Il Socialismo - Anno II - n. 21 - 25 dicembre 1903

IL SOCIALISMO 333 bra però che il moto ,•ndn dnl 1899 leggermente rnllenL1.ndo. Sono innegabili certe contradi1.ioni fr:t le conclusioni del primo e del secondo studio e delle diverse o))inioni, le qunli però si spie– gano col cnmbinmcnto d'apprezzamento :-tv,•cnutodnl 1897 nl 1902. Il certo è l'ineluttabile necessità delle trnsform:uo:ioniche si ope– rano nelle campagne, dove 13.propng:mda socialisu1 produce sem– pre migliori risultati specialmente perchè, per kt yrcscm•-'\degli oper:1i industrinli ormai sparsi per ogni dove, essn evit:t il rischio di dc– gener.u-c in un riformismo piccolo borghese che non ha nulla a che vedere col Socialismo propriamente detto. I lavori pubblicati sulla questione agraria, dal punto di vista socialista, dal Congresso internnziona.le di Londrn (1896) 1 cd, in prima lin'ea,'il magistrale libro di Kaulsky, mostr.mo che in tutli i paesi si producono fenomeni uguali, che chiamano metodi ugunli e che nelle c:i.mp3gne e nelle città è il proletariato che costituisce • la roccia sulla quale si eleverà b chiesa dell'avvenire•. E. RIVISTA DELLE RIVISTE SOCIALISTE Riviste tedesche. Il fiasco delle elezioni al Landtag prussiano. Nel numero del 28 novembre della Neue Zeit Ifans i\larckwald trotta del frnsco subilo da.i socialisti tedeschi nelle ultime elezioni al Landtag prussiano. Da qunndo 3\ Congresso di Magonza la m:i.ggiomnza decise la partecipazione alla lotta cleuomle prussi!lna, la minomnza dei favorevoli ali' estensione si mostrò disciplinata ed ossequente :tll:t decisione presa. Tacque ogni discussione in proposito e tutti i oomp:tgni lavorarono con eguale zelo durame il periodo elenornlc. Oggi questo periodo è pass.uo e I' A. crede essere dirilto e dovere dei compagni di riaprire la discussione, servendosi dei ri– sultati ottenuti per giudic:ue il voto di l\lagonz:'I.. I compagni che votarono l:t partecipazione ::wc,•anoin mira due scopi diversi. Gli uni credevano a.Ila possibiltà di conquistare due o tre mandati, conquista che certamente sarebbe statn utile al pro– letariato. Gli :1ltri si ripromettevano di spostare coi voti nostri le maggior:uue, rinforz:mdo l' opposiiione liberale nella Dieta, Nè l' uno nè l'altro di qucs1i scopi venne raggiunto. Se non ru possibile conquist: 'l.re un solo mandnto ciò dipese dal\' iniquità del sistema elettorn.le, non già dalla mancanza. di energia spieg:ita dal Partito. L' 85.38 per cento degli elettori appartiene alla ter✓.a, 11.36 per cento alla seconda, 3.26 per ccuto alla primn. classe elettorn.le . Ciò vuol dire che i due terzi degli elettori di secondo gmdo vengono eletti dn.l\c quindici persone pilt ricche fra Ògni cento citt:1dini aventi diritto al voto, come pn.ganti un dato censo di im– post:t diretta. Considera.udo solo tale propon:ione (del 1898) 1» teva prevedersi l' esito negativo del concorso alle ume di un p:l.r– tito essenr.in.lmenteopcmio. Difatti, malgmdo lo zelo e l'abnegazione dei compagni, anche nei collegi che diedero la migliore volar.ione gli avvcrs:iri hanno riportalo ancora una forte maggiorn.nz: '.l.. A Linden i nazionali liberali ebbero 199 voti contro 141 ri– portati dai socialisti e questo è stato il collegio migliore per noi. Restava In. speranza di spost: 'l.re la maggioranza. Se questa non venne delusa dall' esito fu semplicemente perchè la si :i.blxmdonò prima, persu:l.Sidell 'assoluta inutilità di tentare un'alleanza eletto– rale coi liberali. Non era neanche il C:150 di discuterne, perchè i liberali non ne vollero sapere. Ma anche se i socialisti :'l.vcssero dati i loro voti ai libcmli, senza pretendere essi di essere ricam– hi: '1.ti ,non si spostava affatto la maggiomnz:'.l.. Su 433 deputati i tre gruppi conservatori hanno nç;lla nuova Dieta 283 rappresen– tanti, cioè una maggioranza di 66 voti. l..'l decisione rrn conser• valori e liberali spettò ai socialisti in solo 8 casi. Se, anzichè aste• nersi, i nostri compagni avessero votato pei liberali, la maggioranza dei conservatori S.'\rebbe pur sempre stata di 58. Anch~ nelle al– tre combinazioni di partiti possibili nella Dieta i pochi seggi che i liberali a.vrebbero potuto conquista.re con I' aiuto dei socia.listinon a.vrebbcro spostato niente. , Sf potrebbe supporre che, malgr:i.do la m:mcanz.'l di un risul– t:tto p:i.lese, l:'1.p:1rtecipazionc :\Ile elezioni sia stata utile al Partito per I' effetto prop:.lgandistico della campagna. L' A. non è di que– sto p:1rerc. L., propa.gaoda, egli dice, deve e può farsi sempre. Mn. alle ingenti spese sopportate nella lotta elettorale, non corri– spose l' effetto. L'esperimento è stato fatto, m:'I.esso non prova altro che l' as– solut:i. inutilità di partecipare alle elezioni prussin.ne finchè dura I' attu:i.le sulTrn.giodi classe. La questione dello sciopero generale. Di questo :lrgomento, che S: 'lràtratta.lo dal prossimo Congresso ' intema.zionalt:, si occupa diffusamente I lilferding in un o.rticolo della Ntue Zdt del 31 ottobre. LA LEGALIT;\ CHE UCCIDE. Tutta l:t storia recente è lì a provare come :'lgli avversnri del Socialismo nulla sia più dannoso della legalità osservata con ta.nta discip1in:i d:'1.IPartito socialista. Non c'è dunque da stupirsi se la cl:tsse dominante, nonchè valersi di tutti i mezzi :'l.tti :i spingere il proletariato fuori della legulità, !ttenti :i.nche alle basi di questa legalità che uccide, e cioè :'I.idiritti politici del proletariato, prima di tutto al diritto elettorale. Il mcizo di dominio della 1x,rghesia. è il Parl::unento; ma il proletariato, armato del diritto elettorale, lo conquista lentamente. Dove la borghesia. assisterà impassibile al progresso leg:'lle della classe lavorntrice? Non cercherà essa di togliere i mezr.i legali di tale progresso. Che cosa gli si oppone? LA FORZA DEL PROLETARIATO. Certamente, il proletariato si accingerà. con tutta l:t. sua forz.'\ :i.Ila difesa del suQ diritto, Ma di quali forze dispone esso? Si dice: dell' organir.z:i.zione. i\fa è evidente t:he l' org:mizz.a.. zione per sè stessa non è potent.'l, non è che la sintesi della po– ten1,a effettiva inerente al singolo proletario. La potenza del sin– golo - potenza latente che si esplic.'\ solo nell' organiu:azione - deriva dalla funzione che compie il la.vorntorc nel processo vita.lC della società. Tale funzione - la produzione - è indispens.'\bi\e alln. \'Ìta soci:i.le . Per 13 difesa dei suoi diritti politici nl proletariato non rest.'\ che la coercizione reale e concreta che esso può esercitnre. sospen– dendo - . o minaccin.ndo di sospendere - la produzione, ricor– rendo allo sciopero generale. E qui l' autore analizza diffusmnente come nel regime feudale la potenr,.'\ politica della classe dominante corrispondesse es..'ltt3• mente alla sua pote01-'l ecvnomica, mentre è camtteristica per l'érn. capilalistic.'\ un:i. distinta separazione fra potere politico ed economico. È qaesta sep:l.ra.zioneche rende possibile la. conquista dello strumento del dominio della borghesi!!. - il Parla.mento - per farne lo strumento di un:i. dittatum del proletariato. Qua.ndo la borghesia si trova di fronte ad un proletariato che h:'1.:'lcquistnto coscienza di cl:'lssc, non le b:lSl.!lla sua potenza eco– nomica per impedirgli la grnduale conquista. del Parl:i.mento . Ess.'l cerca però di valersi del suo potere politico di cl!\SSC per troncare il progresso della cl:i.sse la\'oratricc in P:1rlamento, ed a t:i.lescopo la borghesia ricorrerà alla forma di suffraggo più corrispondente ali' érn borghese: al suffragio di censo. L' introduzione del suffragio di censo interromperebbe I' evolu– zione nom1ale, che ·procede gradualmente, sen7,a gravi scosse, col lento accrescere dcli' inAucnz..'lparlamentare del proletariato che si

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