Il Socialismo - Anno I - n. 8 - 10 giugno 1902

b o I18 IL SOCIALISMO nalista e scrittore, egli era bene accolto nel mondo ban– cario, meglio trattato~ e splendidamente accarezzato; per questo egli agevolmente spiava le macchie nere di quel– !' ambiente dorato, ne carpiva i segreti, ne indovinava ·1e contromarcie, le ritirate sotterranee, e poi se ne ser– viva - nel giornale - per imporre il ricatto. O pagate tanto, diceva o faceva dire il proprietario del giornale al proprietario ... della macchia nera, scoperta dal gior– nalista-spia, o la rubrica 1"/ mondo Jinnn=inrio si occu– perà di voi. Il giornalista-Spia in questione, aveva pattuito col suo degno principale che gli articoli sarebbero stati fir– mati con uno pseudonimo, e che nessuno avrebbe mai saputo il nome dcli' autore: egli così salvava il suo onore ... apparente, e avrebbe potuto continuare, anche dopo la co111parsa dei non pochi articoli ricattatori, a frequentare quel mondo ove quotidianamente si recava a spiare, e che non nutriva nessun sospetto contro il novello giuda che gli viveva nel seno. Le cose passarono liscie per un po' di te111po, ma un bel giorno, avendo il giornalista-spia litigato col principale, ed essendoSi staccato definitivamente eia lui (aveva trovato eia lavorare con maggiore profitto al– trove) il fulmine scoppiò: il principale - che era ccl è un delinquente cli genio, e di vero genio - spifferò che l'autore della rubrica fissa mondo ji11a11::iario era il tale dei tali, il quale eia quel momento cessava di essere redattore del giornale. li delinquente-padrone si era vendicato del delinquente-servitore. * ·** Continuiamo sempre a spigolare nel fecondissimo campo delle rubriche fif,se. Un giornale civettuolo di una grande città italiana, continuamente infiorato da articoli, poesie, studi critici, di scri_ttori valenti che toc– carono poi, più tardi, la matura e luminosa celebrità, aveva, come rubrica fissa nella contropagina della sua copertina, un paio di colonne che, divise in stellon– cini, erano dedicate alle dee della bellezza. Le crea– ture dagli occhi radiosi, dai capelli d'oro, dal viso d'an– gelo, sia che appartenessero al mondo dtl teatro, sia a quello, tanto vicino alla degenerazione, del café clta11- la11/, o, addirittura a quello celebrato da Marce) Prè– vost in uno dei suoi più pornografici romanzi - erano quotidianamente pàss\te in rivista in quella deliziosa e piacevole rubrica. Talvolta anche i ritratti delle gio– vani beltà, ornavano elegantemente quella prosa tanto carezzevole. In tal modo, la intiera rivista veniva sovvenzionata, quasi di sana pianta, dai denari forniti da quelle gen– tili sa.cerdotesse della bellezza che venivano nominate, elogiate, celebrate, in quella rubrica fissa. 11 giornale, ove tanti scrittori celebri versarono le loro prose e i loro versi, dietro pagamento di denari provenienti dalle profumate tasche di cento amabili donnine, non era, ~lunque, che un Mercurio alato e compiacente che vo– lava dovunque per fare la réclame a questo o a quel visino. Il denaro, uscito dalle alcove, colava, denso e lucente, nelle vene dei ricattatori, degli amanti, dei giornalisti che si abbrancavano alla rivista come pa– rassiti; poi di là, per cento rigagnoli sgorgava fuoi-i e dilagava per ogni intorno, guastando e corrompendo, tornando forse, anche là dtmde era partito e seguendo così un flusso e riflusso Che correva dalla prostitu– zione delle femmine alla prostituzionè degli uomini. (Co11/i1111a). Alfredo Niceforo. no VITA PROLETARIA INTERNAZIONAL Il Partito socialista negli Stati Uniti. Chi~go, 25 maggio. Eppur si muove, - si può dire anche negli Stati Uniti. Sarebbe cosa strana se il Socialismo non si svi– luppasse qui, dove )a società capitalista ha raggiunto il massimo del suo sviluppo. Per molti anni il So– cialismo in questo paese è stato una pianta forestiera, importata e nutrita dagli immigranti europei. «Se non vi piace qua, anelate altrove» - era questa la rampogna tante volte scagliata dalla borghesia sulla faccia degli agitatori immigrati. l Ma oggi questa pianta non solo si è pienamente acclimatata in America, ma vi si è cli– sposata agli spontanei germogli. E gli uomini dei par– titi borghesi non fanno altro che espandere il Socia– lismo quando protestano ad alta voce contro questo che essi chiamano prodotto anti-americano. Sono ben Americani i lrusls, queste Associazioni gigantesche dei grandi capitalisti ! E i lrusls, facendo dipendere la pro– duzione, la distribuzione e lo scambio di tutte. le ric– chezze da una direzione unica, socializzando cioè tutto, ruorchè la proprietà, sono bene la preparazione neces– saria e sufficiente del Socialismo! Lo sviluppo enorme del commercio e delle industrie ha portato un gran nu– mero di cittadini americani nelle nostre file. E vi è la certezza che questi compagni indigeni saranno i più attivi e ardenti agitatori del paese. Prima era possibile che l'agitazione dei discepoli cli Marx venuti da fuori e non conosciuti dal popolo americano, ed all'oscuro essi medesimi dei costumi del l)acse, rimanesse ignorata dalla massa. Ma dopo I' en– trata degli elementi nativi il nostro movimento non si lascia pii.i passare nel silenzio. Il movimento si divulga e si diffonde. E' l'ironia del sistema capitalista, per la quale esso, lavorando per sè stesso è forzato a lavorare nello stesso tempo e contro la sua volontà, per l'eman– cipazione del proletariato. Persino il mentire dei giornali borghesi si risolve nel fare propaganda per noi. A rileggere ora le parole spavalde e sicure della stampa capitalistica del tempo in cui gli Americani si tenevano fuori del Partito, verrebbe una gran voglia di credere che al primo rimbombo di esse· tutti i socia– listi fossero scomparsi per sempre. li Socialismo e l'A– narchismo erano allora guardati da ognuno come una cosa sola, e come una sola cosa cattiva. Il elle non avveqiva per mala fede. I ·grandi signori della stampa non comprendevano nè la natura del Socialismo, nè le sue cause. Sicchè si infieriva reiteratamente contro Funo e l'altro dei due «mali». Ma socialisti ed anarchici vissero ancora per arriv3re a vedere il colpo di Czol– gosz che costò" la vita a Mac Kinley, e questo colpo tolse per sempre ai grandi giornali americani la possi– bilità di confondere l'Anarchismo col Socialismo. Oggi, chi non vuol passare per un ignorante, si guarda bene dal cadere in questo grossolano errore. Nessuna parla più di « estirpare il Socialismo». E' solamente la vio– lenza criminale anarchica che ora si mira ad estirpare. Prima che il Socialismo fosse riconosciuto come la forza dcli' avvenire, il movimento dei lavoratori socia– listi' era guardato di mal occhio e disprezzato, non so– lamente dai partiti borghesi, ma anche dalle organiz- 1 Furono sped:l.lmentc dei Tedeschi i primi che pa.rbrono di Socialismo negli Stati Uniti, <lovela colouia tedcsc:i, e per la sua ~ione, e per la sua cultur::t e per b sua energia colletth·a, rappre– senta una gr.1.nde for:za poJitic:t. I socialisti tedeschi pubblicano a New York il loro Vorwiirts, giorn:1le di gr.1.nform:uo: a S. Loui.s l' Ar/JriUr Zeit1111g-, ece. (.V. d. D.)

RkJQdWJsaXNoZXIy