Il Socialismo - Anno III - n. 12 - 10 agosto 1904

IL SOCIALISMO Certo, per avere un criterio veramente esatto occor– rerebbe considerare più che l'entità numerica e la somma degli scioperi, la loro importanza per riguardo al nu– mero degli scioperanti, alla durata degli scioperi, alla resistenza ed alla solidarietà manifestata dalla classe la– voratrice. Questi sarebbero i dati che dal nostro punto di· vista hanno il maggior valore, perchè sono l'indice della serietà con cui uno sciopero è iniziato e condotto " termine (indipendentemente dalla sconfitta o dalla vittoria), l'indice della· coscienza di classe della massa dei iavoratori, queJla a cui i socialisti devono le mag– giori cure, quella che veramente· distingue il grado di evoluzione acquistato dal proletariato dei diversi paesi. Ma finora gli U ffi.ci del lavoro e le organizzazioni operaie delle diverse nazioni non seguono un criterio unico statistico, ed i dati riescono assai difficilmente confrontabili ed apprezzabili al loro giusto valore. Variel:l della Cronaca internazionale • Al primo ed al secondo appello, che cominciano tra le to e le Io 112, rispondono pochissimi elettori, benchè le aule siano discreta– mente affollale. Afa, a q1':l'1topare, i eorr111tiOili altmdono c!u ve1t– ;-a110a11111mt«tiprez=i. Si afferma in/atti ehe si è eomùieiato ,o,i l'offrire lire J.JO per og11ivoto; eomp ,11.ro codesto e//e ai bassi fondi del nostro corpo e/etloraù è parso mollo esi'guo; .riakè la votazione procede per 611011a parte della gWr11ala /e11tissima. ... I soliti pregiudicati si aggirano nei pressi delle sezioni e fin dentro le aule facendo incetta di voti. Nei pressi di porta Carini, la compra dei voti viene esercitata apertamente, 911a.risotto gli oechi delfiwz1011ario di p. S., dentro una bottega da macellaio. La ricompensa che si offre agli elettori dispos~i a vendersi sale intanto nel manda.mente :\folo e nel mandamento Tribumtli a cinque lire, e a dicci lire nel mandamento Orcto, ove i popolari sogliono essere in prcvalen;r,a, Invece nel mandamento Palazzo Reale i prezzi infimi si sosten– gono: in alcune sezioni vengono offerte financo lire 2 •. • Alle ore I6 la votazione, come per legge, è stata chiusa in tutte le sezioni, in alcune delle quali è cominciato lo scrutinio, mentre altre lo hanno rimandato a stasera ed alcune a domani. Naturalmente, non si possono fare previsioni, 11onostante la cor– ruzio,,e largamente esercitala, sfrà<Iime11/e11e/leore pomtridia11e, esum/,q Ptrvmuti, a quanlo si afferma, 1t11ovifondi alle perso11e ùu;arieate del mercimcnW. Il numero dei votanti infatti è stato quasi uguale a quello delle Afmtre si' prepara la eom:ilia:Ume - Il ,·osto dd clero in llalia-1 unto ultime due elezioni, nelle quali gl'intercssati erano quasi il triplo; 111tgkeresi - Come si /a11no le votazioni 11d Dea/o regno - Le due ei~ si spiega appunto &O#'l'alletta»unto dd/e rieompeme promesse,._ moraii - La mori.: del figlio lUl Ooia del regio Piemo11te - la ca– rità r.;a11geliai dei /alu"ri t:atloliei - Gli ebrei prima del J~JO - Krumiri sekùwi, kr11111irivassalli, Rrumiri salariati e krumiri ebrei - Ancora la 91u.rti;111e del /011,t/,q per l'emig-ra:io11e ,li preti, - Vii /11ori d' 1/alia,· va/uori o stranier I -Dov'è il vero << straniero >J. Mentre si prepara la conciliazione, e mentre la scienza ostetrica del senatore '.\forisani getta le fondamenta della nuova politica clerico– monarchica {dal parto della Beata Vergine in qua tutta fa religione posa una questione d'utero). Sapete quanto costa, oggi come oggi, il clero in Italia? Ci sono in Italia 20,183 parrocchie che godono un reddito di ben 27 milioni. Vi sono dei parroci che percepiscono dalle 5 alle 10 mila lire annue e quelli che ne riscuotono meno non. arrirnno a pigliare meno di 900 lire. A questi proventi de'"ono aggiungersi quelli èhe derivano dai cosl detti diritti di stola che, se non pagati direttamente dallo Stato, lo scino però dai cittadini. Vi sono poi le elemosine per le messe private e le prediche; te <1uestuc e le colfotte raccolte in chiesa senza contare gli introiti lasciati in hora '"ortis. Le parrocchie, fatto un calcolo approssimativo, costano agli ita– liani più di 150 milioni all"anno. Ci sono poi i vescovi, essi .sommano alla belle;r,za di 153 e che dallo Stato !ntroitano ogni anno 5 milioni e 250 mila lire e godono una soprarendita annua di un milione e 869 mila lire. .r\l vescovo di Girgenti è assegnato un reddito annuo di U7,596 lire, e quello di Cefalù ha una rendita di circa 3cc mila lire. E fino ad oggi, questi apostoli lurono perseguitati. Jmaginatc che cosa sarà domani, quando saranno i padroni! . * * Buffoni. Dopo otto giorni di ardente discussione, la Camera dei deputati mghcre.se ha votato con 100 voti di maggioranza l'aumento della lista civile per il re d'Ungheria, imperatore d'Austria. Ci sono 100 buffoni di troppo alla (;amera ungherese ... e al- trove. . * * Come si fanno le· votazioni nel beato regno d"ftalia. ::iemplici fatti di cronaca che riproduco da un grande giornale monarchico di Palermo; si tratta dell'ultima mafiosa elezione comunale palermitana che, al solito, mandò al palazzo comunale, il partito del tricolore crocesignato del monarchismo .. e della mafia. Come si fanno le elezioni a Palermo. ove la mafia governativa paga i voti sotto gli occhi dei questurini di Giolitti, e ove il sacro amore per le istituzioni è mantenuto vivo dagli sfuggiti dalle patrie galere, cosi si fanno ad ogni parte d'Italia, e cosl si faranno per la prossima convocazione dei comizi. Che meraviglia che tali elezioni ci regalino la Camera che ci governa? Le due morali. . . . A Torino è morto qualche giorno fa un povero Tizio dalle cui tribolazioni si può ricavare tutto un volume di filosofia. · Si trattava dell'unico discendente superstite in linea retta d~l– l'ultimo esecutore di giustizia che operò in Piemonte. Gaspare Su– vassa era infatti il pronipote di • Gasprin •, il boia celebre dì cui parlò Angelo Brofferio e di cui la non mai abbastanza lodata casa di Sa\·oia si serviva per governare paternamente il Piemonte e i patrioti. Il disgraziato, condusse un$' assai triste esistenza. Rimasto or– fano in giovane età, campava la vita con i rari soccorsi e sussidi che il i\lini.stero di grazia e giustizia gli elargiva, finchè un bel giorno scntl rispondersi che per un discendente di esecutori di giu– stizia non \'i. erano più stanziamenti in bilancio. Egli si adoperò al– lora per trovare lavoro (era calzolaio), ma inutilmente: gli veniva chiuso ogni laboratorio, allorquando era conosciuto il suo albero genealogico, come ogni padrone di casa si affrcttav:'\ a licenziarlo dalla soffitta, quando gli inquilini, edotti, minaecia\'ano in massa di abbandonare gli alloggi se l'aborrito vicino non fosse tosto sfr.\t– tato. E lo sventurato era costretto ad emignare di borgo in borgo, di bottega in bottega. La pudibondaf morale del popolo italiano e del governo dello stivale non vuol sentir parlare di boia o di figli di boia. Gente eh..: uccide. Puah ! Che porcheria! ì\fa i grandi uccisori in blocco, - come i\lorra di Lavriano o Bava Beccaris, - a differenza dell'oscuro figlio del boia della reggia di Torino, - avendo da soli ucciso pil.1cittadini italiani non delinquenti, di quel che non abbia fatto • Gasprin il boia• - vengono trattati diversamente, L'uno fu spedito a Pietro– burgo per rappresentare degnamente con le macchie cli ·sangue di cui era coperto, - l'Italia, - e perfezionarsi nell'arte del governo .. russo. L'altro fu nominato di nwht prop,•ù, gran cordone di non so più quale scimmiesco ordine equestre italiano. E' sempre la solita questione delle due morali, - la morale dei padroni, a cui tutto è pennes<co; • e la morale dei _servi per i qu,ili è delitto ciò che ai padroni procura lodi e onori.

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