Il Socialismo - Anno I - n. 7 - 25 maggio 1902

Anno I. Roma, 25 Maggio 1902. N. 7 IL SOCIALISMO ~ Rivista qoiQòicinaleòiretta da ENRICO FERRI ~ ABBONAMENTI. - ITALIA: Anno L. 5 - Semestre L. 2,50 I SI PUBBLICA I Perla Dirczion~c Redazione rivolgersi al~'on. p_r~f.Ex~1co EsnRo: A~:o o~:;;: ~e~;;;~c L. 3,25, il 10 ed il 25 d'ogni mese ~::.~;:!:~;5o::.:1::,:,::c:~~ ~i:;."~~~ t : ATTUALITÀ POLITICA Il metodo rivolu:dona1'io. Vediamo soprattutto di spiegarci chiaramente. La Critica Sociale (r maggio '902) nell'articolo La spi– rale del I 0 maggio si chiede: « Or dov'è il chiasso che « si levò così alto pel « ministerialismo » dei socialisti? « li concetto infantilmente selvaggio di una rivoluzione « in antitesi con le riforme/ - quasi foresta che rimpro– « veri agli alberi di diminuirle importanza con l'ingom– « bro dei tronchi e con l'intrico dei rami - da c//ipiit « viene dello o preso sul serio f Transigenza, intransi– « genza; metodo rivoluzionario e metodo legalitario i ~ « possibilismo ed impossibilismo - questi gioe/ti di pa– « role, queste vanità verbali, delle quali altre vanità « impotenti ed inacidite poterono per un istante farsi tre– « spo!Q di fronte alle folle, per un istante disorientate - « come tu/lo diJ è l011ta110 e sorpassato! >> Lontano e sorpassato? Ma, intanto, nella stessa Critica Sociale, in ultima pagina, G. Cassola insiste invece sulle diverse tendenze nel Partito socialista sotto forma di critica personate alla 1 Qui, evidememente, equivoca tra rivolu::.ùme e rivolta, di cui tuttavia altra volta la stessa Critica - sulle traccie del Plcch:mow - stabiil. cosl bene le sostanziali differenze. La rivoluzione sta nello scopo da raggiungere, non nei 11u::d !ldopcr:'lti per rcalizimrlo. J ,a rivolta è un mezzo e puè- servire tanto a scopi rivoluzio– nari come a scopi re!lzionari. Le riforme sono pure un mezzo, che può sen 1 ire a scopi ri– voluzion:i.ri , ma anche e pili spesso, a scopi _co11servatorie dilatorii. 2 Ritorna l'equivoco di cui sopra e che non dovrebbe pili es– sere possibile dopo le dimostrazioni di Engels (nella prefazione alle Lolle di classe i11 Francia. di :Marx, gi3 pubbliCTttanella stessa Critica sodale del buon tempo ... non antico): ritorna l'equivoco pcrchè !li metodo legalitario si 1..-ontrapponc,in sost!lnz:-i, il metodo violeuto o rivoltoso o illegule, non qudlo rivoluzionario. Per esempio, b lotta. elettor:-ileda p:-irtedei lavoratori è un me– todo legalitario, ma può essere rivoluzionario soltanto se quella lotta è combattuta dal proletariato - costituito in p_..1rtito di classe uparnto da ogni altro - per raggiungere (con quello e con altri mezzi) lo scopo rr<10/ur;io11orio della proprict:I sociale dei mezzi di produzione e di sCTtmbio;e può essere invece rijormista e addor• mcntatore e confusionista, se move soltanto o dal criterio ncgati,·o di non far riuscire (a primo scrutinio) un consigliere o dcput!ltO conservatore, o dal criterio, positivo, ma opportunistic.'lmentc infe– condo, di accrescere il numero dei rnppresentanti della borghesia che promtl/0110 di votare per le • grandi • riforme municipali o lc– gisl:llive,. che poi non vengono m:-ii,se non c'è lo spirito rivoluzio• nario del proletariato che le imponga ai ctominn.nti. Gli stessi mezzi leg!llitari, a.dunque (riunione, associ:'IZionc,voto, st!lmp!l, sciopero, parbmento) costituiscono metodo 1'iformista op– pure metodo rivoluzionario, secondo l'!lnima che li move nel pro– letariato e nei suoi mpprcscntanti e secondo lo scopo a cui essi tendono Così, ad esempio, per l'azione p :i.rl! lmcntare.Gli anarchici si sono ricreduti dal loro individu!llismo amorflsta, contrario :-idogni orga– nizzazione ed ora (nella loro maggioranz!l) ammettono e curano l'or– g:-inizzazione eco110111ica del proletari:-ito: restano, molti di essi, reti– centi sull'uso della violenza o personale (propagand!l col fatto, ra~ vasciolismo) o col/elliva (rivolta popolare), ma tutti sono concordi otecc1 G1 o Bianco mia condotta politica, che dice << equivoca» perchè io sono, secondo lui, «rivoluzionario ... però copernicano; antiministeriale ... però caso per caso voto per il :Miniw stero; intransigente ... però non disprezzo le allean1.e ». Sicchè « il Ferri ha formato a sè medesimo una conw dizione equivoca, per la quale ogni suo atto risulta con~ lraddittorio con qualcuna delle sue premesse fondamen– tali». E, al disopra di queste polemiche personali, basta leggere i nostri giornali settimanali, per vedervi pullu– lare e ripullulare, ad ogni episodio di lotte amministra– tive o politiche, la disputa per le diverse tendenze. Lo11/a110 e sorpassato! Ma questa è una illusione cli chi attribuisce a tutto il partito quel marasma e quella quiete paludosa che sono, per ora, soltanto nel Parla– mento e vi sono - oltre la diagnosi fattane éta Ettore Ciccotti nel Socialismo ciel 10 maggio, - in gran parte per effetto inevitabile del << li1inisterialismo socialista » che toglie al Governo lo sprone e la paura delle « plebi recla·manti », per la quale soltanto i Governi - beali posside11tes - si movono a far qualche cosa. Hanno promesso ai ferrovieri l'organico e qualche aumento e si diceva che entro aprile, indubbiamente, nel non ammettere l!l p!lrtccip:uiionc !lll'azione parlament!lrC. 1 so– cialisti, invece, dicono essere puerile ed assurdo il non voler ado• pernrc, fra i tanti altri mezzi legali (associazione, sciopero, St!lmp:t, comizi) :tnche il mezzo delb lotta elettorale. E' come se un uomo assedbto in casa sua d:tgli ::iggrcssori, voless~ - per difendersi e per prendere mag::iril'offensiva-· !ldoperare soh::iuto i revolvcrs, i b::istoni, le sciahole - ma non volesse adoperare \lll fucile, sol perchè questo fosse del modello 11.flìciale dei fucili per l'esercito! ~l!l, alla loro voil!l, i socialisti, qu:-indo adoperano l'azione parl!lmcnt!\re per la difl.'S.."l. e l'em:mcip:tzione del prolct.:lriato possono dare ad essa un'anim!\ rifor– mista od un'anim!l rivolu:ionaria, !\ second!l che dell!l tribun:\ parla– ment:tre si ,•!llgonopili (secondo le loro diverse tendenze, inclinazioni, .:lbitudini,ecc.) o come strumento tecnico (e di perditempo) per le rifor– mettc lcgislath·c o come stnnnento politico per la prop:-ig:mdae l!l fonn:tzione delle coscienze socialiste fuori del Parlamento. Il di– scorso ri(ormist3 in Parlamento è l'impiego di 100 d'cnergi:-i, ot– tenendo il risultato di I: il discorso rivoh1zion:trio è l'impiego di 10 di energia. ottenendo il risultato di 100. Si parngonino, per questo, i 'piÌI bei discorsi riformisti (loJ.:lti :\nche d:tgli :\vversari) che si:tnsi pronunciati sull:t legge pel bvoro delle donne e l'oblio immediato che li h:t scguìti - con b mia rrnsc, ad esempio (colpita d!lll!l censum), ~ontro le camorre loc:tli ncll'lt!lli:t ì\lcridionale.e la vibrazione di un3nime consenso e risveglio nel prolctari!lto di quelle provincie (che tuttora vibra a p:'lrccchi mesi di dist:\nza, perchè risponde alle condizioni quotidi:tne e sensibili della vita) - e si a\'rà. così un documento, fr!l i tanti, delb diversità. di cfficaci!ldell'!lzione parbmentare secondo che sia fatt!l con metodo rifonnist!l oppure con metodo rivoluzionario. in senso analogo - ma non esattamente identi~o - si distin~ guono gli scioperi politi.i (metodo rivolmo:ionario,per l':-ifTcnn!lzione di cl:tssc contro il C.'lpit!llismo)e gli scioperi eco110111ici (metodo ri– formista, per lo scopo corpora.tivista o lradu11io11ista di un aumento di s:il:trio o di una diminuzione di orario). 1n realtà lo sciopero - se vuole essere strumento cli metodo rivoluzionario - deve essere sempre economico e politico insieme, nel senso che il parziale miglioramento delle condizioni di l!\voro si:t. non già sta::.it1mdi arrivo (com'è nello spirito eorporati\'ista o trad1111io11isto), m!l sta:.io,u di pllrtm1;a verso lo scopo fin!lle del Socialismo.

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