Il Socialismo - Anno III - n. 10 - 10 luglio 1904

Rm.1A, 10 LUGLIO 1904 IL SOCIALIS .:1- Rivista quindicinale diretta da ENRICO FERRI .:1- ABBONJ\i\lENTI: ~ ~ Per la Direzione e Redazione rivolgersi all'ono- lTAJ,IA: Anno L. 5 - Semestre L. 2,50 SI PUBBLICA revole prof, Enrico Ferri, Roma, Via Montebello, 2-E 1!'.sTEKO: .i.\nno L. 6,25 - Semestre L. 3,25 il 10 ed il 25 d'ogni mese - Per l'Amministrazione rÌ,\'olgersi: il &cialisme Un numero cenlesimi 25. Rivista, Roma, Via S. Claudio, 57. - . PROBLEMI SOCIALI ta secolm·e maledizione sul~lczzogiorno (A proposito di un libro di Giustino Fortunato) Quando pilt densa si agitò in Italia, per tre o quattro anni, la << quistione meridionale )), il Renda pubblicò un' i11c/1icsla ( 1) ch'egli aveva compiuto presso i nostri maggiori uomini, e in quella i11c/1iesla Guglielmo Fer– rcro svolse questo concetto: che per spiegare la infe– riorità sociale del Mezzogiorno si dovesse ricorrere alla investigazione storica, per cui il Sud, sottoposto al re– gime feudale sino alla fine ciel 400, fu poi messo fuori dalle grandi correnti àella navigazione, abbandonato alle incursioni dei corsari turchi e africani, schiacciato dal regime inquisitorio, che, specie dopo il Concilio di Trento, aggiunse il torpore intellettuale al torpore eco– nomico, l'uno e l'altro intensificati, poi, dalla domina– zione spagnola. E poichè Alfredo Niceforo, per aver pubblicato L'Ita– lia barbara contemporanea (2) s'era tirata addosso la I canèa di quei che credono star la carità di patria nel nascondere, invece che nel cauteriziare le piaghe, dopo averle diagnosticate alla luce ciel sole - io rilevai (3) dal successivo suo volume (4) questo concetto: chè se e, la. inferiorità morale e civile è senza dubbio causata, in massima parte, del fattore economico, ma non bi– sogna dimenticare che anche il fattore antropologico, con la degenerazione, può rendere tale inferiorità pili grave e pili tenace)) (5 ), è anche vero d'altronde che - come i! medesimo· Niceforo dice - « le ricerche sulle differenze organiche degli italiani del Nord e del Sud, i: sulla degenerazione fisica degli italiani del :Mezzo– giorno ci fanno concludere che non solo l'Italia è po– polata· da due razze diverse - l' una estendentesi in maggioranza al Nord, l' altra in maggioranza al Sud - ma anche che, con md/a probabilità, la razza del ilf"ez– zogiorno presenta un insieme tli caratteri di degenerazione dovuti, in gran parie~ alla denutrizione» (6). Tanto vero che il Niceforo poteva riportare le con- · (1) lh:NOA • La qutstW,u nu:ridiamilt. - Palermo. S:rn<lron, 1899. (2) Palermo, Sandron, 1898. (3) Il ris--,;eglio ita/,co e la qui.stione meridionale, nella Rivista po- polare dtl Cotaianni. genn. 1902. (.i) ltalùrni del Nord e ltali"ani del Sud.• Torino, Bocca, 1901. (5) ::\'tC1':110RO - Italiani, ecc. • pag. 90. (6) Pag. 91. L.'l scrittura in corsivo di qtu.:stt• parole è nd libro. elusioni sperimentali degli studi fatti dall' Ottolcnghi e dal dott. Rossi in quel laboratorio di medicina legale della Università di Siena, nel quale io mi onoro di avere lavorato sotto la amorosa guida feconda. del pro– fessore Ottelenghi: e quegli studii, come gli altri dello stesso genere che il Niceforo stesso compì pili tardi sui bambini e bambine ricchi e poveri delle scuole di Losanna (1) portarono a determinare un rapiJorto da causa ad effetto fra le condizioni sociali e le anomalie antro– pologiche, il quale deve essere inteso nel senso che la miseria, perpetuando la denutrizione fisiologica, l'abbie– zione morale e l'abbrutimento intellettuale nel corso di pii:1generazioni, riconduce la gente nelle condizioni di vita individua e collettiva che eran proprie dei tcrnpi primitivi, e quindi, non solo impedisce il perfezionamento e l'eliminazione graduale dei caratteri atavici, ma cle– terrnina dei ritorni, segnalati dalle stigmate della infe– riorità psicologica, e della degenerazione somatica. E' su questo terreno di degenerazione, di inania e di ignoranza che gli uomini della borghesia, non tro– vando un impiego sano e socialmente produttivo alla loro attività, crescono la pianta della camorra, e ino– culano la cantaride delle grandi imprese militaristiche e del gran lusso nei quartieri ricchi delle città, in mezzo alla tòrpida ncquiescenza delle moltitudini che di tutto ciò pagano le spese. Ma io, a conforto di quei dati sui caratteri dege– nerativi delle classi povere in confronto delle classi agiate, ricordo un altro ordine di ricerche, compiutesi al laboratorio di medicipa legale cli Siena, e che il Ni– ceforo avrebbe dovuto utilizzare. E sono le ricerche sulla sensibilità dolorifica, e sulla sensibilità generale., per le quali possediamo il faradimetro di Edelmann, mediante il quale si arriva a graduare l'eccitamento elettrico, proposto nel 1865 dal Lombroso per la mi– sura della sensibilità. Abbiam0 cioè uno strumento au– tomatico, che ci offre dei dati sicuri e obbiettivi, mentre per le ricerche antropologiche noi dobbiamo ancora affidarci al criterio individuale, che, sebbene clisciplinatq dal criticismo scientifico, lascia sempre il margin~ al– l'imprecisione dell'apprezzamento. Ora, l'Ottolenghi, ado– perando appunto il faradimetro di Edelmann su 321 uomini e 705 donne, classificati per età e per condi– zione sociale, si trovò dinanzi a delle vere differenze di (1) ::\'10:i:o~o . Note prélimù1aire d'1mt/1ropologicsur Jl47 e11fm1ts dts /CQ/cs dc La11samtt, étttdils e,i rapport à lcur condition socùik, nella Scuola Positiva del Ferri, maggio-giugno 1903. Questo lavoro meritò al ::\'iceforo il premiQ intcrna:::ioua/e Godard.

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