Il Socialismo - Anno I - n. 14-15 - 25 settembre 1902

Bb IL SOCIALISMO 217 Il Resocontodel Congresso PRIMA DEL CONGRESSO Imola. A Tmol:l - salvo nei ricchi palazzi medievali dei signori, e in qualche rar:t moderna palazzina - le porte delle case, in sulla strada, e per le sc:lle, si chiudono col sali-scendi. :\1on serrature inglesi, non chia,·i complicate, non catcuacci. Dunque è un grande senso di fraternità, che aduna gli abita.tori nel culto del bene, è un:t fede calda e serena nella onestà cli ognuno, è tm:t robust!l. coscienza morale e civile che, in mezzo alle tristezze dell:t man• canza di lavoro e di pane, la educ.'\zione socialista è venuta cre– scendo con lunga teoria di s:icrificii e di lotle, nell'anima roma– gnola. La unità della coscicnz:i.mornlc si integrn con la unit3. della co– scienza politica, e dal n:ituralc, fervoroso connubio, balza c:tro e suggestivo qu:mto altri mai il tipo psicologico di questo popolo. Unità delh coscienza politic.'\ 1 che ho ritrovato in un piccolo episodio come nelh gr.mdiosa processione festante delle migliaia di lavoratori e di lavoratrici, corse, sotto al flammeo rosseggiar dei loro vessilli, a salutare i compagni socialisti venuti d'Ogni parte d'Italia. Dirò al suo punto della manifestazione meravigliosa: io dico intanto del piccolo episodio car.ttteristico. L'n gruppo di giovinetti, che il pili grande avrà avuto tredici :inni, vestiti in uniforme di tela, con una gran penna dritta nel berreuo, dava concerti affia– tatissimi di ocarina: dopo eh' ebber suoO!\lO I' inno dei ltworatori e la marsigliese, qualcuno disse loro di suonare la marcia rerile: - ~on la sappiamo - risposero. - E pcrchè? - Siamo d'Imola! - ribattè il grandicello, con fierezza. L'aspettazione del Congresso. In questo ambiente abbiamo tenuto - sotto gli auspicii di Andrea Cost!l, che tanto bellamente ri:'lSSume nella sua anima, nel suo carattere e nella sua vit:t, il popolo suo - quel VII Congresso socialista, attorno al quale tanto \·igile e grande è stata la pub– blica aspettazione. Due r:tgioni han valso n determinarla. L'una - t!lnto meno av\•ertita qunnto pili profonda, perenne nella sua sostanza e intensific.'lntesi nel tempo - è la portata sto– rica del Soci:tlismo, civiltà del lavoro, della quale non siamo che agli albori c che è data dalla trasformazione del lavoro da triste retaggio delb. schiri.vitl1in forza centrale della civiltà, onde il P:tr– tito socialista non è che la espressione politica di siffatta evolu– zione sociale, e la organizzazione di volontà consapevoli, per inal– veare le energie proletarie verso l'avvenire, come quelle che dalla storia e d:tl lor medesimo interesse diretto son chiamate a tlare opera alb gigantesca trasformazione. T ,o stesso incremento nume– rico del P:trtito non è nella su:t grande mri.ssa ahrn se non l' iJJ– diu di questa naturale rappresentanza atliv:t e fottiv:i. delle nove for1,cche agiscono nel seno della società l' che nel Soci:liismo, come idea, nel P:trtito, come volontà, nel proletariato, come forza, hanno h loro rappresentazione. L'altra ragione del vivido rivolgersi ad Imola cli tutte le menti 1 è meglio appariscente, tanto che trepidanti i compagni, spernnzosi gli inimici, la rile\,arono con ugu:tle facilità, ma, ben meno pro– fonda; essa è contingente al momento attuale della politica italiana ed :tl suo riflesso nelle condizioni intime di Partito, onde gli uni temevano e si auguravano gli :tltri la scissione. Le idee e le speranze della democrazia radicale. ~!:i. piÌl significante della semplice e catti,•a speranz:t dei for– c:tio\j era h analoga ma più completa speranza in buona fede espressa d:tgli organi della democrazia radicale: pili signific.'lnte non solo perchè onestamente professata, ma perchè è come la rnp– presentazione preventiva di ciò che av\•errebbc del Partito socialisL'\ se b. corrente che fa capo a Turati avesse prev:tlso così da elidere l'opera e la remora delh corrente che fa capo :i. Fèrri. Pili ampio e pili preciso tra quesli '>rganl della democrazia ra– dicale era a questo proposito il Resto del CarliJJo, che nel numero 6-7 settembre, nel\'3.rticolo di fondo Lo democrazia e il CoJJgressa di Imola esprimc, 1 a queste idee: • TI Soci:tlismo, fattosi apostolo coraggioso ed instancabile di una idea fondamentalmente buon3 quale è quella contenuta nella formula giustbia sociale, ha :wuto il conforto di vederl:t accettata con tanto favore che, senza tema d'errare, può dirsi oramai tutto il P:i.rtito democratico in Italia a fuori (cioè la grande m:i.ggio– rnnza dei cittadini) sia diventato socialista in senso lato; appunto perchè il programma minimo dei socialisti non è in fondo che il programma della democrazin, nl quale in parte ha fallo ndesione - tanto può la luce della verità - :mche qualche conservatore iiluminato. • Or.1, qual meraviglia se il Socialismo così generalil:z!ltosi, è diventato quasi· 1a nuova coscienza della popolazione abbiente o non abbiente, abbia dato luogo a \'arie manifestazioni che si pos– sono riassumere in due distinte tendenze? Pure modificando il modo di considerare i fenomeni politici, nessuno può compiere il mirncolo di modifiC3.re il temperamento e I' indole proprfa. Il ragionatore, il temperato resterà tale, come tale rim:trrà l' impulsivo. Di qui l'origine delle due tendenze che non tanto dtfferenziano nel modo d'intuire la dotlrina socialistic:i, quanto nel modo di at– tuarla. • E come, se diciamo inconcilinbili i dissidi fra le due frazioni del p:trtito costituzionale (conservatori e libernli), dovremmo incli– nare :,, credere pnsJ:.ibile un :tccordo durevole fra quei socialisti che per indole e temperamento sono impulsivi e quindi intransi– genti con gli altri che si professano evolutivi e pertanto propensi ad accord3.rsi coi non socialisti sul terreno delh libertà e delle riforme economiche, pure non rinunciando ai postul:l.ti della loro fede~ • Pi\1 "olte, e tale concetto di recente :i.bbinmo veduto accolto dai maggiorenti del partito radic3Je 1 :i.bbiamo sostenuto che le finalità del Partito socialist:t sono, in ogni ipotesi, talmente re– mote, da consentire che possano essere considerate come ahrettnnti articoli di una fede rcligiosri.; la civilt:l ha reso quasi ovunque possibile l':tccordo fra persone educate di opinioni religiose dispa~ rate od anche fra una persona religiosa ed un:t che non lo sia

RkJQdWJsaXNoZXIy