Lo Stato Moderno - anno I - n.2 - agosto 1944

la magagna, dove.c'è, la verità, quando c'è .. E' necessario ripetere che libertà è edu~e? .- . [Esponendo criticamente I malanni del giornalismo non abbiamo tenuto conto, però, di un fatto: la consapevolezza degli scrittori, il lento selezionarsi di giorna– listi che non hanno più bisogno della coercizione delle leggi per riconoscere I li– miti del proprio mandato. Una prova ce l'hanno offerta e ce la offrono, checchè si dica, l giornalisti di quei paesi dove l'educazione alla libertà ha ricevuto la terri– bile consacrazione delle prove decisive. Non è a credere, per denigrazione program– matica, che anche in Italia, dove gi'à il giornalismo aveva formato uomini molto stimati all'estero, non sia possibile, pur dopo i Carli, i Settimelli, e, per venire più in qua, I Rivelli, i Fabbri (e perchè no Buzzati, autore dello zibaldone giornaliero del « Corriere » sulla guerra In Normandia?), che anche in Italia, dicevamo, non si possa ritornare alla tradizione di quei Morello, Slataper, Prezzolini, Borgese, Janni, Borsa, ecc. (il giornalismo è vario: da letterario a politico la lista potrebbe risul– tare molto lunga), che sono il decoro della nostra migliore tradizione. In Italia, oggi, la situazione del giornalismo è fallimentare. Bisogna tener presente questo stato di fatto, chè altrimenti non si giustificherebbero le nostre conci usi oni. Editori e tipografi, dopo avere a .•attato abbondantemente al capace mammel– lone della Cultura popolare (on ineffabile ministero dove la più volgare sgualdrinella ti faceva ottenere pingui sovvenzioni!), in questo momento stanno dandosi d'attorno a Roma, per procacciarsi "l'onere » di editare gli organi magni della democrazia popolare. Nessuno, crediamo, ci cascherà; ad ogni modo i conti non si chiudono a Roma; ma a Milano, a Torino, a Genova. Se non vi fossero sufficienti motivi mo– rali per defenestrare una volta per sempre tutta questa brava gente, ve ne sono tanti altri, di una cos\ viva e pregnante attualità, da non ammettere equivoci. I partiti di sinistra lottano contro l'appropriazione capitalistica. delle posizioni- . chiave che controllano la.vita del paese: è il primo passo della rivoluzione che, questa volta, non dovrà sfuggirci di mano. Di queste posizioni-chiave, tra le più ambite sono le aziende giornalistiche. I rimedi che c_isi offrono contro il tentath;o di ripetere il turpe giuoco sono la statizzazione ed una legislazione drastica. La-statizzazione è stata prospettata anche altrove come rimedio alla usurpazione della stampa da parte dei clan tecnico-fi– nanziari. Noi pensiamo, però, che la medicina, questa volta, sarebbe più grave del malanno; un malanno, peraltro, alla cui guarigione si può arrivare per altre vie. E anzitutto, restituendo al giornale il carattere di schietta politicità che dovrebbe essergli proprio. Ne deriva, come primo provvedimento da prendere (a nostro modo di vedere) quello che eviti ad uno solo dei quotidiani italiani di sfuggire al controllo dei partiti che controllano ormai tutt'intera l'opinione pubblica italiana. Il quotidiano è un'impresa finanziaria troppo complessa, perchè, sottratto ai partiti, non ricada fatalmente nelle mani di gruppi apparentemente indifferenti ma in realtà loscamente interessati al giuoco politico. E poichè codesti gruppi tenterebbero di monopolizzare le vaste correnti della democrazia popolare in una fase schiettamente rivoluzionaria, quale è la nostra, a fini prettamente conserva– toristici o reazionari, non c'è scelta: bisognerà espropriare i grandi complessi tipo– grafici per ridistribuirli ai partiti congiunti nel C. N. L. Questa è la soluzione che ci auguriamo, almeno in un primo tempo, ad evitare che le acque s'intorbidino, e che quella profond~ rivoluzione cui aspiriamo sinceramente ne sia compromessa sul nascere. Solo a questo modo i giornali potranno celermente riprendere la loro fisionomia politica; solo cosi potranno sottrarsi al monopolio, senza di che non può esservi au– tentica libertà, e potranno infine restituirsi una veste (tutto mutando: dalla testata alla più Insignificante noti;iola della bassa cronaca), conforme alla morale civile e politica che essi difendono. · - 15 -

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