Il Socialismo - Anno III - n. 17 - 25 ottobre 1904

ANNO III. N. 17 IL SOCIALISMO .;1, Rivista quindicinale diretta da ENRICO FERRI .;1, ABBONi\MENTI: ITALTA· Anno L. 5 - Semestre L. 2,50 Esn-:1w: Anno L. 6,25 - !'semestre L. 3,25 Un numero centesimi 25. SI PUBBLICA Per la Direzione e Reda1-ione rivolgersi all'ano• revole prof. Enrico Ferri, Roma, Via ~lontebcllo, 2-~. il 10 ed il 25 d'ogni mese I - Per l'Amministrar.ione ri,·olgeisi: Il Soàalismr Rivista, Roma, Via S. Cb.udio, 57. ATTUALITÀ POLITICA Le elezioni generali Benedetto lo sciopero generale se esso è riu– scilo a spezzare davvero l'ultimo filo. a fugare l'ul– tima illusione intorn0 al valore di un popolarismo cl1e, dopo la campagna ostruzionista e dopo riaf– fermate al paese le pubbliche libertà, privo oramai di contenuto, non era riuscito che a dibattersi nel vuoto, alia ricerca vana di un punto di contatto che potesse vincolare ancora i diversi partiti e fra– zioni di cui si -componeva. Lo sciopero generale fu cornc pietra di paragone, la misura del valore e del volere democratico dei partiti estremi. Esso è stato sconfessato, e le ac– cuse, le artate esagerazioni, sul valore morale suo, le alte grida d'obbrobrio e le defezioni mentali anche da parte di parecchi socialisti sono a prov,1re che il significato politico della grande manifestazione operaia fu pienamente compreso come dagli avver– sari così da quegli affini che fino a ieri parevano vokrsi muovere con noi sopra una direttiva di grandi e reali trasformazioni nell'indirizzo di tutta la politica italiana. Esso fu invero 11011 la ragione, .il pretesto della dissoluzione avve:1uta. Non poteva la politica pro– letaria essere seguita dai rappresentanti comunque liberali della borghesia; il disagio da troppo era nell'animo di tutti e si manifestava ad ogni tratto con strappi anche ai pi\1 elementari principii di libertà, di coerenza, di coesione politica. E" bene che le acque nelle quali il proletariato deve spiegare la sua azione sieno chiariti:!; è bene - e lo diciamo senza livore e senza muovere ac– cuse - che sia tolta la causa di una grande con– fusione d'idee e di principii, esiziale non solo al partito socialista ma a tutti gli altri ancora. La ~incerità. politica e le ragioni stesse di ogni e qual– siasi sviluppo soci~le, non possono che esserne avvantaggiate. Il partito nostro è ricondotto ora così, pili che da argomenti teorici, per la forza e la logica delle cose, al reale concetto della funzione eh' è chiamata a compiere nella storia, concetto che ~uH..lavasmarrendosi poco a poco nei ciechi avvol– gimenti di una poiitica anodina e di miraggio, e noi benediciarno lo sciopero generale che ha ricon– dotto i partiti dell'estrema sopra un terreno di sin– cerità che non nuocerà certo alla loro azione ulte– riore cd ai rapporti che occasionalmente potrebbero fra di loro stringere, *\: Intanto, oggi le elezioni generali sono in realtlL indette contro il partito socialista. Un partito - si dice - che sinceramente non vuole utili riforme pel proletariato e che invece !o incita e lo sprona a cieche e brutali rivolte, de– v'essere giudicato non da un governo che fu rifor– matore e tollerante ma dal paese che sente il pe– ricolo ed il danno di cornmozioni e convulsioni violenti. E lo si denuncia al paese. ai timorati, ai ben pensanti come costituito di uomini capaci di ogni pii'1 triste ed inconsulta azione. E' menzogna - lo sanno - ma tant'è, disgra– ziatamente, come nelle arringhe degli avvocati, così nella politica acre degli interessi. il sentimento del– l'equo e dell'onesto cessa e le parti si combattono e si denigrano nel modo più incivile e pili brutale. rI partito socialista oggi però, mentre respinge le accllsC e mentre riafferma l'alto significato mo– rale e politico dello sciopero, raccoglie il guanto di ~fida lanciatogli; e, solo, contro tutte le coalizioni delle varie frazioni della borghesia si prepara alla lotta, dalla quale riuscir~t ratrorzata certamente la sua espressione parl<.1.mcntare,per quanto sempre in misura assai inferiore di quello che è la sua vera e reale forza cd influenza sulle masse e sul paese. Giolitti ha afft..:rmato che le elezioni debbono farsi contro g-liestremi, quelli della reazione e quelli della rivoluzione. Egli - a sentirlo - tende alla libertà, allo sviluppo delle energie popolari, al mi– glioramento delle condizioni economiche, morali, politiche, finanziarie del paese, alla riforma graduale degli istituti, cd elenca il compiuto come promessa cd afli.damento per l'avvenire. i\!Ia l'affidamento è poco a giudicare dall'uomo e dall'opera sua; le promesse sono vaghe, senza fondamento, rese sterili anche pili dall'affermazione sua stessa di non voler diminuire i bilanci impro– duttivi; cd il suo proposito di combatter'e là rea1.ionc è sme-ntito dalla scelta e dall'appoggio ovunque di uomini reazionari non solo, iria che certo 11011 danno affidamento alcuno di serietà politica e morale. Giolitti vanta di seguire una dottrina ed una corrente democratica ; in realtà però brancola in– certo oggi come nel passato, o, peggio ancora, pre– para la riscossa della reazione, e ad ogni modo ac– coglie sotto le grandi ali sue uomini di nome, non di spirito diversi, coi quali vuol muovere nella prossima legislatura in guerra, contro l'unica forza che ~gli davvero tema e combatta, quella del P.ar– tito socialista. Ques!:1 è la verità che appai:e dalla preparazione sua alla lotta, e noi 11011 ce ne doliamo, ben lungi.

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