Studi Sociali - anno II - n. 15 - 21 novembre 1931

• I RIVISTA DI LIBtRO (SAME ------------------------ ------------------------- ABBONAMENTI: Pe1r ventiquattro numeri Per dodici numeri $ 2.– ,, 1.25 {All'estero lv stesso prezzo, equivalente in mone– ta degli Stati Uniti a due dollari per 24 numeri ed un dollaro e 25 cent. per 12 numeri.) SOMMARIO E' rnorto L1,igi Galleani (La Redazione.) Il problema rivol1,zionario spagmwlo e le sue possibili soluzioni libertarie (D. Abad de Santillan.) Qnalche considerazione s1,l regime della proprie– ta clopo la rivol1,zione (Errico Malatesta.) Il lavoro e la sua n1wva orgamizzazione (Hugo 'l'reni.) L'eredita del Cristianesimo (Lucia Ferrari.) Gli ana1'Chici cli fronte alla questione agraria, (Luigi Fabbri.) Il prnblema della Violenza (Luigi Bertoni.) Bibliografia (Catilina.) Lib,'i ricevidi in clono. me &MikMA Mentre questo numero di "Studi SociaJP• era gia completo in tipografia, un telegramma ci é giunto con la notizia dolorosa quanto ina6,pettata che Lui– gi Galleani é morto. Egli é morto in Italia, pochi giorni or sono, il 6 di questo mese. La fart1iglla anarchica italiana, il movimento anar– chico ml)ndiate, han per':l!lto uno dei loro piU puri rapprcsentanff spirTtuaTT, uno degli alfieri piU corag– giosi della loro propaganda, uno degli apostoll piU valenti del loro pensiero. Aveva ora 71 anni: Era nato a Vercelli il 21 giugno 1860. La sua vita fu tutta una battaglia, fin da quan– do, studente all'Universita di Torino, passava dalle file repubblicane in quel.le anarchiche e partecipava al sorgere del movimento operaio, rivoluzionario e libertario italiano. Scrittore ed oratore fortissimo, si conquisto· presto l'affetto degli oppressi e l'odio de– gli oppressori. Le persecuzioni non gli permiSero di svolgere a lungo l'opera sua in patria, dove pass6 i migliori anni della gioventU in carcere e a domicilio coatto, e da dove fu costretto prestissimo a prendere la via dell'esilio. Perci6, piU ancora che in Italia, fu \!onosciuto al– l'i,stero. Pass6, come il "cavaliere dell'anarchia" - cqsi lo battezzava nel 1899 un noto scrittore so– cialista - in Svizzera, in Francia, in Egitto, e in– fi11e negli Stati Uniti, dove svolse la maggior parte dell'opera sua. Vis~e circa venti anni nel Nord America, dove con la parola, con la penna e la partecipazione perso– nale ad agitazioni operaie e sociali memorabili, e– dt:c6 tutta una generazione di militanti in mezzo al– l'emigrazione italiana, imprimendovi tracce profonde di entusi.asmo e di amore. Ma di questo; come di tut• ta l'opera sua di pensiero e d'azione, parleremo con piU calma prossimamente. Bandito dagli Stati Uniti, nel 1919, e deportato in Italia, ripresa qui la lotta contro gli eterni nemici della liberta, non v'ebbe che pochi momenti di pace. Presto perseguitato, imprigionato, poi dal fa°scismo inviato al confino, e di nuovo cacciato in carcere an– che all'isola, la sua malferma salute n'ebbe l'ultimo tracollo. Quando gli si consentf, poco tempo addietro, il ritorno alla citta natia, dove visse i suoi ultimi giorni, esule in patria, guardato a vista e come pri– gioniero in casa, gi3 portava con sé ra morte. Noi speravamo ch'egli vincesse il male che l'in• sidiava e che avremmo potuto presto rivederlo, li– bero nell'ltaria liberata. Questa speranza ora é mor– ta con lui. Non lo vedremo piU. Fra il gelo che oggi stringe il nostro cuore, ,pure un'altra speranza cl resta: quella di poter spargere in un giorno non lon– tano, sulla sua tomba su cui s'esercita oggi di certo l'occhiuta e gelosa vigilanza nemica, i purpurei fio– ri della rivoluzione italiana vittoriosa. Nell'ora luttuosa e triste ci pare il migliore omag– gio al caro compagno scomparso unire al ricordo di Lui quest'anelito di riscossa, che lo anim6 per tutta la vita e sicuramente fu anche l'ultimo palpito della sua vita di pensatore e di combattente. La Redazione. BibliotecaGino Bianco Per la redazione e l'Amministrazione ri– volgersi a: LUIGI FABBRI, rivista "Studi Sociali" Casilla de · Correo 141 MONTEVIDEO (Uruguay) RIVENDITA: Per ogni copia $ 0.05. (Negli altri paesi lo stesso prezzo, equivalente a cent. 5 di dollaro. - Sconto d'uso ai rivenditori.) Il problema rivoluzionario spagnuolo e le sue possibili soluzioni libertarie Dopo un paiò di lustri di dittatura, di onda– te furiose della reazione in quasi tutti i paesi, di crisi economica crescente e definitiva, la ca– duta della monarchia sp.1~nuola fu salutata da tutti gli amanti del pro r€sso come l'aurora di giorni migliori. I cuori batterono piu forte, gli sguardi mirarono piu i.i alto e nuove speran– ze riani maron o gli spiriti angosciati. La Spa– gna - er.ct l 'esclamazio1 . corrente - aprireb .. be al m ondo vie nuove, apporterebbe nuove so– luzioni, rappresenterebbe 11 principio della fine di un regime politico eJ economico tarlato e rovinato dalle su-0 proprie contradizioni ed ini– quita. L' esperien,~a ru~sa non poteva esser guida e simbolo del pro,e,ariato oppresso, e tut– ti quanti noi che anelia:.io ad una condizione d'esistenza piu giusta e piu libera, speravamo - ardentemente dalla Spagna l'esempio vigoroso e persuasivo per tornar . d affratellare ne1 pen– siero dei nostri contem1))ranei l'idea di rivolu– zione con l'idea di liberta e di giustizia. Offre la Spagna, con.-s niun altro paese nel IT..~!~è:;, !.o :?p.c!;t~olo 1i~cnf.o!"iante -di- Yll:l !-m– .mensa massa operaia di,;posta psicologicamente a fare una rivoluzione sociale, con una fede in– crollabile nelle sue orga·lizzazioni, con una fi– ducia completa nella sua "Confederaci6n Na– cional de Trabajo ''; dispone inoltre di un con– ti gente quanto mai nu .eroso di anarchici e simpatizzanti, organi,3zati in parte, solo in par– te, nella "Federaci6n A,rnrquista Iberica"; e di fronte a questa forza libertaria non si tro– va che un conglomerato indefinibile di partiti in formazione, della destra, del centro e della sinistra, senza programma e senza possibilita di soluzioni pei problemi f:mdarnentali della con– vivenza sociale ed economica. Arrivando in Spagna si ha l'impressione che il perno della vita pubblica sia nella Confederazione Nazio– nale del lavoro, cioé nella rivolu,zione sociale anticapitalist.a ed antistatale. Tutta la Spagna prende partito su ci6 e sembra divisa in due parti: quella di coloro che simpatizzano con la Confederazione e l'altra di coloro che si metto– no contro di lei. La stampa, i discorsi degli uo– mini politici. le conversazioni correnti della gen– te, tutto riflette questa posizione. Per6 i mesi van passando, le energie rivolu– zionarie si esauriscono nei semplici scioperi di salario, nelle lotte e scaramucce contro le for– ze poliziesche; le illusioni si debilitano e i po– sti di comando statali si fortificano di giorno in giorno, fino al punto che, in nome della re· pubblica, si sono date contro il proletariato ve– re battaglie, nelle quali quest'ultimo ha soffer– to maggiori perdite, tra morti e feriti, che non durante il periodo della dittatura di Primo de Rivera. La Confederazione, con l'appoggio di forze sovversive simpat]zzanti con lei, perfino tra gli stessi militari, alcuni dei quali sentono una vi– va attrazione per le 11ostre idee e le nostre or– ganizzazioni, avrebbe potuto approfittare del primo periodo di ricostruzione dello Stato re– pubblicano per assicurare la propria egemonia, se mi si permette la parola, osando l'assalto dei diseredati contro il capitalismo. Non lo fece. Le masse eran desiderose d'azione, specialmente in alcune regioni della Spagna, e si preferi la scappatoia degli scioperi a ripetizione e dei sa- crifici sterili nelle lotte pel pane quotidiano. Nei compagni piu in vista vi fu come un ti.– more della rivoluzione, timore della liberta. Non eleviamo accuse né facciamo rimproveri. <::\pieghiamo e cerchiamo di comprendere. La situazione spagnuòla sara, in un lasso di tempo non molto lungo, quella di altri paesi, e vor– remmo evitare gli scogli e sgombrare il cam– mino. S'impone la necessita di stabilire il no– stro atteggiamento di fronte alla situazione che il mondo attraversa e di sapere qool'é la mis– sione che ci spetta. I compagni pm noti e intellettualmente J)iù capaci della Confedera,zione. per lo me~o tra quelli che più risaltano per la loro attivita ed il loro passato rivoluzionario, ci assicuravano che loro occorrerebbe solo un paio d'anni di preparazione e di orga11izzazione senza contrat– tempi, per assicurare il trionfo della rivoluzio– zione sociale in Spagna. Per preparazione qnei comp.agni intendono la organi2J3azione in tutti i suoi particolari della struttura econom:réa,pro– letaria che dovra ricevere, nel trapasso, la e– redita del capita_lismo. Sperano dal mecieanismo perfetto ci6 che non sperano dall'uomo libero. 'l'emono la liberta e vogliono, con la migliore buona fede del mondo, evitare la improvvisa– zion€ e l'andare a tentoni, p€r attuare il cam– biamento del regime economico e sociale senza intoppi, come, se fosse possibil€, su delk rotaie lubrificate. Il piano della nuova strutt~ra del– la Confederazione risponde precisafaente a t.ale idea di creare fin da ora l'alveo dclla futura rivoluzione. Questa é l'unica idea ricostruttiva concreta che ci presenta il panorama sovversivo spagnuo– lo. D'altra parte v'fr,.Ja passione rivoluzionaria di ottimi militanti che vorrebbero rompere il meccanismo attuale senza prevedere le compli– cazioni della nuova vita né avere dinanzi a sé nessuna idea costruttiva. Ci6 che manca ao-li uni la passione rivoluzionaria, il diavolo in co;po, co'. me d1c€va Bakunin, gli altri ne hanno d 'avan,zo · l'ideale sarebbe l'accordo tra la passione rivolu'. zionaria degli uni e lo spirito previsore de– gli altri, piu coscienti delle difficolta del nuo– vo riordinamento. Naturalmente, quando fossero passati i due an– ni di preparazione che si assicuravano sufficien– ti, si chiederebbe un nuovo termine di tempo, e la vita trascorrerebbe indefinitamente senza che mai su~nasse l'ora della lotta finale; e d'altra parte s1 sarebbero perdute o sciupate forze ri– voluzionarie preziose nell'impazienza o in azioni senza maggior costrutto. O le suddette due mentalita si avvicinano per affrettare il termine della prepara,zione e non lanciarsi allo sbaraglio senz'altro b.aga<>lioche un indiscutibile eroismo, oppure l 'occasi~ne del– la rivoluzione in Spagna passera per tornare chissa quando, sia pel rafforzarsi del governo re– pubblicano. sia per l'indebolirsi e sfiduciarsi del– le grandi masse operaie, sia per uno qua1~iasi degli effimeri palliativi che le forze della bor– ghesia sapranno forse escogitare per restare al potere ancora un po' di tempo.

RkJQdWJsaXNoZXIy