Il Socialismo - Anno II - n. 10 - 10 luglio 1903

IL SOCIALISMO 157 11 Partilo socialisla è organizzato per la difesa specifica degli interessi dcll:i classe proletari:\, ma ciò non significa che esso non !<Cr\'aaltro che a questi. Esso scn·c gli intcres:,,i generali, gli interessi della mas:.a della popolazione, non solt:11110 j,crchè il prolct:uiato costituisce già ,di per sè la maggioran~a di <JUCSta,lll:l :mcorn pcrchè gli intcrcs:-i prolct:uii si idcntifìc:mo oggi con quelli dcli:\ Nazione. LI Socialismo costituisce non piì1 sohnnto il più potente, ma ormai l'unico grande fattore 1..-oscientcdel progresso sociale. 1...alotta elettorale che or:i. si 1..-ombattc in Cerrn:i.nia mostra d1i:ir:uncntc che le cb.ssi posseditrici, quali che sicno gli :mtago- 11i:m1i fr;-i loro, sono unanimi su questo punto: l'avversione ad ogni progresso :-ocialc che si: 1.di grande importanza. Ond' è che quasi csclusi\•amentc• I:\ loro azione si cscrcit:t comro il P:1.rtitosociali– ~ta, I' uni(..-0che possegga un gr~11HI<: ideale, una concezione· supe– riore del progresso sociale, e l:l forza adcgu:lt:1 per far valere <1ucl\o e ~pingcrc :w:mti questo. Come gli clementi .borghesi vengono al Socialismo. Se i ~uoi stessi interessi di cl:1'ssc fanno del proletariato il di– fensore unico, ormai, del progresso sociale, - il radicalismo de– mocratico, i i-entimenti um:mitarii, le nozioni economiche acquistate d per studio scientifico o per csperienz:l pratica, conducono nelle file del Socialismo i miglio1i e piì1disintéressati clementi borghesi: e nel maggior numero elci casi sono tutti e tre quei fattori eh<'. inducono lr:l noi questi elementi della borghesia. Negli ultimi anni il 1crw di quei fattori si è fatto poi pitl decisi"o, essendosi reso :-cmprc piì1 evidente il nocumento che !:i. generalità riceve dal si– :-.tcma capit!llistico per gli ulteriori sviluppi di questo, e la stessa impossibilità delht sua \'italità. I.e crisi del commercio, dcli' industria e dell':lgricoltur:i., i lrusls, ultimamente le follie doganali protezioniste, hanno aperto gli occhi :lgli clementi migliori della borghesia, facendo loro vedere I' insa– •uabilc conllìtto fr:1. il sistema capitalistico e il benessere e 1' ordine della vita sociale, e, con ciò, la necessità storic.1. del Soci:ilismo. Solidarietà di classe e solidarietà umana. Eugenio Richter nel suo So:.ialislm spiegd e molti :iltri nostri a\ 'vers.1.ri hanno detto che e·era contraddizione in questo fono per cui l:i. democrazia socialisrn., essendo il Partito della lott:1 di classe prolct:tri:l, cont:1.poi nelle sue file un buon numero di clementi hvrghcsi. :-:upporrc che vi si:1 questa contr:1.ddizionc signific:l non inten– dere nè l:1.portata soci:lle e gcncr:\le degli interessi proletarii. da un l:uo, nè gli effetti dcll:t cultur:l scientifica, dei sentimenti so– ciali, dcll:1 logic:1 dcmocratic:'l dcli' altro lato. E signific:1.anche di111cuticarcche la .rolidariet,} di classe è mm cosa diversa dalla Mlùlnrietà 1111w11n. Nelle grandi catastrofi che fanno scomparire momcnt:lneamente le distinzioni di classe - nelle epidemie, per escmpi9 - il bor– ghese piìi indurito si fa cosciente e senziente della solidarietà lllll:\na, e intende la strelt:\ rel:tzione che p: 'l.SS .."l. fra la prosperit:'l. di un solo e quella di tutti gli !lltri. In tempi normali, questo sentimento di solidarie1à umana è so– praffono dall:,, coscienza e d:tll'antagonismo di cl:1sse, dalla tcndcnz!'L imperios..1.nllo sfruttamento degli altri, in una società com.e la c.1.– pilalisticn, in cui il bene di uno è condizionato dal m:tlc di ahri. Ì~ il proletariato quello che ha espresso dal proprio seno l' i– deale per cui una sola dcv' essere ln sorgente del guadagno: il lavoro; e soppresse la rendila e il profitto. Esso prcpar:\ così la fine delle classi e dei loro nnt:tgonismi, e sostituisce la lotta di classe con la solid:iric1à uman:-i.. Dunque t1 Partito soci:1.list :1, rappre...cntando gli iuteressi del proletariatv, rapprc.~nta per ciò solo, e nel medesimo tcmpo, gli in– teressi pi\1 eletti e piì1 gencr:lli dcli' Umanità. Il fenomeno Magnaud. ~cll:l Nevur Sodnlis~c del ~iugno, il ~!:ljeui, illustra1orc in h:tlia dcli~ sc11te11zedel buon giudicr, pubblica un nolC\'Oic arti– colo, intitol:i.to appunto Le phi110111èue Af<1g11aml, nel quale egli rileva come, co111rariamcntc :li popolo hancese, il quale :\\'rcbl>C perduto, secondo dice il Lcyrct, In fult. nel dirilla, noi Jtaliani :uni!l.1110 il ).bgnaud con un sentimento pi\1 elevato e pili scicn: tifico, in quanto egli ha saputo porsi contro la• legge scritla, in nome della '-"<tuit:'l. e della difes.1.sociale, 11011 essendo nè molle nè rigoroso, ma giusto sempre. La politica sindacale e le tariffe doganali in Austria. li numero di giugno dcli' Avmir &,àul, la Ri,•ista del i':1rtit~ :-ocialis1:1. belga, contiene, sotto questo titolo, la relazione dell'atteg– giamento assunto di fronte alle f\UO\'C tariffe doganali dai sindacati dei lavoratori, nel loro IV Congress0, tcnt1to :l Vienna 1'8 giugno. L'enorme aumcmo dei dazi doganali non solo sugli alimenti m prima ncces:,it~, ma anche su quasi tutli gli a1ticoli d'uso abitu:llC costituisce un colossale regalo che 1a borghesia· intende fare :\ sè slCS!i!'L sulle spalle della massa l:tvoratricc, :dia qu:ile vcngouo infatti mantenuti i salari al tasso :\tlualc, mentre in sostnnza. i salari di– minuiscono di t:'lnto di quanto si accrescono le spese della vila: e questo :1ccre.scin1ento\'a nelle tasche dei proprietari. 11 Congresso ha quindi deliberato gucrr:i nd oltranza, compreso lo sciopero, contro l':idozione delle nuove t:1.riffc. La centralizzazione della cooperazione tedesca. )follo stesso fascicolo di giugno dcli' Avc11ir sodai si dà ampio conto del I Congresso della nuova Fcder:1zionc delle cooperati\'c tedesche di consumo. Piì1 di 600 delcgnti h:,,nno partecipato al Congresso, tenutosi in Oresda, il 17 maggio. li Congresso fu presieduto dal Presi– dente della Federazione Sassone, e il Governo di Sassonia si fece rappresentare ufficialmente dal dottor Adolf. V'erano pure r:1pprc– sent:'ltc le Cooper:i.tive dei seguenti paesi: lnghilterrn, Danimarc:t, Olancla, lL'llia, Svizzera, Austri!l. I.e Coopcrali\'e tedesche rapprcsent:tte erano 585, con 439,588 .soci, 1.-onuna cifra di alT!lri ascendente a 103,455,615 marchi, e con un guadagno netto di I I milioni, 889,123 marchi. L':1rgomcnto princip!lle del Congresso cm l:1. costituzione di una t,;nionc centrale di lulla la cooporazionc di consumo tedcsc:1, e l:1.discussione degli statuti relativi. E le deliberazioni furono prese alla un:1.nimit~. Come org:1110 dcli' Unione, è Sl:tto assunto il / Vodu11/urid1t, che fu sinora or– gano della l·èdcraz:one per gli :1.cquistiali' ingrosso, e le attività di questo giornale, !lmmontanti, per esempio, l'anno scorso, a ot– tomil:'l marchi, passeranno nella cass..1.cieli' Unione centrale. Notevole l'oi-dine del giorno proposto da Katzen~teCn di Ber– lino, e approvato alh unanimità, con cui • Il Congresso coopc– ralivo dicftiarn che il solo scopo dcli' organizzazione cooper:lliv:t è il progresso economico e \' emancipnionc delle classi lavomtrici, mediante cui si ha l'aumento del benessere di tutta la Nazione. E il Congresso non chiede al Governo privilegi di sorta per la cooper:'l.zionc, ma protesta con tutte le sue forte contro i tcntati\•i fatti a favore del pri\'ato commercio e c0ntro le Coopemti,•e, e confida che il Parlamento 1edesco respingerà ogni restrizione ed eccezione al libero esp:lndcrsi della cooper:l.zionc. • B. F.

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