Il Socialismo - Anno II - n. 4 - 10 aprile 1903

IL SOCIALISMO 59 Bisogna ottenere un::t Cooperativa sema azionisti. Per ciè-il C:l· pitale ne deve essere formato mediante l'accumulazione di quote. Pagare una quota è ciò che al salariato è normalmente possibile. Colui che ha versato le sue quote non ha più alcun diiitto sopra di esse dal momento che egli profitta o ha profittato dcli' impresa. Questo sistema non è molto lont:mo dall':ntuale, dove l.:t sot• toscrizione di azioni non è che un diritto di ingresso nClla Coo– pemtiv:i.: ma è uno stato di fauo, senza le conseguen1.e felicissime che ne deriverehl><:rose fosse assumo in diritto, e se sparisse la forma dell'azione: tanto vero che dal conflitto fra 1n.condizione di fatto e la condizione giuridica nascono le difficolt3. dell'amministm– zione <lclle Cooperative che hanno scopi socialisti e statuti capita– listici. Vediamo la più importante conseguenza del sistema proposto di Cooperativa senza azionistl, e si vedrà quale elaborazione giu– ri.dica sia ancora da fare per stabilire su basi solide la cooperazione socialista. Nelle Cooperntive attuali i consumatori traggono il loro diritto di occup::irsi di amministrazione, dal fatto che essi sono azionisti: gli statuti che regolano i loro poteri sono copiati dagli statuti delle Società anonime, conforme alle leggi che hanno s:mzio– uato lo sviluppo de\la proprietà immobiliare. E se nelle loro– assemblee generali i cooperatori si preoccup:mo degli interessi ge– nerali dcli' impresa, è attraverso alla teme dei loro persona.lii ntc– ressi di proprietarii-azionisti, che essi li vedono. In ogni cooperativa l'elemento amministrazione è sottomesso all'elemento proprietà. La soluzione non sta nel diminuire i poteri delle assemblee genera.li , perchè sono le sole che possano impedire <;he le coope– rative divengar.o preda di nomini poco coscienziosi o ambiziosi. E il problema si presenterebbe come insolubile. !\•fa se i cooperatori, da azionisti, diventm10 semplicemente dei pag:\nti quote, se gli amministratori rappresentano l'elemento fun– zionario in luogo dell'elemento proprietario, se la cooperati.va passa nelle mani di gente di professione, se i consumatori prendono come snfa loro attribuzione il controllo - che può essere organizzato in modo molto rigoroso, - allor:a. le difficoltà spariscono. Lo sforzo principale si porta sul buon mercato delle merci, sullo sviluppo regolare dcli' impresa. Così si fa gener:a.lmente nel Belgio. Così le cooperative assumono un aspetto peculi:a.nneute socia• lista. Esse divengono una specie di pi.:bblico servizio - con un capitale che non apj,artiene pi\1 r. determinate persone, che non è pH1proprietà i11di11isa, ma proprietà ;·11di11isibi!e e impersonale - con ~na amministrazione affidata a gente delia professione - ed in cui soltanto il controllo appartiene :\ tutti. La determinazione dei prezzi nelle cooperative socialiste. Vediamo ora secondo quali criteri si ha da determinare il prezzo dei gen~ri, per modo che esso assicuri da un lato lo sviluppo del– l'azienda, e dall'altro lato la sodisfazione dei consum:1tori e I' in– teresse loro nella cooper:1zione. Nel prezzo dei generi devono esser considerate: 1° le spese generali (magazzinaggio, manipolazione, amministrazione, ecc.); 2° le passività del capitale; 3° le variazi6ni del costo delle dcr• rate. Sulle prime non c'è da discutere. Vediamo delle seconde. Le µ-assiviù del c:i.pitale sono di diversa natura. Avendo sta• bilito che l'entrata dell'operaio nella coopemtiva sia fatta mediante pagamento di quote mteali, si vede che con questo cespite non si potrà m~i :\Vere un assai forte c.1.pitale d'impianto. Quindi è ne– cessario ricorrere ad imprestiti. Questi imprestiti costituiscono pas– sivid che debbono essere :\mmortizzate e di cui intanto occorre pagare gli interessi; la quota di ammortamento e gli interessi gra– ~·ano dunque sul prezzo di rivendita dei generi. Dev'essere escluso, come ecooomic:lmente vizioso, il sistema di aumentare il capitale sociale, invece che con questi imprestiti diretti, con l'aumento dei prezzi di rivendita. l\fa quello a cui non si è mai pensato, e che invece è di pri• mari.a importanza, è il conto che dev'es::;er tenuto delle variazioni che subisce il costo delle derrate. Non bisogna. perder di vista. che le cooperative sono organiz– zate per uso dei salariati. È questo il punto pii\ essenziale della cooperativa. socialist:\. Quel che ca.ratterizza il S: \laria.to non è affo.tto quel che egli guadagna, ma è questo: che tutte le sue risorse sono subordinate al suo lavoro di giorno per giorno, ond'egli non può seguire le variazioni del costo dei prodotti del .suo stesso lavoro, e il suo salario non è mai tanto ·elastico da permettergli di fare normal– menie un forte risparmio, così da tener fronte ai rialzi di prezzo dei generi. Le dei prezzi variazioni. e l'ufficio specifico della cooperazione socialista. Le botteghe, istituzioni commerciali ordinarie, non corrispon• dono affatto alla situazione del consumatore salariato: esse presup– pongono nei loro clienti l'esistenza di una riserva di denaro, o una elasticità di dispendio che permettano loro di far fronte così alle spese eccezionali (mobili, vestiti, ecc.), come alle variazioni dei prezzi cd alle speculazioni dei rivenditori medesimi. Bisogna dunque vedere· nella cooperativa una istituzione com– merciale di genere tutto speciale, la quale trova la sua prima ra– gion d'essere nell'essere ess:\ esattamente adatta alla condizione del salariato. E allora, poichè la cooperativa mette il suo consumatore al coperto dalle variazioni di costo dei generi, si ba che oltre quanto costò un genere all'atto di a.cquisto per parte della cooperntiv:'l, nel prezzo di rivendita devono entrare l'aumento per le spese ge• nera li, l'aumento per pagamento d'interessi e ammortamento del debito iniziale, e questo terzo :\umento che può essere inteso come premio di assicuraziom ,011/ro i rise/ii dd rialzo dei prezzi. li che conduce a conseguenze assai semplici, ma di primaria importanza. Prima di tutto è messa in evidenza l'importanza del servizio di acquisto dei generi, per parte de11a cooperativa; servizio che non deve essere affidato a degli amministratori che sieno semplicemente onèsti e zelanti, ID:\ a della gente del mestiere, convenientemente pagata. L'acquisto domina la vendit.,., e lo si dimentica troppo spesso nel mondo della coopernzione. ~ In secondo luogo, il gettito del premio di assicurazione contro i rischi del rialzo può essere impiegato nello stabilimento di ma• g:'lzzini dove accumulare le derrate comprate in periodi di basso prezzo, in acquisti fatti in c~m\me con le altre cooper:'ltive, nella lavorazione dei generi per conto stesso della cooperativa, ecc.- Così le perturbazConi del mercato sono direttamente combattute e non c'è bisogno di accumulare in cassa il gettitÒ di quel premio, per garantirsi contro di ess<' quando si verifichino. Così calcolati i tre elementi del prezzo di rivendita: spese ge– nerali, passività del capitale, premi d'assicurazione, si hanno dei prezzi uguali agli attuali, m:l il rimborso delle quote ai soci della cooperativa, il quale non può essere soppresso, si può determinare con un:\ precisione matem:a.tic. 'l, e così saranno evitati i conflitti fra amministratori e assemblea generale, e s:lrà facilitato il con– trollo. 1 Grande industria e cooperazione. Con lo sviluppo della grande industria la cooperazione :\ssume una sempre crescente importanza, in confronto del mutuo soccorso, per la classe lavoratrice. La cooperazione si giova, infatti, di una t Questi vantaggi offer1i dal sistema propos10 avrebbero dovu10 essere dal Guie)'SSC spiegati bene, amichè essere, come sono, semplicemente af• fermati. (N. d. R.).

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