Lo Stato Moderno - anno III - n.15 - 5 agosto 1946

360 -,--LO STATO MODERNO le sue proposte, su di una posizione di mezzo, s1cchè la linea politioo del nuo– Vl> governo, aru:he se nominalmente è ancora QUeLla di Roo6evelt, in i,-ealtà vi corr1Spon.ae oramai oen poco. Posto ciò non c'è da meravigliarsi che l'ela sinistra del democratici, che si appogg,ia su una delle due grandi orgamzzaz.ionl sindacali, il e.I.O., si sen,. ta sempre dl più dsolata, mentre i re– ~ubbllcainl, che spesso si coalizzano con l'ala desb!'a onde formM'e una mag– sloranza, se ne sentano avvantaggiati!; ai è &!unti pertanto a .riproporre l'idea ohe si era fatta strada nell'ultimo tren– tennio, della creazione di un terzo .gran– de partito, il partito laburista amenca– no. Non è pero una cosa ohe 6i compid 1enm resistenze. Una tale scissione nel seno del parMto democratico signiti– cherebbe m ogni caso 1a .fine della sua mauioranza Del Con~esso, per cui i capi del partito vi si opporranno ener– &icamente. Sino ad ora essi si erano potuti app<>Qiare ad JUJUl personalità come HU:man, il presidente irecentemente defunto del C. I. O., che col proprio appoggio tantJo av-eva contribuito ad attira.re a Roosevelt i suffragi delle masse operaile. HLl.lman era contrario alla costituzione cl,! uri partito dichia– ratamente dl sinistra, ma la sua politica e la sua personalità hanno condotto però a far si cbe i sindacati hanno. acqui– stato nel seno del partito una posizio– ne predOllllnante e ,ben più limpor– tante di quella che avrebbero avuto se avessero costituito un partito indi– pendente. La combinazione h.a retto ~hè c'è stato Roosevelt, a.I quale era 'riuscito, grazie alle sue qualità personali ed aiutato dailla critica situazione interna prima, e poi da quella .internazionale, dl contro:aare degli elementi cosi ete– rogenei. Ma oggi 1a sltuamone sta to– t!IJlmente cambiando. Molte delle per– sonalità p.lù spiccate non cl sono più, e lo nuov,a strada poldtlca sulla quale wene trascinato Truman ha già por– tato alla minacoia per ,i democratici della perdita dell'appoggio dei voti ope– rai, intensificandosi il movdmento di Idee a :favore della costituzione di un nuovo pal't.lto, costituito da lavoratori. Se a tanto si dovesse amvare, è cer · to ohe dJ. pa~Hto democratico ne pa– gherebbe le spese. Ll ISistema dei due partiti è, come dn Gran Bretagna, trop– po radicato ne.I costume politico degli americani, per cui l'ala sinistra si fon– det"ebbe certo col nuovo partito e qu.el – la destra sarebbe assorbita dal repub– blicani. Il che porterebbe finalmente ad una chiarificazione· dei termini esattl della lotta politica negli Stati Uniti, poi– chè Ja composizione attuale dei due partiti, talmente simi,Ji nei rispettivi proçamml e- ta.Imente divisi nel loro interno, non è 1Più un indice atten– dibile. L'affermarsi dei sindacati an– che nei Sud tradlzlona.lm -ente democra- o tlco, favorito -,;ialla industrializzazione de1la cultura del cotone, ha contribui– to ad una sua radlcale trasformazione e <potrà forse portare anche là ad un nuovo raggruppamento politico. URUGUAY Nel Sudamerioa le ll'ivoliuzioni e i colpi di stato si succedono in serie: ooche nell'Ur,uguay si è tentato UJl c-ol– po di mano millltare, che però, rap,da– mente scoperti ed =estati i cong~u– ll"ati, si è conoluso mo1to meno san:guino– samente d.l quelli del Paraguay o della Bolivda (dove si è avuto 1liil vero e pro– prio pia=-le Loreto locale). Il movi– mento era stato prepairato da ùn grup– po di giovoani m.ilatari, ~enti parte ùel g,ruppo nazionalista attuadmente ail"op– posi2lione ed appowati dal quu~èiano « El Debate ». Questo ora accusa il go– verno di aivere montata arti!:cialmen– te Ja storia del complotto, al fine di schiacciaTe l'orux,sizione in vi~ta delle eleziioni, cosa che non sembra affatto corrispondere ru ver-0. E' = fatto però che da -un anno a questa parte le crirtliche contro i,l gover– no in. carica si va=o faceodo sempre più forti. ,Il paese si trova, in quanto ad approvvigionamenti, in condizioni molto peggiori che non i paesi vioini, e in molti circoli si <pensa che l'.Acge.n– tiina sarebbe venuta molto più irncon– tro alle necessità ,uruguayane ,se il go– verno non avesse seguita sempre una poldtica di troppo stretta col.laborazlo– ne con gli Stati Uniti. Di questi sen– timen.ti si è taitto rorte il partito na– zionalista, che ~à nel corso della guer– ~a aveva sosteI11Utocontinuamente una politica di neutralità come più confa cente alla « dignità nazionale» contro l'wLusso del nordamericani. Una forte delegazione da esso inviata a parteci– pare a Buenos Ayres alle coc.monie per l'insediamento a'1 potere del colonnel– lo Peron mostra ch!aramente come i fertN.-nti politici nazional-sociaJ-pero– nisbi. comincino oramai a serpeggiare per tutta l'America Latina. CINA Alcune forti dichi&-azlooi fatte dalh vedovoa di Sun Yait~ che è giunta Slino a parlare dl un « intervento » a– mericano nelle questioni cinesi, seppu– re ,respinto da,lda ma~or parte della stampa, hanno costretto gli amer:.canl a riconsiderare un poco la loro poli– tica nel con:llronti di quel paese, add.1- tando nello stesso rtem,po a·lla ()pi,nione publ:llica mondlaae l\.lllo scottante pro– blema. Da quakhe tem,po si stava con– siderando già se fosse cosa più saggia di riti~are le truppe degli Stati Uniti da.Ila Cina. I oontirastii in quel paese so– no giunti' oramai aJ. limite estremo, il paese è sull'oolo dd wia grande guerra civile . .Aù momento di assumersi la cor– responsabilltà cli una catastrofe simile i ,governanti di Washington pare che abbiano deciso dd ~etterci bene sopra. Oome è noto molte truppe amert- cane si trovano aittualmeate stanziate in Cin8> ufficialmente allo scopo di di– sarmare le truppe giapponesi e di provvedere ail loro r.impatrdo; ma da molte parti ci sl comincia a domandare se queste truru,e N>n siano infine ser– vite a rafforzare una sola delle parti, mentre dovrebbe essere dntenzione di Washington di giocare pU1'amente la parte del mediatore. Questa politica era stata fissata dal presidente T.rwn:an u.n anno fa, dopo Je dimissioni dell'amba– sciatore Hurley, éd affidata per l'ese– cuzione a.1 generale Mairshall. Non pare che questi però sia ri,uscito ad otte– nere grandi oose daiila propria missio– ne, mentire ,invecè si ha tutta l'impres– sione che 11 Mall"esciallo Cian,g Kai-scek si sia un po' troppo appoggiato a-1u1 per i suoi scopi personaà.i, ciò che non ha certo potuto favorire quella conci– liazione delle due parti avverse cui di– SP ,e.ratamen.te ibisogna,va tendere. Pa– re persino che in questi ultimi tempi i:I governo amerikano abbia dovuto ri– ti1Utare di rifurnire il Ma.resciallo dJ materiale da ,guerra; comunque, i .rilfor– nimenti « prestito e affitto» furono ta– citamente sospesi alcuni mesi or sonC>. Jrlmu.tamento rpoMtico nei riguardi del governo cinese di cui si parla a Wa shington in questi giorrui non sarebbe quindi altro che un ritorno alle primi– tive direttive di imparzialità da1lla qua– le, invero, cl si era in certi momenti al– lontanati. Non è improbabile che la tensione che vi fu in qualche periodo nelle relazioni russo americane, spe– cie per il prob!ema ·manciuriano, abbia portato a questo sviamento. Il go– verno centrale cinese, attua•:mente piut– tosto nazionaJ-destrista, p&-e avere ti– rato intelligentemente le conseguenze da questo nuovo attewamento dei po• tenti ·e ha fatto dich.i.araa:e dal ben no– to ambasciatore Welll111-l!'ton Koo che il governo cerca un'acc<lrdo con la parte comunista del paese esclusivwnente sul piano po:itico e non pensa affatto ad imporsi mdHtarmente, colla fo-..- L. M. LO STATO M DE edito dalla S. A. RUSSO EDITORE - MILANO Via Meravla-li '1 • Telefono 81-971 Direttori: Mario Paggi e Gaetano Baldacci Vice Direttore: Antonio Basso Redattore Capo: Arturo Barone Redattori: V. Albasio! Scrosati, Ma- rio Bòneschi, Enrico Bonomi, Li– bero Lenti, Giuliano Plschel, Um– berto Segre, Sergio Solmi, Cesare Spellanzon. I manoscritti non si restituiscono Re1pon,al>ile: GAETANO BALDACCI AutorJ.zzazlone N. :l5 - P.W.B. Sta~ento '11ipo8f84co: Vda Seoeto, 38

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