Il Socialismo - Anno I - n. 11 - 25 luglio 1902

Anno I. Roma, 25 Luglio 1902. N. 11. IL· SOCIALISMO .,a:, Rivista qoitJòicinale òiretta da ENRICO FERRI .,a:, ATTUALITÀ POLITICA Il prossimo Congresso socialista. C'è poco più. di un mese, prima del VII nostro Con– gresso, che si terrà il 6-7-8 settembre ad Imola, dove non si potè tenere nel '94 per la proibizione di Crispi, strascico di quello scioglimento giacobino del Partito so– cialista italiano (~7 ottobre 1894) che fu una delle tappe più rumoros·e, ma più istruttive per tutti, dell'u(opia rea– zionaria, onde le classi dirigenti vanno guarendo sten– tatamente1 sotto la gramola delle esperienze quotidiane. Entro' luglio dovrebbero essere pronte le Relazioni sui temi all'ordine del giorno, per dare tempo e modo, a che l'opinione individuale de' compagni, particolare delle Sezioni e collettiva del Partito, si venga formando e maturando seriamente 1 • Per conto nostro ne par– liamo fin d'ora; perchè, Se le relazioni sono fondamento indi~pensabile per una discussione sulle questioni tec– niche di organizzazione e, di legislazione, o sull'opera dellfl Direzione o sulle condizioni dell'Avanti.I, di esse si può anche, per una prima delibazione, far senza, per discutere così sull'indirfazo generale e sulla orientazione del nostro Partito, come sullo spirito che dovrà animare i lavOri del nostro Congresso. · . .. Per una od altra ragione di fatto, ciascuno dei sette nostri Congressi ha avuto un significato ed una portata speciali, n_ella vita del Partito. Dopo l'ultimo Congresso del Partito operaio, tenuto a l\1l i ano nell'agosto 1891, che schiuse il volo al Partito dei Lavoratori ltalianh dall'involucro, nè sterile nè in– glorioso, del corporativismo, è noto come a Genova (agosto 1892) si compiesse l'atto di nascita del Partito socialista, col distacco clamoroso degli anarchici e con l'affermazione dei capisaldi della dottrina 01arxista, come bussola nella vita ec6nomica e politica del proletariato ital'iano. • 1 L'ordine del giorno è il seguente: I. Relazione della Direzione, (Relatori: Alessa.ndri, Var:i.zzani e Costa). 2, Rebzione dell'Avanli! 3. Relazione del Gruppo parlamentare. (Relatore: Costa). 4. L'azione politica del Partito cd i suoi ropporti con l'::i.zione parbmenlare. (Relatori: lvanoc Bonomi e Romeo Soldi). 5. Organizzazione politica. (Rebtore: Giovanni Lerda). 6. Organizzazione economica, nei rapporti con il Partito: la– voratori industriali. (Relatore: Pietro Chies.-i.).Lavoratori della terrn. (Rcbtore: Gerolamo·G!ltti, sostituito dall'on. Montemartini). 7. Legislazione sociale. (Relatori: Angiolo Cabrini e Carlo Vez:ianl). 8. Socialismo di Stato e Socialismo democratico - convenzioni ferroviarie). - Relatori: Quirino Nofri ed Arturo Labriola). · 9. Proposte varie delle Sezioni. . 10. Elezione della Direzione centrale del Partito. I 1. Scelta della sede e data del seguente Congresso, b o ec G1 o Bianco 1111 Congress0 (a Reggio Emilia. nel settembre1893), 1 fu l'indim'enticabile atto di cresima per il nostro Partito, nell'ambiente saturo dell'opera evangelica di Camillo Prampolini, alla presenza di Vandervelde e De Brou– ckère - eminenti personificazioni dél Partito socialita belga - fra l'entusiasmo dei diecimila contadini f! con– tadine, sfilanti per la città coi loro vessilli al .canto del– l'inno dei lavoratori - vessilli ~ note che invano ora si vorrebbero freddamente eliminare dalle riunioni so– cialiste, come se l'anima popolare potesse muoversi e vibrare per un'idea astratta, senza quei simboli sensibili degli emblemi e dei caqti, e delle formule riassuntive, che accompagnarono sempre l'umanità nelle sue lotte per l'ideale, dalle foreste preistoriche all'epopea gari– baldina. La riunione clandestina di Parma (13gennaio 1895)– alla quale io ebbi il dispiacere di non assistere, come parecchi altri compagni, sol perchè la circolare di oon– vocazione non parlava di Congresso o di riunione che dovesse sostituirlo, per eludere la proibizione governa tiva - fu, è:ome bt;:ndisse la Critica Sociale (1° luglio 1 96) « un rapido consiglio. di combattimento tenuto sotto il fuoco del nemico. » Ma se il Congresso di Reggio Emilia era stato la rigida affermazione ribadita dei capisaldi del programma socialista, quello di Parma dettò due importanti criterii pratici: per l'organizza– zione, stabili l'adesione personale .che valse ad attenuare gli inconvenienti delle iscrizioni collettive al Partito; e per la tattica elettorale, sostituì, sull'esempio tedesco, all'intransigenza· assoluta e monosillabica la facoltà di votare nei ballottaggi pei candidati di Estrema Sinistra, che s'impegnassero alla difesa delle pubbliche libertà e alle riforme del nostro programma minimo . . Il Congresso di Fitenze (luglio 1895) mantenne, per mia proposta, la tattica votata a Parma contro l'intran– sigenza assoluta proposta dal Sambucco e il primo sag– gio di affinismo transigente, avanzato dal Bonomi. E iniziò la serie delle discussioni e delle delibera– zioni pratiche sui problemi tecnici e sulla organizzazione del Partito, respingendo la proposta mia e di Bissolati di dare al Partito le due gambe dell'organizzazione, politica ed economica, entrambe necessarie e inseparabili ed accogliendo ihvece un ordi~e del giorno ytzzari per la sola organizzazione politica (elettorale) come base del Partito. · Esclusivismo elettorale d'allora (per i Circoli), a cui (a riscontro, ora, l'esclusivismo economico (per le Leglic) di quei socialisti, che hanno per l'organizzazione po– litica (continuatrice del programma massimo socialistà) un'avversione pericolosa, tanto da far dire loro che «l'a– nima del proletariato (a proposito degli incidenti elet– torali milanesi) si era rifugiata fuori delle organizza– zioni sOcialiste ! » Altalena di eccessi unilaterali così dalla intransigenza monosillabica all'affinismo ... zanardelliano dei socialisti di Brescia o dei socialisti milanesi votanti nel 1899 per quçl democratico consigliere comunale senatore Luigi Rossi, che aveva votato e confermato un plauso a. Bava Beccaris ! c~>Jnedal feticismo per i Gircoli eletto-

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