Il Socialismo - Anno I - n. 21 - 25 dicembre 1902

IL SOCIALISMO .3➔ i I rcdui,i cominciarono ad ammalarsi. Si Jn\':l :i loro qu:i.lcht!' 111t!dicina,m:i senzn ::.lcuo miglioramento di vitto, ed essi rim:ine\':mo wttOp')sti :1\1' istesso regime dì :1ssoluto isolamento. S1ecdrin irn– p 12.zle cominciò ::i. grid:trc di notte. Gli si mettev:l la C[lmici:1 di fvrza e lo si p::>rtava alla prigione Vecchia. Cinque dei prigionieri rimas1i nella prigione nuov!l morirono uno dopo I' :1\tro. Due o tre giorni prima ddln morte, qu:mdo i loro gemiti si fecero troppo SL'ntire1 furono tr!bpOrtnti :rnch' l$Si alla vecchia prigione, ove faceva molto u~nido e freddo, e dove morendo, essi nt')n pote\·nno nem– meno nvert! il conforto di sentire il buss:1r dei compagni. l superstiti chiesero che i moribondi non fossero portati \'in, e 1:,!e richiest:t fu e,audita, con un r:l .ffin:l.mentodi torturn, pcrchè i gemiti• dei moribondi non potevano che tortur:l.re gli :l.hri. Ciò che si perseguitava pili di ogni nltr3 COS3e1·3 la m3nifes13. zione di qualunque genere di solid3rictà, qualunque difes:t di 3Jtrui. • \'on p3rbte degli altri! Gli altri uon devono esistere!.- urlav:, Erode fuori di sè. Così i prigionieri :wevano sopr:mnominato l' ispet• 1ore con cui essi ebbero da lottare durnnte i primi quatlro 31111i della lllrO carcerazione. Era un tipo speci:tlmente ad:ttto a servir <listm– l11c.:nto di un3 tortura sistematic3. Giorno e nolte, perfino i giorni di festa, egli passav:i. nei corridoi del reclusorio, e n.dcmpiva alle sue funzioni con una specie di voluttà. l.;na volt!l, di sera risuonò un grido tremendo, che non sembrava u.icire d:i. un petto umn.no. Poi si sentirono le voci sprwentate dei guardi:mi, delle scampa– nell!l~e, e infine l'odore del bruci!lto e il fumo penetrarono nelle celle. Dopo si fecero sentire lievi gemiti, le voci del doltorc e rlcl– J"is~ttorc - e tutto rientrò nel silenzio. Si seppe dopo che Grncewsky, avendo b!lgnato i suoi \'estiti di petrolio, vi nvev:i. :tppicc:ilo il fuoco e bruciò vivo d:t\':lnti :i.gli occhi <lei gu:i.rdìanì. Questa morte tremeud:i. e"irlentemente impressionò i nervi dei superiori. Al bagliore di una simile torci:i. essi videro chiaro che il loro sì;;tema pote\'a avere per con'..>Cguenzala morte di tutti i re– clusi, ma non riuscirebbe m:ti n sottometterli. I rivoluzionari uscirono vincitori da questa lott:1, ove in guisa di :i.rmi essi si servirono della propria morte. Il sistema c:i.dde. Il bussare non si perseguitò pili. Le passeg– giate furono concesse a tutti. Dopo qualche tempo i reclusi ricevettero libri di scienza naturale e di storia non oltre, il diciottesimo secolo. Dopo il 1890 fu d: i.to il permesso di riunirsi insieme, di curare i compagni ammalati e di comporre la lis:n dei libri desiderati. Furono formali dei fo.boratorì e i reclusi ebbero a loro disposi– :r.ione degli orti per coltivare legumi e frutta per uso proprio. Così ,;i vin:;e nell:i. tetra loun, dur:11:1qn:tttro :-tnni, dentro le tri!-ti p:-treti di Sclissc\burg. o. 5. MOVlìilENTO LEGISLAZlONE S CIALE La legislazione sociale in Europa ed Arnerica. 1 GZRM'.ANIA. Leg;i di b.1~ela di lavoro - Den~ro la fa~br::.ca. a) Tt:Tlòl..\ IJ 0 0Rl)!~E Glt:RID!CO·DISCll'l.1:...-ARE. 1° - Leggi su'/'industria. - L!l Gi:werbi: Or.!ut111g(1869) prov– vede :l. \U tn I:\ serie di di;:pQSizioni che rigu:i.rd: rno l'esercizio in genere delie indus·r:c. Essa fu estesa :1tull!!. la Cerm:l.nia nel 1888. I.a legge 1878 proclama b libcrù del contratlo fra la\·oratori e in!raprenditori, e St:l.tuisce lUtt:l una serie di g:l.ranzie per cvi– l:lrnc l:1 violazi011e. Un'altra dell'83 disciplim :l.nche meglio di quell:l. del 69 \'esercizio del commercio. 1 \'. S1Jcùslis11u,, 10 aprile, 10 m:iggio, 10 giugno, 10 luglio. L:l. riforma Jclla Grwerbc O,-duung, fon:1 nel 1891 pn:.:scrivc l'obbligo festivo, il regobmento interno•di fabbrica, le norme di tirocinio. Con le varie ordinnn:ze si stabiliscono :l.ncht: meglio i casi di riposo fcsti,·o. 2° - Tu/da de/li: domu r dei fa11ciu!li. - L'\ legge del 1878 regola il lavoro dei fanciu\H, per i quali prescrive il libretto. L:'.1 legge dclf89 dispone la fonnaliù per l'ammissioi1e dei minori degli anni 16 alle officine. Nel\'86 il legislatore disciplina il lavoro delle donne e dei fonciulli nelle trafiliere n motore indrnulìco. - Con la legge del I 891 - rifonna della Gt<v,·rbe Onlmmg - gli operai minori dei 18 anni devbno fl.vere il tempo di frequentare la scuob e di assistere alle pr:uiche religiose. Gli operai giov:l.ni non possono la,·orarc.- prima delle 5 dc.-lla mattina e dopo le 8 della sera; le donne non possono lavorare più di I J ore, nè possono riprendere bvoro prim:'l di 4 settim:ine dopo il parto. 3° - Prevù/en;:;a. - La soprndelt:'l legge del i8j6 disponr.: inoltre che i Municipi possano delibcrnre ln dostituzione d'una cass:l. di soccorso operaia. Presso queste casse municipali sono nssicurnti in modo obbligatorio gli opera.i, :unmcnochè non provino di essere assicurati :i.ltrove. 4° - An-icura:::,io11i mgfi11/orl1111i. - La legge del '91 stabilisce l'indennità obbligatorifl {b p3g:tre d:111' imprenditore minerario nel caso d' info11tmio 31 lavor:1torc accidentnto. - L:1 pii\ importante delle leggi sociali tedesche è certamente quella de\l' 8 aprile 'j6, diretta contro le malattie. Questa assicurazione, fatta direi/amen/e dallo Staio, è obbligatoria per gli operai di stabile occupazione. Per gli c,perai non stabili è llell'amorit:\ locale In facoltà di ingiun– gere l':i,ssicurnione. Gli assicunti hanno diritto :\Ile cure, :ii medi– cinali e alla p:iga di metà del salario. Con la legge de. 1188-t, tutti gli opcr1i mccohi in numero di IO in officine dtbbono essere :issicur!lti. Per tale riguardo la amministrazione imperi:ile design!\ gli stabilimenti che debbono considerarsi ·come fabbric!l soggett:i !!.ll'obbligntorietà. L'assicurazione è diretta nd indennizz:ire a) le spese di tratt3mento per 14 settimane d :l.ll ' infortunio, di cui l'onere cade sulla cassa delle assicurazioni per mal!lttie, b) l'assegno du– rante tutto il periodo d' incapaciù nl lavoro, e) le spese funerarie e la pensione alla famiglia in caso di morte succeduta per infor– tunio - pensione equivalente !ll 60 % del s."llario percepito d:1.l defunto. L'assicurnzione può essere la mutua costituzione degli industriali esercenti in una d:ita circoscrizione. Altrimenti provvede il Comitato federale. Tutte queste Associazioni industriali di nssicurnzionì sono sollo il controllo dcli' Amministrazione imperi3}e per le assi– curnzioni. Queste Associazioni tengono periodiche :l.SSCmblce,in cui vengono discusse le c:i.tegorie dei rischi e le tariffe corrispon– denti. Alb elezione dei membri dell'arbitrato, partecipa anche un Co– mitato di oper:1i, scelti nel!c 3SSemblee delle Associazioni per assi– curazioni. L'obbligo d"assicur:1zione venne poi esteso nel maggio 1883 a. tulle le industri~ dello Stato - e nel marzo 1885 agli impiegati delle :1 mministr:l.zionidi St:l.lO,dell'esercito e della marina. Ln legge del 1900 compendia tutte queste disposiziolli. 5° - Arbitrati. - I.a legge 1880 per l'Alsazia e la Loren:i. costituisce i col?egi dei probiviri per le controversie fra padroni ed opcr.li , e fra operai e:I opcrni. C,m la legge 29 luglio 1890 si stabili~cono i 7i·ibunali ùuluslriali, composti di un presidente e 4 assessori. E,;si decidono delle controversie tra p:i.tlroni ed operai, il cui salario sia inferiore ai 2 mila marchi. b) Ti.:TEI.A o'oRnl:--1'.: !Glt:~rc;o. L!l legge del\'82 prescrive speciali misure per le fabbriche ove si lavorano 3\cune sos:anze nocive (piombo, cerussa). Con In legge 1° giugno 1891 è prescritto che gli stabilimenti debbono essere muniti di quanto occorre per gar!l.ntire la s:1lute e la vit:i. degli operai.

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