Il Socialismo - Anno III - n. 7 - 25 maggio 1904

108 IL SOCIALISMO stassero gli effetti. Il postulato edonistico è stato intralciato nei suoi effetti attraverso il cammino Jella storia. A questo punto la critica socialista riprende il suo lavoro. Nella società moderna esiste la rendita del con– sumatore, h rendita del produttore, il profitto ca· pitalistico; chi crea questi privilegi? Chi rompe l'armonia degli interessi, l'opera solidale della pro– duzione? Donde si genera il profitto capitalistico? E' il monopolio, la ineguaglianza di possesso, la separazione tra lavoro e strumento di. produzione che perturbano la legge naturale del valore, secondo cui le ricchezze dovrebbero spartirsi in modo pro– porzionale agli sforzi compiuti a produrle. La pro– prietà che si accumula nella presente società non è fondata sul proprio lavoro ma sul privilegio; il prodotto che non è generato dal proprio lavoro è l'effetto d'uno sforzo altrui. La scuola liberistica non può ammettere che vi sia arricchimento senza s.-'tcrificio, utile senza costo~ piacere senza dolore corrispondente; ciò violerebbe la sua legge del va– lore naturale, onde lottando contro ogni causa ini• bitricc della libertà di concorrenza deve per neces– sità di logica avvalorare la tesi socialistica. I lavoratori vengono oggi sacrificati nel loro egoismo, essi godono una somma di vantaggi in– feriore a quella che godrebbero ove vigesse la libertà economica; le lotte operaie tendono appunto ad avvicinare la classe lavoratrice allo stato di economia pura, dove la retribuzione avviene in conformità alla teoria edonistica del valore per cui ciascuno è compensato in ragione del suo lavoro. L'organizzazione operaia non è che l'apparato pratico diretto a questo scopo, ossia al socialismo. Questa è, direi quasi, l'essenza del pensiero del Leone, pensiero che abbiarno voluto esporre nel– l'insieme staccandolo dalle singole questioni alle quali è legato, tutte interessanti e svolte con quella limpidezza che abbiamo rilevato in principio. Nè si creda con questo che nessun appunto possa muo– versi all'autore, anzi molto avrernmo a dire, in– torno all'esposizione ch'egli fa della lotta di classe, molto in riguardo al suo materialismo storico dove c'è evidente contrasto fra quanto egli è costretto ad afferrnare e la interpretazione materialistica della storia nella rigidità voluta dal Marx, ed altro an– cora. ì\lla queste, per quanto importantissime que– stioni di sociologia, sono, in riguardo al libro, stret– tamente econornico, di secondaria irnportanza. In oltre il Leone potrebbe risponderci: « Ma voi, caro compagno, inforcak le lenti severe del critico, e mi state diventando un censore ... inamidato. Io qui ho scritto per il grande pubblico, e soprattutto per fare della buona propaganda ". Giustissimo! Ottimamente quindi pensava l'ono– revole Varazzani quando di questo libro voleva far stampare una edizione per cura della Direzione del Partito socialista italiano, ed ottimamente si è comportato il mio amico Giovanni Ricci, il quale, bisogna riconoscerlo, ha dei veri colpi di genio ... editoriale! RODOLFO SAVELLI. Rl\'ISTA DELLE IIIVISTE SOCIALISTE Riviste Russe. Oiudizio dell'Europa sulla rivoluzione russa. T:\lc è il 1itolo delr:uticolo di fondo pubbli('ato !',ul 11. 6o dcl- 1'/Jkra (giornale socblio:;ta russo pubblicato .t Ginevra) cd eccone 1111 riassunto: Il processo della liquidazione deJrantico regime in Europa 'ii trnsportav:\ da un pac,;;c all'altro accompagn ;1.to dagli appkrnsi cntu– o:;ia<;tici dei cittadini i qun.li potettero prima libcrar<;i del giogo clcllc ca'-ll! e d<'ll'a,;;solutismo. Dopo la macchina n v:1porc che di<;truggc,•:t k: ha<.i cli tale regime venivano le idee rivoluzion.1ric in..ic·mc :111<' ,;;iinpatie della ela<.s~ borghese. I ,:1 Ru,;sia non h:\ :wuto il tempo di approfittare dei bricioli del ricco hnnchctto della ri\'oluzione borghese. La storia fu per noi un:1 mntrigna e noi fummo ris\1egli:'lti dalla coltum curope:\ nel momento quando la borghesia rrvr.Jr.i già perso l'inlere.sse della lott,i per In diffu. sionc mondiale dell:\ civiltlt. L, macchina a ,·aporc ci ha portnto insieme alle aspirazioni verso la libertà la ripercu-.sione d<'II:\gr:inde lotta prolcl:\ria, ma iMiemc ad esse giunsero da noi i <.uoni della nrnrcin funebre che la stari:\ va cantando alla borghesia ddl'Euro1xt. La rivoluzione russa, unicn rappresentante dcll:l coltura <-urOJ)(';l nel suo p:'lcse. rimane isolata nella lotta col potente :rntocratc di tvttc le b:tstiglie russe. ~oi siamo soli poichè il proletariato dell'Europa non puo im– J>cdircalla borghesi:\ di tradire gli interessi della civiltà. '.\'oi si:'lmo <.oli poichè lo c1.arismo fornisce ali' Europa borghese i mc1.1.iper tener in freno il proletari:\tO rivoluzionario dei p:.te:;i liberi. l,:1 Gennania presta il suo appoggio. allo stesso gov('rnO, il qual(' pcrscguil:\ i tedeschi delle provincie baltiche come 11 agenti del p:rn– gcrmanismo •; allo s•.csso czarismo, il quale m:'lrtirizza in nome del– l'ortodossia gli cvangcliCl-b:lttisti russi sotto il pretesto di sradicn.rt · gli • intrighi tedeschi .,; allo czarismo fautore della duplice allc:1nz:1 di c11ilo scopo è di paralizzare la egemonia della Germani:\. La borghesia tedesca, la q\lale seguita arl onorare i suoi grandi rivoluzionari del ·48, appoggia il suo governo sotto il pretesto della • lotta contro gli :rnarchici •, i quali non esistono in Russia, e della lotta col terrorismo rinnegato dalla gran maggioranza dei rh,olm:io– nari russi. F. cosi l'onore del\a Germania viene affidato agli agenti di Plehwe, le forze cli uno dei paesi più. colti dell'Europ:\ ,;i mettono nlla disposizione del nemico più crudele della civiltà europea! J .n borghesia francese, nell'adorare le ombre titaniche del 1789 e 1792, ha rinnegato ogni solìdariet;\ con quelli che lottano in Russia per gli ideali del 1789 e del 1848 ! 1.. , Germania in<;icme :\Il' Austria perseguitano. b.,ndiscono cd cstrnd:\no i rh·oluzionari russi; la st.,mpa francese avvelena I' opi– nione pubblica del mondo civile coll'apologia dello czarismo e col fingere di ignorare il movimento rivoluzionario russo. Le borghesie dei popoli francese, tedesco e belga rivaleggiano nel prestare allo czarismo i C:'lpitali necessari per il mantenimento della sun esi<;ten1.a parassitaria. Le classi borghesi dell'Europa si adoperano in tutti i modi :\lla conservazione dell'ultima fortezza della barbarie! 1-, nostra liberazione non sarà accolta con salve di gioi:\ dal– \'umanit/\ liberata dall'incubo del (I pericolo asiatico" incarnato nello czarismo. L'Europa, in cui nome parlano i Biilow e i Delcas'lé ccr– chcr/\ di soffoc:\rC le voci amiche del proletariato europeo. A noi, figliastri della storia, non,.-toccherà di provar le illusioni di cui furono adornati i primi giorni delle libertà europee. Fin dai primi giorni ci starà incontro la borghesia mondiale armata di tutta la sua forza materiale e cercherà di strapparci dalla ci,•ilt/\ che dob– biamo conquistare a prezzo ciel nostro sangue che corre :\ fiotti. E per la difesa del nostro diritto ad una parte attiva nella ci– viltà mondiale, noi, dal fondo delle nostre(< steppe orientali •, dob– biamo essere pronti a sfidare alteramente la borghesia eurqpca ed a lanciare I:\ torcia rivoluzionaria d:\ noi acccs., nell'Europa con le masse di materiale combustibile accumulate dalla borghesia stcs<;a. aspettando la scintill:\ della rivoluzione. Dopo aver preso parte involontariamente ai delitti compiuti in nome della Russia sopra la civiltà europea, noi ripagheremo a cento doppi i no<;tri mac'ltri dell'Europa. Il s.,nguc eh<'dovr/\ e,;;<.crc-g<'n<'-

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