Il Socialismo - Anno III - n. 18-19 - 10 novembre 1904

TL SOCIALISMO tore, anche sperduto in una foresta, può ottenere il cre– dito :tl 4 e mezzo per cento all'anno, mentre una volta solo al grande commercia1\~t! erano possibili operazioni cli credito. Questo immenso vantaggio ha dato in Germania anche un grande sviluppo alla cooperazione agraria, tanto che nel 1904 le cooperative di produzione erano 2,996 con 208,031 soci. Tra queste cooperative vanno notate i_JCrimportanza, oltre le latterie, le ca.ntine so– ciali, che hanno raggiunto il numero di 1 79, e la Ger– mania non è, come l'Italia, paese vinicolo. Infatti, si afferma che la produzione iriassima in Germania sia di 5 milioni di ettolitri, mentre in Italia si vuole superi i 45 milioni di ettolitri. Il rapporto tra il numero delle cantine sociali sorte in Germania e il numero di quelle sorte in Italia basta per giudicare quanto cam·nino ancora ci rimane da percorrere. Ma come per altre fo· me della cooperazione, anche per le cantine sociali i ~·ari Stati di Germania gareg– giano nel dare immediati ed efficaci aiuti. E in Italia? A noi basti ricordare come sia stata applicata la legge 1 1 luglio 1904, in questo anno, che crediamo sia uno degli anni d'eccezionale raccolto di uve. Lo scrivente, che ha avuto occasione d'occuparsi di cantine sociali, può affermare che. invocando l'applicazione della legge per il prestito dei vasi vinari o per ottenere dei sus– sirli, ha avute cortesi promesse ed incoraggiamenti ... -a parole. Eppure la quest~on~ delle cantine sociali è d'inte– resse nazionale per l'lt tlia, e giustamente dei sociologi ne fanno argomento di studio e indicano con dati co– piosi gli incalcolabili iJenefizi economici che derivereb– bero da una feclera1.ione <li cantine sociali per il com– mercio all'interno e un grande e potente commercio di esporta1.ione. M:t questo problema, che interessa così eia vicino \'avve1~ire economico d'Italia, non sarà risoluto se non quando non sorga una politica agraria, quale conse– guenza logica, fatale di una regione che, per condi– zioni ,iaturali. è eminentemente ed esclusivarnente agricola. Ortr, (J//nbrr 1904. NICCOLÒ 01•:' COLLI. Le Camere del lavoro (Oe,.erkschaftskarlelle) germaniche nel 1903( 1). li Corrrspo11rle11zklall ti,,,. Grm:rnl~·ommissiou rler Gc- 1r1rr/:sdlfljtn1 ])Ntlsdda11ds pubblica. alcuni interessanti dati statistici pel 1903 intorno ai Ge1t11Tk::;c/,nf/skarte/k aderenti alla Commissione generale delle organizzazioni (socialiste) (2). Alla fine dell'anno 1903 esistevano 413 Camere del lavoro: i dati statistici r:1ccolti riguardano il 93.5 per (1) 1):,1 /Jolll.fli110ddl' Ufjitio tld lawro, :>ttOhl'C 190.i. (2J I G1:wtrksd1njl#wrldle corrispondono :,Ile Cnmere del hvoro itn- 1ianc: sono organizzar.ioni locali in cui sono r:'lpprcsentntc le lt·ghc dì resistenza della localit:\, in ragione dell'entità di ci:l,;cun:, lcg:,. cento dì tali Camere, cioè 387 Camere cui aderivano 5207 leghe e 758,723 inscritti. 11 confronto con l'anno precedente è possibile solo riguardo a 346 Camere com·· prese nelle statistid1e per entrambi gli anni: tali Ca– mere comprendevano 4906 leghe nel 1903 e 461, nel 1902, e 741,962 inscritti nel 1903 e 608,611 nel 1902: l'incremento è stato pertanto di 295 leghe e 133,351 inscritti. L'incremento negli inscritti alle Camere è aJ. quanto inferiore ali' incremento negli inscritti alle fede– razioni aderenti alla commissione centrale: la differenza deriva anche dal fatto che le federazioni estendono la loro azione e raccolgono adesioni anche in piccole lo– calità ove non esistono Camere. La tabella seguente indica le variazioni avvenute nell'ultimo trienniò nelle Camere secondo la varia en– tità di queste : Numero delle Camere Ì'Ui\lERO DEI.I.E L~:G1-n: ADERENTI D:'I I a 5. 6 a lO. It a r5. r6 a 20. 21 :t 30. 31 :l 40. 41 :t 50. Oltre 50. 1901 6r rr8 58 33 28 10 ,_ 1903 66 6.1 131 136 75 7•1 35 47 31 37 16 rS Non tutte le sezioni e leghe appartenenti alle fe<lc– ra,...ioni centrali aderenti alla Commissione generale ade– riscono in pari tempo alle Camere del lavoro: 9 fede– razioni sole sono costituite da leghe e se1.ioni, tutte quante aderenti alle Camere del lavoro: le altre fede– razioni hanno qualche lega o sezione che non fa parte delle Camere: alla fine ciel 1903 tali leghe o sezioni dissidenti erano 312 in 177 località: le piì:1numero~c fra esse appartenevano alle federazioni dei tipografi (57) 1 <lei muratori (26), dei falegnami (21), dei metallurgici (17), degli addetti alle arti edilizie (r ,), dei decoratori (, 1), degli addetti ai trasporti e al commercio (10). La maggior parte degli aderenti alle Camere del 1:t– voro si trova naturalmente nelle grandi citti\: 1901. 1902. 1903. 2\ 1 umero delle Camere considerate nelle statisticl:c Camere esistenti ;n grnndi eitlà 21 (6. 6 per c.) 23 (6. 3 per c.) 23 (5. 9 per e.) ~umcso eomplcssi\'O degli inscritti hH;('ritti nelle gr:i.ndi citt!I 481,718 246.268(51 p.<'.) 614,722 338,805(55p.c.) 758,723 .p3,470(5,~.5 •) Le Camere risiedenti nei maggiòri centri vanno ge– neralmente aumentando nel numero degli inscritti; nel triennio 19or-903 quella di Berlino salì da 7r,357 :1 110,122 e a 134,897 inscritti; quella di Amburgo da 31,409 a 34,159 e a 38,542; quella cli Drescla da 15,549 a 17,461 e a 30,181; quella di l..ubecca da 24,279(1902)

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