Il Socialismo - Anno III - n. 23 - 25 gennaio 1905

IL SOCIALISMO VITA PUOUTAUIA INTEUNAZIONAU l'unità del Partito s cialista nfrancia. Nel numero XVIII-XIX (10-25 novembre 1904) di Sorialis1110 i nostri lettori ricorderanno di aver letto un articolo ·di J. Longuet nel quale si esponeva tutto il la– voro che si stava facendo, onde venire ad un accordo, fra le diverse fra7,ioni in cui si dividevano i socialisti rlella Francia. Siamo lieti di constatare che l'accordo si è ottenuto, e .che perciò l'unità del partito socialista in Francia, che or fa un anno si era così lontani dal presumere possibile, è oggi un fatto compiuto. l così detti rivoluzionari cd i così eletti riformisti, poichè in fondo tanto gli uni quanto gli altri non ne– gano valore ai due processi in cui deve svolgersi l'azione proletaria, si sono trovati d'accordo nella seguente ,no– zione: (< Ri11oluzio11e rifor1111.-. - li partito soci:t.lìsta è par– tito dì classe che si propone di socializzare i mezzi cli produzione e di scambio e di trasformare la società indi– vidualista in collettivista o comunist:1 col mezzo dell'or– ganizzazione cconoirlica e politica del proletariato. Per lo scopo, per l'ideale suo e per i mezzi che intende im– piegare, pur mirando alla realizzazione delle riforme immediate richieste dalla classe operaia, il partito non è partito di riforme, ma partito di classe e di rivoluzione. Gruppo pa.rla111e11tare. - Gli eletti al J'arlamento costituiscono un gruppo unico cli fronte a tutte le fra– zioni politiche della borghesia. Il gruppo socialista par– lamentare deve rifiutare al governo tutti i mezzi che assicurano la dom.inazionc della borghesia e il suo man– tenimento al potere; quindi i crediti militari e coloniali, i fondi segreti e l'insieme dei bilanci. Anche in caso cli circostanze eccezionali i deputati non potranno impegnare il partito senza il suo consenso. A I Parlamento il gruppo deve consacrarsi all'esten– sione delle libertà politiche, dei diritti dei lavoratori cd alla realizzazione cli riforme che migliorino le condizioni di' vita e di lotta .della classe operaia. I deputati come tutti gli eletti devono tenersi a di– sposizione del partito per la sua azione nel paese, b. propaganda generale e l'organizzazione proletaria. L'eletto dipende individualmente come ogni militante dalla sua federazione. L'insieme degli eletti come gruppo dipende ,bi con– trollo dell'organizzazione centrale, cd il Congresso giu– dica sovranamente. Ln stampa. - La. libertà di discussione per mezzo della stampa è piena e completa per tutte le questioni di dottrina e di metodo; ma quanto all'azione, tutti i giornali socialisti devono conformarsi strettamente alle decisioni del Congresso interpretate dall'organismo cen– trale del partito. I giornali che sono o saranno propriet:ì. del partito tutt'intero Q delle sue federazioni, sono posti sotto il controllo e l'inspirazione degli organismi permanenti sta– biliti a tale effetto dal partito o dalle federazioni. I giornali che senza appartenere al partito portano l'etichetta socialista, dovranno confonnarsi per l'azione loro alle decisioni dei congressi ed inserire tutti i co– municati ufficiali del partito. L'organismo centrale potrà richiamare i giornali all'osservanza della politica del partito, ed OCf'Orrendo propone al Congresso cli dichiararli fuori del partito. Ogni inscritto al partito che collabori in un giornale socialista non deve propugnarvi e difendervi che la dot– trina e la tattica del partito. La Direzione td i tlepulali. - .I deputati non pos– sono individualmente essere delegati a far parte della Direzione, ma vi saranno ra.pprcsentati d:1 una delega– zione collettiva uguale a. un decimo dei membri della Direzione-, e in ogni caso mai in numero superiore :i. cinque. Se , 1 i sarà una commissione esecutiva non potranno farne parte. Le federazioni non potranno delegare con,e membri della Direzione che compagni inscritti e residenti nel li– mite territoriale della federazione. 11 partito prenderà misure onde assicurarsi che i de– putati rispettino il mandato impcr~tivo. San\ fissata la <p 1otizz:11.ione obbligatoria pei deputati». Dopo ciò, seguono norme pel futuro Congresso <lel– l'unificato p~rtito socialista francese. Come i lettori vedono, la disciplina è fissata rigirla– mcnte, quale noi in Italia non sogneremmo neppure. Speriamo, e questo è l'importante, che non sia rotta al primo urto; vale a dire che vi si sieno sottoposti tutti con piena coscienza e devozione pei supremi interessi del partito e del proletariato. A gettare però lieve ombra su questa unità ottenuta finalmente dopo tanto sfon:o di buona volontà, ci giunge, indirizzata ad Enrico Ferri, una lettera del compagno 1''rorizet che risponde all'articolo di J. Longuet, pubbli– cato nel numero 18 e 19 (1901-) di Sorinlismo, sulla unit:\ del partito in Fra.ncia. Ecco la lettera tradotta : <e Afio caro Ferri., Leggo ora solamente nel numero del 10-25 novem– bre 1904 del S1JCialismo l'articolo nel quale J. Longnet si occupa di me di Lagardelle e di qualcun'altro dei nostri amici. li posto ch'egli a.ccorda a se stesso ed a noi nel socialismo francese, mi pare altrettanto immeritato quanto le lodi ch'egli ci fa. lo lo ringrazio della. gentilezza, ma una piccola malignità s'annìda fra. il profumo dei fiori. Desidero rispondergli ed è perciò che vi sono grato di pubblicare questa mia. come avete pubblicato il suo ar– ticolo. f miei contpagni del Atfou11e111c11-I socialisk cd io cc menti distinte )> ma completamente cc fuori del movi– mento operaio)) saremmo a suo giudizio i soli avver– sari, fortunatamente impotenti, dell'unità socialista. Dia– mine! Fortuna che siamo impotenti!

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