Lo Stato Moderno - anno III - n.3 - 5 febbraio 1946

LO STATO MODERNO • 51 suta nell'altro· dopoguerra un solo anno, tanto più che di fatto 111 dinastia. non era stata richiamàta e il potere era stato esercitato per un quarto di secolo da un reggente, qel- Ja persona del!'ammiraglio HorthY.. . Nella vicina Cecoslovacchia 1e elezioni del 7 ottobre in vista del Parl~nto provvisorio si sono svolte in forma assai poco democratica, per acclamazione anzichè nel segreto del– l'urna. Esse non' ·hanno pertanto vruore indicativo, 1 e fino ad on certo punto, èhe nei rapporti fra di loro dei quattrn partiti di governo: comunisti, socialdemocratici (cui appar– tiene il presidept.e dei m~nistri Fierlinger ), sociaiisti nazio– nali (il partito del presidente della Repubblica Benes) e cat– tolic~ popolari. Risultarono in testa i comunisti _. la Ceco– slovacchia 'è paese slavo, e Praga è per tradizione sensibile all'idea panslava -, e quasi a parit con essi i soct-alisti na– zionali. I seggi restanti sono aJ19,ati divisi, press' a poco a metà fra gli altri due partiti. Dei vecchi partiti borghesi nes– suna traccia. • TgJe simulacro di consultazione popolare non ·poteva in ogni caso m<?dificare il regime quadripartito - di ~tto il ministero si dimise un mese dopo e fu ricostituito quasi senza mutamenti - al ~tere dal:hl liberazione (che in Cecoslo– vacchia è di data recente: Praga fu occupata solo il 9°mag– gio dal maresciallo Koniev) e ohe già sta attuando riforme radicali nella struttura del vecchio Stato cecoslovacco: in sede politica rol riconoscimento._ dell'autonomia della Slo– vacchia e l'emigrazione forzata imposta a due milioni e mezzo di Tedeschi e a mezzo milione di Ungheresi, in sede sociale con la nazionalizzazione <lelle miruere, delle .fonti di energia, delle imprese che occupano oltre cinquecento per– sone, degli isVtuti finanziari, delle compagnie di assicura– zione e di altre categorie di aziende; nonchè con la· distri– buzione ai nullatenenti delle terre sottratte ai minoritari te– deschi e ungheresi espulsi in forma .purtroppo tutt'altro che rispettosa dei diritti d'umanità. · Tutto questo insieme ai innovazioni radicali 'non sembra tuttavia per ora rrunacciato da alcuna parte, dato che il de~ e:r:machina della situazione, il presidente Benes, è grl}– dito -ad un tempo a Mosca e a Londra, e non esistono auto– rità concorrenti più o meno regittime: è infatti lo stesso capo _del gover~ fuoruscito di Londra che, a differenza di quanto è avvenuto in Grecia e in Jugoslavia, ha potuto rientrare e insediarsi col favore ~elle autorità s?vietiche n_elpaese, dell!' quali ha .~ostanzialmeote fatto proprio ìl programma. • Con la Finlandia siamo ancorn in paese controllàto dalle forze a~ate sovietiche, conrnante dell'U, R. S. S. e sog– getto a regime di armistizio: ma è un paese di civiltà supe– riore, di vecchia educazioni! democratica, m'eno facilmente • lavoi:_abile » dei •paesi balcanici. Le elezioni per la Dieta vi·si svolsero fin dal 18 marzo (sei mesi dopo che .il paese si era staccato dall'alleanza con la Germania e due settimane dopo che ie aveva dichiaratb guerra), e d'iedero cinquanta seggi su .duecento al partito socialdemocratico (in luogo _di sessantatrè), quarantanove al partito agrntio, quarantanove alla « Lega democratica del popol,o finlabdese •, am~gama di gruppi dominati dal partito 'comunista, analogc,, ai ·F-ront1 nazionali dei paesi balcanici ma che qui assume fisionomia e proporzione più rispondente alla· realtà; i restanti cinq~anta– ~ue divisi fra il pa~titq di coalizione (conservatore), il par– tito svedese (espressione della minoranza di lingua svedese) e il progressista. Sulla b{!se di· tali risultati Paasikivi, che è persona grata alla Russia perchè di idee moderate, formò il 17 aprile un· governo poggiante sulla collaborazione de1 tre maggieri ~artiti col prpgramma di controllo dello Stato su tutte le .industrie private, nazio])8'lizzazione di alcune cate– gorie di industrie e delle banche, riforma agraria a favore dei contadini senza terra, riorganizzazione dell'intero sistema educativo, Più sorprendente di quello dell'Ungheria è il risultalo delle elezioni aµstriache,, svoltesi, sotto l'occupazione ,quadri- • p!lftita franco-6nglo-russo-americana, il 25 novembre con per– oentuale altissima di votanti, .giunta in tjualdìe centro fino al 90 per cento. Qui i seggi sono stati sostanzialmente ripartiti fra due solt partiti .il. _Volkspartei, .che è il vecchio partito cri– stiano-sociale e ba conquistato· 85 seggi su 165, e i socialde– mocratici che ne hanno conquistati 77. I comunisti non han– no ottenuto che tre seggi e 175.000 voti, ,per la maggior parte a Vienna e a Graz, sui 3.200.000 espressi,. Ne è risultata, una situazione analoga a quella inglese, per cui un ~rtito ha la maggioranza assoluta. Tuttavia - dimessosi il governo prov– visorio presieduto dal socialtlemocratico Renner, che è stato per comune consenso eletto presidente della Repubblica - il nuovo è stato formato egualmente coi tre partiti, natural– mente sotto la dir~ione, del leader popolare Leopold Fagl, con sei ministri popolari, quattro socialdemocratici e un CO· murusta, . Non molto dissimile è il .risultato delle elezioni del 21 ottobre nel Lussemburgo, dove i cattolici ottennero 25 seggi su 50, seguiti dai socialisti che costituivano il secottdo par– tito dellll coalizione al potere. Il governo fu ricostituito an– cora· (25 novembre) dal presidente usceòte, il cattolico Du– pong. Lo Storting norvegese, eletto il 7 ottobre, presenta· un notevole frazionamento delle minoranze (26 conservatori, 21 libei:au, 10 cristiano-sociali, 10 ~omunisti, 7 a_grari), ma la maggioranza assoluta resta - lievissima - al parUto labu-· rista che col 40,2 per cento dei vòti ha ottenuto 76 deputati su 150, e che pur in quésta condizione ha preferito ·formare da solo il gabinetto, che continua ad essere presieduto da ~ar Gerhardsen, primo minjstro dal 23 giugno .. • Ben più forte la maggioranza ottenuta il 5 luglio dal partito laburista in Inghilterrn, dove per altro essa è dovuta in parte al giuoco del sistema elettorale, basato sul collegio uninominale: gra:t,ie a c'ui, con 15 milioni di voti l'OP,P.Osizione ottenéva r.due tel'7li.dei seggi, .contro ro milioni e un t~rzo dei· seggi ai· ,oonserv,a.lX>ri e ai loro alleati. Come per l'addietro, la quasi totalità dei posti andava ai due ,partiti maggiori, roent.re ·i minori - clie, contrariamente all'opinione comune, esistono anche :in foghilterrl("'ma non vLtrov.ano .seguito - .si dividono, tra sette gruppi (liberali nazionali, liberali, indipenàenti, labu– risti indipendenti, .comumsti, partito del Commonweeltb, na– ziona:li), meno di un decimo dei posti. Come per il passato, i comurusti sono, .con due .deputati, quasi inesistenti. I labu– risti riescono ffr la· ~da volta in testa alla classifica .eiet- • torale: ma è la ptima volta ch'essi ottengono la maggioranzà assoluta. Cosi che Atl!tee potrà finalmente, a diijerenza di Mac Don'ald, durare al potere, col suo governo omogenea– mente laburista, la cui prima storica manifestazione è stata la nazion.µizzazione, votata il 19 dicembre dalla Camera dei Comuni, della Banca d'Inghilterra. Le elezioni per l'Assemblea Costituente frances.e svol– tesi il 21 ottobré hanno a loro volta portato due importan- , tissime novità: la sostanziale scomparsa come forza efficiente, dei radicali, già il partito più forte delia Terza Repubblica, ridobti a 23 deputati (più cinque assimilati) su 586, e l'affer– mazionè ,in.,prima bnea, a ,somiglianza di quanto -è avvenuto negli altri paesi cattolici, di un partito di cattolici 1J1ilitanti, il Mouvement Républicairi Populaire. Terza novità di rilievo• il .fatto che il partito comunista;- pur seguitÒ. a brevissima di– stanza dagli altri due partiti maggiori, ha ottenuto il primo posto. IÌn ,pratica la Costituente risulta divisa in quattro parti numericamente quasi eguali, comunisti (151, più otto di un gruppettQ affine), socialisti (139, più sette musulmani algeri- . ni), repubblicani .popolari (148), e l'insieme degli aggruppa– menti minori (grnppi della resistenza democratica e sociali-

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