Il Socialismo - Anno II - n. 11 - 25 luglio 1903

IL SOCIALISMO Ed erano classi nuove alla vita politica, quelle che naturalmente é istintivamente assumevano la bandiera dei fattori nuovi della vita sociale. Poichè lo sviluppo di questi era destinato ad infrangere, col privilegio della proprietà, il vecchio dominio sociale e politico delle classi proprietarie, - erano le classi lavoratrici, quelle che salivano alla ribalta della storia, come il lavoro saliva a dignità civile. S'intende con ciò come il Partito socialista abbia avuto _unanascita ed abbia una ragion d'essere cl1e nettamente e recisamente lo distinguono da ogni altro partito: l'avere a proprio criterio fondamen– tale quello della lotta di classe, e a propria ·mèta quella della proprietà collettiva della terra e dei mezzi di lavoro, mentre è la prova di questa precisione nei contorni della propria fisionomia, non è che I' ef– fetto dell'essere il Partito socialista la espressione politica dei fattori nuovi della vita sociale. · Senonchè, mentre è un fenomeno naturale. quello per cui questi fattori nuovi subiscono fino ad un certo grado del loro sviluppo, il processo di assor– bimento per parte dei vecchi istituti, non cosi deve essere del Partito. socialista. Il quale, se ha una nascita e una ragion d' es– se're che tÌettat11ente lo distinguono da ogni altro Partito - dai più democratici, ai pii, reazionarii - deve avere ed esplicare una funzione sociale e po– litica non meno recisamente distinta da quella degli altri partiti. Come, di fronte alla forza di resistenza dei par– titi conservatori nel nome dei vecchi istituti cui le basi Yacillano per l'assorbimento· da essi compiuto de' nuovi elementi a lor contraddittorii - così di fronte alla forza di resistenza dei partiti medii nel nome di compromessi tra il vecchio e il nuovo, che sono contraddizioni in termini e che vengono meno - deve stare -- di fronte agli uni e agli altri, il Partito socialista a propellere verso gli ulteriori svi– luppi i fattori nuovi della vita sociale. In mezzo al generale disqui\ibrio degli interessi e delle psicologie, dei principii e degli istituti della civil convivenza - nell'epoca nostra di tran.sizione - il Partito socialista deve rappresentare la forza continuativa e ordinata che col suo metodo specifico - lotta di classe - va dritta al suo scopo caratteristico - proprietà collettiva. In ·mezzo alla società che si trasforma, e quando ogni istituto sociale, ogni energia collettiva, ogni par– tito politico, ogni scuola filosofica, ogni· indirizzo etico-morale, subiscono la _piugrande crisi di trasfor– mazione che la storia conosca, o sono essi medesimi la espressione transeunte di ùn momento di questo grande processo trasformativo - il Socialismo, che t:. la espressione non derivata, ma originale,. non par– zi~le, ma sintetica, non transeunte, ma continuativa, di tutti i fattori nuo,·i della vita sociale, e sorse da essi e per essi, e con essi trionferei - il Socialismo deve esser la linea dritta e la linea direttiva, in mezzo a tutte· le altre linee spezzate e divergenti. Un partito ha una· intelligenza ed una volontà, senza di eh.e tanto varrebbe che non ci fosse, poi- chè, o pii, presto o pii, tardi, le forze che agiscono naturalmente nel, seno della societ.ì umana - forze di c~se - porterebbero a quei risultati naturali che la legge di evoluzione impone. L'intelligenza e la volontà debbono servire al Partito socialista per impedirgli di subire esso mede– simo quell'assorbimentoche i fattori nuovi subiscono. Se per la illusione e per la suggestione dell' impa– zienza, se per quella relatività della conoscenza che innanzi dicevo, i socialisti non hanno continua, do– minatrice e confortatrice, la visione della immensa forza di espansione dei fattori nuovi della vita so– ciale - e se per quella impazienza e per questo difetto visivo, essi, pensando di affrettare la propria fortuna di partito, si alleano ad uno o più dei partiti medii - allora il Partito. socialista assume la fun– zione sociale di questi e perde la propria. Assume la funzione sociale dei partiti medii - tali sono in Italia il repubblicano, il radicale, e il liberale e, se l'azione al programma rispondesse, il democratico-cristiano - perchè cerca un compro– messo tra le due forze contrarie ed opposte che sono i ,·ecchi istituti e i fattori nuovi della vita sociale. Perde la propria, perchè è inesorabilmente indotto a portare del!a propria ragione e della propria fun– zione nell'alleanza, non piu di quel tanto - o di quel poco - che è compatibile çol grado di assimilazione dei fattori nuovi raggiunto nel luogo dove l'alleanza si compie, e nell'intelligenza delle persone con cui la si fa. La funzione del Partito socialista e de' suoi uo– mini, nella scienza e nella politica, è quella ,di gra– vitare verso il massimo· sviluppo possibile dei fattori nuovi della vita sociale, affinchè essi da assimilati divengano assimilatori - e prendano cioè il soprav– vento nel processo di assorbimento, che invece è tuttora passivo per essi, attivo per parte dei vecchi istituti. . Ciò si ottiene con la propaganda prettamente e integralmente socialista: prettamente socialista, per la spiegazione della lotta di classe e della proprietà collettiva: integralmente socialista per la spiegazione di tutti i fattori nuovi della vita sociale, nell'ordine economico e nell'ordine etico. Tutto il potere dei vecchi istituti riposa sul con– sentimento conscio od inconscio, sulla adesione, o sulla acquiescenza, delle moltitudini. Orn, tutte le forme di azione del Partito socia– lista, in quanto sieno prettamente socialiste nella pro– paganda, come nelle asseinblee legislative, come nel– l'organizzazione, costituiscono il mezzo pii, efficace mediante il quale, col dileguarsi del consen,imento delle maggioranze, si ottiene l'affievolirsi e l'infran– gersi del potere dei vecchi istituti, parallelamente al– l'ingigantirsi di quello dei fattori nuovi. E si affretta così, con l'intelligenza e con la volontà di partito, quel sopravvento dei fattori nuovi della vita socialè, per il quale la societ:ì arrive~à a valicare l'epoca della transizione ed a Testaurare su nuove basi il propriò equilibrio stabile.

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