Il Socialismo - Anno II - n. 8 - 25 giugno 1903

IL SOCIALISMO 123 8° Dirillo :dl'cscrcizio dc\1':i.zionc popob.rc in confronto di y_u:1Js;:lsÌfonv.ionariu dello Stato, senza IJisugno di ricorw ammini– strn.tivo in via gemrchic.1.. 9° Sostituzione dell'esercito penn:mente col sistema della na– zione :mnnta. 10° Sep:i.r:i.zioncdella Chi~ d:i.llo Stato e dell:t Scuola dalla Chies:i.. 1 r 0 Jnse~n:unento generale e professionale grntuiti e obblig:uorii peri fanciulli di ambo i sessi fino all'età di 16 anni. Per i rag:1zzipo– veri, il nutrimento, il vcstfrtrio e i libri scolastici a.spese dello Stato. Per quamo riguardn il regime fisc:tle, il P:\rtito socialista ru:;so ha nel suo programma l'abolizione di tutte le imposte indirette, da sostituirsi con l'imposta progressiv:t sulla rendita e sulle eredità. Nel C!'lmpo dclb legisl:u:ione sociale il progr:unma contiene un progetto di legge per tutel:we b cl:1sse operaia dalla degenerazione fisica e morale, e un altro progetto per il q_ualesi eliminino i re– sidui del servaggio i quali opprimono i contadini e impediscon,o il libero sviluppo della lotta di cb.sse nelle campagne. Per raggiungere questo suo programma minimo, politico ed economico il Partito soci:tlist:t ruaSo deve appoggi!lre ogni movi– mento di oppositione e di rivoluzione diretto comro l'ordinamento altu3.le politico e soci:1le dell:1 Russia. Il movimento socialista russo, dice l:1. lskra, ebbe a subir molte crisi inteme in questi ultimi anni per la ragione stessa della sua vasta espansione, ed ora gli sta davanti il problem3. urgente dell'organii:zazzione in un vero Partito s:lido e unito; per ciò era necess.·uio un programm:i. generale delle sue idee e della sua tattica. Contro la teoria della rappresaglia rivoluzionaria. Ì:: su\1:1.base di questo programma che il movimento può di– ventare organico e continuativo, e che si può fare un:1 propag:1nda vcrn.mentc efficace di soci:11ismo rivoluzionario. L:1. fsl.-ra e la Saria, ebbero infatti :1sostenere un':1spr:1. lotta con– tro le tendem;,e bernstciniane cd economiste qu:mdo esse godettero il loro qu:i.rto d'orn di gr:mde fortuna presso 1:1 m: 1ggior:i.nz: 1dei ri. voluzion:1ri russi. Ed or:1.è la volta di combattere la tenrleuza terroristica ali– mental:i. dalle repressioni selvaggie del Governo. 1-'l rappresaglia rivoluzionaria, che risponde· :11S.'lnguecol s:1n– gue, dice 1:1 lsl.-ra, non deve venir in primo luogo nella funzio– n:1lit:l del Partito socialis.ta russo, perchè non manca più il movi– mento delle grnndi masse: era necessaria ed ern. efficace quando l'azione rivoluzion:1ri:i.. si riduceva a una lotta frn la polizia e i cospiratori, e così accadeva ai rivoluzionari russi di 25 anni fa: a loro altro non rimaneva che di vendic:i.re i compagni e di ven– dere a cnro prezzo 1:1 vita propria. Ma quando il movimento è :1ndato crescendo e si è esteso sem– pre il c:unpo dell'azione socialista, :i.llorn l'onore del rivoluzionario sta prima di lutto nel servire la sua causa nel modo più effic.'lce. Non gli deve importare che genere di sentimenti nutre verso di lui il Governo. È ormai un centinaio di :inni che il Governo st :i.in pau~ perm:1.nentedei rivoluzionari, e tale. paura si esprime sempre in uno sfogo di :1troce crudelt?t. Per il rivoluzion::i.rio non si tr: :i.lt :1di per– suadere il Governo che egli non è suddito suo, rn:i. di far dimi– nuire il numero dei suoi sudditi. Non dunque la rappresaglia, nè il punto d'onore individuali, ma l'::i.zioue collettiv:1 e I:\ prop:1- ganda sociale, quale risponda a' principi socialisti e al criterio mo– derno della rivoluzione, ora che le m:\SSe ci seguono. Orn perfino gli scenici e i liberali si sono perSuasi che la ri– voluzione è possibile, anzi inevitabile. Non si tratta di giustiziare i ministri o i monarchi, ma di togliere la base dell'autocrazi:i. li programma del partito liberale russo. Nell':uticolo di fondo del numero 23 la lskra discute il pro• gra.mma del parti10 libera.le russo. Ne do un breve riassunto in– sieme a qualche commento della lskra: .\ Stultgart è venuto alla luce l'organo dei lil.,erali russi /,11 li/J,·ra:;;io,u. Il programma deve essere elal,oralo dai eoslituzion:tlisli russi e di preferem·.a <1:1 quelli e.be fanno p:nte del sel.fgovtrmmml locale russo, lo Ztmslwo. In un :lrticolo di fondo della Libtrazio,u il Partito politico dello Zemstwo dichiar:i quanto segue: • EsserSi proposto di r:i.ccogliere in un sol fascio i grnppi co– stituzion:1.li della società russa che, nel nunifestare il loro senti– mento di sdegno e h 16ro volontà liberale, non adottano !I cri– terio dell:i. lotta di classe, nè il sistema terrorista. • Numerosi sintomi dìmostrano che la decomposizione della attuale forma di Stato progredisce con celerità. 11 fennento rivo– luzionario nelle classi sociali inferiori, l'estensione prodigiosa del movimento opernio, i disordini studenteschi, i fotti terroristici e le sommosse dei cont:1dini dovranno costringere il governo :id una riforma politic:1. seria, e, per effett11:1.rla 1 esso deve necess:1ri:i.mentc ricorrere allo Ztmslwo. • In vista di ciò i liber::i.fidevono organizzarsi ed elaborare un programm:1 di :izione per questo monlt:nto storico. • Essi dovranno esigere, in via preliminare e mediante un re– scritto dello Zar, il riconoscimento di una serie di diritti fond:1.• mentali: libertà di St.'lmpa, di riunione e di associazione, inviolabi- i lità persona.le , eguagli:mza dava.nti :1\1:1. legge e diritto di petizione. Dopo che lo Zar avd riconosciuto tutti questi diriui, annullato tulle le disposizioni in contrario e :1mnistiato i condannati politici, egli dovrà riconoscere ;/ principio della rappresentanza popolare, senz:1distinzione cli classe; e, in applicazione di t:1\eprincipio, deve riunire ; rapprtsmlanli dtllo Ztmslwo e delle grandi città, istituendo con essi I'Asr;emblea costituente, per elaborare la costituzione .,. Liberali e Socialisti in Russia. Per giustificare questa scelta, e la esclusività della scelta, si dice <!!"ti l hernli che all'infuori dello Zemslwo non vi è che un:1.burocrazi:1. assai not:1 come, purtroppo, espert:1 nel\':1.rtedell:i. truffa politic.'ì e la massa popolart inesperta, per converso, n.lla vita politica. E non vi ha eia esser per null:1, dice la fskra, la forza org:t· nizz:1ta del partito rivoluzion:1rio, avanguardia delle masse popo– lari?! È mai possibile che quel P:1rtito 1 il qu:ile avrà saputo far cadere l'autocrnzi:1, non abbia a saper instaurare e salvagu::i.rdar la libertà? E la so,•ranità popolare, esplicantesi col diritto di voto, non sarà forse S.'llv:1gu:1rdata dal socialismo meglio che non lo possano fare i liberali, i qu:1.liora si rifiutano ad una lotta contro lo Z:uismo per 11011 a/Jba11donartil ltrrtno ltgalt t paci.fico.J Essi sono a tal punto imbevuti dei loro interessi di classe proprietmfa, che non cercano nemmeno di unire alle richieste politiche del loro programma le richieste soci:i.li della classe operaia, la qu: :i.le, se– condo le parole stesse del Direttore della libtra:::iom, si è risvt· glia/a alla libtrlà, t la vuol,, t la prmdtrà. In mezzo alle fran– chigie volute Jai Costituzionali, la libtrlà di scioptro non ha trovato il suo posto! Richiedendo la pili ampia :1mnistia per riguardo ai reati politici, non si è neppure parlato di amnistia in fav9re degli scioperanti e dei condannati per le sommosse ndle officine e nelle c:1mpagne ! In tm:1 lettera apert:1 p~bblicata su\1:1 libernziom e firmata dai J,iberali dello Ztmstwo sta scritto: • I,a prop:1g:mda rivoluzìon:ll"ia fra i contadini non h:1 potuto frullare se non grazie a.Ila miseria del popolo e al\'ig-11ora11za, 11ti propagandisti, dtllt basi pi:ì tltmentari del dirillo civilt ". Dunque, dice la lsl.-ra, il movimento dei contadini diretto contro lt basi dtl dirillo civilt, le qua.li hanno legalizzato le forme le più arretrate dello sfruttamento, viene trattato come una inva– sione di barbari ! Non e' è dn. meravigliarsi se i proprietari ama.mi della libertà promettono di adoperarsi ad elimi11an così t • a11arc/Jis1110 popo– lurt " eia una parte, comè l'arbitrio del Governo dall'altra parte. Essi p1etcndouo al dirit_todi disporre dei destini del popolo e non

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