La Terra vista dalla Luna - anno I - n. 3 - aprile-maggio 1995

Costituzione, o rr:ieglio è emerso il conflitto vero, tutto ideologico e politico, -niente · affatto interessato a produrre una nuova e più adeguata carta costituzionale. D'altronde le destre hanno fretta, non c'è tempo per. dotte diséussioni tra costituzionalisti, né per · assemblee o commissioni co:. stituenti; per ora basta che si prenda atto che il mutamento decisivo è già àvvenuto con l'introduzione del sistema maggioritario. È a chi obietta ·che, per quanto rilevante, si · tratta pur sempre. solò di un mutamerito del sistema elettorale a cui occorrerebbe far ·seguire i necessari aggiustamenti costituzionali, si risponde con affermazioni categoriche del tipo: "La legge eleùorale ha riplasmato le funzioni politiche del cap9 dello Stato ridisegnando i. confini della sua discreziona- . lità sia irt relazione al potere di nomina, sia in relazione al potere di scioglimento", oppure: "Nell'attuale contesto maggioritario priII1-ae pil! del parlamento è sovrano il _popolo" .3 Dunque la Costitu'- zione va bene così com'è, nel senso che essa vale come pura ·forma plastica che dovrebbe adatta,rsi spontaneamente sotto gli imp1,1lsiche le giungono dall' e.sterno, ovvero dalla cosiddetta." Costituzione mate-. riale"; la quale naturalmente non sta scritta da nessuna parte, ma ·viene di volta in volta enunciata da coloro che, detenendo la maggioranza, si ritengono legittimati ad interpretare la volontà del popolo sovrano. Nell'interpretazione delle destre infatti il maggio-· ritario non .è soltanto un sistema elettorale è, starei per dire,. u~a filosofia politica, o meglio e un culto del numero più grande, a cui tutto e·tutti debbono sottomettersi; insomma una forma di dittatura delfa quantità sulla qualità della convivenza civile e sòcia~eregolata da leggi e regole scntte. Non certo a torto Scalfaro ha accusato di tentata eversione i sostenitori di una siffatta teoria. In effetti una Costitu- . zione che fosse interpretabile secondo il punto di vista dei detentori del potere appellandosi a un -presunto b reale_ sentire del popolo sarebbe ridotta a carta straccia._Dunque qui formale non è contrappo-: sto a sostanziale: lo spirito de_llaCostituzione, ovvero la sua più adeguata atwazione, ma a qualcosa che le è esterno, che ~i trova al di· fuori di essa; dove? nella volontà popolare, riella testa della gente, nei sondaggi, insomma in qualcosa che si definisce materiale perché si_ritiene che chiunque non sia cieco può immediatamente vedere. In réaltà è un qualcosa del tutto vago, ma non importa se si ha il potere per affermarlo. · . Ora, se appena si supera l'impatto -emotivo prod9tto dalla rozzezza di un siffatto . attacco, non è difficile vederne l'incoeren·za e infine l'impraticabilità, In_realtà tutto questo sommov1mento e rovesciamento apre la strada al1 a soluzione effettiva della crisi della Costituzione, nel senso della sua normalizzazione attraverso una radicale riscrittura. E in effetti oramai la Costituzione non è· solo sottoposta all'attacco politico eversivo delle destre, è altresì oggetto di critica argomenta- . ta, e con ragioni assai significative, da parte di studiosi e _diintellettuali oramai convin- · tisi che è tempo di. mettere in BibliotecaGinoBianco. cantiere una nuova Costitu- .zio ne, meglio rispondente ai prin'cipi del liberalismo. Qi tale critica almeno due punti rilevanti vanno segnalati, per- . ché toccano il carattere stesso dell'attuale Costituzione:· 1) una Costituzione n0n ·dovrebbe pro.porre dei valori, ma precetti e regole finalizzati a garantire i diritti individuali, àltrimenti verrebbe ad assumere un carattere non . . . prescntt1vo. ma pmttostQ predicativo, e dunque ideologico; 2) vi è un nesso stretto. tra il carattere ideologico della Costituzione e il ruolo dominante che ip essa si è voluto asse- . . gnare a1part1t1, e pre_c1samen-. te a quei partiti che hanno concluso il patto costituente. 4 · Critiche pesanti, soprattutto in-considerazione di come si è p9i sviluppata la vita · democratica in questo mezzo secolo, segnata appunto dal conflitto delle ideologie, salvo poi ricerçare un qualche com- . promesso in nome dell' accorçlo originario; e -dallo strapotere dei partiti, veri rappresentanti della sovranità popolare a scapito del parlamento . e _di ogni altro potere c?stitu- . zwnale. Peraltro da questo punto di vista 1a nuova destra appare molto vecchia e pericolOsa nella misura in ·_cuisi limita a sostituire una inter-. ·pretazionè populista e autoritaria dei maggioritario alle ideologie d~i _partiti, ovve_ro tenta d1 sostltmre al consociativismo dei partiti il monolitismo di un unico gruppo di potere. · · E dunque sembra giunto il momento per una riafferma-· zione fo.rte e coerente dei principi del liberalismo, in particolare del primatO dei diritti individuali, avendo preso atto del fallimento della cultura politica che aveva puntato sulla costruzione di una democrazia ispirata: al prìmato della socialità. Così, unarinascita, o meglio una affermazione piena· e consapevole del. liberalismo non potra infine darsi senza passare per 11na· revisione profonda della carta oostituzionàle, ,dal momento che la sua scrittura è stata ben · .poèo ispirata dalla cultura li- ; berale, lasciata piuttosto ai margini dall'incontro-scontro tra cattolicesimo e comunismo. Ma ora chiediamoci: il fallimento dei partiti di massa e delle loro ideologie è. una ra-: . giòne sufficiente per abdicare al perseguimentp di quel voCJ

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==