Lo Stato Moderno - anno II - n.2 - 16 gennaio 1945

La Bulgaria adunque, il 1° marzo 1941, diede la sua adesione al Tripartito e lasciò che le forze terrestri ed aeree del Réich s'installassero sul suo territorio (col pretesto di • tutelare i vitali interessi della Bulgaria», in realtà per preparare dalle sue basi l'aggressione contro la Jugoslavia e la Grecia); il 4· marzo ruppe i rapporti diplomatici coi governi esuli di Polonia, Belgio e Olanda; il 25 novem~re aderl al patto antikomintern; il 13 dicembre si dichiarò in istato di guerra con gli Stati Uniti e la Gran Bretagna (quest'utima aveva rotto le relazioni diplomatiche fin dal 5 marzo, e il 27 dicembre dichiarava guerra a sua volta, seguita dai Domi– nions), ma non mandò le sue forze armate a combattere su alcun fronte, per quanto Mòsca non le rispariniasse rabbuffi e peggio, né rinunciasse a tener desta l'atilazione dei comunisti e simpatizzanti dell'interno. In compenso del suo alteggiamento essa vide dai temporanei vincìtori soddisfatte le sue rivendicazioni sulla Tracia occidentale, la Macedonia greca di sud-·est con l'isola di Taso e quella jugoslava, e i distretti della Serbia orientale (come già per loro influenza aveva con l'accordo diretto di Craiova del 7 settembre 1940 riacquistalo pacificamente la Dobrugia meridionale) fino ai confini albanesi e al Mare Egeo. La soluzione era del tutto antigiuridica, mancando il consenso degli Stati interessati, con i quali la Bulgaria non era neppure in guerra (si era limitata il 15 aprile a rompere le relazioni diplo– matiche con la Jugoslavia, e la Grecia le aYeva rotte di sua iniziai iva il 23); ma era, o sembrava, cosi paradossalmente vantaggiosa tratf andosi di risolvere di colpo, e senza neppure dover imptignare le armi, tutti i suoi problemi, che la tentazione era forte. E Sofia accettò i terrilori che le venivano offerti e ne dispose l'occupazione, ciò che la coinvolse poi 'nelle operazioni di guerriglia contro i partigiani: solo con– tributo attivo da essa dato alla guerra dell'Asse. Belligerante per tre anni !enza effettivamente combattere, era abbastanza logico per la Bulgaria non aspetlare che la guerra raggiungesse il suo territorio per uscirne: cosl come si era disposta a godere dei frutti conseguiti senza sua partecipazione dalle vitlorie dell'alleata, era naturale ch'essa si affrettasse or·a a dare atto delle sconfitte dell'alleata mede– sima; accettandone le conseguenze per sé e solo adoperandosi ad attenuarle, ed evitasse cosi di dover praticamente iniziare la guerra a fianco della Germania pro– prio nel momento in cui questa e i suoi alleati apparivano irrimediabilmente battuti. Anche il problema dei fattori costituzionali si presentava qui in forma del tutto diversa che altrove poiché, morto il 28 agosto 1943 il re Boris che aveva intrapreso la guerra e successogli il figlio seienne, mancava un sovrano' respon– sabile, come mancava il dittatore tipico dei paesi totalitari che assomma~se in sé tutti i poteri. La figura dominante era pur sempre il Filov, uno dei reggenti, che in qualit.' di presidente del Co'nsiglio aveva condiviso col Re la responsabilità del– l'intervento; ma la responsabilità del potere era ormai divisa tra i membri del Conriglio di Reggenza e quelli del gabinet• o presieduto da Bagrianov, successo qt!alche tempo prima a Bozilov, ciò che facilitava le possibilità del giuoco diplo– matico del Governo di Sofia. Cosicché, quando la rapida conquista anglo-americana della Francia seguita alla rottura di Avranches (30 luglio) e allo sbarco in Provenza ( 15 agosto) ebbero se– riamente compromesso le posizioni, van•ate come inattaccabili fino a qualche tempo prima, della Germania in Occidente, e i Russi si apprestavano a sfondare il fronte romeno, la Bulgaria, in guerra - come si è visto - solo con le Potenze anglo-sassoni, fu il primo degli alleati orientali della Germania che si dispose ad abbandonarla. Già il 22 agosto, infatti, mentre trattative si avviavano ad Ankara tra la Bulgaria e eli Anglo-americani, il ministro degli Esteri Draganov esprimeva in un discorso al Sobranje il desiderio di Sofia di uscire dalla guerra. Gli avvenimenti successiva- - 15 -

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