Il Socialismo - Anno I - n. 10 - 10 luglio 1902

IL SOCIALISMO di età; e sta.nno sotto la diretta sorvegli:mz:t del Ministero, che può scioglierle per violazione degli scopi ad esse :\sscgnati da.Ila legge. Arbitrali. - Nelle contese tra C3pitalc e lavoro la funzione di risolverle e di coltiporle è affidat:i. per legge alle Camere dél lavoro, sopra descritte. Tuie/a. delle donne t dei fa11dulli. - Qui con 13. legge ohm– dese si inibisce il lavoro a. tutti i fanciulli al di sotto dei I z !lnni in tutti i rami d'industria. Ai trasgressori è applicato il carcere. Con la legge ofondese successiva del maggio 1889 si concede facoltà al re di proibire il lavoro anche dei fanciulli che non ab– biano varcato il 16° anno di età. Tale facoltà fu applicala per alcune spcci:i.li industrie pericolose o faticose. I lavori donneschi, al pari di quelli dei fanciulli, non Possono avere una durata superiore alle 12 ore. Una legge modificatrice ed integratrice delle antecedenti in materia è quelb. del 20 luglio 1895. 1 Contro gr ù,forllmi. - Con la legge 1895 si dànoo delle ri– gorose disposizioni per g!lr:mtire la sicurezza del 1: wor:l.tore nelle fabbriche, negli opifici e nelle officine. Ogni intrnprenditore è te– nuto, per tal legge, a fornire all'autorità il piano completo d' im– pianto della p,;-opria industria. /J) TUTELA D'ORDINI:-; IGIENICO. lgiuu nelle oj!icim. - Vi è un ispettore che vigil:\. per con– trollare l'applicazione della legge 20 luglio 1895, che stabilisce le condizioni di aereazione e di illuminazione. Provvede i1Johre la legge per ciò che ha ris~tto con la vita igienica delle officine per le ore. e le località necessarie per il vestirsi e svestirsi degli operai, per il loro refettorio e per le ritirate. Tutela del lavoro - Fuori fabbrica. lspeziom ~uurale. - Vi è per l'Ofo.nda una Commissione ispet– trice composta di 3 membri, la quale fa un rapporto annuale al Ministero su\l'~ndamento della vita materiale del paese e sull'ap– plicazione che si fa delle leggi sociali. Questa Commiss:one ispettrice sta appunto sotto la direzione del Ministero. 1 Per vedere come altra c<1s:i. sia110 le leggi scritte e ben altra la loro effettiva npp/içn:.itme, v. in questo fascicolo, l'art. di Polak, riassunto nella • Rivista d!lle riviste socialiste •· (N. d. D.). Scioperi italiani e profitto del capitale. I dati statistici sugli scioperi, che vennero dall' on. l\fazza rac– colti dalle fonti ufficiali per la sua rela~iQne sul bilancio degli in– terni, vennero già riprodotti da qu:isi tutti i giornali. Sicchè noi ci limitiamo a rilevarne que:-te tre constatazioni di fatto: e Che le provincie che non ebbero scioperi, o ne c;bbcrq solo uno di pochissimo momento, appartengono tutte al Mezzogiorno d'Italia, meno le alpestri provincie di Sondrio e Belluno. e Che l'esito di que.sto.singolare movimento dei lavor:l.tori ita– liani è stato per circa due terzi favorevole ad essi, e per l'altro terzo sfavorevole. e Che i luoghi dove più spesso la vittoria ha sorriso ai lavo– ratori, sono quasi tutti dclii; regioni settentrionali. • Ora, poichè i salarii,. anche prima del movimento, erano molto più elevati al Nord che al Sud, sebbene pure al Nord fossero nella loro media inferiori a quanto è fisiologicamente necessario per u~a vita umana - è evidente che i lavoratori del Sud, una volta organizz.·\li, debbon ricorrere allo scioperopur so/ta11toallora du co11corrano le due co11dizio11i della assoluta impossibilità di olle– nere altrimenti g;ustizin (quindi nemu:he eecesso nelle richieste) e della possibilità di sostenere lo sciopero siesso coi fondi di riserva. e co,, la solidarietà dei compagni - ma non debbono preoccu– parsi di salvagu!ltdare, come pensano coloro che seguono la· ten-. denza riformista del Socialismo, il profitto del proprietario e del R b ot e Giro Ria co capitalista, cioè il compendio dello sfruttamento. La richiesta dei prodotti non può diminuire dopo gli scioperi, e, se un proprietario agricolo o industriale va in malora, sorgerà necess.'lriamente un altro per far produrre ai lavoratori medesimi quello che ~ul mer– cato continua :id essere richiesto. Gli scioperi del Nord hanno insegnato ai lavoratori di tutta Italia, e del Settentrione medesimo 1 che dopo le prime scosse, i proprietari sono spinti ad aumentare il loro profitto non !\Ile spa.lle dei lavoratori i quali, organizzati, non lo permettono, ma mediante un maggiore impiego di capitali che perfezioni la tecnic..'l dcli' in– dustria o aumenti la produttività dcli:.. terra con una cultura in– tensiva. Ora, poichè i salarii, anche prima del movimento, erano assai pi\1 elevati al Nord che al Sud, e poichè i padroni del Nord non sono falliti per i molti milioni in più di salario che col movimento i lavoratori h:1nno loro strappato, ciò indie.i.quanto fossero iogiu– ·stificate e· quieliste le paure di chi raccomandava ai lavor:\tori che per c..1.ritànon rovinassero il profitto capitalista. Congresso internazionale delle Cooperative. A Manchester, dal 21 al 26 luglio, avrà luogo il Congresso internazionale delle Cooperative. Avr?i.luogo contemporaneamente una Esposizione interna1.ionale dei prodotti delle Cooperative, per la quale è stata affittata a St. Jame's Hall la s:tla più vasta di l\fanchester. Gli scioperi in Germania. Da un interessante articolo di Angelo Bertolini, pubblicato nel Giornale degli eco11omisti di questo giugno, togli:i.mo alcuni dati sugli scioperi ali' estero. Li. Germania ci offre ora, coi dati del 1899, la prima rac– colta speciale di statistiche sugli scioperi. La maggior parte di questi scioperi durò poco tempo, e coinvolse un numero di operai · rel:1tivamente piccolo. Su 1288 scioperi, 439 (cioè qu:i.lcosa più di un ten:o) dura– rono da I a 5 giomi, 373 si protrassero per meno di 20 giorni e pochi durarono pi\1 di 100 giorni. Importante è che mettendo in rapporto la durata' degli scioperi col loro esito, si rileva c!te più gli scioperi durarono e pi:ì. ollmnero esito favorevole intiern– mente o parzia/,,unte, il che insegn:l, come dicevamo nella prece– dente nota, che una condizione del proclamare lo sciopero deve essere la possibilità di poterlo sostenere. Vediamo il prospetto, in cui abbiamo aggiunto noi 3.lcuni calcoli sulle cifre del Bertolini : ES I T 0 DURATA I I PA>UAC· 1 TOT AL< I • • IKST O.KI l'A\'0- Sc1or1ou F>.~OKK ~ V~R:. _MP.VOLI N~ATl\'O V u l':OLK /in t~~~~e Meno di un giorno 1 33 34 20 54 79 da I a S giorni 439 141 lii 252 187 6 a 10 191 59 69 128. 63 . II a 20 . 182 44 72 116 66 21 a 30 J06 22 49 71 35 31 a 50 . 105 20 44 64 41 51 a 100 . 94 8 46 54 40 oltre .. 100 38 3 18 21 17 TOTALE . 1 1 288 331 429 760 528 I due ter.1:idegli scioperi furono causati o da richicst.'l di au– mento di mercede, o da opposizione ad una diminuzione. Anche le statistiche tedesche, come le nostre, distinguono IO sciopero degli operai dallo sciopero dei padroni, cioè d~lla chiu• sura adott !l.ta come arma di lott!\ di classe contro gli oper:i.i.

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