Lo Stato Moderno - anno I - n.5 - novembre 1944

i m on o po I i, m on op o i i te c n i-ci e m o 11 op· o 1i di · fa i t o;, che · la rivendicazione indiscriminata con'tro la • proprietà • getterebbe sulle bracda del nuovo stato • operaio • una selva di problemi, Ja soluzione ·dei quali, non può essere trovata sul terreno politico, mentre non- si può pregiudizialmente negare che essa possa essere favorita dalla collaborazione di quelli tra' i dirigenti attuali che sono tecnicamente. preparati e moralmente non compromessi e che-_ conviene inchiodare alla propria responsabilità; che· il problema grave ed urgente da affrontare non è - salvo per alcuni grandi settori monopolistici di facile gestio-· ne socializzata.- quello di statizzare, bensl quello di far marciare quanto, di fatto! e senza un organico criterio, è già, per esempio in Italia, sotto il controllo dello Stato. A noi pare probabile che il movimento • operaio " non potrà non vedere che rivendicazioni veramente innovatrici sono da ricercarsi nella determinazione p i ù v i e in a a 11 a r e a I t à d e i p r o f i t t i d e 11 e i m p rese, in u n si– stema di controllo della loro disposizione (come componenti determinati dalla domancfa di'lavoro) che ne g'arantisca meg·lio·il loro in V est i mento e Con o mi Co - e, in genera I e, in un a-più V i g i I e con~ i de razione de 11' Inter esse. c o I retti v o. Dalla convinzione che il movimento « operaio » non ·sia immaturo ad inten-· dere in que~ta forma la propria ragione di essere istituzionale, noi abbiamo tratto' la previsione che le varie attività• economiche ricercheranno per l'avvenire in· mi-· nor misura l'appoggio·· deUo Stato, risulfando. lé' opportunità di ciascuna meglio: prevedibili e disciplinate per effetto di una visione·111eno gretta e più lungimirante' dello stesso interes~e del · singolo. . . Per effetto di ques_to progresso le singole attivit-à rivestiranno anch'esse· un caratteré istituzionale e lo Stato potrà sciogliersi nuova·mente da molti dei com~' piti che era venuto assumendo per restringçrsi alla funzione. puramente politica di a si: i c u r a re a t u t t i i ci t t ad i n i· l' e g u a g I i à n z a de 11 e• oppor t un i t à, I imita n do, non i I poter e de 11 a r i c,c h e z -' z a, m a I a t r a s f o r m a z i o n e d e I I a r i e-e h è z z a in p o t e r e.· U11adelle piaghe della falsa democrazia attuale è la possibilità' data a chiun– que abbia conqui~tata la ricchezza di farsi accogliere nella· classe ·dominante an::. che' se intellettualmente· limitato e moralmente i-nadatto; tale pfaga, che ha tanta pari.e nelle cau~e dell'imbarbarimento delle comunità modérnè; deve éssere ·par– ticolare cura dello Stato far scomparire, oltre che con una grande 'politièa di istruzione, anche con la trasformazione dell'attività _infellettuàle. ·. '. PiÌI nettamente di ogni altro paese la Russia ci insegna che là -soc'tetà mo-· derna fa dl"lle ~arie occupazioni che vanno sotto il nomé. d'intellettuali un huovo ceto - una istituzione - alla quale attribuisce iin compito preciso: :: · Si può \·edere anche oggi donde uscirà questo nuovò ·èefò.. Anche og'gi net: mondo deP,'liintellettuali, qualunque ~ia:l'occupazione da essi esercitata, si ·possono' distincuere due grandi tipi: il tipo di coloro che s'_imniergono nella loro form'a -0f attività .:orne fine a se stessa, non vedendo i altro che un raffinàto· gioco dell'in– telletto, e il tipo di coloro che sentono di dover$i guadagnare la privilegiata: con– dizione di e~~e,·e mantenuti ad o.:cupazioni tan·to favorevoli al so.lo degno scopo della vita p.-atica di ognuno, che· è il proprio perfezionamento interiore'. Di éotoro .:he giustificano la loro posizione come un appannaggio della squisitezza delle 10.: ro doti, e di coloro che non si sentono mai abbastanza preparati per accogliere quel tanto di buono e di vero -che è loro dato intendere e scoprire. Di coloro che pen– sano, parlano e scrivono fuori del ten·1po in cui vivono, sdegnando altro pubblico 9 -

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