Il Socialismo - Anno II - n. 17 - 25 ottobre 1903

266 IL SOCIALISMO quello di bronzo. Di.fronte ai 1' 1 lary, ;1.i Siegel and Cooper, ai \Vannamaner cd a tutti quanti gli altri Hig-.5tores delle grandi metropoli nord-americane, sarebbe vano tentare l'impresa cli cooperative di consumo. l\la vi son pure centri industriali importantissimi ove l'aggruppamento operaio, l'organizzazione della classe lavoratrice nelle Unioni, rendono, ~e non facilissima, certo non impossibile la creazione di cooperative di consumo e vi sono intere estensioni di terreni fertili, pronti ad essere coltivati, le quali permetterebbero certo - con le cautele dovute - l'impianto di colonie agricole cooperative e tanto dalle une, quanto dalle altre, io stimo che il Partito non potrebbe non ricavare ottimi vantaggi cogi materiali che morali. E questo afferma anche il Sorialist Par~,,. . . . I-lo cercato, nei limiti ristretti di un articolo, trattare rapidamente delle varie questioni che tengono divisi gli animi dei socialisti nord-americani. Certo in tanto dis– senso di idee v'è già, se non totalmente almeno in parte, motivo a polemiche ed a scissure. I~ non meno certo però che, fra la rigidezza assoluta, direi quasi cicca, del Socialist Labor Part;, ed il soverchio adat– tamento ciel Socialisl Par(;,> - il quale spesso, perdesi– derio di pili rapidi progressi, va dimenticando le finalità del Socialismo - sarebbe possibile trovare una via di mezzo in cui concordemente perseverare nella lotta, se a queste differenze dottrinali, altre pur troppo non se ne aggiungessero di carattere personale. Certissimo è poi che, da un lato l'asprezza delle continue polemiche, dall'altro la inadattabilità all'am– biente, hanno fatto si che pochi e lentissimi siano stati i progressi fatti dai socialisti in queste terre, le quali dovrebbero essere al giorno cl I oggi alla testa del movi– mento internazionale. Bene pertanto - secondo l'avviso mio - ha fatto il Congresso dei socialisti italiani riuniti a \Vest Hoboken quando, porgendo ai compagni nord-americani il ramo d'ulivo, ha detto che fino a che permarranno fra di loro le asprezze e le ire, lotterà, separato ed indifferente da entrambi, per compiere, fra mezzo alle masse italiane im– migrate, la sua doverosa opera di educazione civile. G. M. Serrati. SCIENZA ED ARTE Patriarchi del Socialismo MABLY. M:'lbly, come l\lorelly, in Italia è un ignoto. In Fr:mci:'l, la sma piccob erma. in gesso o i,1 bronzo gu:u-d:t, dall'a.lto degli enormi sc:'l(fali accademici, p:l.S:S:·ne il mondo che lo continua, che ne grida la verità, trascura.odo di ricordarlo. È così, per l'appunto, che acca.de . Tutte le epo<'he ba.uno i loro obli:ni o, :\Imeno, i loro trascur:tti. E sono dei gr:i.ndi, la cui gr:'lndezz:i. form:i. la corrente di p3Ssaggio per una cclebrit?t. Voltaire è celebre: ebbene, è Fontanelle che lo h:i. preparn.to. Quello spirito p!l.rndoss.'\ledi uo\·a.tore in cui si mischiano e bol– lono - come in un crogiuolo - le coscienze di due epoche, quella facilità ed ingcgno~ità <lcll'o~n•azione, quella chiareu.'\, qucll:1. eleg:'lnz.,, c1uclla 1'uggcstivit?t che va ftuo al f:iscino, ma soprattutlo la manifestnzione, sotto la penna di un uomo solo, in un solo tent:uivo, del vertiginoso spirito enciclopedico che fece fremere il secolo decimottavo, tutta questa virtù vittoriosa Voltaire l'ha presa da Fonteuelle. Così è M:'lbly il suscitatore di Rousseau. I gesuiti - fatto che va sempre sottinteso per i pensatori del– l'epoca - ini?.iarono 1:t educa?.ione di G:tbriel Ronnot de Mably, nato a Grenoble il 14 m:-m.o del 1 ;og. Fu al seminario di S.'\int– Sulpice in cui, precisamente, il giovane sentl di non essere fatto per la carriera ecclesiastica e dichiarò di voler rimanere :tl sotto– diaconato. I nostri diplomatici ignorano questo: ignorano che Mably ebhe quasi congenito lo spirito diplomatico e che attraverso una grnnde prova diplom:ttiC:'l la sua mente singolare si apri :tll:\ visione su– perba di un mondo socialmente nuovo . 11 cardinale di Tencin, che em parente per via di m:ttrimonio, col l\fably, lo aveva già con sè qu:mdo divenne ministro di Staio. .i\lably nulla r:i.ppresent:'lva più che un semplice segretario e per p:trecchi anni fu un ignoto quel modesto . giovane segretario, il quale prcpnrò il trattato segreto che Voltaire ru incaricato di portrue :\ Fcd.erico li nel 1743, quell'oscuro Mably, redattore dei negoziati della pace di Breda del 1 746. M:ibly non era destinato a vivere d'accordo col cardinale di Tencin. Essendo arcivescovo di Lione, il c:i.rdinalc :tvev:\ :tnnullato un m:ttrimonio misto tra un cattolico cd una protest:tnte. 1\fably, il segretnrio, si oppose a questa intol\ernnza religiosn. Egli conce– piva una umanità ed una giustizia tutt'altro che diplomatiche e cardinalizie. Egli sentì montare al suo cuore il fiotto del disprezzo per tutto' quel mondo equivoco di prelati e di cortigiani che na– sconde\'a, sotto l'ipocrisia diplomatica, l'aff:tre. E si ritirò, senzn sforzo, scm::t d:tmore, con la clignit?t tacila delle decisioni incrollabili, tra i libri. Niuno potè piì1 trarlo di lì. Il maresciallo de Richelieu, che avev:i. una profonda stima per ;\lably, lo spingeva a prcsenta.rsi all'Accademia. Mably non sape\':t brigare; Mably non poteva diventare accap.1,rratore di voti e di simpatie. e": ru per questo che all'abate di Condillac, con la pili singolare convinzione di questo mondo, diceva no, perchè • il c1it été forcé dc louer le c.·mlinnl de Richelieu •. Non vediamo, quindi, pensando a ifably, che lo studioso rac– colto e fiso sul suo lavoro tenace di analisi storica e sociale. C'è già nel 1740 un:i.rivehzione del s.,pcre originnle di qucs1a mente innO\f:llrice. È il Parnllèle dcs Romaim et des Fra11fais, ove si reclama un:t alllorità civile razionale. A questa fase de] suo pro• cesso mcnt:i.lc, Mably è ciò che diremmo un progressista fisiocrnta, un enciclopedist:'l ed un realista. Ma qualche anno di osservazione sperimentale e il suo concetto si svolse e m:llurò. La monarchia, vista cl:\ vicino, si demolì ali:,, :i.nalisi esatta cd acuta. Mably, innamorato di l1lutarco e di Tuci– dide, si trovò d'un tratto democratico, così sincernmenlc- democra• tico che, quando gli venne fatta l'offerta di istruire il delfino, il figlio di Luigi XV, ~lably, rifiutando, rispondev.a: • Je lui enseignerai que les rais sont faits pour Ics pcuplc~, et non Ics pcuples pour .lcs rois ! • È unn risposta psicologic:i.mente sintomatica. Mably si appro– fondiva nell'opera di scieru:iato sociale. L'ordine cronologico delle sue pubblicazioni ne è il documento. Un senso di equilibrio e di giustizia intcrnazioMle domina nei due volumi dello studio: JJroil fmb/ic de I' Europe /011t!i sur /es traitis, apparsi nel 1748. lnvestiga.zioui sperimentali dcli:\ politica contemporanea che non sapc\•ano per il Mably andare disgiunte dalle ricerche poderose sugli antichi.

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