Il Socialismo - Anno III - n. 17 - 25 ottobre 1904

iL ~UCIALlSMO cuni pcns:mo con Furnémont, con Troclct, con .\n'«!Clc, con altri ;111- ~ora chl' il metodo j.mrasùt,, rappresenti il grado più c-lc,·ato della coscienza socialista internazionale; altri credono, col Destrée, con 1)(-– pui'iseaux, coi min:itori del paese nero che han nel cuore il desiderio e la spcr:m,:a delle sante rivolte proletarie, che la salute non J>OS'P venire che da un C'ambi:unento di regime affrettato e da un moto proletario generale e profondo che modifichi dalroggi al domani i termini entro cui si svolge l'epico conflitlo fr:\ le classi. Vandcn•e!ck. col grosso del partito sta di mezzo. Egli richiama alle origini cd alla dottrina, pur tenendo conto dello specialissimo momento che il paese attri:iver'ia, e mo~tr:uulosi conscio dei dO\'Ni <'hc il p,lrtito in tale momenlo deve e può compi...:rc. Oggi il problema che si pone dinanzi ni nostri comp:i.gni pu0 esprimersi cosi: Qu :i.lc parte intendete prendere nel\ 'evoluzione im. mincnte del paese? Sarete spettntori, attori, o ... impresari? ..-\ttcn• d<'retc con indifforenza gli eventi, anche col pericolo che la vo,;tr:,. nsten,;ionc sia causa di in'lue<:esso; lnvorerete nttivamente con o sl'n1.n 'ìlX'ran1.a di immediata ricom1>ensn, o prenderete fin d"ora il VO\lro posto di cornbaltimcnto coll'aperto proposito di cogliere nel campo dei frutti positi\'i e pr:Hici, lusinghieri premi alla \·Ostra. :unbir.iurw e nl vostro wi'ICerato amor di riforme? In una parola \·olete essere dt:gli intransigenti, dei ministeriali foturi o dei ministeriabili?, .• E le ris1>0ste fiocc:mo. Contro gli intransigenti à 1/Julpri.r è un coro assordanlc. E. .•. direi qua'ìi giuc;tamente. poichè in politica il <;('nsodcll"opportunità non deve far difetto. Oggi il Belgio è nrrh•ato a quel che si dice comunemente "" tn11rmu1/de I' 1,ùt~in. Lina forza gigantesc:i di oppressione e di oscu• rantìsmo è scossa dalle fondamenta e sta per cadere. 11 clericalismo carico d'anni e di male azioni politiche, il cleri– calismo che ha fatto passare il suo carro trionfale sul 1x:tto Incerato di t:mtc vittime umane cd ha con ogni meno peggiorate le migliori istituzioni rc'>tringendo perfino nei limiti del possibile fa. libertà. ,;ta per tramontare fra un n'òsord:rnte strepito di ro\'ina. Questo è t:-ilc fenomeno che non può lasciare indiffcrcntt' al• <'11110. Può un solitario riandare alle vccehic fonnulc dcli° intmn'ii– gcnz:-ie dire che clericalismo e liberalismo ">0notermini equi\·nlcnti. e che il noslro 1>artito de\'e procedere diritto per la sua strada; ma In mn<1'ianon comprenderà om tale concetto. Un partito politico che ha le sue radid nel popolo non può tl""· ncr,;i app.·utato in un momento çome questo. Bisogna che esso rap• presenti un elemento atti\'O nella trasformazione che si opera, aftìnc di dirigere verso uno scopo ben determinato lo sforzo dei militi im• pazienti e di mantenere sulla massa la sua influenza salutare. Ì'\on solo. ma poichè rcgcmonia clericale non è solt:1nto un giogo politico ma anche una dominazione morale che opprime le coscienze ed oscura le menti, i socialisti non po,;sono e-,itarc nel concorrere ad un·opera che avf:l per effeno di liberare il JXl.f''-C <klllo spirito retrogrado. Il Belgio odierno infatti è, malgrado tutto, impr<-gnato di su• pcrstizione cattolica. Certo a Gand, a Liegi, a Bruxelles. a Char• !eroi e nei paesi industriali le idealità democratiche e sociali·.te hanno fatto un immenso cammino. '.\la oltrechè anche là I' infl.1cnza d(•I prete resiste nl dilagare del progresso e rnpprcsenta tuttorn una po– unw lcrribile, le pro\'incic di A1wcrsa (l:-tcittà esclusa), delle due Fiandre, del Limburgo e buona parte di quelle del Lussemburgo e di ~amur, ,;ono altrettanti feudi di reazione oscurantisrn. :-:011 è facile portare col/\ lo sforzo della propogand:1 redentrice. Scuole confossionnli, banche cnttoliche, cooperative religiose :w\•j. luppano la popolazione in una rete fittissima di interessi contro cui le m10\'C idealità morali e sociali non potranno pre\·alcrt· clu- dopo lunghi anni di lotta. . Che un go\•crno liberale \'cnga, obbligato dal suo stesso pas– sato a far opera risolutamente anticlericale, e questo terreno refrat• tnrio sarà distodato e la bandiera rossa S\·entolerà sui mulini wli. tari della Fiandra. Poichè, intendiamoci, il neo libcr ..lismo. che avrà prossimamente In direzione degli affari non è il dottrinarismo accademico e con<1er• \":'ltore dei teJ>idis,;ilni lluysmans, llymans, Oc '.\lot, cec. ()ne,;ti nnticleric-:-ili di ll.'lrata sono st:\ti soverchia.ti e trascìn:'lti dall'elemento nuo\·0 C' moderno che \"a risolutamente verso al radi• ealismo 0 di Snnson 1 rii Féron e di Lor.rnd e può e vuole imitare nel Belgio ro1>e:n di Combes, distruggendo da.Ile fondamenta la J)O· tcn1.a congrcg:1zionic;tn e clericale. . . . Ee1.'0 perchè nelle batt.'lglic parlamentari che si actendono il blocco <h::llcsinistre sad un fenomeno inevitabile che nessun ,;ocfa– ti,;tn in nessun paese potrà, quali che si~no le sue tendenze, bia<;i– mare. Infatti, se anche le previsioni rosee si av\·crassero subito, i lì· bcrali non potrebbero disporre dopo le nuove elezioni che di 48 nutndati contro 36 dei socialisti e 82 della desti:a. Se i nostri <;\ nppartns-;cro nclrnstcus:onismo qu:\lc non sarebbe la loro respon– sabilit/\1 Bisogna dunque che fin da ora,. mentre ancora la maggio– ranza di sinistra manca, i socialisti si abituino all'accordo in tutte le l>:-ittaglic parlamentari prcpnr:i.toric che condnfr:-imio tra due nnni alla vittoria. Ma non basta. E' e\·idcntc che il ministero liberale futuro non J>Otr:\sostenersi che coll'appoggio costante e vigile di <1ucstoblocco. E allora l':-iltro lato del problema si impone: una p,'l.rtc cosi impor• t:\ntc della maggioranza come il gruppo socialista non do\•ri\ CSSt'r<' rappresentata nel ministero? .\nsecle risponde di sl. Vnndcrvclde dice di no. E n:-ituralmcnt<' dietro le due diverse opinioni si cel:-inodue concetti diversi in quanto ~ccondo g:li uni l'allc:mza liberale.democratico-socialista potrà divi·• nire un fatto costante. mentre per gli altri es~'l. non s:1rù chC' 1111 fenomeno transitorio. lo credo che per k partiaJlari amduio,ri del Btlgio, altrettanto sia giustificato il temporaneo ministcrialismo futuro, quanto inutil<' e compromettente la, partecipazione al potere. E ciò pcrchè se i socialisti sapranno attendere l'esperimento liberale avrà delle conseguente imprevedute, che sJ)ostcranno i rn1r porti fra i \'ari partiti politici e assegneranno a ciascuno di cso;iunn nuovn funzione, togliendo alle lotte politiche la loro fisonomia pr<'– vnlcntcmcntc metafisica, per lascinr svolgere (chiaro agli occhi di tutti) il conflitto degli opposti interessi. ).I:\ questa situazione e I:\ opp•ortunit/\ di un mini<;tcro liheralr– socialista meritano un esame n parte in un prossimo articolo. /Jr,,.,·el/u, ottobre. lll\'IS'I',\ IIEl,liE lll\lS'l'E SOCIAUSTE Riviste russe. Il terrorismo e il movimento delle masse. g· cosi intitolato l':'lrticolo di fondo d<'I n. 70 dcli' hkrn, lii <'ni do il riassunto. Plehwe fu un • uomo politico• secondo il concetto della SOC'i<'t:\ borghese attuale. Ciò \'U0! dire che egli uccideva impunemente dal suo studio mi• nisterialc, difeso dalla polizia, pagata a caro prezzo dal popolo ; egli calpestava senza pietà i diritti altrui e tolse la vita a molti cittadini. Egli è stato ucciso da una bomba abilmente lanciat:\; si è tro• vato delta g.cnh' che ha deplorato r immoralità. dcll'assas5inio, la cru– dclt/\ della vcndett:-i ! :>.fa in che modo sarebbe stato possibile di \'Cndicare sulla persona di Plchwc i massacri di Kiscineff? Nel processo dei socialisti di K0nigshcrg, imputati di nvcr con– tribuito n far passare in Russia delle pubblicazioni socialiste, i! ma• gistrato tedesco rnpprescntantc della parte ci\'ilc indirizzò nelle 1><'r• sonc dei redattori della lskra indirettameote 'un rimprovero :-itutta la dcmocrnzin sociale russa la quale, pur rinnegando il terrore p1.~r considerazioni di tattica. non esprime qu:1lsiasi sentimento di incJi. gnazionc morale rigu:irdo agli atti terroristici. :,.;'oigli possiamo rispondere che la democrazia sociale russa non si innalzerà mai fino alla morale capace di ribellarsi d:\\'anti alru<'• cisionc di un ministro, e nello stesso tempo di nascondere sotto il ,·elo delle • necessità politiche •, le uccisioni in massa ordinate dallo stesso ministro. E' da notarsi, però, che questa volta la stampa. bor• ghesc, senza omettere di esprimere la sua indignazione • morale• da\ 1 anti a.I fatto dell'uccisione. rlichìnr:wa csplicitamcnt<- eh<' la •mr• pressione di l'lchwe non era che l:l con!.cgucnzn naturale del suo sistema politico.

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