Il Socialismo - Anno I - n. 18 - 10 novembre 1902

IL SOCIALISMO Sindaci borghesi, aiutati dallo stesso denaro munici– pale: e siamo già, battendo questa via, nella condizione di consegnare - mani e piedi lègati alla borghesia - la grande anima rivoluzionaria del proletariato. Scaltra la borghesia locale! Aiuta i lavoratori ad organizzarsi, dà sussidii alle Camere di lavoro, interviene ufficialmente alle inaugu– razioni delle loro Leghe e ride in cor suo della dab– benaggine dei lavoratori e dei socialisti. E mentre teme che lo Stato sul serio voglia sostenere i diritti dei la– voratori, agita in compenso la quistione del\' autoar– chia regionale e comunale al fine cli provvedere da sè ai casi proprii e alla difesa dei propri interessi. Ora il Partito socialista ha il dovere di sventare queste strategie della borghesia, ingaggiando risoluta– mente una grande battaglia contro tutto il viziato or– dinamento dello Stato, contro le spese militari, la lista civile, il sistema fiscale e gli altri malanni politici. E l'anima rivoluzionaria della minuta borghesia cam– pagnuola, dell'artigianato e del proletariato agricolo e urbano risponderà degnamente e fortemente. Enrico Loncao. I frutti dcll'esperien7.a arrivano pii.1 solleciti e pili eloquenti, di quanto noi stessi potessimo credere. Durante le vacanze parlamentari e subito dopo il Congresso d'Imola, i fatti sono venuti a darci ragione. Da una parte gli episodii sanguinosi di Putignano, Matera, Candela, Giarratana sono diventati così fre– quenti e sistematici, che non si può più decentemente gabellarli per « fatti isolati >>. Gli « encomi i solenni » documentano l'acquiescenza complice del Ministero li– berale. Dall'altra parte i nostri compagni riformisti e mi– nisteriali hanno sentito la necessità cli assumere un lin– guaggio meno ufficioso e quietista e, negli articoli o nei comizi, vanno, assai spesso, in quel « verbalismo rivoluzionario », che prima rimproveravano agli intran– sigenti e che non fu mai nostro. E nella vita del paese, mentre le Leghe contadine languono e preparano amare sfibranti delusioni, e le organizzazioni economiche industriali si rompono la testa contro il muro della caparbietà capitalista rafforzata dal Governo (come a Genova), e contro il basso grado di sviluppo industriale dovuto allo assorbimento delle ener– gie nazionali per parte delle spese improduttive - in tutta Italia la disoccupazione e l'esaurimento finanziario minacciano un inverno febbricitante e sanguinoso. Ora, noi abbiamo sempre sostenuto: I, che l'orga– nizzazione economica e la preoccupazione delle rifor– mette sociali - diventata esclusiva ed unilaterale preoc– cupazione del partito socialista - mutilavano e paraliz– zavano l'azione e la coscienza dei lavoratori - 11, che il Ministero mirava a comprare con una scarsa libertà, soggetta agli isterismi delle autorità locali, la combat– tività del gruppo socialista dentro il Parlamento e del– l'intero partito nel paese: e non certo per fare gl' in– teressi del proletariato, ma bensì per assicurare, con altro metodo pill gesuitico e meno drammatico, il quieto vivere a sè e a tuitti i parassitismi del capita– lismo e ciel latifondismo italiano. Nel mio discorso al Congresso cl' Imola io dissi (Fase. XIV-XV, 25 settembre, pag. 235-236): « E' facile raggruppare centinaia cli operai e di contadini col miraggio utilitario delle riforme imme– diate .. Ma se voi non darete loro una coscienza socia- 1 ista, che attinga dall'ideale supremo le energ'ie di re– sistenza alte delusioni dei presente, voi avrete fabbricato sull'arena e quel ristagno, che anelate già avvertendo, cl_iverrà- si sperda l'augurio! - sbandamento e rea- z1one ». « Pretendere che la borghesia, J;ill 'o meno demo– cratica, arrivi al suicidio per realizzare l'emancipazione b ot Giro 1anc finale del proletariato e con esso cli tutti gli umani, è rinnegare ogni verità della dottrina marxista: è con– servare l'etichetta del Socialismo, perdendone ogni so– stanza vitale ». « Certo, quale che sia il voto elci Congresso, fuori di qui, nella vita e nel paese, questa corrente di preoc– cupazioni utilitarie dovrà compiere la sua traiettoria. Ma dopo questa, più p1-csto che non si creda, i fatti stessi e l'esperienza spingeranno il nostro Partito suita via da 11oi ora i11dicata ... ». Ora, sotto la sferza dolorosa dei fatti, il nostro Partito va riprendendo la propria coscienza, e la stessa agitazione contro le spese improduttive - prima ancora di smuovere la pubblica opinione in un consenso so– lidale con noi, che non mancherà se continueremo osti– nata la 1~ostra propaganda - non potrà che riportarci, frattanto, a quella opposizione contro il Ministero, che risponde all'antagonismo fondamentale degli interessi rappresentati dal Governo e dal Partito socialista. E si realizzerà così, per la logica dei fatti, la previsione che io feci al Congresso di Imola, quando si approvò l'or– dine del giorno Lucci contro i pericoli della disoccu– pazione e della fame. Queste constatazioni - che si accordano, per la con– dotta generale ciel Partito, alle considerazioni particolari che il compagno Loncao fa per la Sicilia e su cui ri– tornerà presto - io non le faccio per la piccola vana– gloria del vedere realizzate le mie previsioni. Le as– sumo soltanto a documentazione sperimentale della giustezza delle nostre vedute, a proposito cli quel me– todo rivoluzionario, che (come dissi nel fase. VII, a pag. 105) « non dimentica la difesa dette conquiste pas– sate nè La 1-enti::zazionegraduale deLLe rifonne, ma - mirando pill alle cause che ai sintomi - insiste soprat– tutto nella formazione della coscienza del fine ultùno e definitivo», onde si plasma e si sferra ogni energia del Partito socialista. Enrico Ferri. VITA PROLETARIA INTERNAZIONALE IL PARTITO SOCIALISTA OLANDESE ED IL SUO ULTIMO CONGRESSO Amsterdnm, 'l9 ottobre. Il Parlito operaio socialista democratico dell'Olanda è ancora un partito giov:me. Non prima del 1880 si può p :1.rl :1.re di un mo– vimemo soci:1.listanel nostro paese. Sotto la direzione di Domel:t Nieuweschuis si sviluppò rapidamente, accettando i principi dcli' in– tcrn:1.zionalc.Nel 1887 Nieuweschuis fu elcuo deputato, ma il seggio fu perduto nel 1891. Da allora in poi si verificò un regresso; l'antic.1. base teoric.1. fu abbandonata, si cessò dalla partecipazione all'azione politic:i ed il movimento soci:i.listadegenerò in un anarchismo disa– stroso. Allora dodici propag:mdisti attivi (chiamati nel partito i 12 apo– stoli), rra cui anzitutto il Troelstrn, Polak e van Kol, che avevano sempre combattuto la tendenza suaccennata, fondarono nel 1894 un partito nuovo per riadottare i vecchi e provati metodi di lotta. Dall'ultimo resoconto del Segret.:i.riatodel partito, riporterò qual– che fatto e qualche cifra che serviranno a dare un'idea del nostro movimento da quell'epoca in poi. Il nostro partito conta oggi 90 Sezioni con circa 4500 membri. Questo numero, ancorn ass:1.ibasso , non comprende naturalmente la totalità dei socialisti olandesi, ma solamente quelli regolannente inscritti ed al corrente nel pagamento dell:1.quota , gente sempre pronta a rispondere dei loro principi socialisti, e che rappresenta la parte scelta nell'esercito nostro. La stampa comprende adesso un giornale quotidian6 liti Va/I: (il popolo) con 7000 abbonati, cd 8 giornali settimanali·: dt ValN~

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