L'Unità - anno I - n.4 - 6 gennaio 1912

16 di utilizzare un te!-to class ico per la storia eco– nomica (1). Il pili delle volte, dopo avere Ja,·o– r'!lto settima ne e se llimane a criticare e contr ol– lare una notizia, lo storico deve arri\·are alla conclusione che non ne sa nulla di nulla. Ma i nazionalisti e i gazzettieri tripolini san no tutto. Per essi una notizia, vera o (allace che sia, purchè rispo nda ai loro preconcett i, è sempre buona, e va subito messa in circolazione senza ritardo. Ricordiam oci che la frottola delle 340 spighe nat e da un solo chicco in Cirenaica, fu pubbli – cata su 6oo mila copie del Corriere della Sua, nell'articolo <li fondo, prop rio In sera del 27 set– tembre, mentre non era ancora lanciato alla Tur chia il nostro ullimalu m. Questa frottola è stata letta e cre<luta da milioni d'ita lian i; è stata riprodo tta da migli:1ia di giornal i e giornal etti locali; ha cont rib uito ct:rto fortemen te a creare que lla frenesia, da cui tutta l' Italia era presa sugli ultim i di settemb re; frenesia fatta 1°. d'in– gordi gia per le rii:che z.ze favolose da conquistare; 2°. di sicurezza leggèro na per la nessu na diffi– coltà dell' impr esa (gli ara bi • .ci aspettarn no a braccia ape rte,• «ave vano prepa rate le ban die– rin r.• , ci turchi , vile razza cenciosa, si sarebbe ro subito sbanda ti •) ; 3•. di furo re bes tiale con– tro chi si rifiutav3 di abd icare ali' uso de lla ragione nella sto ltezza uni\'ers ale; - frenesia con– tro cui nessun gove rno poteva oranrni più lottare. E la gu erra \"enne. Ed ora che è venuta , dob– bi3mo tutti fare il nostro dove re fino all'ultim o, perchè riesca bene, anche se d o,·essimo sacrifi– care l'ultimo nostro uomo e l'ultimo nost ro soldo. E dobb iamo ralleg rarci e gloria rci che il po – polo d' Italia, il qu ale nella seco nda metà de l settembr e fu assolutament e traviat o in un delirio collettivo, abbia sap uto mostrarsi serio e disci– plinato e tenace dinanzi alle non prevedu te dif· ficolta ed a mente più calma. e La guerra - si dice da alcuni - era, pe r .lite ragioni po litiche , nec.essar ia. Per spingere il paese alla co1H1uista, bisog nava ingan narlo • · - !'\on disc utiamo questa pse udo•machia vellica teo– ria, che ha fatto già alt re \"Ohe in Italia le sue prove rovinose, e seco ndo la quale 1 paese è un fanciul– lone deficiente , che deve essere sistematicam ente ing,rnnato a fin di bene da pochi superuomini, e la politica estera ed interna dev' essere fatta tutt a a ,furia di bugi e, e le notizie guerre sche devono ess ere sempr e condit e di esagt:rat ioni e ~i bugie ; sa lvo a dare a questo paese de l « vile • quan do qualch e evento non lieto gli apre gli occhi, e lui si a\"vede di t ssere sta to ingan nato, e allora passa da un eccesso ali 'altro, e si rifiuta di pro • cedere più oltre pe r una via in cui non ha tro– vato fino allorn che mistificazioni e sacrifizi ina– spe ttati. E non discut iam o neanche le alt e rag io– ni politiche che hanno res.1.la guerra necessaria: non discu tiamo le, 5e non altro perché le ignoria • mo. Oramai è acqua passata. Prend iamo pure le cose come sono, e come ora mai ness uno può pitì fare a meno che non sieno avvenute. E f_~ciamQ di frontt ;ad ess(: il nostro dovere. Ma perth~ le mistificazioni Bulle ricchezie trl• \)oline contin uano, ttluJ,; dvj,o che la guerra l I lct11cifrla * f Alla fine del novembre ques ta c:impagna ave– va già prodotto che ,·entunmi la passa porti erano stati chiesti, speci e da conta dini meri– dionali per andare a tro\"ar lavoro in Tripolita• nia. Si sentono c1ua e 13 notizie di società pe r azioni, che si 1>rer>arano a sfrutt are le ricchezze favolose del paese. Se si formasse ogg i un a SO· cietà, che emeuesse un milione di azioni di 25 lire l' una, pro mettendo ch e :1 ciascuna azione corr i• sponderà un pezze ttino di ter ra, i contadini me• ridional i si precipiterebbero co n furore su di esse invt"ste ndovi tutti i loro risparmi e ame ri– cani • ; le azioni salirebbero in un mese a roo lire ; i prom otori de lla socie tà guadagnerebbero i milioni a capp ellate; e fra qualc he an no i con – tad ini ingenui si troverebbe ro con molta car ta straccia nelle ma ni, de rubati e bu rlat i. E già i grossi pesc icani della finanza parlano di U!'! presti– to di meno miliardo, di un miliardo, per cost ruire lagg iù ferro\'ie, porti, strad e, ecc. ecc. , sempr e, beninteso, allo scopo di arri cchire, non i sullo– dati pesci cani, ma l' Italia. Ora, questo non è più un anar t di poli tica inter– nazionale, nel quale sono impe gnat e le nostre armi t: di fronte a cui, allo sin/o a/luale delle cose. tulli abb iamo il do"ere di far credit o della nostra fi. ducia al Go verno , augurandoci in cuor nostro (1) Le no11aie, che bo ,ac colte in quut ' art icolo per an i• Hre a capire ,I •ic■16.ca10 ..ero dei due pa11i di Erodo to e di Plieio •ono il fruu o d,lle nc:er cbe e del controllo reciproco di cinque pienone: Vi11cenao Uu ao i dell'Uo iH r•ità di P&ler • rno ; Michele Gen :n io del Mu,e o arthc olocico p,o.,iocialo di lJui : Art uro lleuano del Liceo Fo,cui ai di \'ene1ia ; t:u• ccaio A1imontl d■lla Fodcru ,ione n1aion• I• dei cc.n1on.i •1ra,i (ufficio di !\apolo): ed il so1101c,i110. o L' UNIT À di non· colloc are troppo male il deposito. Qui si tra tta ornmai di un puro e semplice quesito di pol itica int erna . Il c1uale si può formulare cosi : e Co nquistata la Trip olitani:1, quale 1>ro• grnmma di lav oro e di orga 11izz:1:1ione dob biamo proporci per ess a, allo sropo di 110111/a111ug-gia,·e i,111/ilnuwl c In madre patri a ? • Chi su 911cs/o lerre110 ing·anna da ora in poi il pa ese , continuand o :l novellare cli ricch<.>zze pre– senti ed antiche, non ha nessu n d iritto di dir e che l' inganno è consigliat o da t1: ,,!te raRioni . politiche ». Uucste , oram ai, sono esaurite. E le mistificazioni, che conti nuano, non po~sono t:S· ser e interpretate pi(1 che come sen,izi resi al grosso parassitismo bau cario•tripolino. G. SA l.\'F.) 11:,;'.f Frammenti della vita italiana. P ensiero ed azio ne. • Una part e non trascurab ile della vita pub – blica è st.1ta occupata , pri ncipalmente in c1ucsto ultimo decenn io, da lle organizz:tzioni dc~li ope – rai e degli impiegati dello Stat o. Queste orga - 11i1.1..1zioni sorte , di rettamente o indirettamente, per l'azione del par tito socialista , sono scatur ite dal largo movimento di idealità socia li che di tale parti to è slata la rngioue e l'op era ; c1uindi la loro origin e poteva sembra re frwore,·ole alla formazione di una grande attività innovatrice, omoge nea e comp.1.lla nelle sue finalità e nei suoi mezzi. Jl/t1 SIA CUL I',\ DI !.:OMISI, sia 1111a co11seg ut.·11::adel male sperijico dell 'epoca nostra per <" i i116,·n.:e 11'1/o si co,·rompe e, i11og 11icosa, il lram o11!0 si ajfrella che 11011I 011cor g-i1111/o il mcrir g io, le Orl{n11i::1aaio11iope,·aie e pr ofes– sionali sembrano deradere e, a11:,ichè f ornir e il fu lcro auspicalo di e/er1n:i o11esociale, dd11110 "" larg o coulr ibulo al / ra::ionamml o e ali" disper – sio11c d; o,:11ienergia morale della socieltt. • Di già le organizzazioni sono estra nee Je une all e altre e, me ntre ve ne sono ancora di prospere e combattive, la Confedern zione Gene– rale de l Lavoro, la quale doveva esse re ispira– trice e mo<lcrntrice, che dovev a coordina re le azioni singo le e con tenerle sulla vi., dei grand i proble mi e delle J{rand i final it.i socia li, non esiste più che di no me e si trova impoten te al suo compi to e destitui 1a d'au torità. • La fioritura abbondant e dei giornali di classe e di categoria è indice e causa insieme <lic1uP.sta corr 11::io11e. Essi abi tmrno alla visione ristre tta e unilaterale de lle ques tioni sociali, facendo per– dere di vista le più vaste, e rompend o ogni ar– monia compless iva nel moviment o di redenzione di lavoro, e alimentano i g relli egoismi e pr epa– rano le imp, ese co11da1111ale al /alli me11/o. e \"ero è che l' Italia no n è la sola che possa lamentare questo male, chè in Fran cia esso ha assunto un carattere forte anche piò acuto , ed I a sperare che, nllra:,ersalo 1111 duro periodo di esperienza , le org a11i•.:a.:io11i rilor11i110 sulla 611011a via. « Se11::a 1111a :iisi01ic la,-ga tll'i bisog-ni e delle /)ossibilil,t sudali, le or,r.ram'.::n::io11i11011solo 11o11 polrn11110 /ar si ce11lro di 1111n 1111oz1n alli uili, c11- pau di mig-liora,-e i rapporti della vita rollell fra, ma 11011riuseira11110 11ea11che a co11seguire le loro fi11alilcl ù11111e,lùrle; pcrcht: la sola forza su cui esse 1 >oss.1.no fonclament.almente fare .rssegn a– mento, la sola che giustifichi la loro esistc.uza e i loro mezzi di lotta , è una coscie nza pub blica favore,·ole e diffusa, e tale coscie nza potrà es– sere alienata , non certo calti\'ata dall':1ssonza di una tal~ visione compless iva dt:lle cond izioni so- ciali • · Queste s:n-ie pnrolc , a cui noi abbiam o ag – J.dunt o solo la sott olineatu ra di alcune frasi. si leggono a pagine J85-6 del volume : Cosdem,a e ;;0/011/a11d mondo sodale del prof. Fel ice Cera– micola. pubblic.110 pochissimi mesiadd ietro. \ "ice– versa ilCeram icola è da qua lche tern1>ocon sidcra to il leader dell:1tend enza catego ristica o particola– ristica in sen o alla Federazione degli insegnanti seco nda ri ; ha meritato gli applau si della folla combatten do aspramente conlro tutri i Consigli direttivi che rappresentarono l'i ndirizzo mede – simo ausp icato nelle sue parole sopra riferite ; fu, poche sei/ima m: />l'ima rhc il suo libro uscisse, il cand idat o de i catego risti alla Presidenza di delta Federazione . Di que sta coeren za è falla per tre c1uarti la vita pu bblica italiana. Axc 10Lo G1m ·Ass ozz 1, gt rml t rtsj,<m sabi/,. Firc11.tc1912 • Si, b. Tip. Aldino, \'i. de' Rcn,i , 11. Td. g.Ss u J-<B MU SAN J) H ON , E d itor e - L i b r n i o d e ll a R. Cosa A.J l lo rlt. o P a .1.e rm o Nap o 1l MARIO RAPISAR DI FO:EJ::bl.[I LI R IC H E E TR ADUZIO NI EDI/.IOXF. l>H IXITI \".\ Rl\' l:OL:TA DAl.l.'At; TOIU~ Un volum r iu-4 sta mpat o iu due ro/omu su rarla specialrc ol ritrai/o dr//'a ulorf'inciso nll 'acqua/ or/1 p;,g1111 VIIJ·JJ 0-1 - /.ire 10 - Elrgm ,trmml e 1il,ga lo - lite 18 Co11liene: (.;1 l'.th11):enes1 ( 186S) - F, .1nce~ da Rinnni (1RtiJ) - Lc ricortl.1nze - Luc!f1:'ro ( 1~77) Le epistole - J.,1 N;1111rn, Lii>, i VI di T. Lucr~=io Ct1ro - G111stizi.1ed .11tre poesie 1)()ht1d 1e e srwi;,11 - I.e 41tli eh Ornziu (1SSJ) .- Fr ecciate - Giobhe ( 1 84) - I.e poe~ie re ligiose ( 1~ ;) - Ein~ra111111i ( 18~} - ·_ I.e poesie th Catullo (1S$g)- li Prometeo hbern lo <1 Shelley ( 18g 2) – l. 'Atla11ule (1894) - Fo~lie spa rse - Leone (18!,15) - l)ue111elli(1885-1907), . l\lulte eclizioui, e alcu ne assni pregevo li, si son fall e clelle sin~olc 01,ere lfap isar diaue , le qu~h, al loro primo .1pparire , diedero luo~o a vivaci polem id1t: e.fa tutlt ronda 1 1uHe, e .che, se proencc1a• rouo ;11 poela non poche e 11011 lie\'i amar ezze, 11011 lo rimossero da <1uelh, sere1~1tà ~ da !lllelll.'su– pt:riori1à di s1>irito d 1e dt:ri vano dalla cosc~enza del proprio vi.lore e che S;<)llO m 1111 doti spicca• tissime e i11co111t:st11te. - L' aftern1:1zione '11 una nu ova grande figura , specie nella gt:losa e Repub – blic.t leue raria • 11011 è eia tutt i con anim o ser e no tolle rat it. - Ma, d,, qu el peri odo, il tempo que• sto gran nt:mit.-o" c!elle umane c.~iscorcfo:-, ha compi~to la sua ope.r,1 St"dt1trice delle pass~u~1i ~ e.lei rancori. e, se to2h,u1UJl'avvi"rs1011eprecon cetta d1 qu ;1lcuno o ,h qualche c.ist;ii, le men u 1taham:, anra11c;1te, q1rnsi, da 11gn i influenz a pert ~u batrice di e Sct!ola • pos:1ono ora _apprezza.re serena rneut_e la i,:rande ope m civi)e del Poet :,, ~ohtano ~I, ma dalla vista ;,cu!A.e dal v1gue genio: eh~ seg,!e 1! cnmmino clcll'Umn1111fl, do1>0 ave rne profd1c;1mente e con e al11ss11no v,rn10 • tracc iato I pen~d• glorio si e le com1uiste immortali. - In quest' unico \'Olum1:viene quindi pre.'il:nta ta al pubbtic,! 11a– ln1110:, I~ pri ma raccoh.t e.titutla 1'O Jléra poet.ica. Rap isard iana finora edit;ii, e nell'orJin e defimtivo che 11 Poet a volle 111s-;'"l!n.ire alle sms:ole 1l1.4rt1. D E GUBERNATIS ANG E LO 'MARI O R AFI S AR DI PROFII.O - Ua Tolumc in•16 - Lirt 0,50 Il De Guhenrnti~. intessendo rapida mente la vita dell' illustre poeta, ne e~JlOne l'op1:ra impe – ritura in moclo che il ~uo studio serve di introd uzione e di prep,traz :out>,per chi voglia conoscere tutta ia m:rnifi=stazioue letleraria e .utis tica del Rapisar di. ' Edit ori Giu st!ppe Laterz a & Fi gli - Bari SCRITTORI D'ITALIA Ekg anle colle=iom·, f ormalo S, i11rad a n 1110110 rhe rarco,,rlierd i11edi::io11ird lira me11le curale il fiore della ldlcr nlur.r ilalia un. VO LUMI P UBBLIC AT I : Ban dello M. Le novelle . 5 \'Olumi. Bar etti G. Prefazioni e polemiche. Bercbet G. Ope re, voi. l, Poesie. Blao cb L . Della scienza militare. Bo~~;'1J!!~ai O~e' \ ~i!t~~:~~ 0 ii r arnaoo e Pietra Co cai M, Le macche ronee, i voi. Della Porta G. B. Le commedie , 2 voi. Fol eogo T. Opc::r~ italiane , voi. .1.. . Giobe rti V. Del rnmovamt:nto c1v1le d' ltaha , 3 voi. Gozzi C. Memorie inut ili, 2 voi. - 1-k Marfisa bizUtrrn. Lir ici ma r inisti . Marino G. B. E1>istoh,rio. Vico G. B. L'au tobiografia, il carteggio e le Jloe sie varie. Vittore lli I. Poesie. Prezzo di ogni volume I J:,:~:c~ u~:ia : ~- ; :~ SI (ann o ABBO NAMENT I • "ri e di dlec:I volum i, a ac:elta dell 'acquirente. ULT IMA NOV ITÀ : GIUSTI NO FORT UNA TO li Mezzogi rno e lo StatoItaliano Discorsi polltlc l (1880-1910) DH TII, I• c.rt , a .....,.,.•,u.,, ... 1 •• ,. ,. N1 L. & Crtdo non it1fond11a la lidud• - 1c:,i,-e l'au1ore ntlb, dc• dk.a - cht tutti io1ierne i 111ici diu ou i, 11e•quali 10no ,oa 1e-- 11u1ccin gcnnc, e d,1pene 110a rothc di qutll c iJee ri1uardn 1i )a qun1,one mll'ridionalc, che fiO tardì io atct50 ed .altri ri o. .,.l enti d, mc n ilur r- •oDO, rou aDO1u11<itarc, " noa r i11..,_ rc»t , l'ahr1,11cuno, ,ti ; e la curioti1i, H m.ai , veairc Ullc $CJUC"Dli Jom, ndc : Come u11 dcruut o del >lezqiorao, coa l'aniaa.o1emrrc IHO al!. dolt111t 1u1 1rrr1 11.1t1k, di cui ebbe un conccno aoa coaro.-a,c • quello degli 1luì, p.arlò - le ro– che volte, cht Yin,e K IICIIO - alla Can,cu italiJna ? e come un der uu to al Pu bn1co10 iu liano, che b. 1urrcma u h·tlU Jtll • au& ttru acn1prc rirooc acl!a uoitli lndi150lubilc dclb ra· u ia, ra1lb il pii.) •rt •JO che gli ru powbil t - ad c\cuori rncndioa ali ? rcr ~M nu i ua uomo tuuora dC\·oto al KDW p,•- 1ico, ncmko Jc,llc ou.,olc e, cou 1n1cincatc loau no ,bllc ire di p.anc , 1i Uol'ò ,I rio.delle l'ohe ad ndar cc nHilro corrcn1c,? fu 1uo il tono o degli ahri? )la non i 10h1010 l'arr,agamtnto di quc111 curi111i i che rrnde in1crt1u 11tiuin 11 l1 prucn1e uccoh a di }6 ditcon i Po– litici Ji Gn:ST1,-o fou u,-n o. Si• che tgH pu lì dei p,ir1i1i r<>– li1id. o dcli~ opere pubblicht, della •J"C'•rqu.u,ouc 1ribu1a.ia . o dei Jcm1ni, dcllt spetc mi\i1•ri o dclii circoln ionc 6duciaria, drll' 1pp111ioo1otc roliuca colonialt , o delle riforme o,lcuonl i, l'u!~,r:. r~ st• ,:t;: a•,~ :;~1!~1~,~il!"-•~•• ~:,."!~ !~: ~·r!!c'r! ~e;:;;~; :: :~~• d~: ~~: ~ ia:. !:,:::=:-~ : : 1~!: ' 1! Mttt a n i , .. tee.C h i. la ,, la • 411L. Il ,c r 1"11•11• t L. JS COii th are e Juggrs1i,-t. che DCHUIIO di coloro che li OCIIJ!'DO "--' -"-"-''-"-•,_,._•_'"-•-•-"-'-' L_._•_•_P_"_'_· _ _ _ _ __ _ .,_;_m_a» imi rroblemi au io111li. dt, ·c ignoru _k_. ___ _ CAi volt•sse star e al corn mle dellt.· pubblirnzio11idella Cnsa, può n,n,1dare il suo indiri,.: o per ri rt'V <t't il ROLL E TTI.VO DELL E N0Vf1 À. Dirigere comm iHi oni e vaglia alla DITTA GIUSE PP E LAT ERZ A & FIGÌ. l - BAR I. UNIVERSITÀ DI GRENOBLE ISTITUTO FRANCESE DIFIRENZE P iazza Man in 2 e B orgogn issan ti 7 Te lefono 1~ 3 1 Insegnamento del' francese per corrispondenza in tutte le città d' Italia Imparti to da professori francesi, diplomati dello Stato francese, coi metodi più perfezionati per l'insegnamento pratico e scient ifico delle lingue e lettera– tur e mode rne-. I. - Cor so di ins egname nto p rati co. Per i principianti , e per tutti quanti voglio no limitarsi alla cognizione prat ica del francese, per uso commer– ciale od altro. II. - Corsi med i. Specialmente destinati agli stude nti dei licei o delle scuol e nc rmali, in continuaz ione dello studio del francese fatto nel ginnas io o nelle scuole complementari. Insegnamento pratico e di coltura generale. . III. - Scuola Super iore di fra n cese . Insegnamento di alta coltura fran– cese ; spec iale preparazione ai dip lomi di abilitazion e all 'inseg 11amcnto del fra ncese. Crrsa Edùr ù:e R. CA R A BBA - L anciano Nuovi volumi pubblicati nella collezione" Cultura dell'Anima ,, : CA RLO PUINI. - M a h apa rin ir v ana -S u tra ovv ero il lib ro d ella tota le est in zion e d el Bu dd h a . N ella redazion e cine se di Pe -fa– tsu . (Voi. 2 1) L. 1 ,00 ED \VARD C.\ R l' E~ TER . - V erso la d emo cr az ia . T radu zione dal- !' inglese d i T imESINA G . CA~IPANI BAGNOLI. (Voi. 2 2) L. 1, 0 0 I. G. F ICI !TE . - S ulla m is sio ne de l do tt o . Cinq ue letture trad otte da E LSA Ro:<CALI. P rcfaz di G iu u o \' rr AI.J. (Voi. 23) L. 1,0 0 FR IED R ICI I H EBBEL. - Di a r io . Tr adu zione e intr oduz ione di Sc1P10 St.ATAPER, (Voi. 24) . L. 1,00 P RESSO I PRl .\'CIPALI LI BRAI E A LLA LIB R ERIA DEL LA « VOCE •

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