Il Socialismo - Anno III - n. 1 - 25 febbraio 1904

IL SOCIALISMO della nuova idea. Una rivista, l' Eim·binger, fondata da Br'isbane, ed una pleiade di giovani di talento accreb– bero la forza della propaganda, ed in un congresso tenuto a New-York nel 1844, al quale furono rappresentatì gli aderenti di nove fra gli Stati dell'Unione Americana, figuravano, fra gli altri, il poeta e filosofo Emerson; il giornalista Carlo A. Dana, Orazio Greely, Giorgio Ripley. Il numero delle colonie furieriste e dei falansteri, fondati secondo gli insegnamenti del grande utopista, fu considerevole. Più importanti: la 1\Tortl, Ameritan Falanx, costituita in maggioranza da uomini di una certa cultura, durò 12 anni; la Brook Farm, costituita dall'eletta intellettuale degli Stati Uniti di quell'epoca, si sciolse nel 1846 dopo l'incendio che distrusse gran parte del falanstero; quella di Wisconsin, il gruppo della Pensylvania, dello Stato di New-York, dell'Ohio. Una sola colonia pure notevole fu dimenticata da Hill– quilt, quella della Riunione, fondata da Considerant a S. Antonio, nel Texas. . .. Contrariamente alle colonie furieriste composte di ame– ricani, le comunità Icariane di Cabet si componevano di emigrati francesi. Coslituite sulla base puramemente comunista di Cabet, malgrado le loro numerose peri– pezie, durarono molto piì:1 a lungo che non quel1e ispirate da Owen e da Fourier. La prima del Texas ebbe vita breve e completo insuccesso; ma quella di Neuvoo nell'Illinois, fondata nel 1849, durò fino al 1856, anno in cui si scisse, e Cabet da una parte fondava una. nuova colonia a Cheltenham, mentre gli altri aderenti cli Neuvoo trasportavano il loro stabilimento nel Dowa, sulle rive del l\1issouri, e col nome di <e Nuova !caria» continuarono, non senza nu– merose crisi intestine ed una violenta scissione nel 1878: fa loro vita societaria fino al 1895. Se Hillquilt nella sua storia delle colonie comuniste nord-americane non fornisce dati nuovi ha però il merito di aver condensato in meno di 150 pagine ì fatti essenziali del nascere, sviluppo e fine di quei ten– tativi, ed ha il merito anche di aver studiato la loro storia coi criteri di un uomo che possiede completa– mente la dottrina del socialismo moderno. Tali qualit:ì dell'A. emergono specialmente ne!Ful– timo capitolo della prima parte dell'opera, nel quale egli trae le conclusioni. Esaminando i motivi per cui le comunità a base religiosa sembrano aver meglio riuscito delle altre, egli dimostra la debolezza degli argomenti finora invocati, e cioè: la maggier impor– tanza del fattore mistico e l'esistenza di capi migliori. I ccShatters )> dopo· la morte di Ann Lee non ebbero a guidarli alcuna persona veramente di valore, eppure la loro prosperità continuò per quasi un secolo, mentre la Nuova Armonia, che pure fu guidata da un uomo come Owen, si esaurì e spense dopo poco più di un anno. Viceversa i furieristi, uomini tutti molto religiosi, . non riuscirono a far prosperare e vivere i loro falansteri quanto gl' Icariani, che furono dei veri agnostici, e fecero vivere - e per parecchie generazioni - le loro colonie. Hinquilt dimostra che la prosperità delle colonie religiose fu dovuta alla qualità dei loro aderenti, conta– dini tedeschi, abituati al duro lavoro della terra ed a una vita semplice, ed a ciò che il comunismo fra di loro, essendo mezzo non scopo, essi furono disposti a sacrificarlo ogniqualvolta i loro materiali interessi lo esigevano i mentre, al contrario, le colonie- non religiose o non foncl3.te sopra una base prevalentemente religiosa, si mantennero sempre fedeli ai principi i che ..... furono il fondamento della loro organizza1.ione. Si è che i tempi dei RobiJ1Son Crusoè individuali o sociali sono tramontati. Lo sviluppo industriale moderno ha creato una grande inclipendenz..1. economica fra gli uomini ed ha fatto in pratica deJl'umanità un sol corpo organico. T'ale carattere indivisibile dell'organismo sociale è scoglio contro cui si sono infrante tutte le esperienze comuniste. Esse non potevano in una societ:ì mercan– tile creare un organismo sufficiente a sè stesso, poichè e come produttrici e come consumatrici erano sotto– poste alle leggi della concorrenza; e, aggiunge Hillquilt, le comunioni relìgiose che si adattarono alla corrente, acquistarono grado grado le caratteristiche di un corpo che subisce le fluttuazioni-della concorrenza industriale, mentre quelle rimaste fedeli al loro ideale utopico tosto o tardi perirono. • Ma altri più interessanti ammaestramenti si possono iicavare da quelle esperienze comuniste. Owenisti e furieristi hanno in generale avuto vita troppo breve perchè si possa trarre qualche utile conclusione; ma le Colonie Icariane, invece, ad onta degli ostacoli incon– trati e delle loro lotte intestine, e le colonie religiose, ad onta dei punti oscuri che presenta il loro quadro, hanno prodotto, dice HiJlquilt, tipi d'uomini e cli donne con caratteristiche e sensibili differenze dal resto dell'umanità. Contrariamente all'asserzione, frequentemente ripe– tuta dagli economisti borghesi, che la concorren1.a è il solo stimolo all'iniziativa individuale, tutti coloro che hanno studiato la vita delle colonie hanno constatato la ricerca ingegnosa, l'abilità, il senso degli affari dei loro abitanti. Il prof. Ely ha constatato l'ardore di tutti al lavoro, che pure era libero, e Nordhoff racconta della sorpresa di coloro ai quali aveva domandato: Come vi comportate coi poltroni e coi pigri? Le norme dell'igiene erano generalmente osservate in tutte le colonie, la pulizia e la temperanza generali e la vita non sembra fosse monotona poichè gli abitanti si sforzavano d'introdurre la maggior possibile varietà nelle abitudini e nelle occupazioni . .E: noto che nei falan– steri il variare d'occupazione era una prescrizione, ma anche nelle altre colonie avveniva la stessa cosa. Gli abitanti erano in generale sempre allegri, rare le malattie e grande la longevità. Il suicidio e la pazzia non registrano alcun caso. La comunità di Amana, con 2,000 abitanti, non ha registrato in tutta la sua vita la necessità od il bisogno

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