Il Socialismo - Anno II - n. 4 - 10 aprile 1903

IL SOCIALISMO ,rendere il lavoro gradevole, per .questa gente m1n ancora' abitoata a\1:1.disciplina dell'organizzazione. Ciò si ottiene con la diminuzione dell'orario di lavoro, col rendere igienico e vario il lavoro, con l'altezza del valore altri• buito alla giornata dì lavoro. li valore attribuito in ciascun:i. lavorazione :i.lb . giornata di lavoro (si direbbe oggi t!l.sso di salario) sarà determinato dalla quantità dei prodotti che ci saranno d:i ripartire nella collettivit?t, e non più dalla legge delfo. domanda e dell'offerta, nella quale la forza-lavoro è considerata e valutata alla pari di qualunque altra merce. S!lrà sc,ltanto in questo senso che continuerà a funzionare la legge della domanda e dell'offerta: nel senso che, non assegnan– dosi militarmente l'operaio a questa o a quella industria, ma cs-– scndo O libern la sua scelrn, esso potrà dirigersi in una industria sovrabbondante o in una industria scarsa di braccia; e allor!l, per restaurare l'~quilibrio, si verificherà :mtomaticamente l'aumento del valore della giornata di lavoro nell'industria scarsa, e la diminu– zione in quella ·sovr:i.bbondantc . Q,u.slo ;111,fionammlo ddla legge dtlla domanda e ddf "jferta delermùu, à le osci//azio11i attraverso cui' si stabilisce l'equilibri", ma il livello guw:ale dti salarii, amici,) dal-minimum necessario a non far morire di fame acuta roperaio, sarà dato naturalmente dalla quantità dei prodolli disponibili. Quindi l'aumento - diremo - dei salarii, che con la dimi– nuzione dell'orario di lavoro, e col rendere gradevole il lavoro, dovrà assicurare la normale continuità della produzione, esige l'aumento della produzione. L'aumento della p~oduzione in regime socialista. Fra i molti, un mezzo è stato esperimentato dai lrmls ameri– cani (d:1i quali molto si impara per l:i.realizzazione del Socialismo) come- il piì1 efficace per raggiungere l'aumento della produzione. li trust degli zuccheri hn utilizzato soltanto un quarto delle. raffinerie che possedeva, concentrnndo in questo quarto la pro– duzione, e moÌtiplicandola. Così il trust del wltisky ha comprato So distillerie, ed ha concentrato solo in 12 fra le più perfette, tutta la sua produzione, moltiplic:mdola. Con una serie di rigorosi calcoli il Kautsky dimostra che applicando su v:i.sta sca.la.questo sistemn - come solo il prole– tariato vittorioso potrà fare - si potrà ottenere il doppio della produzione attuale, raddoppiando allo stesso tempo i salarii, e riducendo alla. metà (5 ore) l'orario di la– voro. 1 Ed in ciò st:l la rispostn anche ad un:\ obbiezione capitale che :-i fa al Socialismo : quell:i. che è impossibile la gestione sociale della produzione, a causa del gran numero di fabbriche esistenti. I trust offrono l'esempio di come si possano ridu1Te, coi veduti vantaggi, a 800 i 200,000 stabilimenti di fabbrica di tessuti. I ,a sor– vegli:rnza e il controllo di 800 stabilimenti, avendo messo fuori d'uso quelli con meno di 200 operai, non è più una impossi– bilità. 2 II "Caso Millerand ,, e il Congresso di Bordeaux. P. Renaudel pubblic:i nel .Jlfouvemmt Socialiste del 1° aprile un articolo dove sono richiamati i pu~ti precisi dell' azione dispie- 1 Alla medesima solm:ionc veniva per l'industria metallurgica in Ame– rica un direttore tecnico del trust dell'acciaio, diventato socialista per tale csperieuza. • Se tutti g!i stabilimenti dcli' industria metallurgica, egli diceva, eliminando la concorrenza reciproca, fossero portali sotto una direzione unica, e costituissero un' aiienda unica, le economie sarebbero cosi grandi da rc11- dcre assolutamente possibile pagare operai e impìcg,1ti il doppio di ora, fa– cendoli lavorare solo 5 ore al giorno, con un profitto del capita!e uguale :, quello di oggi "· Vedi nel &,daUsmo, in Riv. della Riv. socialiste, i11gh:si e americane, fase. XX, anno I. ~ Daremo pili brgamcnte in uno dei prossimi numeri i capitoli che se– guono del lungo e profondo studio del KanL~ky, intitolati. L'organizzazione dd pro&euo della riproduzione e / resti della proprieta privata dei mer.t.i di produzione, ìn recime socialist,i. (1V. d. R.) g:ita da Ì\t:llerand, sui quali ·;1 Congresso <leve prendei-e· b sua decisione per l' Ci;clusionc o non di l\lillerand d:tl /'arti Socialiste l·ì·a11fais. Le org :mizza:r.ioni socialiste delle provincie, le quali. avevano le notizie di partito da un:\ st:unp:l tutt.1. favorevole a•.ì\lillernnd che maschcmva delibcrntamentc tutto quanlo avrebbe potuto nel suo contegno urtare e far sollcv:ire le loro coscienze, tsono state finalmeote illuminate dalle ultime polemiche, dalle parole di f,.•fil– lerand stesso, e sopratutto d:ii ,,oti che egli ha dato recentemente alla Camera. Dopo avere segnalato le diverse Federazioni pro,·inciali che hanno dato m::mdato :ii propri rappresentanti di sostenere I' esclusione di ì\lillerand, l' A, ricorda che 'essa fu respinta con 72 ,,01.i contro 52 e alcune astensioni, dalla. stessa Federazione della Senna, dopo due assemblee, in cui Millernnd si ern abilmente difeso. 1 Richiamando gli :\tti specifici, e i voti ultimi di -Millernnd, in •conflitto con la disciplina di pa.rtit~, l' A. nota che " il Partito s'era sempre trovato da.vanti a dei fatti compiuti, era stato quindi messo nella nece;:silà di approvare quello che non :ivrebbe per– messo se fosse stato consuhato in precedenza : m:i ora ~gli si è isohto: nessun nll.ro arriva dove è : \rriva.to lui ". L' A. conclude che 1:i. esclusione di lui è proposta al Congresso "perchè non si può più :iver fiduci:i.in lui ; perchè non è l'uomo disciplinato di un partito ; perchè stimiamo nefasta la via nella quale egli vor– rebbe incamminare il Partito; perchè egli è il lievito della scis– sione e \' ostacolo a quella unità socialista che è necessario fare ad ogni modo ; perchè i suoi ultimi voti (favorevole al bilancio dei culti, contrario alla separn:r.ione dell:i. Chiesa dallo Stato, favo– revole all:i proibizione ai soldati di frequent:\re le sedi-~delle Ca– mere del lavoro) hnnno aperto un abisso tra lui e il Partito". B. Franchi. 1 :'llentre siamo in macchina, apprendiamo che l'esclusione di l\lillerand è stata respinta al Congresso di Bordeaux, con 108 voti contro 89. (N. d. R.). Pubblicheremo nel prossimo numero l'annunciato rap– porto che richiedemmo al nostro collaboratore belga Augusto Dewinne, intorno alle " Giovani Guardie ,, del Belgio. MOVIMENTO LEGISLAZIONE S CIALE La legge sull'Agro romano e la penetrazione socialista. È bene che resti registrnta. l'azione p:lrhunentare svolta da.I– l' vnorevole L,..llini con ,grande cura tecnica, a nome del Gruppo Socialista, nella discussione della legge per l'Agro romano. La. penetrazione soci:i.lista nel diritto e nella società borghese si fa sempre pii1 possente. Sotto il titolo: /I diritto di proprietà e la legge per la bonifica ddf Ag,·o romano, b Tribuna (14 m:\r'.to) pubblicava un articolo di fondo, da cui str:\lciamo le seguenti con– siderazioni, a proposito delle quali va notalo che se i giuristi e i filosofi invocati, dal Rom:'.lgnosi al Bluntschli, proclamano il di– ritto sociale da, sovrnpporsi al diritto individuale <lei proprielario che col suo arbitrio \:i. società dnnneggiava, -- questa sovrappo– sizione, però, rimase scritta nei libri, e non si tradusse nella legge, fincbè il proletariato, valendosi del potere parlamentare, non ebbe dato la forza a quel diritto sociale, e non ne ebbe imposta la applicazione. Dunque, il proletariato provvedendo n' proprii de– stini, provvede ai deslini della società intiera, ed è l'unic:i forza che possa, s:ippin, e voglia farlo. « Tulti riconoscono che lo Stato eseguendo le princip:lli opere str:i.dnli e ,li C..'tnalizzazione,fornendo a' volonterosi, capitali a tasso insolitamente mite, rinunziando à tributi per lungo tempo, aceor– dando prem1, assicurando nella. campagna i benefizi del consorzio civile (scuole, medici e medicine, ccc.), pone i propriet:' .l.ri nella

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