Lo Stato Moderno - anno II - n.7 - 1 maggio 1945

LO STATO MODERNO, 1° MAGGIO 1945 WJ DIARIODELLAQUINDICINA • In questa rubrica figureranno giorno per giorno· in forma sintetica i fatti sto– rico-politid di maggiore rilievo; poichè tale rubrica s'inizia con questo numero, primo dopo la liberazione di Milano, fa– remo cominciare il nostro diario dal 25 aprile, giorno della nuova storia. Abbiamo lasciato alle ,nostre spalle brevi, tumultuose giornate il cui ricordo ci seguirà anche negli anni più lontani e ci rasserenerà anche nei momenti più tristi. La tanto attesa liberazione è gi1m– ta a/fine anche per le nostre contrade dopo tanti patimenti e dubbi e fatiche e rischi; essa non è giunta solo per l'ir– rompere irresistibile delle forze alleate oltre le linee tedesche a sud di Bologna, ma anche per opera nostra. Se è vero, e non lo dobbiamo dimenticare, che il successo del moto insurrezionale del– l'Alta Italia fu possibile e grandemente facilitato dal crollo delle armate tede– sche in Germania e in Emilia, tuttacia è un fatto di enorme importanza, e pe– gno di un migliore avvenire, che la li– bertà non ci è caduta interamente e ina– spettatamente dall'alto, ma è stata vo– luta e affrettata dal basso, dalla cospi– razione prima e poi dal coraggio e dalla tempestività degli insorti. Si pensi alla sorpresa del 26 luglio e alla passività ed ignavia dell'B settembre e ben si scorgerà quanto più esteso ed appro– fondito sia ora il sentimento della li– bertà. Quando un popolo torna ad im- pugnare spontaneamente le armi per la _difesadella libertà, esso 110n potrà man- - care di conseguirla. Ma se ci allietò la ricuperata libertà, di vero giubilo sj em- , pì il 11ostro animo al vedere come di· essa non si sici in complesso abusato, salvo pochi deprocabili ma comprensi– bi!i eccessi. Mirabile fu ovunque nelle città la disciplina e l'ordine, così che cl frt possibile provare al mondo che dal' più che ventennale giogo possiamo llll– cora rialzarci. Ora, se era necessario conseguire con le armi la libertà, se è stato ed è bene non abusarne, resta il più difficile, an– che se più facile apparentemente: usar- ne da uomini liberi. · 25 aprile Milano. - Nella serata, dopo che Mussolini interrompe, sottraendosi con la fuga, le trattative col C. L. N ., questo ordina l'insurrezione generale per la notte. Già durante la ~iornata, prima dell'ordine di insorgere, si erano verificati scontri fra reparti fascist-i è patrioti od operai scioperanti. Berlino. - La città è completamente accer.chiata dalle truppe sovietiche. San Francisco. - Apertura della Conferenza che deve provvedere all'organizzazione internazionale della skurezza collettiva. 26 aprile Milano. - In poche ore, nel corso della notte, i patrioti insorti s'impadroniscono dei principali edifici pubblici, costrin– gendo i fascisti a semplici azioni isolate di terrorismo; al mat– tino escono i primi giornali nuovi, primo fra tutti L'Italia Libera; pure nel corso della mattinata patrioti occupano la stazione radio trasmittente. Il C. L. N. A. I. assume tutti i poteri nella provincia di Milano, per la quale viene nominato Commissario Riccardo Lombardi. Monza, Como, Cremona, Varese, Bergamo, Piacenza in mano ai patrioti. Verona liberata dalla V Armata. Parma e Reggio Emilia liberate dall'VIII Armata. A Torgau, sull'Elba, a nord-est di Lipsia, viene operato il congiungimento fra le truppe sovietiche ed americane. 27 aprile A Merate viene arrestato Roberto Farinacci. A Cernobbio viene arrestato Rodolfo Graziani. Reparti della V Armata entrano a Brescia e Piacenza. 28 'aprile Alle ore 16.10, in località Giulino di Mezzegre (Como), viene fucilato Benito Mussolini; a Dongo vengono fucilati numerosi gerarchi fascisti: A. Pavolini, Barracu, Mezzasoma, G. Coppola, Bombacci ed altri: I cadaveri di Mussolini e dei fucilati di Dongo vengono trasportati nella notte a Milano, dove nella mattinata rimangono esposti in piazzale Quindici Martiri (già Loreto). A Vimercate viene fucilato Farinacci. Torino nelle mani dei patrioti, Rovigo liberata dall'VIII Armata. Potsdam, Charlottenburg, occupate dai Sovietici. Augusta e Brema occupate rispettivamente dagli Ameri- cani e dagli Inglesi. 29 aprile Milano. - Achille Starace viene fucilato ed esposto in– sieme ai gerarchi uccisi il giorno prima. Monaco di Baviera. - Truppe americane entrano ne:!a città. 1 l Vienna. --Un Governo prowisorio austriaco viene inst:m– rato a Vienna, occupata dai Sovietici; viene nominato Prc:si- , dente Karl Renner, capo del Partito Socialdemocratico nu- . .!' striaco e già Cancelliere della Repubblica austriaca nel 1919. 30 aprile Milano. - Truppe alleate e reparti italiani entrano in città festosamente accolti. Trieste. - Truppe del Maresciallo Tito penetrano nella città. Dai prossimi numeri questo giornale si arricchirà di nuove rubriche che per motivi comprenslblll non possono apparire fin dal primo numero; In partico– lare, d'una RASSEGNA DELLA STAMPA ESTERA e d'una RASSEGNA BIBLIOGRAFICA. LO STATO MODERNO DIREZIONE E AMMINISTRAZIONE MILANO - Foro Buonaparte, 46 - Telefono 84.613 Direttori: Mario Paggi e Gaetano Baldacci Vice Direttore: Antonio Basso Redattore Capo: Arturo Barone Redattori: Vittorio Albasini, Mario Boneschi, Enrico Bonomi, Giuseppe Gorgerino, Giuliano Pischel, Giancarlo Ronchi, Cesare Spellanzon. Responsabile: GAETANO BALDACCI Stabilimento tlpoaraflco: via Senato, 38

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