Il Socialismo - Anno II - n. 1 - 25 febbraio 1903

IL SOCIALISMO ~ Rivista qoil)òicinaleòiretta da ENRICO FERRI ~ ~BONAMENTL - lT.A.LlA: Anno L. S - Semei.tre L. 2,50 I SI PUBBLICA I Per la Dirciioncc Redazione rivolgersi all'on. prof. ENRICOl EsT8Ko: A;:o n~1:;;: e!~m:~~c L. 3,25. il 10 cd il 25 d'ogni mese ~::~~~,::•;;5o:~:,~:::c~ ~ :~: ~!:t DOPO UN ANNO Comi11Li:t, con qm:sro fosLil'.olo, il· secondo anno di vira per la nostra Ri,·ista. ' Non intendo rilevare se e come essa abbia mante– nuto le promesse che ne segnarono b nascita. A l1uesto risponde, per proprio conto, ogni lettore e, quanto a noi, basrn scorrere l'indice della prima ann,1ta (nel fascicolo del 10 febbraio) per documen– tare il nostro contributo alb diffusione di idee e di fatti attinenti alla vita del Parrito socialista in ogni paese del mondo civile - contributo, che ci sfor– zeremo di rendere sempre pii, completo. E ci con– forta poi, indice sicuro, il risulr~to finanziario della nostra iniziativa. Voglio, piuttosto, rilevare che la nostra Rivista 110n ha male impiegato il suo primo anno di vita, se essa ha contribuito a chiarire:: e fortitìcare nel nostro Partito quella corrente di opinio,ìi e quella tc111..lcnza intransigente ed anti-ministeriale,ch1:, un :inno fa, non ~n·endo quasi alcun port:1\·ocenella stampa di partito, sembrava inesistente e impotente, contro l'ond:1t:1 di riformismo ministeri:lle, che d:ii primi saggi del cc caso per c:tso » - per l'ingegno abilè cd eloquente dei suoi sostenitori e per il fa. vore dtl momento politico ........ sembrava;tvviarsialla sommersione incontrastat:t di ogni spirito ri\·oluzio- 11ariodel Partito socialita. Infatti - dopo questa Rivista - giornali quo– tidiani ~ sctrimanali si sono aggiunti :t sostegno e diffusione delle nostre idee, che ebbero al Congresso lii [mob, malgrado una infinid di condizioni con– trarie, una potente riaffermazionecoi 279 voti per l'indirizzo intransigente e con la conservazione della direzionè centrale del Partito. Ed ora - dopo un anno - l'orientazione del Partito socialista de11t[Oe fuori il Parlamento, per k questioni politiche come per le riforme sociali, nella organizzazione economica come nelle lotte elet• tarali, è certamente assai pii.1Yicina a noi, non solo nella massa del proletariato industriale ed agricolo, .ma anche in molti dei deputati e consiglieri e mi– litanti socialisti. Certo a questo risultato h:1 contribuito, pili Lhc tutto, la « lezione di cose n fatta in questi ultimi mesi, <lai nostri compagni, ministeriali in Parla– mento, ,1ffinisrinelle lotte elettorali e neutralisti nelle organizzazioni economiche. Nfa è anche cerro che l'avere e il diffondere delle idee chiare sull'anda– mento ·dei fatti e sull'insegnamento delle loro con– seguenie; e il prevederne i contr:iccolpi o i risultati finali; e il resistere quindi alle idilliche illusioni, in not:-;e e con la bussola dei principtdementari ma po– sitivi e decisivi della dottrina socialista, ha pure con– trjbuito a questo « momento psicologico >> del Par– tito socialista d'Italia, dentro e fuori il Parlamento. Non dico per questo che la battaglia ideale sia decisa e la crisi superata; as·remo indubbiamente qualche ri– presa di ottimismo ministerialista e qualche ,·oto fa– vorevole a questo o quel progetto di legge. Ma dico che ora - dopo un anno - nella coscienza col– lettiva del Partito c' ì:. una serenid maggiore - mal– grado dolorosi episodi di dissidi personali, qua e Lì- per la quale, ad esempio, non pii1 si ripetono con– tro di noi le invettive ironid1e di « anarcoidi » - di « idealisti metafisici >> -- di cc rivoluzionari co– perniL:rni >> - che, se avessimo avuto nervi meno soJjdi e anima meno socialista, a\·rebberotroppe volte minacciato di rompere l:t unid del Partito nello sfa– celo delle fazioni personali, a solo vantaggio degli av.versaricomuni e Long:r:rndc s;1.grificio e delusione del proletariato, che spera e che vuole la propria redenzione. Nè io mi metterò ora ~1 polemizzare con quei compagni rirormisti e ministeriali,che Sembranotal– volta non voler riconoscere che l:t nostra propa– g;:nda intransigente e rivoluzionaria abbia compiuto quell'uflìcio che la Crit.irn. sociale del 16 gennaio 9i (p;1.g. 20) riconosceva :ippuntonegli intransigenti « i quali in un partito hanno l'ufficio di ;1.mmonitori e di vigili, per impediredel Pari.ilole degeuernz.io11i, quasi custodi e yestali dell'anim~ sua ,,. Perchl: se ora i riformisti e ministeriali, di– chiarano che non furono mai ministeriali - nel

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