabi, alle quali fil dedica ta la vita di lui, dalla prima gio-– vinc n a fino alla prematura e deplorata mort ~ a 45 anni il 5 dicembr e ' IC)OI "· Ques to GilJI> F,md ha già pubblica to e distribuito gratuita • mente tra le princip&li biblioteche e stuclio!li che ne fanno richiesta oltre venti grandi volumi contenent i testi arabi , persiani e turchi, in gran,. parte inedi ti o rari con tr aduzio ni e studi sulla , multiforme civiltà musulmana. E l'Italia? Che cosa ha fatto finora? Che – cosa dovrebbe fare ? Cercheremo di rispo ndere– a que ste domande in un altr o ar ticolo. G. G AURIELl h BUGIARDELLI del/' Idra Nazionale non sono a11col"a soddis/allt della amiduv ole cor,·e:,ione, rhe abbiamo ad essi" so,m11inislrala ,ul " · 45 del/' Unità . E" desidere– rebbero rhe ro11/i,massimo: a11che pcrrhè ,,011sa– po 1docome ,·iempire sel/ima11aper selfi ma11ale co/01111e del loro 1;ior1"1le, ci sarebbero riconosceuli se offrissi mo lo,•IJdi lanlo ;,, tanlo qualr/u:spunto i11/or110a rui ,·icama,·e ,m po• dei loro ('roismi t1e,·bali. 1Jfa t1oi 110,r ci crediamo in dirillo di sciupare lo spa::io del nostro gio ,·11a/r ;,, discus– sio11iro" j,t·rso11aggi cosi 'lmiuersalmenle Sl•a/11• tali e incapaci di srrive ,·e a/lro cl,e con/11,,ne/ie· e h "J.ri& .I nostri /ello,·i esiJ.:0110 da noi ben altro. E temiamo ci possano gicì /are ,·ù11p,·overo di avere co11cesso troppa imj>orla11za alle vocifera~ ziot1i ùuomposte di alcuni ragaz::acci. AN GIOLO G IOVANNOZZ I, g,r tHleresponsabilt. Flrt■zl • Slab. Tip. Aldlao, Via dt' Rc■al, Il • Ttl. 6-U. GIUS. hRTEijZJI & flGhl " Bui EDITORI UUima novilò : FARINELLI A. H,bbtl e i suoi dr~mml. ' (" Biblioteca di cultura moderna ", n. 62). Voi. 62' di pp. Vlll -278. L. 4. La cospir:u:ionc dd silenzio intorno all'opera i sua, che Federico Hcbbcl (1813-1863) do\·C l~- mcntarc in vita, ha mantenuto oscuro anche 111 ' Gcrmani:1 il suo nome fino :1 pochi anni fa Ma quel lungo silenzio è suto largamente espiato dalla gran voga hebbclia~a scoppia~a ai J\ no: stri e ognor:t crescente 111 Germ:1ma 1 e che ~• manifesta in un « i-lebbcl-Theatcr• nerli « 1-Icb– bel-Musccn • negli • llebbd Vcreinc •, nelle « Hebbcl-Forschungen • e perfino in un • l-lcb– bel-Kalcndcr •- N:ituralmcnte questa gran \'Oga hcbbcliana ha sfior:\lo appcn,1 I' lt:tli:1.,che solo in questi ul• timi anni ha visto tradotti alcuni hr:tni dei diari cJ un dramma di llt-hbc!, e può dirsi_,~he pr~ss.o. di noi la conoscenza dr questo or1gmaliss1mo· scrittore sia limitata tuttora ai non moltissiR1i, che es, rcss:amente si occupano Ji lettcr:atura tcdcsc.1. fcs~~~tod:if.~t:~~int~ri::csf c:t if 1~~ 1 i~~~ri~1d~~~~ ~~~! m 0 W 1 ~i~1!e~!i1:~i~~i ~:a~,~~~i~~~~\~:~:s~~ 1 ai Jranuui di llebhel. Il Farinelli si tro\':t\"a di fronte ad un:i duplice di0icolt:\: J:i 1111a parte il 1umulo portentoso della lettcraturn critic:i tcJcsca, che ha quasi oppressa e schiacci:ita l'arte del poeta a !uria di :ma• lizz:'lrla, Jall'a ltra I' ignoranta quasi completa degli italiani intorno all'opera drammatica hcb– beliana. L"una e l'altra diffi.:olti egli ha SUJ>C:· r:ttc con un ritorno alb parte ,·er:imentc ong i– n.1le e indistruttibile Jel J>('ICta. Abbozzata effica– cemente nelle prime due lezioni la <::uattcristica, di 1-fcbbel, l'A . viene direttamente :illa esposi- 1.ione critica dei maggioJi drammi hebbcliani, riuscendo ad imprimere in tale csposi7ione trnccc profonde della propria pcrsonaliti critica Non Jubitiamo perciò che i lettori italiani fa. ranno a questo nuovo libro del Farinelli la stessa entusiastica accoglienza che gi:\ fecero all'altro suo \•olumc Il ,·0111a11Jicismo iii Ga111,111i11, apparso nella ste:sa JJil,/ioltca di wlt11ra ,11(1(/(rna. ScriHori stranieri. Volurr ,. pubb licati -: CERVANTtS, Nòv,lle . TraJ ,ti A. G1AJ<- N1N1. • • • • • L. 4,- ECKERM ANN, Colloqu; col Gò,tl1t. Tr od. di E DONA.00~ 1 • • • • L. 4,- - li Cm,lare del Cid, con appe ndi ce di ro- mnue e. Tr:itl. di G. "\V i:.1n0:-,;1 . 'L. 4,- PJ\PARR IGOPU LOS, ·Opere. . Trad •. d; C. CESSI . . . . . L. 4.- P~)E:, O~trt po('/,'Clte_complelt. Trad . Ui F . O! :IVE'!tO • '• • L. 4,- Òlrltere cornfflln1Jn"1 e ~•·ili• alla Cua Edhrlçe 811.JS. 1 .ATER7:A ra,.p11l1; BaH . .

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