Il Socialismo - Anno I - n. 21 - 25 dicembre 1902

IL SOCIALIS~l0 n:si'iteuu per cvit!lrt un m!lctllo im,tih pa '" ù/Um, Dal guardiano 1 :1hr:1 ri:.p.>St:lche:: • E ':li11lJ •, o • È mpr/(J •. E t:intc volte non ii 11i •potè :were un $amollar (be\'nndn C!!.lda),e dopo 3,•er cantato e poteva S.."lpcrenemmeno questo! J«l:imato delle iCénè comiche, poco !l poco si fece silenzio, e i \"eriO l'anno ,S95 comincin per la primn vohn !ld nppnllrc pi\1 si 3ddonnentnrono seduti sulle sedie. nella stampa chnc1estin:i. qualche notizia riguardo ai rctlusi di Sclis• Verso le tre Jopo me-tt.anone risuonò il griJo delle !W!ntìnclle: selbu1g, ma non è che nella memoria della Wolkenstein che si ha C.ntJjJag,,,~ ruo lt truppe! un w•ro e proprio mccomo di ciò che :ixade,•a nella misteiio:i.n Nel cortile esterno emr:nono e vi preserv posto i pompieri con forte!%:\ fra il Governo e i suoi prigionieri. Il.' torcie, i Cosncchi !'l c:w=-.llo,moltissimi poli2.iotti, t~ un reggimento Nd me~ di :i.gosto del 1884 furono rinchiuse a Sclisselburg ,li fontcrin. l,;11 commiss:uio Ji poli1.i!'l imimù !llle nostre sentinelle 35 persone, tuttt: più o meno gio\ '3.ni , e nel 1888 sedici ernno lii far igomLmre I' Lni\·ersit:\. Al loro rifì:.uo, egli dichinrò clie <;e 111011c e ln! imp:u:zile. non fosse oblx-dito entro uu:1 meu'orn. di tempo, l' l,;ni\'ersit~ S.'1· Kil.-OStruito a nuovo il ccllubrc. non ~mbrnva più destinato :1 rd,be presn d'assalto. imo s1crmiuio co,;l rapido e feroce dei reclusi. Le celle erano Infatti dopo un:i n1cu'or.i. ,,j fecero sentire gli urli <lei Cos:i.cchi nsciuttc e chinre, benchè avessero i vetri op:i.chi. Il vitto grosso- che irrompc\'J:tllO dentro :tlb luce delle torcie, e l:l fanteria seguiv:i, l:mo era duro cer1:tmcnte per gli !'lmm:-tbti, lll!'l non era. quel!,, con le b:lioneuc innnst:ue. che li faceva perire. Ciò che li riduceva all'estremo era.no le in~o- Essi si fermarono perplessi sulla. soi;lia. stC'nibili condizioni psichiche in cui li si teneva; sen1.:1. libri, scuz:1 In prima fib, tra gli scellemti che do\'cv:1110 e,:... crc culpiti, si :1lcuna occup:u:iouc, scny,a uu barlume di sper:1.nz :1, dncchè 11.Hti tr0VR\'ano tulle le donne. emno pcr~uasi di non dO\'cr m:1ipiù uscire dalla fortezza: S\:ConJu I pompieri salirono sulle t:wùle, i Cos!\c..:hi, approfiuan<lo del il regol:unento essi dO\'C\'ano d!l un !lnno a.11':i.ltro rim!'lnt!rc 1 ·:1n- numero soverchi:tnte, circond:1r.:>no i ribelli e ci focero uscire d:ilb quillnmente seduti sui p:1nchi fiss:tti nel p:wimento, :1 \'eder venire Università. l:i. morte. I Cosacchi erano tutti qu!lnti ubhriachi, ma i sold:i.ti a\·cvano l'!l.Spetto triste e scrio. Il giov:lne ufficiale era p.-.llidissimo e gli si diceva su\13 facci:1: Vcrgogn:11e,·; ! Yùi ,,enitc :l spar:1re sui vostri comp:,,gnil Si dovetle c:, ,mmin:i.re in mezzo a una doppi:i. fila di Cosacchi e di fanteri:i.. I Cos.·ux:hi e i polizioHi si permcttev:i.no scherzi gros– sohni, ma il l.•11Qu/ non fu aiuto clic un:1 voh:i., perchè uno stu– ilente fece c :i.sc :trc il berretto d:'llb 1es1:i. dal conuniss.-lrio. Dopo :wcr C..'\mmin:1tocirC.'\ due ore :i.1riv:muno :i.\b tctr:1 prigione di • Butirki. • li camerone dove noi donne si:uno rinchiu;;;e è immondo, e il vitto è detcst:i.b'lc. Però adesso viene da noi un:1 rivenditrice da cui possiamo :i.vere tutto il necessario, ci trasmettono gli oggetti mandati da cas,l e a parecchi vengono concessi i colloqut. A Butirki si trov:i.no più di 2000 C!l.rcernti fra studenti, srn– dentesse e altri rei politici. F:i .cci:i.mo uscire tre giom !l.li e org:i.nizziamo delle serate musi– c !l.li e lettemrie per i c:, ,rcer.ui degli altri cameroni. I b.'\mbini delle c.'\fcernte si tro,·nno con noi tutto il giorno e sanno già c::1.111 :1.re benino i c.,nti rivolution !l.ri . I carcerieri ci trntt.:mo bene e le guardie del convoglio si mettono ogni t !l.nto a C!l.nt!l.recon noi la m:i.rsi– gliese, quando ci accomp:1.gn :1no !l.l p:i.sseggio C!'lrcerario. Si dice che noi s:i.rcmo esiliati in Siberia. Ebbene I Vi è della gente che vi,•c, :i.nchc I:\ I Noi si:tmo profondamente convinti dc!l:i. s.'\ntiti e dell3 giustizi:i. delb nostra C:lUS.'\ e lottando per ess:1, si !l.mo pronti :i.d :tnd:i.re incontro :i.oche nlb morte. • J ,.'l. l,Jm, :i.giiunge, d:i. notizie pos~eriori a questa leUcr:i., che di 668 che presero parte alle riunioni universi1arie, 95 qu:i.lific:lli sobillatori S.'\ranno esiliati nella Siberia orientale. l rimnncnti avmnno d:i scontare da tre a. sei mesi di C!l.rccrc. Quattro. anni di tetra lotta nella prigione. È cosl intitol:i.to un articolo di Ven Sassoulic I nel primo nu– mero dcll:t Snria (Auror:1), rh•ista socinlista russa che esce a Stuttgart. L':lrtico1o è scritto sollo l'impressione delle memorie di Ludmil:i. \Volkenitein che h:i.nno per titolo: Tndid an11i mila forlt:.::a di Sdisulburg. Nel decennio 1880-1890 Sclissclburg apriva spe:;so le sue portr– pcr inghiouire le vittime che vi sp:i.rivano come in un sepolcro. Ai parenti dei reclusi che si rec:1.,• :1.no :i .domandarne, non si dava 1 Vera S:issoulic nel 1S78 fc:rì con un colpo di re\•oh-er il apo delle polizia Trepoff. • Er.1 una vittima che si gettava volontariamente nelle fauci del mostro per la\'are l'onore del panito da una offesa mortale. • (Stepniak. • LR R,usla sol/n•ra,ua). Ognuno di essi sapcv:t che nelle istessc condizioni si tr0l':t• vano :iccanto :,. lui i ;;uoi comp:tgni, e non ,·i S.'\rehbe st:tto chi! da slendere b mnno per po1cr corrispondere con loro medbnt'-' i colpi sul muro. T :i.li convcrs.uioni s.'\rcbbcro ccrumente st :i.tc cli gran sollievo nella reclusione, m:t erano SC\'ernmente viet:i.te d:11 rcgol:i.mento c:1.rcer:irio. Per <1u:tnto sul principio i reclusi fo,,o,cro prudemi e bussassero piano, i c:uccrieri se ne nccorgcv!lno spesso e nccorrev:mo per coprirli di insulti. Se qu3lcheduno rispondeva, c..'\de\':I.crivellato di colpi, e, souo l':iccnsn di resistenza, gli si mettevn la camicia di forza e lo si Mt:i .ccav:i.per p:i.recchie ore a un lcuo di ferro, mettendogli in bocca un:i sb :i.rr !'l.Sentendo ciò che nccadev:i., i vicini non potevnno fare n meno di pro1estare; :i. loro tocc..'lva In stessa sorte e tutto il cnr– ccrc si cmpive dì grid:i. e di gemiti. E così di giorno in gioruo. I c:i.rccr:\li non si erano :i.ncorn uniti. La prim:i. \ 1 iltima fu Mi• n:i.kofT.Egli rifiutò il cibo, e qu'.l.ndo lo si \·olle nutrire :trtifo.:ial– mentc, egli percosse il medico, chiedendo b pena di morte pro– messa dal regol:i.mento per offese e "ie di fauo contro un impiegato. L'indomani m::i.tttin:i.i passi delle sentinelle si focero sentire nella cella d1 :\lin.'lkofT. Risuonò il suo grido: • AddìO, fratti/i I 111, por– /011, alla f,ui/o:i",u. • Dopo poco più di dicci minuti si sentì nel conile la scarica. dei fucili. Dopo qu:i.lche giorno Klimcnko trovò il modo di morire, im– piccandosi. Dopo ahri due mesi :\lisckine si fece giusti1.iare .:ilpar di MinakofT. :Nè i superiori non er:1no :i.I correnic di ciò che :1.CC :1.dcv!l. :i. Sclisselburg. li reclusorio ern sottoposto ~la re\'isione quauro ,•ohe a\l';mno: \'cniv !l.no spesso a visitarlo il vice-ministro dell'interno, i capi dei gendarmi, il Capo del dip:i.rtimcno e il Pubblico Mi– nistero. 1.n lotta vi divent:i.v:i. sempre 1;d1a·cc:mi·a. I prig:onieri vi pcr– sistev:mo, nella !ipernn1.a.di suscit!lre l'attenzione e lt: pro1cste dell:1 società civile. Delusn tn.lc sper:i.nn, i prigionieri lou:i.rono per il gmere tli mQr/e ,· il Go"emo cercava di sottometterli :i.11:i.morte del!' inlclligenza, b. morte p~ichic:i, ed essi v..>lcv.:mo la morte fisica. Ornm:1i si buss.'\va :i.pcrt:uncntc, per corrispondere d:i. cella a cell:i.: si cominciò a buss.'\rc :'l tr!'l.\'erso il corridoio per mettersi d'ac– cordo fr:i. tutti, intorno a un metodo di :l.zione solid:lle e colletti\':\. I più ribelli, d'ordine dei superiori, si trn.sloc:1.l':1.nonelln pri– gione vecchi:1, vero cerchio d'inferno, d..>\'Csi trnsport3vano, oltre ai ribelli, i moribondi e i eond:l.nn '.lti a mnrtc. Vi si ern suicid:1t:1.Sofia. Guinsburg. Quelli che Cr :lnOrim:i.sti si misero !l.bussare più forte :i.ncorn per non lasciare i comp::igni nell'isolamento, d:i.cchè non \'i erano che dieci celle nelln prigione \'ecchia.

RkJQdWJsaXNoZXIy