Il Socialismo - Anno III - n. 14 - 10 settembre 1904

P~ SOCIALISMO 221 considerando che l'ullità della manifestazione non esiste, ,·isto che in alcuni paesi essa si fa non già il primo di maggio, ma nella prima domenica del m,1ggio; il Congresso di Amsterdam, richi:unandosi alle deliberazioni prese dai Congressi socialisti internazionali di Parigi nel 1889, di Brm:elles nel r89r, di Zurigo nel 1893 e di Parigi nel 1900, invita. i partiti socialisti e sindacati di tutti i paesi ad organizzare con la piil grande energia la manifestazione operaia del primo maggio; il Congresso indica come un. do\'Crc di tutte le organiziazioni operaie di lott:uc per l'a~tcnsionc dal lavoro il 'primo maggio - quando ciò possa essere fatto senza nuocere agli interessi operai •. J.,:' approvato ad unanimità. E contro i Trusts il seguente : • Il Congresso socialista internazionale d'Amsterdam dichiara: che niente permette di dire che i tru.sts e i sindacati di produ- zione abbiano diminuito la disoccupazione e affermano che al con– trario hanno il potere - dirigendo la produzione capitalista • di au– mentare la clisoceupazione se ci va del loro interesse; il Congresso ricorda In risoluzione di Parigi del 1900, consta– tando J'impotem:n. assoluta di tutti gli sforzi della legislazione sia di prevenire la formazione dei trusts, sia di restringere il loro svi– luppo. E ripete il suo appello ai lavoratori di tulti i paesi di far uso della loro forza organi1.:!:ata per effettuare la socializzazione della produzione e della distribuziohe •. Si vota un saluto al proletariato russo, uno pci carcerati poli– tici del 1898 e si fissa a Stuttgart la sede del prossimo Congresso. Il memoriale dei ferrovieri Siamo, cioè pardon, dovremmo essere, alla vigilia della risoluzione ciel grande problema ferroviario ed il governo se r.6n dorme finge dormire, forse maturando uno di quei progetti che lasciano le cose come sono benefiche ai capitalisti, dannose al pubblico che paga nonchè pei ferrovieri che lavorano. Ma non dormono i lavoratori. Essi non hanno dimenticato che l'accordo interve– nuto fra l'organizzazione ed il governo col r902 non era che provvisorio, e che allora era stato stabilito che ad una "risoluzione definitiva si sarebbe provveduto allo scadere ~della convenzione, cioè nel 1905. E dell'anno di grazia 1905 siamo alle porte, ed il patrio temporeggiatore governo si trova alle strette privo di criteri e di studi seri in una delle più gravi quistioni che possano interessare l'econo1nia intera del paese e le domande ed i diritti acquisiti di una intera nume– rosissima classe di lavoratori. Come si risolverà la complessa questione nulla lascia supporre ... Il governo ha tirato avanti lasciando che passassero e mesi ed anni, in quella specie di fatalismo che abban– dona al caso ed ali' incalzare cieco degli avvenimenti le pitt. gravi risoluzioni. Ora il Riscatto e la Federazione dei ferrovieri, le due grandi associazioni che- comprendono unite ben 45 mila lavoratori, si sono accordate intorno al memo– riale ch'esse intendono presentare e far valere innanzi al goTerno ed al paese come espressione dei loro de– siderati, dei loro bisogni e dei loro diritti. Sarà una doccia fredda per Giolitti il riformatore, come pure per qualche deputato paladino della classe lungamente sfruttata; e già fin da. ora i giornali ben pensanti, a cominciare dal Corriere della Sera, levano alte grida contro le esagerazioni di domande, contro il sover– chio di pretese. Nella patria dei proverbi non si sarebbe dovuto di– menticare che « le cose lunghe diventano serpi ,..e che « tutti i nodi vengono al pettine ». Fare dei progetti, chiacchierare: promettere, schermirsi, dormire anche, un privato che voglia rovinare se stesso e la sua fama può farlo, non un governo sul quale pesa la somma re– sponsabilità dei gravi interessi del paese. Non è colpa è delitto, poichè gravissime possono essere le conse– guenze di una politica continua di temporeggiamenti e di mezze misure. I ferrovieri nel 1902 hanno longanimemente e pro bono pacis accettato un accordo provvisorio; oggi, al– l'atto della risoluzione del problema ferroviario, inten– dono ottenere anch'essi un'assetto soddisfacente e de– finitivo e perciò presentano mutatis 11wtandi le seguenti domande: · Domande d'indole generale. l. - Trattamento da farsi a tutto il personale: a) Dura11tc la 11wlaJtia: intero stipendio sino a! limite di 6 mesi; D) D11ra11/eJ'aspcllativa: se l'agente ha meno di 15 anni di ser- vizio, metà. stipendio, se l'agente ha piu di 15 e meno di 25 anni di servizio 213 di stipendio; se l'agente ha più di ~5 anni di scrvi1.io , 314 di stipendio; t:) Durante il cougeM ordinario: intero stipendio per 20 giorni per gli agenti che non hanno raggiunto i 10 anni di servizio; in– tero stipendio per 30 giorni per gli agenti che hanno raggiunto i 10 anni di servizio. d) Durante il congedo s/r(l,()rdù,ario: metà. stipendio pci primi 30 giorni; e) Per lm'Oro slnwrdi11arW: compenso di 116 dello stipendio giornaliero per ogni ora di giorno; di 1j4 dello stipendio giornaliero per ogni ora di notte; /) Per rwdem:.d ùi locali/Il di malaria: indennità giornaliera; Dal I. giugno al 31 ottobre: prima zona lire J.20 • seconda zona lire o.So . tcn:a zona lire o.6o • quarta zona lire o ..,o - Dal I. no– vembre al 31 maggio: prima zona lire o.6o • seconda zona lire 0..10 • terza zona lire 0.30; g1 Ptr tmsa di ria/uzza mo/Jile li.mitata ai 7 o!o ai soli.stipmdi i11ftrWri a/le lire 90Q trmme e t:oisegumii Denejici: di lire 400 se lo sti– pendio eccede le lire 900 e non le rroo annue • di lire 300 se ec– cede le rroo e non le J'.300 • dl lire 200 se eccede le 1300 e non le 1400 - di lire Ioo se eccede le qoo e non le 1500. JI. - Continuazione delle altre indennità, soprassoldi, com– pensi, ccc., speciali di cui è provvista ciascuna categoria. IH. - Regolari1.za1.ionc al c. luglio 1905 degli stipendi secondo !"organico andato in vigore col I. gennaio 1902. [V. - Durata del lavoro o servizio e dei riposi minimi: 1. La durata normale del lavoro o servizio per ogni spazio di 24 ore sarà fissato: pel personale addetto al servizio attivo: a) a non più di 8 ore, quando concorrono le condizioni più gravose di servizio; 6) a non più di 10 negli altri casi. Pel personale addetto al servizio sedentario di stazione. a) a non piu di 7 ore quando concorrono le condizioni pi\! gravose di ser\'izio; 6) a non più di 8 ore negli altri casi. 2. Sarà considerato servizio sedentario quello disimpegnato dagli addetti agli uffici amministrativi, tecnici, telegrafici e merci; e tuttt> il rimanente servizio sarà considerato auivo. 3. Soltanto in casi eccezionali (salvo adeguato com~nso straor– dinario al personale) i limiti di cui sopra possono essere protratti rispettivamente fino a 1:2, 14, 10, II ore per ogni spazio di 24 ore, eccezione fatta per quei servizi ai quali non si può pr~vvedcre di– versamente. 4. Il limite di servizio o lavoro comincicrà a decorrere dal mo– mento stabilito per la presenza nel deposito, nella stazione, nell'of– ficina, nell'ufficio o nel posto 3ssegnato a seconda dei casi ·e cesserà alratto in cui l'agente è autorizzato a lasciare tali posti. Gli inter– valli di scr"izio inferiori ad un'ora non sono considerati riposo. 5. Ogni agente avrà un riposo ininterrotto di almeno di Io ore per ogni 24 e un riposo di 36 ore ogni settimana, da godersi in residenza. Durante l'assenza di 36 ore l"agente sarà libero di recarsi dove meglio crede. 6. Quando il turno di servizio si alterna di giorno e di notte, il personale non potrà essere destinato al servizio di notte per piì1 di sci notti consecutive.

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