Lo Stato Moderno - anno I - n.3 - settembre 1944

più vasta possibile, cioè nel mondo intiero, la Società delle Nazioni, con uno statuto che prevedeva una serie di principi rivoluzionari nel campo dei rapporti internazio– nali: riduzione concordata degli armamenti na1.ionali al minimo compatibile con la sicurezza nazionale e con l'esecuzione delle obbligazioni internazionali imposte da un'azione comune (art. 8), intervento del Consiglio e dell'Assemblea della Società per la risoluzione pacifica dei conflitti insorgenti tra gli Stati membri -· tenuti ad accettarlo, sotto pena di sanzioni - ed anche non membri (art: da 10 a 17), istitu– zione di una. Corte Permanente di Giustizia Internazionale (art. 14), disconosci- · mento di ogni valore ai trattati segreti, in quanto "nessuno di questi trattati o impegni internazionali sarà obbligatorio prima di essere stato registrato» (art. 18), revisione dei trattati divenuti inapplicabili e delle situazioni internazionali il cui mantenimento potrebbe mettere in pericolo la pace del mondo (art. 19), ammini– strazione di popoli e territori di civiltà ancor limitata in nome della S. d. N. nell'in– teresse degli stessi amministrati (art. 22), istituzione di una Organizzazione Inter– nazionale del Lavoro, intesa ad "assicurare e mantenere condizioni eque e umane di lavoro "nei territori.degli Stati membri e di quelli a cui si estendessero i loro in– teressi (art. 23, lett. a). Ma si"doveva poi, perchè quei principii potessero divenire attivi e operanti, farli entrare nella coscienza comune, dei governanti e dei popoli, e questo non fu, si può dire, neppure tentato. Di fatto qualcuno di tali principii fu attuato e diede buo– ni risultati, ma presto si cominciò a trovart' il modo di sfuggir loro, e poi si ebbero le diserzioni aperte: mancava lo spirito, che doveva essere il cemento, e l'edificio si sfasciò. Domani risorgerà probabilmente - e sarà bene - un'organizzazione uni– versale, con predominio -- e non sarà bene, ma sarà inevitabile almeno per un certo tempo - delle grandi potenze vittoriose: limitata per altro, data la sua estensione nello spazio, a determinati settori di attività. La federazione Europea si dovrebbe realizzare in un'area assai più limitata, ciò che facilita il compito, ma dovrebbe pe- .netrare maggiormente in profondità, in quanto dovrebbe addirittura sostituire nel settori più delicati la sua sovranità a quella degli Stati membri: ciò che provoca IP. maggiori difficoltà. Senza contare che il nuovo grande ente federale, cui pur si pro– pongono solo compiti pacifici, di armonizzatore delle secolari disarmonie europee e di mediatore tra gli altri grandi complessi politici esistenti nel mondo, sarebbe più o meno della stessa taglia di questi ultimi e sfuggirebbe al loro controllo; occorre quindi che i dirigenti delle Potenze vittoriose siano veramente uomini di larghissime vedute per non adombrarsene, e capire che sarebbe veramente nell'interesse· di tutti questa soluzione: di un'Europa che non sia dilaniasse continuamentl! in sterili quanto sanguinose contese, ma per forza e convinzione propria, senza bisogno che un con– siglio di tutela ad essa estraneo glielo impedisse. Sarà dunque for~e necessario giungervi per tappe. Come una Federazione Eu– ropea sarebbe comunque più facilmente raggiungibile di una Federazione mondiale, e in ogni caso - ove forze esteriori non Intervenissero ad ostacolarla - sul piano europeo sarà possibile penetrare in profondità più che su un piano mondiale, cosi intese o federazioni regionali potranno più facilmente e più compiutamente realizzarsi che non la Fetlerazione Europea, costituendo un interessante risultato d~ r sè, e al tempo stesso un passo vtrso la realizzazione de"n'organismo maggiore. Benvenutt quindi le federazioni regionali che sapranno sbocciare nell'atmosfera del dopoguerra. Poichè va bene spiare l'occasione per espugnare d'impeto, in una , ysola volta, il formidabile campo trincerato, ma non è male studiare contemporanea– mente gli accorgimenti, ·le mosse aggiranti atte a permetterne una conquista gra- 1 , duale perchè potrebbe darsi che con un attacco frontale non cl si riuscisse mai: Per le intese regionali ci sono dei precedenti recenti, che avevano vari difetti costituzionali e non hanno dato in generale i risultati sperati, ma che costituiscono -7-

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