Il Socialismo - Anno III - n. 23 - 25 gennaio 1905

IL SOCIALISMO che sono organicamente messi fra loro in relazione i risultati elaborati dall:t critic.1 e dalrerudizionc a torno il cristiane– simo. Il momento t: propi1.io per pubblicazioni eretiche e lo sanno l'A1·,111ti! e l'A1i110. Improvvisamente, clabor:rndo il già. fatto, con dati t0lti Jalla storia e d,1lla s:tcrn scrittura. si viene ad abb,1ttcrc un idolo, che ognuno s·cm :ibituato a ritenere autentico. Lo stu– pore fu grande sin d.11principio :tnchc fr.1 l.1 c:1.tcgori.1delle persone colte. I giornali eterodossi si prccipit:1.rono sul pasto gradi.te: i preti nicchiarono, ma poi dovettero scendere a difendere l.1 jtwola ,li Cristo, che, gius1.1 l'espressione di papa Leone dicci, frutlt1 ltlllto alla wn/a bollttft. cl,e sarebbe p,1z..z..ia m•11erliregli ig11ort1J1li tlt/1' ÙlftWIIO, L.1 paz1.ia fu commessa invece da un avvoc.110 svi1.1.eroe, malgrado gli anatemi di Tizio o C.1io mitrati, dello splendido Jclubro - vcr.1 1.ecca mondiale - 11011 rimaue pietrn su pidrn. Gli uomini dc' nostri tempi sono avidi di sensazioni acute e gr.1nJe consumo si fa di pepe di C.1jcnn.1 e di cant.uide: all'annunzio Jcl libro il pubblico vi si buttò sopr,1, da prima con la speranza scettica di trovare semplicemente un solle– tico, una prurigginc e con la certezza di dimenticare ogni cosa appena cessat.1 1.1causa. Un quissimile di ... bust.1 chiusa per adulti. M.1 dal volume del Bossi scaturi alla mente del pubblico. ,1 traverso un ragionamento serr.1to rude, senza formali bellezze - che bello C nella su.1 intima essenza - quello che forse non s'.wrebbe mai im.1ginato, sebbene il ti– t0lo del libro fosse di una chiarezza non apocalittic.1. t( Qu'est-cc Dieu qui tue Dieu pour apaiser Dicu? )) si chiese Didcrot con ingenuità di formalist:1.. « Una favol.1 >1, rispose senza aspettare la dimanda un papa scettico e pru– dente: « Una favola per gli .,llocchi )) • conclude il Bossi; « Un mito, un.1 Ieggend,1 derivata. d.1 altri miti e leggende, senza il merito dcli' originalità >> - scrive il ~rix sull'A- 1•,111/i I, trntta.odo dei (t ~Hracoli e dei delitti degli impo– stori ». ... E cosi. ecco che J'estctìc.1 del dio-uomo se ne va. come tante a.ltre se ne a.nda.rono. ~oi ci eravamo abituati a questo Cristo piagnucoloso, pauroso, pia.g.110, .1! suo Golgot:t, a.Ile sue predica.1.ioni equivoche, e con certa 1.,1quale compia.ccnza. cc lo vedev.11110da.vanti biondo e mansueto, tutto per gli umili e pieno di... povertà di spirito; la. solita. povertà di spi• rito evangclic.1, che Tolstoi, ma.ltusia.no sociale, vorrebbe in tutti i poveri contadini russi. E su ciò il filosofo C perfett.1• mente d'.1ccordo coi nostri preti. Orn, che le scienze positive hanno lanciato le loro pro– paggini un po· d,1pcrtutto e grazie le quali s'è potuto spie– g.1rc l.1 forma1.ionc impersonale del cristianesimo e snebbi.uc l'ahliltì dei deboli. degli ignor.inti, dei pm1rosi... e dei furbi, or:t. releghiamo con sccur:t coscienza questo Cristo nel mondo dei miti di sccond., o terza cl.1sse, avariati, pcrchè - nessuno vorr:\ ncg.ulo • Prometeo è assai più bello, e Socrate (se proprio i preti, per ritorsione, lo vogliono un essere mistico) è pili gra.nde nella esistenza e sull'orlo del sepolcro. Se pro– prio ci occorre la personific.1zione per agglomera.re la vita. e gli a.tti di molti, risali:uno i secoli e mietiamo nella. bellezz.1 pa.g.1na.. E' indubbiamente una. forte scoss.1 questa. per la religione che fu tutto finora e che nulla sarà nel domani, precisamente al contrario del quarto sta.to, che fu niente nel passato e che nell'avvenire sarà tutto. « ~on solo 11011 i! pili nccess.1ria r illusione di un uomo– dio per condurre l'umanità a.I bene; non solo, .1nzi. è neces– sario a.bba.ndon.1re definitivamente qucst.1 illusione che fu ca.usa di tanti guai : 111.1occorre di emancipare dcfiuiti\·,1- mcme l:t mornle d.1 ogni tutela teologica e d., ogni infiltr.1- 1.ione mistica e soprannaturale per renderl.1 veramente um.111a. per imbasarla sui bisogni re.1lidella. vita. per farne. insomma. un.1 scienza positiv.1, spcriment.1le. razion.1lc >>. lo non so, m.1 pensando a Cristo - che fisic.1111entc non fu mai descritto in modo simile • non dico identico - mi passa per l.1 mente quanto si disse attorno .1lla pictr:t filoso– fale degli a.lchimisti, che fu di color rubino, secondo P.1r.1- cclso, di color 1..1ffer.,no,secondo V,111Hehnont. color p.1p,1- vero, per Bcrig.irdo da Pis:t ; brillante, secondo Raimondo Lulla. Nello stesso modo considero, proprio come il Cristo dei cristia.ni e poi dei c:tttolici, la pietra di Menfi un vero tocc.1• sana: e tanto più passavano gli a.nni e ta.nto più crescevano le mcr.wigliosc proprietà della. lapis mmpbilis... ma solt.1nto nell.1 fantasia degli scrittori. \"enne che la. mcnfite scomp.uvc, pcrchè non esistette, e rim.1scro invece, pcrchC rea.li sosta.nze di effic.1ci,1 terapcutic.1. il nitr,1t0, il solfato ~Ji r.1mc. il sodio, ccc. Gli dCi se ne va.nno, e CristO e i baga.gli Jcll' impostur.1 con loro. Noi, amici, insegna.mo l':tteismo. .\1ila110. ADO!\E NosARI. IIIVISTA DEU,E IHVISTE SOCIAl,ISn: Riviste russe. L'autocrazia ed il proletariato. Nel numero I del nuovo giorna.le socialist.1 russo Vprriotl (Avttuti), è d.1 not.1rsi l'a.rtic olo di fo ndo intitolato: « L·a.u– t0crazi.1 e il prolct.1ri.1to ». L.1 generazione attu.1le non ha certa.mente :tncorn a.vuto l'esempio di un·anim,11.ionc politica nel senso costitu1.io11a.le pari a. quella che si vede ora in Russi.,. Gli stessi giornali a.utorizzati vmmo fulmina ndo J.1 buro– cra1.i .1,chiedono che i rapprcscnt.1nti del popolo sia.no chia.• ma.ti a. prendere p,irte .11governo dello Sta.to, in sistono sulla neces sità di riforme libcr.,li. Le riunioni dei membri dello Zcmstwo, dei giuristi. degli ingegneri. degli agronomi, dei membri dei municipi emettono ordini del giorno pitì o meno inncggia.nti .1! regime costitu– zionale. Si sentono ovunque discorsi di una a.ud.1cia.str.1ordi- 11.1riadal punto di vist.1 dei sudditi dello cza.r, discorsi pieni di un., .1spira.zione a.ppassionat.1 verso la libertà. Le riunioni libcrnli sotto la pressione della gioventù r .1di– calc e degli opcrni si tr.1sformano in comizi popola.ri e in dimo~trnzioni. Pra l:t misera popol:tzione urba n.1 e rur. ilc il sordo ferme nto cresce evi dentemente. Per quanto il prolcta• ri:uo prenda rcl:ttiva.mcntc poc.1 parte .11levistose e solenni manifestazio ni liberali, si vede tutt:wi.1 cd ovunque che gli ope rai l o seguono con un interessamento profondo. P.uc che il prolct.1ri.1t0 voglia trattenere lo slancio suo. oss erv.1n do con attenzione r .1mbientc che lo circonda.. rncco• glicndo le sue forze, ,1ncora. incerto se si.1venuto il momento della lott.1 dccisiv.1 per la. libertà. Il ma.nifcsto dello czar fu un vero schiaffo per i libernli. poichC :"'JicolaII intende conscrv.irc intatto il regime .1utocr.1- tico. Egli promette dcli~ riforme di un i 'enere .1A:1ttosecon– da.rio e si capisce che non viene da.ta . nessuna gar.111zi:iin qua.nto alla. effettuazione loro. I rigori polizieschi riguardo a.Ila sta.mp ,1 libera.le aumcn• tano di giorno in giorno. Le repress ioni co n tro le J imostra- 1.ioni sono ritornate pili feroci forse che mai. I membri libc• rali dello Zemstwo, dcli., municìpalit.'t e forse più di essi i burocra.tici che fanno i libcr.1li ricevono severe .1mmonizioni.

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