L'Unità - anno I - n.12 - 2 marzo 1912

48 Per colpire quc~to bers.1glio piccolo e mobile, non puu essere ad ;1llo que l soldat o che, tirnnd o l'O:l lnlta su:a calma , e con tu lli i suoi comodi su un cart, •llonc fis'to d 1 1.8o X 1.20 Ollia distanza di JOO metri, n<,n nle tt e in detto cart ellone che S')Je tre pa!lotto lc su 20 cartucce spa rate (come mi è c:1pitmo di veder fare tla molti soldati che rapprc.. scn tavnno i loro reggi menti ali' ultima gar:, ~cnc:-alc tenurnsi :1 Roma l'anno scorso); ma solo chi è sirnro del suo tiro, chi sa li i col• pire con preci sione l'ogge tto mirato: s1cur o,zza e pr cc::is1011e d 1e non s' i111provvisa no, ma che si r,tg:giun~ono con l'es ercizio continu o dell' arma che ~• i111pugna. A tale scopo, io credo neccs .:mrio di riformare l' islrutione militare: non far spreca re cioè tan to temp o a i solchtti 1>erinseg,rnr loro e i vari mov i• men ti col fucil e, e il saluto , e il presr-nt a tar m ecc. ecc.; ma portarli invi:ce pili di freq uente al campo di tiro; i11segn.1r loro come si de ve, non so lo mirare, 111a sparare; istituir e dri pr emi o in denar o o in piccole licenze, affinchè i solda ti pren– dano passio ne a c1ucslo ese rcizio, che nonosta nte la sua i111>ortanza è stato messo finora tr oppo in non cal e. Cen tomil;1 uon~ini be ne ist ruiti nel tiro va r• rcb bcro p1Udi cinquecento mila uo mini capaci so lo d i fon: il sulut o e il presentatar m regola – mentari. Purrno SoTT11.1. I 13. Dei 38 de putati, che nella discussione trip o• lina votarono pubblicamente contro il decreto• le~ge di ~ovranità sulla Libia, 16 si astennero dal partecipare alla votazio ne stg reta. L' on. Canepa, uno degli aste nuti, spiega le 16 astens ioni col fatto che alcu ni dove ttero par• lire da Roma pri ma di 1>0ter votare; e gli altri, no n volendo vot.1re affermati vamente - che sa• rebbe sta to con tro le loro convinzioni e con tro il precede nte voto pubblico, - e non volendo votare negativa mente per non incoraggi.1re la Turchia ad una pil) lunga resistenza, preferir ono non \'Otar e affatto. L.1 spicgnzione l: pl:rnsibìlc, solo .... fino a un certo punt o. P.1recchic astensioni devono essere · state 1..letermin atc piutt osto d.-lta pre visione, ch e nelln votazione segre ta sarebbe avvenuto qua). che brutt o gioc hetto, e dal desideri~ di evitare con l'aste nsione ogni sospe tto sul proprio conto, Parteci1>arono cosi alla \'OtR1.ione segreta n fra i J~ che avevano pubb licamente votato contro il clecreto•legge. Or i \'Oli segre ti contrari al decre to-legge fu. rono ap 1>e1m9. Tre dici fra i 22 opposi tori pub• blici si trova rono ad esse re in seg reto anch 'ess i tripolini e .... minist eriali. Due dei 22 ,•otnnti \'Otarono cer tamente in confor mità de l voto pubblico; e furono Ciccotti e Caetan i. Di.1mo c1ucsto giudi1.io, con sicurez za assoluta, non solo in vista de lle c11mlità morali de i due uomin i, ma anche in considerazione tiella loro sit uazione politica, L · on. Caetani ha sfidato cosi corngg iosnmente e cosi nobilm ente le triviali protes te della « >,:-rnn bestia• nella vota • zionc pubb lica, che sarch bc assurdo a"csse com• messo un att o di ritratt; u:ione e di vilt;\ segreta ed ... . inutile. E qua nto ad Ettore Ciccotti, dato il suo antigiolitti smo tradizio nale e... . testardo (o benta tcstar<lagg,-inc !}, non s,1rcbbe possib ile capire perch è avrebbe dov uto rcu<lere prop rio in segre to, al Go verno d,1 lui sempre combat• tut o, un serviz io cosi scgnn lnto. I IJ ero i, clt11H1ue, bisog ua cercarli fra gli altri 20 \·otnnti. I quali si di\'idono in 6 riform isti di destra e q riformisti di sinistra. Anche am messo che tutt i i 6 riformisti di destra nlihiano in segreto votatti contro il \'Oto palese, resta che dei 14 riformisti cli sinistra al– meno 7, cioè ;tlmcno l.t mctù, hanno \'O!ato come faceva comodo al GO\ierno. l. ' A: 1 a11/i 1 commentando il fattaccio, fa le viste di non sape r decidere se si tratti cli equivoco o di errore di con tcg:).:iO. o di « incrcdib ilt: fel– lonia » elci suo i cari compaKnÌ. E la Direzione del partito soci:1list:1 si contenta di ounm cuere un errore nel conteg~io. Qunlc C(llli\'OCO? - Che 13 persone :tbbi::mo messo nell'nrnn palla ncr,,. :111.::ichè palla bi:rnca per .... distr:u:ionc? - Sarcbhe assurdo anuu et• tcre che le distrnz ioni innocent i siano state in cosl i;;r.111 numer o, e tutt e nello stesso senso! Error:e di contc~~io ? - Da parte di chi ? de- 1,:li scrutatori e dcli' uifo.::io di presidcnz:, ~ - Sa• rebbc mu falsifìca,i onc pcrlida e imtudit a. Eppoi e lè urn e - co me osscr\'a l' on. Cancpa, il quale pare abbia assistito pt:rsona lmcnt e :1I conteggio - sono stnte \'llutate proprio alla tribuna parl a– mentar e tlrh·anti a ).:I ,lii numero di deputati di 01,:ni part ito, che \'idl·ro e Cl)11troll.1ro110 la fa. ljl IO L' U N ITÀ cile oper:ui one •· :-.;è v: i.lc a rendere nccettabi le l' ipote:-.i dell'e rrore di contegg io il fatto che il num ero ufhci:lle dei votant i e risultat o inferiore a c1m:llo dei votan ti erlctti\'i. Bisogna esse re di facile contentalUra come )lad.1ma la Direzione ciel l'artito Socialista per la!)cian,i " g·r;:mdc mente imprt:ssionarc • da !)iffatto incid ente. t facile. infatti, che, ne lla ressa dei deputali intorno alle urne, nlcuni \'Olino se.n:rn che cld loro nome si prcuda nota neJ,:li dcn chi ufliciali. Ciù che C impo ssihile, è che roY11m pop11lo le palle bianche di\•Cntino nere e \'Ìctv cr!)a. Que:-ti miserabi li r;1ttopp;11111:u1i01tcngono solo I' effcllo di 111euere in luce, oltre alla gra viti\ del fa1to, la insincer ità opp or11111ist ca e mort i– fic~ta di chi ~i sforza cli aueuua re il male , e fa l' imlJecille per non pagare il d.-zio. L.1 votalione , da\' vero storica, dd :2.i febbr:tio documenta in nwniera inconfutabi le la \'erità di quanto fino dal primo num ero di c1uesto gior– n.1le noi abbiamo afferma lo: che cioè, se il ri• formismo di destra è un errore, il riformismo di ~ini!)tra è un equivoco. Il riformismo di dc· stra agisce mnle , ma assume la respo nsabi lità della propri:t condotta; il riformismo di sinistra perpe tua nell'azi one di ogni giorno il \ 1 Ccchio errorc, ma confonde le idee e sfugge le re• spo11s;1l,ili1à. li riformismo di deslra ha il torto di esse re giolittinno, ma riconosce di esse rlo; il riformismo di sinistra si grida ogg i antigiolittian o a parole, ma con la su:, nzi(Jne incoe rente, inco n– creta e incoo rdinata , colla su,1 rilu1tanl:t incrol– labile a chinnr e le sue posizioni e a for mulare un progrnmma preciso di riforme, fa magnifica • mente gli affari dc li' on. Giolitti e del Governo . Solo non ci saremmo nrni inunagi nato che I' e• <1uivoco del riformis mo di sinistra sarebbe così pres to e cosl clamorosamente naufra g:ito proprio su que lla <1uest ione cli Tripol i, che esso a\'eva ass unta a sel{nacolo di resu rrezione e di bat· taglia. In verità, l'i mpres a cli Tripol i è stata utile a c1ualc he cosa anche nella politica interna. Ila di· strutto l'Estre ma Sinistrn; ha liquidato per sem• pre i riformisti: ha fatto cade re molte maschere ; obbliga ciascuno di noi a rivelars i per c1uello che è, non solo agli altri, 0 ma anche a sè stesso. In ques.te condizioni, è certo che s.1rà più be– nefic,1 che mai I' opcrn de l suffrag io uni"crsa le. Il suffrngio univ enm le, venendo dopo la crisi di Tripoli, sµazze r:\ via le reliquie cieli' Estrema Sinistra e seppe llirà il cadavere puzzol ente della \'ecc hia democ ra:da socia lista, radicale, repub– blicann. Vincera nno i nazio n:tlisti ? \ ·incera nno i preti~ - Così sia . Mille ,·oltc megl io per il 1>ncsc nostro, nelle condizio ni attuali, un centinaio di nazional isti e di pret i, che l'atttrnle congreg:tzione di politicanti discr editati. I nazio nalisti e i preti li conosciamo, e potre mo vincerli con la forza della nostra fede e della nos tra volo ntà. I democra tici, in\"et.e, sono l'equ ivoco che c1 disorienta, I' oppor tuni• s1110 che ci pa ralizza nella battagl ia, il conser– vator ismo trave stito da democ razia , il parassi– tismo che si mc llc la masc hera dell'onestà. Se il suffragio universale non ser\' ir:\ ad altro che a purificare la \"Ìla pubblica italiana dn questa bassa ge nia, ben venga il suflrag io uni\'ersa le. La posta dell' "Unità." La Biblioteca di Trip oli, Gwlili ssimo !>ig11or Dire/lo,·,, A qua:Jto ha scritto l' U11i1C1 sul dono di una Bibliotecu ,1ll,1Tripoli t:mi:t per cura d elle Pughe. sa r:'tbene aggi ungere qualche esempio (non ra ro fra noi). che se rva a mette re meglio in e\•:de nza quan l,1 ironia poss a esse rci in un do no di quec;to genere fotto proprio dai Puglies i ! Bitonto ha ben 40,000 ab itan ti, e 1.t·i S3 che non tutt i i c1u:mm ta111ila sono cont:1<li11i. I gio– vanetti de lle scuole se.;ondarie sono circ:1 sei• cento, i pro fossori ed i maes tr i una ottant ina, i professi onisti non meno di 1lt1ccf'nto, gli irnpic• gati comunali ed i governati\'i una q11:"1rant11rn. Come vede , cc n' è abba stan za pcr chè una bi– blioteca possa essere discre tmnente cd ut ilmente frequen tat a. Orbene molti anni fa si apri una bibl io– teca u Vit:1le Giorck111i" :ld iniz iativa de l Comune. Dal cntaloi;o rile ,•i.imo che do,·c,•ano esserci molte opere di valore. Dopo quakhe tempo si chiud e , e i libri in par te em igrano pe r ignoti lidi. ed in par te si rovinan o fra b pol– \'er e e l'umidi tà. Nd 1907 una commi ssio ne di stud enti prcse nt:1a li' ammmi strazi onc del tempo una istanza per la ria pér tura de lla l3iblioteca, sott oscritta d:1un miglinio di pers one, fra ope rai e profu,:sio nisti. Gli amm inistrat ori acconse ntono, fonno ,·otare i fondi tl:ll ConsiJ;lio, nomin:1110il bibliotecario, fanno riordi nar e I libri, altri ne a..:quis tan o, e nel magg io 1<)08 il deside rio è sodd isfatto. Gli j \u~:~~~1n~n c;!c,~J':,~~i '~~,fo~To~1i~~t~olcd~ic~1:!~!~ al giorno. Int anto un:l n110\'a Amministrazione si insedia :1IPa lazzo Comu nale,e suop1imo pensier o C<1uello tli m:l1Hbrvia il U1bliotccari o.ch e ha iltor– to eh esse r di J>:lflito di\'er~o da C\uello dei bene • meril i A111111inistrntori. Co::.1 In Biblioteca torn a a cl1111dersi un anno d<,1>0 la napertur.1. I.a poi· \'ere s1 a11111ont1cd11a sui hbri. E nt>cr ssari o rin novar l' 11ri :1 nella sala . Ed ( CCO che un bel giorno \'i s1 \'.t ad rnse d,are cn 1 tulli i suoi registri 1I gco mè tra catasta:e prr la pub – blicazione del nuO\'O c.it: .st o. l hb n cc,ntmua no a dorn11re su~h s..:,1ff,d1 1 loro sonni, non più tr anq 111ll1 pcich c molestati li.ii lai deg lt scon – k nl1po!)sesso n ili tcrrent. And 1c questo peri odo" pass n e di nuovo sdcnz10 di tomb.t. ~d 1910 1 cons iglieri della mm oranza in Cons 1glto prote stano, fonn o \'Ot•. Gli ammi • nistr:non dico no :tlla fine di 1:-1; ma le 1n at i• ('he \'ann o per le lunghe, perchc il prefetto, g-111str1111cnte 1 non \'11ole at.·cogliere 11nuO\'O re • i;olame110, per 1I <1ualc poss:-. esse r man<!:lto a n:gi::ere le sorti della biblioteca anche 1111 T izio qu nlsias 1, s1orni to d1 qualunque 11tolo: lina lmen• te s1 e al termin e ddle p1 at1che bur ocratiche. Nt:1 1911 e nominato 1I bibliott"c,1no (1111 i::iovane con la :-.ola licenza licea le). Ma la b1bliOteca è coutin:tt;i all'estremo limite dd la cttt:t, C'Ompleta• mente ec ccnt nc.t, siccbe pc r andare e torna re non ci ocC"orrono men o d1tre quart i d'ora. Tu 11ipro le• st:1no, St raccolgono firmet s1 appr ovano ordini del 1,:iorno, si fanno comizi, ma la dehlX"razione t irre\'ocabile, poich t l' Ammm ìstraz 1one Co1m1• nalc cre de di a\'er t.·osl sod disfa llo ad un dcsi . der io d~~l1 stud1nsi, " quello c1oe di... t sse r man – da ti in 1111 luO).:Olo1;tano dai rum on ddl a ~itt?I. Ad ogn i n1odo cranj::ugi:lmo anche ques ta pil– lol:1,e r:farci arnoci con le da te. - 1909 : la b1blio• teca si dise1,:na sull'onzzontt-, osser \·a1a dagli :-\111- rninistrat od attr aver so un qu:1k he sfacce nda to d:1 impie~are e da premiare per merito di ga– loppinismo elettorale ; 19w : compi l:1zione di un nuo\'o rcgol:111ento ; 1911: nomina del bi• bliote<.·11rio; 1 f,bbmio 1912: i libr i ~nno ancora in viagf:io da un locale nll' altr o. Di questo pa sso, si anderà fino ali' epoca de lle elez ioni am• minislrative de ll;.1 es l.tte 1>rossi ma. Augura ndo buona fortuna .1gli attu nli ammini– str atori, chi sa che la biblioteca nel J913 nvn sia ordin:1ta, e nel 19q finalmen te .1perta. Che se dovesse cap ita re, per modo li i dire , fra c:1po e collo, alla biblioteca un cambi:1111ento di p;.lr– tito nelle r.lezioni com11n:1li, è ce, to che tornerà da cap o. Cioè cacciata del bibliotecario per opera dei nuO\•i ,·enuti; chiusura della bibl io– teca non ancor a ape rt a; silenzio più o meno lungo; una nuova istanza, e conseguen te ris\·e – glio, nomina di un altro imbecille qualsiasi, ,ti– stintosi nelle elezioni, e via di srgui lo. E cosa si chiede ? Due libri per leggere ! Però domani aprirnnno una sottosc rizione per la Biblioteca in Tr ipolitaftia. Tu tti i buoni Biton – tin i di accordo : fra tellanza dei p:irtit i, niente distinzio ni di classe, s lanci o ecclesi astico ; i sol• di e ~i libri part ono e .... l'ig noranza rima ne in casa. La sorte si cornpiac~ di fue c1ucsto gene re d'i ron ia. Con osseq uio Dev.mo Dt F.GO Sl' IS~:1.1.1. Frammenti di vita italiana. Il malato che sta bene. L' A: 1 011/i del 2" fobbrnio dà In seg uen te no · tizia: • L' on. Comand inì h:l chiesto un mese di con• gedo per ra):ion i di salt1te. Egli era oggi negl i ambula tori della Camera, ma non ha partecipa to all,1 seduta •· La sed uta era c1ucll.1 di riape rtura. in cui si doveva mandare il sal uto ai combattenti d' Af• fric~. L' on. Comandini , dunque, è ma l:ito, ma sta bene . Sta alla Came r:1 1 e non ci sta. Evita di salutare i combatten1i <l' Affrica , ma nessu no può dire che egli abbia rifiutato cli salu tarl i. E,•ita di non salut arli. e può \'.Intars i innnnzi ;igli elettori di Ronrngrrn di non averl i mai salu tati. L' on. Comanclini rap1')rese nta perfettam ente la repubbl ica it,lliana. 1.n qua le è antitri polina sulla Ragiom ·, cd è tripo lina nella Carnera. L' nntitri• poli~rno del giornale ser\'e pel log;gione deg li ele ttori. Il tri1>0lis1110 della Came ra frutta ai de – putati i fa\'ori di retroscena delln .... )lonar– chia. !\'aturalm cnte I' nntil ripolismo delln Nc1.1:ic11u: non im1>cclisce alla Na.,:io11e med esima di mette r fuori :ti momento opportuno il documento falso, ANTICHI E la noti.da tcndcnzio ,a, I' inten·ista impre ssio· n:intc, il solè1111t- ruti c,il(i h.ulilè'-Co . che diso – rientin o ll'h:IIP t he i ClHUil·i chi;unnn o l'or/lrll v , e !)iena rip rndo tti tl:1 tulli i ~iornali tripolini come pro\'a che anche b A'i•r:imu. 1i:1a11che I' an• titri1.>0lina /,,'i1J..'l,•11r. ricono..cc la 11ecessi1;\ nazio• n:ile della poli 1k:1 1npol111a. - E il tripolis mo della Camera 110 11i:f, 1110 11a111r:'1mentc, per amore ali' on. Giol in i <1 :lll.1 )lonarclu .1: ohibò. ohibò . ohibò. I rl·pttbhh can i s.i sacrilican\1 alla 1.>at ria: ecco tutt o. I !anno i.11to se mpr e cosi : so no sla li sempre 111: niri del -:en1imcnto natio uale; nella impr esa di Tripoli è imp ci.;.nnl<'. orama i, il senti• mento na.::ioualc. ecco 1>crchè \'Ot:ino ciò chf' vuole il l~o\'rrno della odiatr1 111011.1rchia. ) In restano Sl·mpre rep ubl>licani. S1anno sem– i>re ali' oppo.;;i:,ione. :-.;on chiedo no mai nulla ai mini stri e ai fumionn ri de i ministeri. nè per ~è. nè per i loro clit•nti. I.a repubbli ca è pura . La rep ubblica è i111macolnt.1.I.a repubblica è san ta. La repubhlic.i è ideale . I.a rcpuh blica è dover <>. Solo di 1.11110 in t:lnto, nl momento buono, .;i am mnl:1 ... . Asc:10 1.0 G10, ·Assoz1. 1, gn·mlt r,spo 11sabilt. PlrHN - S11lt. Tip. AldlH, VII .. . Rtul , Il • Tt l. .... GIUS. hATE~ZA & f!Ghl• Ba,i EDITORI Ullim, noylfà : Scrittori d' Italia Oru•• ,acc•II• ck ti c•a,. rrol •1 d f'CflMt ff l•• I. ,., ., ,. r I• cana • •••., 25. Commedie del cinq11rctnlo, a cura di In• Nt:o SAst:s1. Volume I, cli pp. 4o8. ~- G10n r.RT I V. - Dr/ Ri ,ino1,an111tlo rivil t tiri/' /lalù,. Voi. lii cd ultimo, di pp. J88. Opere varie. B ELTRASI G. - Nelle f>roui,,cie dd Me•• o-– gù:w,,o. Come deve ricosl ru in i la loro vita nel 1799. Vol ume in 9., di pp. 202. L. 3.00 CEc1 G. - Saggio tli ,ma bibliografia , J>tr la sfo,-ia ,lrlle ar li fig urfllillt Ntll' Ila/in N1- 1·idio11alr. Volume in 4° di pag. Vlll• )2:I L 8. FoRTUNA ro G. - li Mrr:•ogiorHO , lo Staio ilaliauo. Discorsi parlamen tari (188o-1910) Due vol umi in So, in carta a ma no di circa 1000 pagine . • . . . . . L 5,- BENEDETTO CROCE ESTETICA come Sci en za dell ' Eapreaaione e L in g ui1tl ca 1enerale . Teo, ù, e .\1orin. Qurta edhlonc rlved■ta d111'1■11re lire 8 .00 . N.H. Quen • ediaione può co11, idenrt i com• d•i11iliira. LA CRITICA Volume 111 (1905 ). Secoad1 edh loae - Lire 10.00. X.U. Co11ient cli ait icoli del C•occ tu O. G.,,,.,.,; -, M. Hn/i,,10,li. l' . Couit, P. CntlJllo!U. P. F,.-,..n·. A. 10111/i, I•. Cn/'""""• Nn ,• . V. l"t16,.,-.,.; • C. Ot1u1~ • quelli dc-I Gr.w111.E ,u i l 'lulinu d 1l11l1n11i. Dlrlccrc comml11loal e n cll• 1111 C.11 E411trke OJUS. LATERZA Il FIOLI • B■rl. MODERNI In versioni scelte da (ì. A. BOR (ì ES E Ogni v o lu me di c irca p a g . 14 0 - L . J.- - -- - -- - Nuova Collezione di volumi della Casa Editrice R. Carabba di Lanciano Volumi pubblicali : NOVALIS . (Fr iedrich rn n I lardenberg ). l Di sce poli di Sais. Ver• sione e introduzione di G. A. Alfero. R. ERDOS . Giovann i il Discep olo . Dramma m tre au i. Traduzione dall'originale ungherese per cura di Paolo Emi lio l'arnli ni. L . ANDR EIEF . La vita dell ' Uom o . Rappr ese nta zione in cinque quadr i con pro logo, Tra duzione italiana ant orizzata di Odoa rdo Campa e Gert Steding. Presso i principali librai e la Libreria della Voce.

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