Lo Stato Moderno - anno I - n.1 - luglio 1944

faH corporativa, assegnante ai produttori capitalistici, in combutta con lo stato, tutto li potere (anche quello politico-legislativo) di una formidabile ed universale autocrazia economica. '.I L'altro fenomeno - dal primo aggravato ed acutizzato -- è~quello di un fa– fatale depauperamento (dire proletarizzazione sarebbe equivoco) dei ceti medii, Le crisi monetarie del dopoguerra, la crisi economica mondiale, la .nuova crisi del presente conflitto, ma soprattutto la politica economica del fascismo e l'inflazione In corso, ne hanno corroso il potenziale economico ,consumato le riserve ed i risparmi abbassato paurosamente il tènore di vita. I ceti medii sono sopravvissuti a tutto scapito della loro indipendenza, della loro ragion d'essere, del loro sistema di vita. Ma, per umiliati, sfiancati e oppressi che siano, i ceti medii costituiscono una massa troppo imponente in Italia, perchè non si debba far conto su loro. E' un fatto che dà ttrribilmente a pensare quello che, a conti fatti, i ceti medi rappre– sentino più di 10 milioni su di una popolazione professionalmente attiva di circa 18 milioni e su di una popolazione:di età superiore ai IO anni di circa 33 milioni, e nuinericamente battano quindi di gran lunga il proletariato nostrano (meno di 7 mìlioni, compreso il proletariato agricolo, e;circa solo 4 milioni dilproletariato operaio). ~:.'i Con un tremendo peso•;di responsabilità, dai ceti medi i dipenderanno per la massima parte le future sori\ di°un'Italia liberata e per intero le lorowproprie sorti. li loro dilemma è stringente. Ma è dilemma veramente decisivo per. essi e per l'intero Paese. O, ancora una volta sbandati, pavidi e passivi, essi lasceranno che l'Italia s'incanali nelle vie del passato, fatalisticamen~e. tutt'al più mirando ad una materiale ricostruzione e ad una restsaurazione del suo vecchio organismo. E allora continuen!bbe a sussistere la decrepità Italia che ha espresso da sè, fatale a coe-– rente frutto, il fascismo. Cioè un'Italia dibattentesi tra manifeste o larvate dit– tature, oscilla tra reazionarismo e demagogia; un'Italia scissa ed estranea al popolo, antidemocratica, predaJalle conquiste ed alle tirannie:di oligarchie e di privilegiati; un'Italia impostata ad una borghesia parassitaria (ad un capitalismo che abbisogna dello stato e della sua autocrazia economica per esercitare, a detrl- ~ mento delle classi popolari e medie, il suo sfruttatore dominio. Oppure, riscuoten– dosi, i ceti medii concorreranno ad attuare quella che, per doversi considerare come rivoluzione popolare non per questo comporta nè un sovversivo sconvol– gimento nè una violenta dittatura. Rivoluzione politica, da un lato intesa come conquista, per la prima volta, di un·erfettiva democrazia e di una concreta _libertà, permeanti l'intera struttura del paese, prima ancora che quella dello stato. E ri– voluzione sociale, d'altro lato, intesa come azione di liberazione anticapitalistlca ed antiautocratica, come eversione di privilegi di classe, come elevazione delle classi sociali compresse e soggette, come subordinazione dell'economia agli inte- re,sl della colletti vità. · Ma questa seconda alternativa richiede che, superando abitudini e pregiudizii, i ceti medii se non promotori e propulsori del nuovo movimento, ne divengano al– meno elementi attivi e consapevoli. Si tratta per essi di assurgere da una poco con– sistente congerie a classe politica, capace di pensare acutamente ed arditamente, di decidere risolutamente e di agire energicamente. Appunto per questo, quella che sJ affaccia è l'ora veramente decisiva per I ceti mediì: ora che li deve chiamare a raccolta; ora che può segnare il loro riscatto; ora che impone loro l'azione soli- dale e coerente. - Non come passivo fenomeno storico e sociale, ma come nuova classe politica, capace di agire risolutamente e di manovrare avvedutamente, i ceti medll potranno stringersi attorno ad un programma, atto a suscitarne la solidarietà. Tutti i diversi ceti medil potran~o essere parimenti impegnati - per i loto interessi, per le loro

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