Il Socialismo - Anno III - n. 17 - 25 ottobre 1904

IL soçIALISMO ... E sempre a proposito del beato stivale - fa il giro dei giornali. a corto di nofo:ie - questa ruudissima che mostra una ,•olta di piu lino a qual grado comatoso sia arrivata le miseria della vita pub– blica italiana; • 11deputato Tale dei Tali di Rcgalbuto. e il deputato Tale dei Tal'altro di Patcrnò, banno cosi tdegrafato all'on, Fràdeletto: La tua lettera a Sacchi è un esempio di lealtà po:itica e di coraggiosa protesta civile contro i multiformi provvedim..::nti che insidi( l.no la for– tuna della patria: essa corrisponde ai nostri sentimenti ; ci congra– tuliamo con te, ti seguiamo. E' dunque un nuovo gruppo: sì il gruppo Fradelctto, che sta per formarsi alla Camern? • Due uomini e un generale. :-.icanchc le forze dei tre classici uo– mini gUidati dal non meno classico caporale. E lo chiamano • un nuovo gruppo•. ;\•liscria cronica della vita politica d'Italia I Gli • Atti degli Apostoli •· .\tti truci: 11 callolico villagio di Vrucich, in Ualmazia, è in picn:l c1110- 1.ionc. 11 parroco. don :'\iccolò Jaspizia, da lungo tempo mantcne\'a illecita relazione con una bella. contadina il cui marito si tro\•a in America, con due figli di pochi anni. La tresca amorosa mostrò ben presto i suoi frutti. r__,. donna dovc, 1 a in brC\'t: dare alla luce un'al– tra creatura, quando inaspettata giunse una lcttern dalr.-\merica in cui il mRrito, a\'\'ertito del comportamento della moglie, annunziava prossimo il suo ritorno e la sua vendetta. Don Nicolò allora per– suase la donna ad un passo estremo. Recatisi ambiduc in una ca– pRnna sita in una boscaglia fuori del villaggio, dopo aver passato insieme l'ultima notte del loro fatale amore, ingoiarono una fortis– sima soluzione di sublimato corrosivo. Ciò succedeva vcncrdl notte. I paesani non vedendo pili il parroco e la sua amante si misero sulle loro traccie. Abbattuta ieri la porta della capanna li trovarono sul letto strettamente::: abbracciati, freddi e:id:.weri. Atti gai: Un treno di pellegrini arri\·a alla frontiera francese-belga - di– reuo a J ,0urdes. Passa la visita doganale. Oon Populairc, parroco a Liegi, è condannato a 90 franchi di multa e spese. perchè voleva frodare 120 sigari. Don Vonchin, parroco id~m. condannato a -lO franchi di ·multa e spese, perchè \'Olev:i frodare un centinaio di sigari. Don Sonnet, curato di ).Ialine, - condannato a 66 franchi e s1>esc per avere voluto frodare cento sigari. 11 pellegrino Ancotte. negoziante a Bruges, condannato a So fr:-tn– chì ç spese per tentato frodo di più di cento sigari. Tutt:t questa gente fa professione di odiare la menzogna. di pro– pagare la verità, • e di essere in speciale e particolare amicizia con i pezzi grossi del paradiso. Tutta questa gente se ne andava a Lourdes, - per assistere ai • miracoli •. Come mai la Santa Vergine non ha fatto il miracolo di preservarli dalla dogana e dalla multa? * * * 11 governo degli titati Uniti ha disposto J~r la consegna ai frati dell'Ordine Agostiniano di <luc milioni e 76 mila dollari. quale corn– pen-.o dei terreni e dei beni stabili, che quella corporazione religiosa posscdc\"a nelle Isole Filippine :-ti tempo del dominio spagnuolo. • I terreni saranno, in tanti lotti e :l prezzo mite, posti in \'endita per fa\'Orire \'incremento dell'agricoltura e della piccola possidenza. I frati dell'Ordine Agostiniano hanno fatto voto di povertà. ~la ,,nche i missionari europei in Cina, - e il loro caporione. monsignor Veseo\'O Faricr, commendatore della Legione d'Onore. - a\1C\1anofatto voto di povertà, - eppure si affrctt:-trono a rubare, su quaranta carri, le verghe d'argento appartenenti ai Cinesi. J frati delle Colonie e i missionari in partibus ·inf.:deiium fanno voto di povertà... ma trovano il modo di arricchirsi. Amore dei contrasti. I censori del regno d"ltalia. - che sorveglia110 !"ordine pubblico e la libertà di pensare. - come gli eunuchi del serraglio sorvegliano le lrèeento donne del Padiscià, - nvn perdono il loro tempo. Erano i giorni in cui da un momento all'altro si aspetta\·a la notizia di un ,..lieto evento •. Ermete NO\'elli h:-t - come si sa - un figlio che vive a ttiren;:e e cui nacque un amore. di bimbo. Il giovane Novelli, per far sapere subito a suo padre, nell::i repubblica Argentina, eh· era divcntatv nonno, s'affrettò a telegrafargli: (< Ermete ::'fovelli, Buenos .-\yrcs. l\faschio. Enrico>). - Parecchie ore dopo egli fu chiamato all'utficio telegrafico, dove segui questo dialog'o: - Dovete sapere che non possiamo lasciar passare i! vostro diSp:lCciO. - ~on lasciarlo passare! E perchè, di grazia? - Perehè avete scritto che era maschio ... - t.:: che vuol dire se l'ho scritto? '.'. 1 on è vero forse? - E' proprio ciò che non sappiamo. - Ma siete pazzo! Lo so io! - Sia. Comunque, per misur:i. d'ordine pubblico, non pvssiamo trasmetterlo. - Ma che c'entra 1·ordinc pubblico con la nascita di mio figlio? Vi ha dato di volta il cervello? L'impiegato non intese cristi. Lui non ci a\·eva colp:l. La cvn– segna, prima di tutto. E a proposito di liberi pensatori che s1..'quèstr;l!lO i;iornali e aho– li~cono il telegrafo, - i: bene ricordare le nobili parole con cui il prof. Erminio Trailo nel suo rapporto: S(((Hijitato, a>11tt1111to e a::ùme del l.i6rro Pmsiero, mostrava che per chiamarsi J;./Jtripe11sal1Jri ci vuol altro che essersi sbarazzati, pii.1o meno, delle superstizioni re– ligiose. ~ 11 fatto è, • scrh•c il prof. Troilo, - che. :1.ceanto ai. dogmi della religione, ci sono i dogmi d'un certo diritto, d'una certa mo– rale, d"una certa economia che incatenano, torturano, abbrutiscono corpi cd :-tnimc. Ci sono i dogmi della proprietà, dei privilegi di 'classe, della morale che creano e ribadiscono le e:\tcne dì disugua– glianze, d'ingiustizie, di sfruttamenti senza fine. • ~on dobbiamo combattere noi questi dogmi: non dobbiamo spezzarè noi queste catene? :-:on dobbiamo noi voler distruggere le fonti di tante brutture e di t.'lnte sciagure? '.'. 1 on dobbiamo volere per tutti gli uomini una vit:l sicura, degna del nome di uman:1? • Ecco dunque gli orizzonti :-tmpii cd il contenuto nuo\'O elci /,i.éerq P.msùr1J. Ma questi orizzonti e questo nuovo contenuto desi– gnano anche il carattere preciso e ressenza intima, imprescindibile del Libero Pe11sicro. $e esso è critica, lotta, ribellione contro i dogmi. e se è dimostrato che fra questi dogmi debbono assolut:lmentc com• prendersi :-tnche quelli ora accennati, se esso deve tendere a distrug– gerli 1>er libcwrc effettivamente i corpi e le anime <li milioni di schia\·i e di sofferenti, se esso vuole elevare la coscienza e la dignit..\ umana, se vuole che la umanità intera si redima da ogni oppressione di brutture e di dolori, non J)llÒ il Libero Pensiero essere una for– mula ,•aga. una ideologia colltemplativa, non può essere aspeU:.izionc mistica; non può, non deve essere che pmsiào td a:ione rivoluz.ia11ari. • Colui che limita la sua ribellione ai dogmi della n::ligiunc. è Libero Pensatore a metà; egli è un metafisico del Libero Pensiero •. N1x. È uscito: GUERRA ALL'ALCOOL C!)puscolo di 36 pagine chiaro, semplice, esauriente di propaganda antialcoolista Editore LUIGI MONGINJ - Via S. Claudio, 57, R01na E'.'l"RIC(J l'l;:Ri<I, dirdtore-respws,16ile. Frnscati, 1904 - :Stabilimento Tipografico Italiano.

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