Lo Stato Moderno - anno IV - n.11 - 5 giugno 1947

LO STATO MODERNO • 259 RASSEGNA DELLA STAMPA lTALIANA Mentre a Firenze si discute In presenza del Congresso fiorentino de:Ja ,C.G.I.L. è interessante cogliere qualche voce non del tutto annegata nella contingenza della ,polemica praU– ca. le voci soprabtutto che possono o– r:entare suJ significato politico che il congresso è venuto ad assumere nella situazione ohe il quarto Governo De Ga– speri ha determinato tra noi dissolven- do i; tripartiio. 1 Ed è meglio pre·ndere senz'altro le mosse da una piccola ma sign:ficativa ripetizione generale, quella dei cattoli– ci: Sei· mesi fa rha avuto !Ùogo a San Ga 1 Jo (Svizzera) un Congresso Interna– zionale dei cristiano-sociali, con vasta rappresentaruza dei cattolici italiani. Nel numero di aprile della rivista univer– sitaria Vita e Pensiero, uno dei delega– tu italiani, Piero Malvestiti, personalità sign:ficativa anche per la ,posizione in– treoida che occupa nella sinistra demo– cristiana e per il contributo che dà alla opinione politica con il suo periodico Democrazia, ha esposto alcuni risultati di quehle di.scussioni e alcune conside– razioni di sin,golare rilievo (« Aspetti di un Congresso Internazionale di cristia– no-soc:ali a San Gaao »). L, orima osservazione interessante del Maivestili è quella che r:,guarda la sin– golare • riduzione sulle difese • in cui è venula a trovarsi la posicz:one dei cat– lo!ici italiani di fronte a quella d.: de- 18.!(at( provenienti da stati decisamente non confessionali. ~ • N:m è forse inutile - scriv~ il Mal– vestiti - porre in rilievo la posizione dei cattol:ki nei paesi protestanti: la 'oro linea di difesa è sempLice e con– tinua; non esistono, o quasi, i pr .Jblemi de!. confessionaUsmo o· d,ell'aconfessio– na!1smo deUe loro' istituzioni; il Te,gime d, separazione dello Stato dal.la Chiesa conferisce ioro una perfetta Ubertà di azione; ed è un'altra nota si'll4lola.-re -que– sta, eh.e proprio nei paesi cattolici si accenttiino ie di.stinzioni e le necessità • l2 esigenze de! temporale nei confron– ti deUo spiritu.ak? , e la pru.denza diventi una virtù attiva nella saggia determina– zme dell'opportuno e de! possibile». POLITICITA. DEL SINDACATO Avvertenza di ordine ,E(eneraie, che può:ndicare o far sottilmente prevede– re uno stato d'animo. quello in <:ui forse 5 i_ sono trovati i cattolici al Congresso di rrenze. di fronte ad interlocutori che anno pure, sebbene in altro modo, mo– strato di recente di voler superare la questione della con.fessionalità o àcon– lèssionalità deLlo Stato. Ma di fronte a tali interJocutor:, cioè i· comunisti, il :alvesliti delinea la ,posizione catto– t. a, cercando di dar ,prova della • vir– u_attiva• sopra enunciata. II Ma:ve– ~1li prende, com'è natura:e. una posi– z:one di civiJtà detiberatamenle avver– sa al comunismo, il quale • di fatto, ce-rea di rivendicare -la difesa u.nica dei lavoratori, • ma, quando avesse -ra.g– giu.nt: > i! potere, vor-rebbe soUanto dire ~ dommiio di un piccolo gruppo, i! par– tlito comunista•· Ne:10 stesso tempo pe– rò egli si scopre aperto a voler intende– re ù.e ragioni obbiettive, storiche e psi– cologiche de-J:a enovrne suggestione del comunismo. Direi ohe guesto è il pro– fondo e migliore 1 liberalismo dello scrit– tore, al quale perciò nOlll sembra del tutto ccmsentito scrivere, come scrive, che « il libera!tsmo non ha più nu.lla da dire: ie sue 1]N!messe filosofiche hanno portabo alle conclusioni più ripugnan– ti•· Ma ecco che la coml)l"ensione del– l'avversario non diminuisce una ,preci– sa oppos:zione. E mentre Ja mozione catto~ca al Congresso di Firenze parte dall'affermata indipendenza da ogni partito .rpolitico, quando il Ma~vestiti scrive qu: che la vera missione del sin– dacato è quella di • giuocare un ruolo neUo Stato per la riforma de/Ua societd in senso cristiano o marxùita « e già be.1:'e ·confermata la ,politicità del s:n– dacato anche dal punto di ,vista catto– lri.co. Naturalmente la politicità deJ sinda– cato è intesa e adoperata da ogni con– corrente secondo la sua mentalità e le sue ipossibilità. I democristiani, a paro– le. mettono meglio che sanno l'accento suJ carattere economico del sindacato: • ci-rcoscrivere la portata dei Sindacato quale organo a cui il lavoratore si af– fida per la tutela dei suoi inte-ressi -ri– gUOJTàam,ti t ra.pp ;,rto di iavoro e con la garanzia di non ricevere in ,esso ai– cuna pressione di carattere pol.itico • (G. Rapelli, • Unità s:ndacale e non u– nità (Politica•. nella rivista Civitas, a– prile 1947): ma è chiaro ohe. mentre i comunisti mirano a,lla conquista poli– tica attraverso il sindacato uni<:oper la via <l'lretla del loro prestigio in mate– ria di difesa economica, i cattolici pren– dono la più lunga via del'.a « sopra– struttura• extralavoristica, della cura delle attività assistenziari, riareative, rieducaitive. SOCIALISTI E CATTOLICI I socialisti dal canto loro si doman– dano come sia possibile neutralizzare questa politica de.i cattolici per ricon– durli ne:l'alveo classista, allearli alla loro politica, distoglierli da quel cen– trismo lntercl9Ssista che ha allontana– to a priori dal:a formazione democri– sitana gli uomini dello stampo di Mi– glioli. Un penetrante articolo di Mario Nigro: • L'unità sooia;ista e i lavora– tori cattolici • (Europa socialista, 25 maggio) si prospettl, le garanzie che si debbono ai cattolici per convogliarli nel profondo deli'unità sindacale, e per r,inforzare questa di un apporto che non sia carico di peri~olose riserve. La prima garanzia da offrire ai catto– lici, pens3, il Nigro, è la libertà di cul– tura nel!o Stato socialista, una libertà per cui allo studio del catechismo non sia sostituito, di rJgore, quello del Ma– nifesto o di Materialismo ed empirio– criticismo di Lenin. La seconda ga– ranzia è di carattere ùnternazion<1-le: lo stato socialista non deve porre i cattolici nella condizione di una scelta obbligata tra Russia e America.-La terza g3'ranzia è quel:a che sia serbato, contro la statocrazia comunista, un se– rJo sistema di autonomie sociali. Nella capacità di offrire ai catto:ici · tali garanzie i socia~.sti indicano la loro pecul1arità e la loro attuale fun– zione, realizzando quelila effettiva so– stanziale unità organizzativa e politi– ca, capace di convogldare i laJVoratori cattolici alla lotta anticap:,tajjjstica e per le riforme di struttura sociale. E' un programma di sviluppo avve– qire, clle presuppone un orientamen– to sempre 1Più a sinistra delle masse a– derenti alla democrazia crìsf.ana, anzi lo svuotamento dei sindacati cattoliO! o per l'ades:one al sindacato unico o per il successo dell'azione classista intra– presa dall'on. Mi.glioli. SULLA VIA DEL COMPROMESSO Frattanto un articolo di Ferdinando San ti: • L'azione social:sta per l'avve 7 nire, del taivoro • (AvanU! de.l .1 gi\1- gno) anbi,cipa quel:e JClhesaranno Ile diretti ve del successore di L:rzzadri nel tripartito confederale e il ,piano che e– gli ha 'POi prospettato a.I Congresso di Fire.nze come base di un lavoro comu– ne ad ampio resp:ro, • nel.a plena in– dipendenza dai part:ti •, poggiando • su una salda unità di tutti i lavoratori sen– za distinzione ideologiche o di fede rE:– ligiosa •· Il !Piano è sopraj;tutto ,pro– duttLvistico, chiede una • razionale pro– grammazione de:l'economia nazionale •• è legato alle grand: rdlforune industria– le, agraria e credi tizia. Ma non è ~acile ohe su di esso con– cordino I tattolici, fautori ,piuttosto dzijle r:forme secondo la loro dottrina associativa di capita1è e layoro, e resti~ alle grandi ,pianificazioni. L'intesa fra le due çorrenti è iJ:1lvecer'agg',ungi'bile bel princLpio di dilfesa del salario reale e suJ lim:te ai mezzi di Iott.a • nelll'auto– todisciplina e nella responsabile com– prensione degli in teressi ,generali •; nonché nel ,presupposto de1l"uniità sin– dacale !._COh la salvaguaro.ia delie mi– noranze». Al tema dell'unità sindacale, clle a– vrebbe ,potuto essere compromèssa da un irr'.gidime.nto sia dei comun:sti (Di Vittorio) sia d~i democratici cr.stiani (Paratore) sulle rispettLve ,tesi, ciò che gli uni e g).i a'ltribannosaputo evitare per i cornpit: assistenziali riservati alle A. C. L. I. ma non per la formulazione de;..l'ar– ticolo 9 riguardante l' ,intervento della Confederazione del la,voro sul terreno politico, la ll)OS:zione assunta dall'ono– revole San.ti :ha portato un contributo .di equili'brio e di moderazione: e l'intesa, che è voluta da tutte le parti, ohe è ne1la necessi,tà obbietroi. va della d:.fesa della cla'SSe Ja,voratrice, oh~ è stata pre– parala con abiJe rilpit1gamento daUe p0~ sizioni estreme della corrente p:ù avan– za,ta, è probabile che abbia n:l tripar– tito confederale, a!lmeno quel tempora- · neo successo che non ha avuto sul ter– reno prettamente politico e di governo. u. 8.

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