Il Socialismo - Anno II - n. 11 - 25 luglio 1903

ANNO Il. ROMA, 25 LUGl,10 1903 N. 11. IL SOCIALISMO ~ Rivistaqaioòicinaleòirettada ENRICO FERRI ~ .,l.BBONAMENTI. - ITAI '": Anno L. S - Semcstr• L. ~,50 I SI PUBBLICA I Per h. Direzione e Redailone rivolgersi all'on. prof. ENa1co EsT&RO: Auno L. J,~5 - Semestre L. 3,:15, 'I lO d . 125 d' . FnR1 1 Roma, Via Montebello, ,-a - Per l'Amministruioo. Un numero cent. ~s. 1· e I ogm mese rivolgersi: li SodalUM4', Rivista, Roma, ViaS. Claudio, s 1 ATTUALITÀ POLITICA Diuncriterio s ciologico dellapolitica socialista ( Co11lù111a:;io11c ;:Jiue). Due sono, Junque, i criteri che si possono a,·cr~ della societ:ì contemporanea, a seconda che la si con– sideri quale è ora (punto di Yista statico), o quale è nel suo divrnire (punto di vista dinamico). Il criterio sta– tico è ch'~ssa sia il punto di incidenza fra due forze contrarie ed opposte che procedono in ragione inver– ,·ersamente proporzionale. Il criterio dinamico è che i fattori nuovi della vita sociale tendono a passare dallo stato passivo allo stato attivo nel processo di assorbimento tra essi e gli istituti lor preesistenti. Il sentimento e l'azione delle classi sociali e la sorte dei partiti politici nell'epoca nostra sono de– terminati da questo modo di essere, e da questo modo di di,·enirc della socict:\ contemporanea. . •• li sentimento e l'azione delle classi proprietarie i:, naturalmente, tale ch'essc formano i partiti conser– vatori: esso si orienta naturalmente verso gli antichi istituti, verso gli spiriti e le forme antiche, la cui forza di resistenza è condizione necessaria del loro dominio: e si orien\a contro i fattori nuovi della vita sociale, che nell'or'dine economico, così come nel– l'ordine morale, accrescono, progredendo, la minaccia al dominio medesimo, e son destinati ad infrangerlo, il giorno che prendano il sopravvento sugli istituti del _passato. Che le classi proprietarie dell'industria e del com– mercio, e quelle dell'agricoltura industrializzata sieno prevalentemente liberali o dieno un contingente ai partiti radicali, ciò non è che mniflesso psicologico del processo di assorbimento dei fattori nuovi per parte dei .vecchi istituti: sono i fattori nuovi che, non ancora tanto s,·iluppati da imporre tutto inriero e massiccio un ordinamento a sè proprio, hanno mo– dificato gli istituti vecchi creando il di.squilibrio so– ciale presente, di cui i partiti medii nella loro forma– %ione e nei loro caratteri, sono il riflesso: ecco infatti l:t inorganicit:ì della lòro essenza politica, l:t impre– (isio!1e dei lorq termini, b oscitanza dei loro pro– gr:tmmi sociali, la inconsistcnz:1 dei loro uomini, la dis(.ontinuit:i della loro ar.ionc, la m:inchevolezza, in essi, di grandi principii fondamentali di etica umana e sociale. Ma il liberalismo e il radicalismo di queste classi piè, spiccatamente borghesi, come è un riflesso del punto di incidenza tra il passato e l'avvenire, come è, quindi, un elemento instabile, malcerto e contraddit– torio ne' suoi termini, perchè è b. risultante transi– toria di energie opposte e di continuo procedenti in ragione inversamente proporzionale tra loro - cosi è destinato a dissolversi, quando i fattori nuovi -del· progresso sociale abbiano raggiunto un gr:tdo di svi– luppo tale, da rendere incompatibile il compromesso psicologico e politico tra essi fattori nuovi e .i vecchi istituti: questo compromesso è b caratteristica dei partiti medii. Ed ecco la legge naturale _che si ,lisegna nella storia contemporanea dei partiti politici: dominio as– soluto delle classi propt,ietarie dell'agricoltura rudi– mentale, dominio assoluto del partito conservatore nei luoghi e nei tempi dove il lavoro è ancora dis– sociato dalla scienza, e il principio e il costume mo– rali sono ancora informati all'erica cristiana - umrna– zione, rassegnazione, sacrificio, povert:ì, mortificazione: nascita e sviluppo dei partiti liberali e radicali quando e dove i fattori nuoYi della vita sociale si affermano, e rotto 'dapprima l'equilibrio preesistente, subiscono poi- l'assorbimento dei vecchi istituti, dando luogo :ti disquilibrio proprio dell'epoca di transizione: decre• mento dei partiti medii oltre un cetto grado di svi– luppo dei fattori nuovi; decremento ·che è a vantaggio dei due partiti estremi dei quali l'uno - il clericale - e espressione politica dei vecchi istituti, e l'altro dei nuovi. Quest'ultimo è il Partito socialista, la nascita e la sorte del quale sono una cosa sola con la for– nazione e con lo sviluppo dei fattori nuovi della vita sociale. La centuplicazione della energia j,rodut– tiva del lavoro, e I' assorgere del lavoro a forza cen, trale della societ:ì, la sostituzione della morale della felicita alla morale della mortificazione, questo ampio e solenne rivivere dell'edonismo greco nel positi– vismo moderno, quando la meravigliosa potenza tra– sfusa nel lavoro dalla scienza meccanica, fisica e chimica creava o questa morale della felicit:\ le éon• dizioni necessarie e sufficienti per la sua applico,ione pratiG1 nella esistenza di tutti gli uomini - tllttO ciò dava la· vira ed era l:t ,·ira del Socialismo.

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