La Terra vista dalla Luna - anno I - n. 4 - giugno 1995

sprofondato nel vuoto prodotto dal libero mercato . Terry Diggory: Vorrei raccogliere la sfida lanciata da Barbara, ma da una diversa angolazione. Il razzismo negli anni Sessanta era. indicato come un .Problema delle istituzioni e 11movimento per i diritti civili cercò di distruggere il razzismo istituzionale. Se esista ancora o no il razzismo istituzionale, di questo potremmo discuterne, ma almeno possiamo dire che è illegale. Per una persona di colore, entrare in un negozio e, invece che sentirsi dire "non serviamo neri qui", non sentirsi neanche rivolgere la parola ed essere invece osservati, deve suscitare un sentimento simile a quello provocato da moléstie sessuali, un sentimento di disagio. Così come la vittima di molestie sessuali è costretta a vivere una situazione sgradevole e di disagio nel posto di lavoro, la vittima di molestie razziali è costretta a vivere questa situazioqe sgradevole mentre fa la spesa, ad esempio. La natura delle richieste politiche è stata trasformata da esempi tome questi in quella che chiamerei micro-politica. Il problema adesso è che pare che nessuno sappia come affrontare le questioni sulla micro-politica, relative al comportamento interpersonale. Il problema delle molestie sessuali sta diventando così centrale perché è uno dei primi casi di natura micro-politica soggetta a vi~ legali. Robert Boyers: Secondo me la faccenda può essere definita politica solo se, come minimo, c'è stato scambio di insulti tra cliente e proprietario del negozio. Lo considererei un importante problema umano, ma non politico. A meno che non si verifichi una reale molestia o un reale rifiuto di servire i clienti di colore o di trattarli equamente. Penso che tu abbia sollevato un imp~rt_ante q_u_esito,ma non so se possa essere defm1to politico. Terry Diggory: Io continuerei a chiamarlo politico, ma riconosco che in una analisi liberale tradizionale tutto questo viene definito vita privata. Secondo me uno dei contributi che ha dato il femminismo è stato proprio sfidare la distinzione tradizionale tra pubblico e privato. Molte femministe hanno sostenuto che il per~onale è politico. Ròbert Boyers: Trovo che quello sia l'aspetto più pericoloso del femminismo contemporaneo, tanto più che la tendenza ad eliminare completamente la distinzione tra pubblico e privato tocca anche la sfera delle relazioni tra razze. Abbiamo preso una direzione molto pericolosa. IL MOVIMENTO PER I DIRITTI CIVILI: IERI E OGGI Larry Nachman: Non so quale diretta conclusione sia risultata dal dibattito di questa mattina, ma volevo spendere una parola in favore della figura della vittima nobile. Mi sovviene una frase del libro di Booker T. Washington Up from Slavery che ricorre di questi tempi: "Essere un~ vittima non è di per sé una PIANETATERRA credenziale morale". La s, te, gli antenati, le circosta1 ci hanno inflitto duri col Quello che è impressionai non è essere una vittima, rr passi che devi fare per sui rare quella condizione quanto devi allontanarti , punto di partenza. Qualcuno prima ha de che il razzismo istituzion ora è illegale. Non è vero. razzismo istituzionale è st, legittimizzato dalle delibe1 zioni dei tribunali; anche ora hanno diversi obiettivi. Orlando Patterson: Anche dopo l'abo zione della schiavitù, la schiavitù cultur: persisteva. La caratteristica che distingue schiavitù culturale è che si occupa di un gru po di persone in termini corporativi e disc mina in termini collettivi. Non sono stati in a iniziare questo particolare processo; è la , viltà che è andata contro uno dei suoi princ fondamentali considerando un gruppo ne sua collettività. È qui che la tragedia ha avu inizio. Rendersene conto è una cosa, agi concretamente è un'altra. La battaglia per i diritti civili è stata coi battuta seguendo linee liberali tradizionali questo ha assicurato pari opportunità. La gi stizia in termini legali ottenuta dalla legge pe diritti civili era stata concepita in termini cc lettivi. Dal punto di vista dei neri, era esse ziale mobilitarsi in base a linee di condotta 1 lative ai neri, che si identificavano in un gru po razziale per richiamare la radicata eone zione storica, culturale e legale dei neri cor gruppo corporativo. Non penso· che qualcui possa negare che questo era l'unico modo p agire. La vita è una gran confµsione e quale volta l'unico modo che hai per affrontare 1 problema è contraddittorio e paradossal Condivido, comunque, la vostra apprensio perché non amo le contraddizioni e perché s no preoccupato per le implicazioni di u.na p litica e di una identità definite in termini cc lettivi nei confronti dei neri stessi. C'è il 1 schio che questa temporanea strategia per mobilitazione diventi permanente. Questa possibilità è un problema fond mentale per i neri americani che sono rima: intrappolati in una strategia un tempo esse. ziale per ottenere qualsiasi tipo di cambiarne. to tramite il sostegno dei liberali. Come si ad uscire da quella trappola? Anche se ci tr, viamo d'accordo in linea generale, lo sian per ragioni sostanzialmente differenti. T Larry, affronti il problema sulla base del preoccupazioni della comunità bianca che sei te minacciati i propri interessi. Io mi occu1 del problema per i danni che provoca al tent tivo di proìnuqvere gli interessi dei neri questa società. Larry Nachman: Ma io sono proprio p una politica di gruppo. Mi piace. Penso che gente debba far valere i propri interessi nel sfera politica. Non c'è nulla di illegittimo n rivendicare un diritto, visto che è di ques1 che la politica si occupa. Avrei da obiettare si lo se si rivendicasse un diritto nella sfera pul blica senza tener conto della legittim,ità di pr, sentarlo in questo ambito. Non credo, cc

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==