Il Socialismo - Anno II - n. 4 - 10 aprile 1903

IL SOCIALISMO 57 - Pcrc.h~ insegn::atc che non bisogn:1. leggere i libri biblici, sotto pena di scomunica (vedi Pio IX in varie encicliche e tutti i teologi d~ Bcll:irmino :i Perronc) - mentre i libri biblici ,0111a11da11o ai popoli per 6oua sfusa del vostro CrUlo di ltgg~rt lt Sacre s,rillurt;, (Vedi tulle le scritture e, specialmente, Giov::mni, V, 39; - Isa.i:., XXXIV, 16). - Perch~ tr:tfficatc e vendete e ::adornte immagini di S.·mti, di Mo.donne, di Cristi e simili feticci, - d:tl momento che uno dei dieci com:1.ndamcnti di Dio lta rigoro11utw1/t vietalo di fa/J/Jrùart immagini tltllt divinitl 1 1J (Esod, XX, 4, 5). Qui la commissione biblica potrebbe rispondere, se ne avesse il coraggio: • Noi abbi:uno bisogno di far qu::anrini con la ven– dit:t delle immagini sacre; e poichè non abbiamo p!l.ura che il Cristo vengn a prenderci a pedate nel di dietro, noi abbi:uno nm– messo il culto delle imm:1gini truffando il pubblico e fo.lsilicnnclo le sa.ere scritLurc. Abbiamo infalti sottr-ltto uno dei dieci comnn– dnmcnti di Dio, v:ile n dire quello che "ieta il culto delle immn– gini, - e per rimpiauarc il posto vuoto, abbiamo preso l'ultimo com:1.ndamento, il decimo, e l'nbbi:tmo speu:ito in due. Così rimnn– gono sempre 10 cont:i.nd: i.mcnti; nessuno si :i:ccoq::c delln nostr:i. falsificazione, e noi faccbmo qu:i.ttrini. Per la formul:t p.·Uriott:mla italo-aispina., Forti alt i11/er110, e risptllali atrutero, pare che non ci si:t altro che l'esercito, del qu:tle :tbbi:un veduto sopr.i. i benefici. Ma in quanto a cultura. e a mo– dernità di cultura, povcrn lta.li: 1 l Io voglio fare solt:mto il confronto con l:1.Francia. Non soltanto la Fr:i.ncia possiede scuole element:1.ri superiori :tlle n05trc; non soltanto la Fr:mcin possiede delle scuoi,. secondarie e uni– versit:uic che svilupp.1. no tuui i programmi delle nostre scuole se– cond:uie e delle nostre Università. Ma In Frnncin si pag:t :tnche una quantità di scuole speciali che /" 1/alia 110n so/q non lm, ma di cui, forse, in Italia si ignora perfino f esislem:a. E non bastn. J\c– cnnto a queste scuole speciali superiori c/u t Italia 11011 ha, il mi– nistro della pubblia istnudonc crea ogni anno delle C!lttcdrc nuove per materie che in Italia, 110n sonoinsegnale i11aku11a.sc11ola 11è ;,., ak,ma Università. Esempio. La Fra.nci:1 b:t un:t scuoi:,,superiore di psicologi:,,,ove si fanno otto corsi differenti di psicologia, - che l'Italia non ha. La Francia ha un:1 scuol.n superiore d'antropologi:i., con molti corsi di queHi che l'Italin non ha. l...3. Francia. ha un istituto spe– ciale superiore, creato due anni fa, con un paio di milioni, per lo studio di certe m.·d:ittic infeuh•e, -- istituto che l' lta.lia non ha.. L.1. f< rnnci:i.ha un meraviglioso musco e istituto supericu-e per lo studio uni,•ersiu.rio della filosofi3, religione, storia e scienu del· l'oriente, museo e istituto nel qu:ilc si fanno un:t dozzina di corsi !ipcci:1li, - e l' It.a.lia non ha nulla di simile. La Francia ... potrei continuare per due colonne. Dirò solt.1.ntoche l'anno passato il mi– nistro dcli' istruzione creò una nuov:1 c:attcdra e un nuovo tabora• torio al musco delle pia.nte,per lo studio della psicologia z:oologi~, e che qucst'nnno una nuova c:1.ttcdraè stata fondnta :i.Ila Sorbona, la. C!lttedra di Sociologia ... Orn, domando io, per quale r:i.gioncnoi, che sdmmiotti:1mo le grandi nazioni, quando si tratta dell'arte gucl'TCSC:l, - non cerc:hinmo di. imitarle nel progresso dcll'i~ gnamento e della scienxa? So bene che\' ignor:mz.1. è qualche volta una grande fona. Se Napoleone fosse stato così intelligente come Spinoza, avrebbe scritto quattro m:tgnilici volumi in una soffitL'l.in– vece di conquista.re. il mondo. - '\la :U beneficl dcli' ignor2nu 1 io credo si:tno preferibili i benefici della pubblica. istruzione. Abbiamo imit:ito In Fr:i.nCUlnegli :'lrma.menti. J .:a. imitiamo oggi nelle este– riorità di bonomia democratica... Perc:bè non cercheremmo di imi• tarla cella. diffusione dell'istnuione pubblica e della cultura supc– riorcJ Nix. LIBRI ED OPUSCOLI fauLE VANDERVELDE, l' Exode mrnl et le reto11r n11x cbnmps - Paris, Alcan ed., pag. 304, 1 903, 6 franchi. Ben giusumentc questa. opera comp.ue nella. belln Oi6lù,tua g~mrale di &im:e sociali dcli' Editore Alcnn. L' Autore studi:t i seguenti fenomeni: emigrazione temporanea., perm:mcnte, quoti• diana (Tram operai); dissociat.ionc e ri:1.SSocia.zionc frn l'industri:\ e l':1gricolturn, centra.lizut.ione e rlcccntraliuazionc industriale; af– flusso dei campagnoli all:1 città, e riflusso dei cittadini all:1. c:im– pagnn. Questi fenomeni r appresent:1.no due epoche successive della. vit:'l 11ociale. 11 secolo XIX è stato G_ucllo dell'esodo rurale, che l'Autore studia nelle sue mnnifest.:uioni in tutti i paesi, nelle sue cause, (fattori esseoz:ialmcnte economici), e nelle sue conscgueme, dal punto di visl.3. del!!, densitò. di popolazione, della condizione eco– nomiC!l dei cont:'ldini e degli operai agricoli, della sa.Iute ti.sic,. e morale degli emigranti nelle città e oci centri industriali. Il secolo XX inizierà il ritornil ai campi, dctermin:'ltO <b.113. in– dustri:a1iu:uione dell'agricoltura, dallo spost:amcnto delle stesse in– dustrie verso la ca.mp: 1.gn: t,sia per utilizza.re la foru motrice delle cascate d':1.cqu:1., si:t per il minor prcuo dei sa.larii e degli im– pianti. Infine i citt.a.dini stessi si sparpaglier:mno, per godere del- 1':ufa dei c:ampi, pur disimpegnando nelle città le loro occup.i.– zioni. A ciò d:i.r¼ luogo il grande sviluppo e il basso preuo dei mcui di tr:1.Sporto, la moltiplicazione del loro numero, e dclii\ loro velocità. Di quì lo sp:trire dell'abisso economico, politico e intellettu:i.lc fra c:unpagna e città, e la ioterpenetr:izione - la penetrazione red– procn - dell'unn nell'altra. li libro, brilbntc e profondo :ilio stesso tempo, reca, infine, delle tavole statistiche dimostrati'"e, e reca. s.nche una riproduzione del caratteristico progetto di Garden City {dllà a giardini), fatto dnll' How:irrl. B. F. Dorr. G. T1m1G, Diesoz.inle Frngetmd dns Pri11z.ip der Solidnritiit. - Dresden und Leipzig, - Pierson, 1902. Sul vecchio tem:t dell:t 91ustione sodale td ii principio di soli– darietà il dou. Gust:ivo Tiring ba pubblicato un primo Yolumetto in cui egli pone solt:mto le basi del problema. Egli crede ad un lento, ma sicuro progresso dello sviluppo della cultura umana, quindi a.Ila possibilità di un più giusto ordinamento sociale. Nella moderazione degli istinti egli riconosce una importantissima. sor– gente di leggi mor:Lli. Respinge una. conceiione puramente indivi~ dualistica. del diritto, rifiutn anche però la tesi dcli' uguaglianza, cosl come è concepita dai socialisti. Tcm1ina constatando che il confine della libertà è l'altrui diritto di esistenza, cosicchè il sacrificio che ogni individuo fa della pro– pria libert:\ è equivnlente :1. quello degli altri. Nel suo complesso il lavoro tratta il vecchio·tema con nessuna originalit?i. di pensiero e con leggerezzn gmndc. H. QuELCH, How I becomea Socinlist (Come divenni socialista) - Tbe Twrntirtl, cmt11ry press. - London, 1903- Piccolo elegante libretto che dà i ritra.tti dei principali socia~ listi inglesi, Morris, Hyndman, \Va.Iter Cranc, Tom Mann ccc. II. Quclch, uno dei più favorevolmente noti redattori del TAe 7,ulia l'org:lllo socialista. inglese, ha ra.ccolto in questo piccolo volume una serie d' interviste piene d'interesse, pubblic:ite da lui nel 7,utiu, precedentemente. In esse ognuno degli intervistati ra.c-

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